John Locke

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Categoria:Filosofia
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Testo

JOHN LOCKE (1632 - 1704)
La filosofia di Locke occupa un posto di prestigio nel panorama della filosofia della seconda metà del ‘ 600.Locke concentrò i suoi studi su tre temi: la teoria della conoscenza, la politica e la religione.Un posto principale nella sua formazione occupa la scienza.Egli si prefisse di indagare i limiti e le possibilità dell’intelletto umano perché vedeva la necessità di chiarire i fantasmi ed i pregiudizi della cultura inglese di quel tempo.La sua prevedeva di eliminare le pretese della metafisica e di capire il funzionamento della mente umana.Nacque a Wrighton, presso Bristol nel 1632.Frequentò la scuola di Westminster e il collegio d’Oxford, che allora era la roccaforte della filosofia aristotelica e del puritanesimo religioso.Locke abbandonò l’idea che aveva avuto di fare la carriera ecclesiastica, si dedicò allo studio e ricevette dagli ambienti medici, matematici e fisici il primo stimolo per la sua ricerca filosofica.Era chiamato il dottor Locke, perché era appassionato di storia, d’astronomia e soprattutto di medicina.Le sue opere giovanili più importanti sono i due “ Trattati del magistero civile “ e “ Saggi sulla legge di natura “.Nel 1666 si trasferì a Londra e qui scoprì la sua vocazione filosofica.Scrisse il “ Saggio sulla tolleranza “, poi ricoprì incarichi politici.Trascorse un periodo in Francia per motivi di salute, poi , ritornato a Londra, fu sospettato di essere un oppositore degli Stuart e costretto a fuggire in Olanda, dove pubblicò l’opera sua più famosa “ Saggio sull’intelletto umano “.Dopo la gloriosa rivoluzione tornò in Inghilterra al seguito della principessa Maria, moglie di Guglielmo d’Orange.Pubblicò in seguito opere d’argomento religioso come la “ Ragionevolezza del Cristianesimo “ Morì nel 1704.
LA CRITICA DELL’ INNATISMO
Nel suo “ Saggio sull’intelletto umano “, Locke fa la critica dell’innatismo, cioè critica che in noi ci siano le idee innate, come aveva fatto Cartesio.Egli si prefigge di seguire un metodo analitico, descrivendo gli oggetti che si presentano alla mente.Afferma così, che le idee non sono già nell’intelletto, ma che l’intelletto esamina le cose che si presentano ad esso.
LA CRITICA DEL DOGMATISMO E DELLO SCIENTICISMO
Il dogmatismo riteneva che la mente umana poteva conoscere tutto, ma Locke dice che la mente umana è limitata e solo Dio può conoscere tutto.Egli si opponeva anche allo scienticismo, cioè che le cose conoscenti dell’intelletto erano tutte dubbiose.Egli, pertanto, sostiene che la mente umana può conoscere bene le cose che è capace di conoscere, a questa capacità è illimitata.
LA PROVENIENZA DEL SAPERE DALL’ ESPERIENZA
La mente umana, all’inizio, è tabula rasa, cioè come una lavagna su cui non c’è scritto nulla.Pertanto la mente umana apprende le cose dall’esperienza, quelle idee che sembrano siano da sempre nella nostra mente non sono altro che idee apprese nei primi anni d’educazione.Non è vero che queste idee erano da sempre possedute dalla mente.Così è anche delle idee religiose.Noi non siamo nati con l’idea di Dio, ma quest’idea c’è stata inculcata dagli altri.

LA SALVAGUARDIA DELLE IDEE RELIGIOSE
Locke con la sua filosofia poteva essere accusato di andare contro l’insegnamento della religione.Egli, invece, non è contro la religione, o contro Dio, ma vuole solo affermare che le idee religiose non sono già stampate nella nostra mente.
STATO DI NATURA E STATO CIVILE
Nel “ Secondo Trattato “ Locke ci dà la teoria dello Stato liberale.Egli dice che, allo stato di natura, nessun uomo ha più potere o autorità di altri.Sul piano naturale siamo tutti uguali.Ciò non significa che nella vita vissuta non ci sia differenza tra gli uni e gli altri; ciò che uno diventa dipende dalle capacità, dall’ingegno, ecc.
I DIRITTI NATURALI
Tutti gli uomini hanno diritto alla vita, alla scienza, alla libertà alla proprietà.La politica, poi, deve garantire la pace, l’armonia e la sicurezza.Essendo liberi gli uomini non possono cedere i diritti degli altri.Essi possono opporsi solo nella legittima difesa e i trasgressori devono essere puniti.
L’ALTERNARSI DELLA PACE E DELLA GUERRA
Chiunque sottrae la libertà a qualcuno, si pone in stato di guerra.L’esistenza di un’autorità è necessaria perché si possono risolvere le controversie che nascono tra gli uomini.
LA LIBERTA’ COME RISPETTO DELLE LEGGI
La libertà consiste nell’essere soggetti al potere legislativo, fondato per comune consenso.Ove non c’è legge non vi è libertà, ma arbitrio ed oppressione.Solo la legge protegge dall’invadenza degli altri nella vita privata.La libertà ha due volti: c’è la libertà nello Stato, cioè gli uomini trovano nello Stato la protezione, ma c’è anche la libertà dallo Stato, nel senso che lo Stato non può penetrare nella proprietà privata.

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