Hegel

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Testo

VITA
Georg Wilhelm Hegel nacque a Stoccarda nel 1770. Compie i primi studi nella città natale e poi, nel 1788 entra nel seminario teologico di Tubinga dove incontra e conosce Schelling. Terminati gli studi fa il precettore prima a Berna e poi a Francoforte. Si dedicò alla storia politica, all'economia, e non perse la passione per gli studi teologici.
Nel 1801 si recò a Jena dove collaborò con Schelling al Giornale critico della filosofia.
Nel 1816 ottiene la cattedra all'università di Heidelberg e nel 1818 fu chiamato a quella di Berlino dove passa il periodo più luminoso della sua carriera, infatti, la sua filosofia esercita un'egemonia assoluta sulla cultura tedesca e prussiana in particolare. Al culmine della gloria muore, nel 1831.
Le sue opere furono numerose, esse si dividono negli scritti giovanili e quelli della maturità. Nei primi scritti, influenzato dalla lettura di Kant, dagli studi di teologia e dagli echi della rivoluzione francese, concentra il suo interesse sul problema religioso. Considera la religione come espressione della maturità morale e civile di un popolo che la professa. In questa chiave, l'antica religione greca appare come autentica religione popolare perché esalta le aspirazioni alla libertà politica, le virtù civili, i doveri morali, al contrario di quella Cristiana che educa all'obbedienza e alla passività.
Solo successivamente la prospettiva di Hegel si modifica: il cristianesimo viene visto come religione dell'amore e la figura di Gesù viene esaltata come artefice, attraverso l'amore, della riconciliazione tra Dio e gli Uomini e degli uomini tra loro.
In questo periodo le opere maggiori sono "Filosofia e Religione", "La vita di Gesù", che sono opere teologiche scritte all'università di Tubinga; "la fenomenologia dello spirito" segna una tappa decisiva che stabilisce il netto distacco da Schelling, presentando un tipo di pensiero del tutto originale.
NASCITA DEL SISTEMA
La filosofia di Hegel è una filosofia sistematica perché basa tutto il sapere su un solo principio che è l'assoluto cioè il tutto.
L'assoluto è ragione la quale è in grado di giungere ad una conoscenza intera della realtà che è, quindi, l'unione di finito ed infinito.
Hegel critica le filosofie precedenti relativamente al rapporto tra finito ed infinito:
• l'ILLUMINISMO, esaltando l'intelletto che divide gli aspetti del reale, ha introdotto tra l'uomo e la totalità limiti e separazioni;
• KANT ha scisso l'uomo tra essere e dover essere, tra realtà fenomenica e realtà noumenica, impedendo al soggetto di superare il finito e di cogliere la realtà;
• i ROMANTICI hanno avvertito la necessità di cogliere la realtà come assoluta, ma per loro, questa totalità è raggiungibile solo attraverso atteggiamenti non razionali e quindi, non filosofici;
• FICHTE considera, invece, l'uomo tutto teso verso l'infinito, che in ogni modo non riesce mai a cogliere nella sua interezza. A questo proposito parla di "cattivo infinito" in quanto, non essendo mai raggiungibile riproduce la scissione tra essere e dover essere.
• SCHELLING ha teorizzato l'assoluto, ma esso si presenta come principio confuso ed indistinto, unione indifferenziata tra natura e spirito, tale assoluto è inoltre conoscibile solo con strumenti non filosofici come l'arte.
L'assoluto, cioè la realtà (unione di finito ed infinito), non è in stasi, ma è divenire e questo divenire è la DIALETICA, chiave d'interpretazione dio tutta la realtà.
Questa conoscenza è determinata da leggi che vengono scandite in 3 momenti:
la TESI, l'ANTITESI, e la SINTESI.
In questa dialettica, tutto torna al punto di partenza da cui riparte un'altra sintesi superiore perché è un processo circolare.
La TESI è il momento intellettuale astratto che corrisponde al semplice porsi delle cose.
L'ANTITESI è la parte negativa razionale in cui la stessa tesi viene negata.
La SINTESI è il momento positivo razionale che non si ferma di fronte ai due finiti (tesi e antitesi), ma li unisce negando la negazione stessa.
La tesi - l'idea in se - viene studiata nella logica, l'antitesi - l'idea fuori di se - viene studiata dalla filosofia della natura e la sintesi - l'idea che ritorna in se - viene studiata dalla filosofia dello spirito.
La dialettica presuppone che i concetti siano concreti perché, per Hegel, tutto ciò che è reale è razionale e viceversa.
LA FENOMENOLOGIA
La più grande opera Hegeliana è la fenomenologia dello spirito. In essa Hegel ripercorre le tappe attraverso cui la conoscenza individuale giunge alla comprensione razionale dell'assoluto. Per far ciò la coscienza umana intraprende un lungo viaggio che, dalle forme più elementari della conoscenza, raggiunge la completezza della ragione.
Questo processo è strutturato secondo la seguente scansione dialettica:
coscienza(tesi) autocoscienza (antitesi) e ragione (sintesi).
