Galilei, Cartesio e Locke

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Testo

GALILEO GALILEI
- Vita e opere
- Metodo matematico – sperimentale
- Fondamenti filosofici
- Importanza dello strumento
- Rapporto scienza – sacre scritture.
Vita e opere
1)Nuncius Sidereus → Scoperte nate dall’osservazione del cielo
2)Il Saggiatore
3)Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo→ Contrappone eliocentrismo e geocentrismo.
4)Discorsi e dimostrazioni matematiche sopra due nuove scienze
Metodo matematico – sperimentale
1) La scienza non studia l’essenza delle cose ( come ritiene invece Aristotele)
2) La scienza studia la legge matematica che lega i fenomeni dell’esperienza
3) La scienza non si occupa del fine degli avvenimenti ma di ciò che li causa.
4) La scienza si occupa e studia le qualità oggettive.
Quantità = Qualità oggettive che possono essere misurate (Appartengono agli oggetti indipendentemente dall’uomo e dai suoi sensi.)
Qualità = Qualità soggettive che non possono essere misurate ( Esistono in relazione ai sensi dell’uomo.)
Momento risolutivo → - Osservazione
- Analisi e individuazione degli elementi da misurare
- Misurazione
Momento compositivo → - Formulazione delle ipotesi
- Deduzione matematica delle conseguenze che derivano dall’ipotesi
- Verifica sperimentale delle ipotesi
Fondamenti filosofici
- La natura è come un libro. Per leggerla è necessario conoscere i caratteri con i quali il libro è scritto. Questi caratteri sono figure geometriche.
Testo a pagina 519
Importanza dello strumento
- Utensile = Oggetto che prolunga l’azione delle nostre membra nell’osservazione del mondo sensibile.
- Strumento = Annulla il mondo del senso comune e lo sostituisce con l’esattezza scientifica
- Un utensile diventa strumento nel momento in cui lo si usa per elaborare teorie scientifiche.
- Galilei non inventa per primo il cannocchiale ma per primo lo trasforma in uno strumento.
Testo a pagina 529
Rapporto tra Scienza e Sacre Scritture
- La Chiesa contrasta Galilei che sostiene il principio dell’eliocentrismo. Galilei a sua volta sostiene che quanto scritto nella Bibbia non entra in contrasto con le sue teorie se lo si analizza dal punto di vista metaforico e non testuale.
- Agli aristotelici Galilei obbietta il principio di autorità che li spingeva a dare per scontato tutto ciò che era stato detto da Aristotele. Per Galilei “ il filosofare vuol essere libero”
CARTESIO
- Vita e opere
- Geometria analitica
- Il metodo
- Dal dubbio al cogito
- Le idee
- La metafisica
- Il meccanicismo
Vita e opere
Studia in un collegio di gesuiti. Si applica con notevole curiosità in tutte le materie ma rimane deluso e insoddisfatto dal sapere del tempo ritenuto da lui confuso e senza fondamento.
Il suo obbiettivo è quindi quello di creare un sapere chiaro e distinto.
Si dedica a numerosi viaggi e per conoscere il mondo al di là dei libri. Il viaggiare lo porta in Svezia dove diventa l’insegnate della regina fin quando non muore di polmonite.
1)Discorso sul metodo → Vengono pubblicati gli studi di Cartesio.
2)Saggi scientifici (3) → Il più importante quello dedicato alla geometria analitica.
3)Meditazioni metafisiche
4)Principi di filosofia → Un’opera sistematica che avrebbe dovuto sostituire i manulai del tempo.
Geometria Analitica
- Geometria Analitica = Geometria + Matematica
Descrive figure geometriche con formule algebriche.
- L’obbiettivo di Cartesio è di creare un sapere ordinato, una “scienza dell’ordine”.
Il metodo
- Cartesio critica il sapere del tempo: lo considera confuso e privo di fondamento.
Critica:
Storia → Si occupa troppo del passato e poco del presente. L’uomo diventa ignorante delle cose presenti e troppo curioso delle cose del passato
Teologia→ Ancorata unicamente a dogmi e verità superiori alla nostra mente.
Filosofia→ Oscura e mal fondata.
Matematica→ E’ quella che apprezza più di tutte ritenendo comunque i risultati ottenuti da quella scienza inferiori alle sue effettive potenzialità

