Friedrich Nietzsche

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

Friedrich Nietzsche
“Io non sono un uomo, sono una dinamite; dopo di me si contraddirа come mai si и contraddetto; io ho la coscienza di essere la coscienza della crisi europea”. “Il positivismo и stupido”.
Dal 900 in poi tutta la filosofia sarа interessata dalla ricerca di nuovi valori.
Nietzsche nasce nel 1884 presso Rocken. Studia filosofia ed insegna in Svizzera. La prima opera, forse la piщ organica, и “La nascita della tragedia”. Fu un cultore dei classici greci. Tutte le sue altre opere sono scritte per aforismi ne consegue che per comprenderne bene il significato и necessario un lavoro di interpretazione (Ermeneutica).
Scrisse pure: “Considerazioni inattuali”, “Umano troppo umano”, “La gaia scienza”, “La genealogia della morale”, “Cosм parlт Zaratustra” dedicata ad un riformatore dei costumi, “La volontа di potenza”. Queste opere non furono pubblicate da lui, ma dalla sorella che modificт qualcosa.
Soffrм di disturbi nervosi: vagт molto per l’Europa ma si stabilм in Italia e piщ esattamente in Liguria. Visse aiutato da Paul Ree col quale conobbe un’esule russa, (Salonи) studiosa di Freud.
Tutti e tre vissero insieme e in questo periodo scrisse “Al di lа del bene e del male” che introduceva ad una nuova etica.
Successivamente Lou Salonи e Paul Ree scapparono, lasciando Nietzsche in preda a fortissimi disturbi mentali. Venne ricoverato a Torino ove morм nel 1900.
Egli rappresenta uno spartiacque tra la filosofia antica e quella seguente.
Seguendo il pensiero di Schopenhauer, affermт che la vita и irrazionale. Adesso si puт o come diceva Schopenhauer, fuggire, o come dice appunto Nietzsche gli si puт sorridere.
Il suo pensiero venne influenzato pure dalla musica di Wagner, che forte e vibrante esaltava in lui sentimenti.
Quando Wagner affronta il suo secondo momento, Nietzsche preferisce abbandonarlo. Da questo momento in poi Nietzsche si dedicherа alla “Carmen di Bizet”.
Il suo pensiero puт essere suddiviso in tre fasi:
1) La nascita della tragedia – nella quale la presenza dei cori era di fondamentale importanza.
2) La morte di Dio, il nichilismo – la morte della metafisica non significa il nulla.
3) Invenzione di nuovi valori per controbattere il nichilismo – essi sono: a) l’eterno ritorno. Fu critico nei confronti della storia, ma la salvт. b) il superuomo o oltreuomo. c) La volontа di potenza.
Non и possibile definire Nietzsche il filosofo del nazismo. Egli ha avuto parole dure: “Lo Stato и un mostro che puzza: guardatevi da questo mostro”. Egli и il filosofo dell’individualismo. E’ critico contro tutti anche nei confronti del cristianesimo (ma non con Cristo che era considerato il superuomo).
La prima fase
Egli si interessava molto ai classici Greci, notт che la tragedia greca и nata dal coro. Esso puт essere l’unico protagonista: se noi pensiamo alle Baccanti, queste si basano sul coro. Il coro и stato quindi l’inizio della tragedia: rappresenta la musica, il coinvolgimento nella necessitа dell’azione tragica.
Nella tragedia Socrate individua due spiriti, il primo: Apollino o Apollo, figlio di Zeus con il tempio a Delo. Apollo significava colui che porta luce. Era abbinato all’immagine dell’equilibrio e dell’armonia. Il vero significato della vita si puт cogliere nell’arte. Il secondo и lo spirito Dionisiaco; Dionisio era il Dio del vino, questo sta ad indicare l’ebbrezza, la passione, l’istinto.
La tragedia greca и nata dall’unione dei due spiriti; Dionisio, rappresenta il si alla vita, con tutte le conseguenze. E’ il senso di non essere presenti della trasgressione.
Euripide per Nietzsche ha tradito la tragedia perchй troppo razionale. Egli ha voluto fare una tragedia per la massa, con il linguaggio della massa. Egli aveva presente due spettatori: Euripide stesso e l’altro che con la sua razionalitа ha condannato a morte la vitalitа: Socrate. Anch’egli и traditore perchй ha allontanato il pensiero dell’uomo dall’aggancio alla vita per buttarlo tutto nelle braccia della ragione e da questo momento per l’umanitа и finita, comincia il distacco dalla vita.