La prima forma della conoscenza è quella SENSITIVA della realtà esterna, la seconda è la PERCEZIONE nella quale c'è la consapevolezza di sentire ed, infine il CONCETTO, cioè la realtà esterna che diviene interna in cui la coscienza ha in se forma e contenuto per cui la libera autocoscienza è la coscienza in se.
L'esempio riportato da Hegel per spiegare meglio questo processo è quello del servo e del padrone: il padrone è tale perché in uno scontro di potere è riuscito ad imporsi, il servo è tale perché per paura si sottomette, diventa così schiavo del padrone.
Se il servo non si riconoscesse tale, il padrone non potrebbe esistere, dunque sono l'uno legato all'altro, il servo diventa padrone del suo padrone e il padrone servo del suo servo.
Ciò influirà il pensiero di Marx per quanto riguarda il lavoro.
Altra figura importante è la coscienza infelice: il nostro spirito tende all'infinito e la soluzione c'è solo nel misticismo medievale dove Dio è tutto (come ragione per Hegel).
Ma l'anima si rende conto di non essere nulla di fronte a Dio immutabile e perfetto. Questa tensione porta l'autocoscienza ad abbandonare la ricerca mistica e a scendere in un piano naturale che si realizza con una conoscenza scientifica. Infine, tutto è ragione.
Questi temi vengono presentati secondo la seguente scansione dialettica:
Spirito (tesi), Religione (antitesi) e Sapere assoluto (sintesi).
LA LOGICA
La logica è lo studio dell'idea pura in se cioè come l'idea si articola nel suo essere pensiero prima di alienarsi (venir fuori). L'assoluto in se, è l'idea studiata dalla logica.
Anche la logica segue la suddivisione nei tre momenti:.
essere, non essere e divenire
La tesi è, dunque, l'essere e l'antitesi è il non essere ovvero il nulla, la sintesi tra l'essere e il nulla è il divenire da cui scaturiscono i diversi esseri che Hegel chiama ESSERCI.
Questi vanno definiti attraverso la qualità, la quantità, e la misura, cioè l'essenza.
Il rapporto tra essere ed essenza ci danno il concetto dell'esserci.
L'unione di esserci ci dà il CONCETTO, l'unione di due concetti ci dà il GIUDIZIO più semplice: il soggetto e il predicato.
LA FILOSOFIA DELLA NATURA
Per Hegel, la natura non ha una grande importanza perché ha maggior valore lo spirito rispetto a tutti gli atti della natura, però è necessario che l'uomo entri a contatto con la natura.
La NATURA è l'idea che esce fuori di se, cioè l'esteriorità, quindi alienazione ed apparenza.
L'idea, considerata in se, è perfetta, divina; considerata fuori di se, come la Natura, perde quella perfezione tanto che è definita CADUTA DELL'IDEA perché essa non potrà mai essere realizzata totalmente.
Le divisioni fondamentali della filosofia della natura sono:
Meccanica, Fisica e Fisica organica.
La MECCANICA considera l'esteriorità che è l'essenza propria della natura o nella sua astrazione spazio-tempo o nel suo isolamento materia e movimento e nella sua libertà di movimento meccanica assoluta
La FISICA comprende la fisica dell'individualità universale cioè degli elementi della materia, la fisica dell'individualità particolare, cioè delle proprietà fondamentali della materia (peso specifico, suono, calore….) e la fisica dell'individualità individuali (proprietà elettriche e chimiche della materia).
La FISICA ORGANICA comprende la natura geologica, la natura vegetale e l'organismo animale.
Per Hegel fa parte della fisica organica anche la conformazione della terra studiata dalla Geografia fisica. La distinzione tra nuovo vecchio mondo non è casuale, ma razionale ed essenziale.
Il mondo nuovo è tale assolutamente per tutta la sua configurazione fisica e politica anche se geologicamente è tanto antico quanto il vecchio, il mare che lo divide da quello antico, mostra un'immaturità fisica.
Il vecchio mondo, nelle sue tre parti di Africa, Asia ed Europa, è un tutto completo nel quale l'Europa, il cui centro è la Germania, costituisce la parte più razionale della terra.
LA FILOSOFIA DELLO SPIRITO
Lo spirito è dato dall'assoluto che esce da se e che rientra. È la sintesi dell'idea e della natura, infatti, l'idea è in se e la natura fuori di se.
Esso si divide nei suoi tre momenti:
soggettivo, oggettivo e assoluto.
Lo SPIRITO OGGETTIVO si realizza nei suoi ulteriori tre momenti che sono l'anima, studiata dall'antropologia (l'uomo è un essere vivente), la coscienza, studiata dalla fenomenologia (evolversi della coscienza) e la ragione, studiata dalla psicologia.
La ragione è la sintesi di anima e coscienza e, comune a tutti gli uomini, attua se stessa nella LIBERTA' in rapporto con gli altri.
Lo SPIRITO SOGGETTIVO si realizza attraverso le istituzioni: il diritto, la morale e l'eticità.