- Cartesio vuole elaborare un nuovo metodo che permetta l’ordine del sapere. Il metodo dovrà portare ad un sapere chiaro e distinto.
- Ricava quindi quattro regole dalla matematica che già aveva dato prova di chiarezza:
1) EVIDENZA: Non accogliere mai nulla per vero se non è chiaro e distinto per la ragione.
2) ANALISI: Riduzione di un problema più grande in problemi più semplici che ne facilitano la risoluzione.
3) SINTESI: procedimento ordinato nel quale il pensiero passa dai problemi più semplici a quelli più complessi.
4) ENUMERAZIONE O REVISIONE: Attenta revisione dei passaggi effettuati.
- L’evidenza è la più importante.
- Una cosa deve essere evidente alla ragione non ai sensi. Per essere evidente deve essere frutto di intuizione ossia deve essere un concetto chiaro e distinto. ( cogito ergo sum)
- Si deve arrivare ad un Dubbio Metodico
Il fatto che sia metodico sta a significare che è finalizzato alla ricerca di una verità assolutamente certa.
- A farci dubitare di tutto, sostiene Cartesio, vi potrebbe essere un genio maligno che ci inganna anche su cose che noi pensiamo certe come una semplice operazione matematica ( 2+2)
- Possiamo ingannarci su:
i sensi che sono messi in crisi dai sogni – la matematica messa in crisi da un genio maligno
Si passa quindi ad un dubbio Iperbolico
- Il dubbio iperbolico porta a dubitare di tutto quello che comporta anche un minimo dubbio.
- Ma se dubitiamo, e non vi è dubbio sul fatto che noi dubitiamo, allora non possiamo non esistere.
COGITO ERGO SUM → In questa verità è chiara l’evidenza.
- Non si tratta di un ragionamento ma di un intuizione
Le idee
- Cartesio avendo trovato un punto di partenza vuole demolire l’ipotesi del genio maligno sostituendola con la concezione di un Dio Buono.
Si parla quindi di idee
- Idea = Rappresentazione mentale della realtà. Contenuto della mente umana.
- Cartesio distingue tre tipi di idee a seconda della loro origine:
1) INNATE = Idee presenti in noi fin dalla nascita
2) AVVENTIZIE = Idee che concepiamo dal mondo sensibile
3) FITTIZIE = Idee che sono frutto della nostra mente.
- Le idee innate, presenti in noi già alla nascita sono riscoperte tramite un’intuizione della mente.
La metafisica
- Il pensiero proposto dalla metafisica cartesiana va dalla res cogitans a Dio.
( Nel Medioevo il procedimento era inverso)
Testo pagina 302
- Cartesio da tre prove dell’esistenza di Dio:
1) Idea di perfezione→ Io, come uomo, ho dentro di me l’idea di perfezione. Nonostante questo non mi posso ritenere perfetto quindi l’idea di perfezione non arriva da me ma da un essere che deve essere necessariamente perfetto. Vi deve quindi essere un essere perfetto che mi comunica l’idea di perfezione.
*Gli si obbietterà che l’idea di perfezione può derivare all’uomo dall’osservazione delle cose non perfette del mondo.
2) L’esistenza dell’essere perfetto è legata al fatto che non potendomi infondere da solo l’idea di perfezione vi deve essere un essere perfetto che lo fa per farmi pensare a lui che è la perfezione.(L’idea ha quindi la funzione del marchio dell’artigiano che lascia il propria nome sul suo prodotto.)
*La filosofia di Cartesio si presta ad argomentare il fatto che l’uomo è simile a Dio
3) Prova di S. Anselmo→ Dio è perfetto. Avendo io l’idea di Dio come essere perfetto Dio deve per forza esistere perché se non esistesse non sarebbe perfetto.
- Partendo quindi dall’“io” Cartesio dimostra l’esistenza di Dio e da questa passa alla dimostrazione della materia sostenendo che, esistendo Dio, l’uomo non può essere ingannato nelle sue idee purché esse siano chiare e distinte.
IO → DIO → MATERIA
- L’errore nasce quindi dalla volontà che mi porta ad affermare ciò che non è chiaro e distinto.
- Per quanto riguarda poi la materia, Cartesio parla di rex estensa. (esperimento della cera). La materia è quindi estensione, ciò che occupa dello spazio.
Testo a pagina 310
- La realtà è quindi divisa in due componenti:
1) Spirito, che è cosciente di sé → Io e Dio
2) Materia, che è estesa e si muove.
- Le due caratteristiche della realtà confluiscono solo nell’uomo e precisamente nella ghiandola pineale posta nel cervello.
- Noi conosciamo che la materia è estesa solo con la ragione in quanto l’esistenza di ciò che è materiale può essere compresa non con i sensi ma solo con la ragione.
Testo pagina 534 La macchina del corpo
Il meccanicismo
- Il meccanicismo cerca di spiegare tutti i processi naturali attraverso due soli principi:
estensione e movimento ( di particelle estese)