L’amicizia con Wagner finisce quando questo, gli manda la sua opera: il Parsifel. Parsifel era un folle, che grazie al cristianesimo si riporta alla realtа. Wagner gli sembra un traditore poichй con il Parsifel aveva tradito il disprezzo comune nei confronti del cristianesimo visto come negazione della vita. I cristiani infatti hanno risentimento verso chi si gode la vita e tra l’altro hanno pure una morale da schiavi, da gregge.
La seconda fase
La seconda fase si apre con “La gaia scienza”. L’impianto и identico a quello di “Cosм parlo Zaratustra”. E’ ambientato nella piazza del mercato: un uomo arriva e dice che Dio и morto e che l’avevamo ucciso noi.
Zaratustra invece, giunto al tramonto, scende nella piazza, nella massa. La morte di Dio rappresenta la fine dei valori tradizionali, delle certezze. L’abbiamo ucciso noi, perchй и finito quel periodo. E’ anche la fine dell’etica.
I nostri valori, se prima erano della rinuncia, adesso devono essere vitalitа. Ciascuno di noi deve dire di si alla vita, deve seguire il vitalismo. Se Dio и morto siamo di fronte al nichilismo, al nulla; dobbiamo inventarci nuovi valori. Nel momento della morte di Dio si и vista la coscienza infelice di Hegel. In questo momento di lacerazione, Nietzsche, cancella quello che c’и stato prima, ma salva la storia: a) archeologia – l’uomo trova qualcosa da venerare; b) monumentale – dimostra la grandezza dell’uomo; c) critica – perchй l’uomo soffre e ha bisogno di liberazione.
Rompe quindi con la storia tradizionale. La liberazione dell’uomo и dunque uno degli obiettivi di Nietzsche.
Spesso sembra che Nietzsche abbia scritto per allucinazioni. La sua filosofia и la “Trasmutazione” dei valori.
Il verbo volontarismo, unisce Schopenhauer (volontа), Kierkegaard (possibilitа) e Nietzsche (amor fati e nichelismo passivo e attivo).
La terza fase
E’ la fase in cui и piщ evidente il conflitto tra morale da schiavi e aristocratica. Quella aristocratica corrisponde al vitalismo (dire si alla vita), quella da schiavi e quella cristiana (di costante rinuncia).
Questo si vede nell’opera “Cosм parlт Zaratustra”. “Vi scongiuro fratelli, non mettete la testa nella sabbia, innalzatela! Non siate come cammelli (che sopportano), ma leoni, leoni che ridono (aristocratici e superiori rispetto alle piccolezze della vita). L’uomo и una corda tesa sull’abisso tra la scimmia e il super uomo, ossia tra materialitа, piccolezza e l’oltre-uomo, ossia la tensione all’infinito, che puт diventare quello che guida”. Si diventa cosм esprimendo ciascuno di noi la volontа di potenza, ossia ciascuno di noi cerca di fare di se stesso il massimo, fare coincidere volontа e potenza.
L’unico imperativo и io voglio non piщ (tu devi) ma in particolare “ Divieni ciт che sei esprimi al massimo la tua natura”.
La nostra caratteristica и l’amor fati: significa essere inseriti nella legge dell’eterno ritorno, l’unica legge cosmologica: “Tutto ciт che и avvenuto avverrа, tutto ritorna”.
Quando Zaratustra, col nano sulle spalle che indica la pesantezza della quotidianitа, si ferma sulla porta con su scritto “attimo”, con l’eternitа dietro e davanti, nota l’aquila che vola e il serpente che striscia piedi, entrambi in senso circolare, che rappresentano la metafora dell’eterno ritorno.
In Nietzsche non c’и nulla di storico. E’ un eroe per la realizzazione della vita.
“Le virtщ non sono quelle che vi hanno insegnato (sopportazione, tolleranza). La vera virtщ и il contrasto, l’affrontar”. Ognuno di noi deve esaltare se stesso “guardatevi da coloro che vogliono insegnarvi la virtщ, il rispetto sociale e delle leggi.
Lo Stato и la piщ grande menzogna. Alla fine quindi non si salva proprio niente. Ciascuno deve realizzare la propria volontа di potenza, deve tendere ad essere il super-uomo.
Zaratustra scese in piazza perchй era giunto al tramonto, era pieno, e doveva dare agli altri. Nietzsche rappresenta la fine dell’etica tradizionale dei valori

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