Poiché ogni uomo è un essere razionale, entra a contatto con il mondo attraverso leggi che regolano i rapporti tra gli individui e la realtà esterna.
La prima forma di diritto è la PROPRIETA'. La legge regola anche le colpe da cui scaturisce la PENA, nata non come punizione fine a se stessa, ma come insegnamento.
Hegel, nella filosofia del diritto spiega anche la Frode, cioè un'azione illegale che sembra legale.
In opposizione ci sono le regole della morale, norme che regolano il nostro comportamento dall'interno.
La sintesi è l'eticità, ma per Hegel, tutto ciò che è razionale è reale.
La prima forma di eticità è la FAMIGLIA, perché i rapporti dei coniugi non solo è qualcosa di legale, ma è anche qualcosa che proviene dall'interno.
L'insieme di più famiglie forma la SOCIETA' CIVILE il cui insieme forma lo STATO che è il concretizzarsi di questo spirito oggettivo.
Lo spirito oggettivo si concretizza e si realizza nella STORIA che è l'attuarsi di questo piano nello spirito che utilizza gli uomini per attuare i propri fini seguendo un piano.
Per Hegel, quindi, non esiste il Dio cristiano in quanto considera la Ragione come ciò che è in tutto e in tutto opera, cioè quell'assoluto.
[Poiché la storia è costituita dalla vita interna degli stati e dai rapporti esterni fra essi, è possibile una spiegazione razionale di questa, cioè di una vera e propria filosofia della storia cui Hegel, ha dedicato le famose "lezioni sulla filosofia della storia".
In esse afferma che "la ragione governa il mondo" proprio perché la storia è opera dello spirito oggettivo, cioè dello stesso assoluto che non può agire, se non in modo razionale.
Questo processo razionale non è lineare, ma dialettico cioè comprende dei momenti negativi che comunemente chiamiamo "male" anche se è male necessario alla realizzazione di un bene maggiore.
I rapporti esterni fra stati non possono essere regolati da un diritto internazionale, perché non esiste altro diritto che quello interno allo stato. Essi dunque, possono essere decisi dalla guerra che ovviamente corrisponde ad un disegno razionale dove uno stato prevale su un altro perché ha ragione, quello che è sconfitto ha torto. "la storia del mondo è il giudizio universale " ossia la storia è l'unico tribunale che può stabilire chi ha ragione e chi torto.
Le grandi tappe della storia sono tre: il mondo orientale, il mondo greco-romano, il mondo cristiano-germanico(caratterizzato dal fatto che in esso tutti gli uomini sono liberi).]
Lo SPIRITO ASSOLUTO in Hegel ha sempre i suoi tre momenti: nell'arte, nella religione e nella filosofia.
L'arte è lo spirito assoluto nelle sue forme sensibili fuori del tempo e dallo spazio. È qualcosa di "bello "per tutti. Nell'arte i tre momenti sono l'arte simbolica, classica e romantica. Nell'ARTE SIMBOLICA vi è un prevalere dell'oggetto (la casa da rappresentare) sul soggetto (l'artista); Nell'ARTE CLASSICA vi è un equilibrio tra oggetto e soggetto (infatti, il classicismo è anche arte armonica); Nell'ARTE ROMANTICA avviene che il soggetto filtra la realtà esterna e rappresenta l'oggetto come egli lo vede.
La religione è un sentimento sempre presente nell'uomo in forme "fantastiche". Le religioni sono ORIENTALI (che si basano sulla divinità delle cose), PERSIANA (che è l'opposto) e quella CRISTIANA (in cui l'uomo è uno e trino).
La filosofia è la religione che viene razionalizzata, ma in modo fantastico, dunque, la sintesi tra arte e religione. Essa viene rappresentata con la NOTTOLA DI MINERVA, cioè la civetta che sorge quando il giorno è compiuto così come la filosofia ha i suoi momenti.
La filosofia è la più alta fra queste discipline poiché usa al massimo la ragione.
[La forma suprema dello spirito assoluto superiore all'arte, alla religione è la filosofia perché conosce l'assoluto attraverso il concetto, cioè della conoscenza in cui si ha una perfetta identità tra oggetto e soggetto.
La filosofia, per Hegel, non è ricerca del sapere, ma possesso del sapere assoluto., è un pensiero libero da intuizioni e rappresentazione che si muove nel puro elemento del concetto.
Il movimento in cui consiste la filosofia, è definito un sillogismo nel quale l'idea, oggetto della logica, si fa natura e spirito finito per poi ritornare a se stessa come spirito assoluto, ovvero l'idea eterna, in se, e per se si attua, si produce e gode se stessa eternamente come spirito assoluto. L'assoluto è processo e il divenire cioè la consapevolezza razionale che egli ha di se come spirito che coincide con la storia della filosofia.
In sostanza la filosofia è un processo.
I tre momenti sono la FILOSOFIA GRECA che concepisce l'assoluto come oggetto, LA FILOSOFIA MEDIEVALE che concepisce l'assoluto come spirito estrinseco all'uomo e LA FILOSOFIA MODERNA che concepisce l'assoluto come soggetto.]
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