- Vuole spiegare sia il mondo fisico che quello biologico. Per il mondo fisico si basa su tre principi:
Principio di inerzia: ogni corpo conserva il suo stato di quiete o di moto uniforme fin quando un altro corpo non intervenga a cambiare tale stato.
Principio del moto rettilineo uniforme: in un corpo che si muove di moto rettilineo uniforme ciascuna delle sue parti se presa singolarmente tende a mantenere il proprio movimento in linea retta.
Principio di conservazione della quantità di moto: quando un moto ne spinge un altro non può trasmettere o sottrarre ad esso alcun movimento senza perderne o acquistarne una eguale quantità.
- Si esclude pertanto l’idea di vuoto che viene considerato come un’estensione senza materia. E si esclude anche l’esistenza di atomi che essendo indivisibili contrastano l’idea di estensione.
- La trasmissione del movimento viene estesa all’intero universo rendendone quindi possibile il calcolo matematico.
- La fisica cartesiana come quella galileiana, studia la natura attraverso l’analisi matematica dei suoi aspetti fondamentali.
- Misurare = cercare ciò che nel mutare dei vari fenomeni resta costante → la legge matematica del loro evolversi.
- Con la teoria dei vortici Cartesio sostiene che il girare dei pianeti intorno al sole è causa di un grande vortice che si muove intorno al sole.

- Uomo = corpo ( macchina→ res estensa ) + pensiero e linguaggio ( anima→ res cogitans)
- La vita è solo un particolare principio di organizzazione di particelle.
JOHN LOCKE
- Vita e opere
- Limiti della conoscenza
- Teoria delle idee
- Teoria della conoscenza
Vita e opere
Saggio sull’intelletto umano: Locke affronta il problema di cosa la mente umana può capire e conoscere.
Limiti della conoscenza umana
- Saggio sull’intelletto umano→ si affronta lo studio della conoscenza cercandone i limiti, l’origine e i gradi. →Nasce quindi una nuova scienza: la GNOSEOLOGIA.
- Vi è quindi un indagine sull’intelletto umano: come funziona l’intelletto umano? Tramite le idee.
- Vi sono però cose che la conoscenza non può apprendere ( esempio dello scandaglio marino) e che quindi l’uomo non deve perdere tempo a cercare di capire.
Teoria delle idee
- Locke accetta la concezione di idea di Cartesio: idea = rappresentazione mentale contenuta nella mente stessa.
- Rifiuta però il concetto di idea innata. ( esempio dei bambini e dei dementi) sostenendo il nostro totale apprendimento frutto di esperienza.
- La teoria di Locke è per questo definita empiristica; perché basa la conoscenza umana sull’esperienza acquisita attraverso i nostri sensi.
- Le idee possono essere:
semplici: idee di sensazioni ( la macchia di colore )
complesse: somma di idee semplici ( la mela ) tramite la conoscenza.
generali: (concezione nominalistica delle idee). È una parola che riunisce le caratteristiche comuni a due oggetti. Non è osservabile. ( frutto )
- Esperienza = sensazioni + riflessioni ( sensazioni interne, date dall’intelletto)
• Sostanza
- La concezione di sostanza è demolita dall’empirismo. ( mela = sostanza )
- [Aristotele] → La mela è una sostanza, ovvero ha un principio dentro di sé che organizza le sue qualità. ( sinolo di materia e forma )
[Cartesio] → E’ materia etsesa riconoscibile col pensiero.
[Locke] → Qualcosa che sta sotto le varie qualità ma a cui l’uomo non può arrivare.
( esempio sulla conoscenza dell’oro, maggiore nell’orefice rispetto al filosofo)
- L’uomo deve limitarsi a conoscere le qualità sensibili di tutto.
- Vi sono qualità:
primarie : tutto ciò che è misurabile ( estensione, solidità, figura ecc.)
secondarie : tutto ciò che è soggettivo ( odori, sapori, colori ecc.)
La teoria della conoscenza

- Cosa significa conoscere? Conoscere è percepire l’accordo o il disaccordo che c’è tra due idee. Collegare e distinguere le idee.
- Ci sono tre gradi di conoscenza:
intuizione : immediato accordo tra idee. Frutto di intuizione. ( è il grado + certo di conoscenza.)
dimostrazione : è un procedimento mediato da più passaggi che risulta più complesso ma comunque certo.
probabile : Accordo tra molte tesi diverse, tra molte idee diverse che giungono però alla stessa conclusione ( storia ) ( è il grado di conoscenza meno probabile ma anche quello più diffuso )
- In generale quando un conoscenza si identifica con la realtà delle cose è certa. Quando invece gli si riferisce soltanto in maniera più o meno stretta è probabile. ( esempio: la religione)
- Vi sono due tipi di conoscenza:
passiva : quando noi ricaviamo dalle cose sensibili le idee semplici.
attiva : quando uniamo più idee semplici per formarne di complesse.

Esempio