Filosofia da i primi filosofi a Platone

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Testo

FILOSOFIA
Il termine filosofia significa amore per il sapere. La filosofia in sostanza viene a trovarsi ala base di tutte le discipline perchй noi sappiamo in effetti che l’amore per il sapere и indirizzato verso tutte le discipline. Il mondo del sapere riguarda l’uomo. Ora chiaramente il problema che si и sempre posto и il problema di capire donde derivasse la realtа che lo circonda. In poche parole di andare alla ricerca di una unitа di principio da cui potesse derivare la realtа. La ricerca di questo principio primo, la cosiddetta ricerca dell’Archи, che vuol dire appunto principio primo di tutta la realtа. I primi filosofi hanno cercato di dare una risposta all’interrogativo: che essendo la realtа che ci circonda, la realtа, la natura, l’universo, tutto ciт che ci circonda, essendo una realtа molteplice, il problema era quello di andare ala ricerca di un principio da cui poteva essere generata tutta la realtа. Se, per esempio, noi parliamo dal punto di vista cristiano allora il cristiano quando parla di realtа e gli si chiede, risponde che tutta la realtа deriva da un principio unico che и Dio. La terza domanda riguarda l’origine della realtа, и una domanda antichissima, i primi che cercavano di dare una concretezza, una risposta furono proprio i primi filosofi i cosiddetti filosofi fisici o naturalisti. Fisici o naturalisti perchй da greco Fisis che significa natura. Per questo questi primi filosofi iniziarono a porsi questa domanda: che cosa fosse questa natura, donde derivasse? E la tradizione ci ricorda che i cosiddetti filosofi della Ionia che furono: Talete, Anassimandro e Anassimene. Ora questi filosofi, appunto perchй desiderosi di sapere, appunto perchй amanti della scienza, si posero delle domande filosofiche su che cosa fosse ciт che circonda l’uomo e tutti e tre andarono alla ricerca di un principio unico, di una causa di tutta la realtа, causa intesa come lettera maiuscola perchй essendo la causa di tutta la realtа chiaramente non aveva altre cause. Perchй noi quando parliamo di principio di qualcosa significa inizio di qualche cosa. Significa che prima di questo inizio non c’era niente. Allora questo principio primo, questa causa di tutta la realtа, questo famoso Archи. Il primo dei filosofi che la tradizione ricorda и appunto Talete. Talete oltre ad essere un filosofo era anche una matematico. Talete volendo andare alla ricerca di una principio primo. Talete lo individuт nell’acqua perchй in effetti Talete notava che tutto ciт che и vivo и umido mentre tutto ciт che и morto и secco, quindi significava che l’acqua in effetti и il principio della vita e di conseguenza il principio di tutta la realtа. L’acqua и indicata con la lettera maiuscola perchй essendo principio di tutta la realtа, questo principio non si esaurisce mai, questo principio и eterno, un principio che sempre и stato ed и il cosiddetto eterno presente. Significa che и un principio che non и stato perchй se fosse stato significa che adesso non ci fosse piщ, non puт essere futuro perchй significherebbe che non c’и ancora, e poichй questo principio и sempre, и eterno presente. Non c’и dubbio che nella filosofia antica non esisteva il concetto di creazione ma esisteva solo di generazione perchй creare significa fare dal nulla ma poichй per gli antichi greci valeva il motto nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si rigenera chiaramente questo principio primo non и un principio creato ma generato dalla realtа. Tanto и che per Talete questo principio и un principio che non avrа mai fine. Anassimandro afferma che il principio di tutta la realtа и l’indefinito, un concetto filosofico dettato dal fatto mettendo la realtа indefinito un concetto dettato indefinito con la lettera maiuscola perchй se l’effetto и indefinito anche la causa и indefinita. Anassimene dice che и l’indefinito perт и anche l’aria in quanto и rarefatta diventa vento che da origine alla nuvole che danno origine alla pioggia, c’и tutto un processo che vede come principio unico l’aria. Quindi vede nell’aria il famoso pneuma in greco. Talete, Anassimandro e Anassimene sapevano che tutte e tre questi principi erano importanti perт ognuno di loro dava ad uno di essi maggiore importanza. Gia i primi filosofi si pongono questi problemi. Quando parliamo di problemi, parliamo logicamente di quelli che sono i compiti della filosofia. Il primo compito и quello di scoprire il rapporto che esiste tra il mondo e l’uomo. Il primo compito e quello di cercare la ragione ultima delle cose, significa cercare l’essenza della realtа, per i cristiani l’essenza dell’uomo и l’anima . quindi dire principio primo, dire Archи, dire ragione ultima delle cose, dire essenza della realtа и la stessa cosa. Il compito della filosofia riguarda il rapporto dell’uomo con se stesso. I principali problemi della filosofia: il primo problema и il cosiddetto problema gnoseologico che и un problema conoscitivo o teorico che riguarda il problema della conoscenza. Solo che la conoscenza viene ad essere divisa in conoscenza sensibile e conoscenza intellettiva. La conoscenza sensibile riguarda tutto ciт che cade sotto i nostri sensi. La conoscenza sensibile и una conoscenza particolare. La conoscenza intellettiva o intellettuale che sempre riguarda l’intelletto, la ragione. La conoscenza intellettiva и quella che serve a formare in noi il concetto, l’idea. Un esempio classico и quello dell’albero. Per esempio io vedo, conosco questo albero, di noci, di castagno….. quando si parla di albero io attraverso questo mi sarт formato il concetto di albero. L’idea che l’albero per essere definito tale deve avere un fusto, dei rami e delle foglie. Questo perchй ci saranno dei filosofi che affermano che la conoscenza umana puт essere solo e soltanto sensibile, che l’uomo non puт andare oltre i limiti della sua conoscenza. Per altri invece la veritа risiede nella conoscenza intellettiva. Un esempio molto classico, coloro che danno spazio alla conoscenza intellettiva danno spazio all’esperienza, solo coloro i quali affermano che l’esperienza ci da la conoscenza. Alcuni di loro considereranno l’intelletto umano come una tavola sulla quale l’esperienza va poi a seguire ciт che riceve dall’esterno. Come se fosse un foglio bianco su cui noi andiamo poi a scrivere. Il foglio bianco rappresenta la mente e la penna l’esperienza ciт che noi andiamo a scrivere. E quindi noi conosciamo solo ciт che ci viene detto dall’esterno. Questi saranno i cosiddetti materialisti e poi ci sono coloro i quali privilegiavano la conoscenza intellettiva al di lа dell’esperienza i filosofi cristiani come S. Agostino, S. Tommaso, S. Antonio, che privilegiavano l’intelletto. Un altro problema и quello metafisico dal greco natura e quindi la filosofia si pone un problema che va al di lа della natura, al di lа dell’esperienza. Quando si parla di un problema metafisico si parla del fatto che molti filosofi vogliono andare alla ricerca dell’essenza della realtа. Per alcuni il problema metafisico viene considerato con il termine monismo, significa unica principio, unica realtа. Altri con il termine del dualismo cioи che ci sono due realtа, una realtа definita trascendente significa al di lа dell’esperienza, che trascende. E vi и anche tra costoro una realtа detta immanente cioи che tutto si risolve all’interno della realtа e che nulla и al di fuori della realtа. Se noi prendiamo la filosofia cristiana da una parte и monastica perchй omette un solo principio, Dio, perт и anche immanente perchй Dio и il creatore della realtа. Il problema metafisico richiamerа il cosiddetto problema teologico, una scienza che vuole studiare Dio. La filosofia affronterа il cosiddetto problema etico che deriva dal greco etas, morale. Il problema morale riguarda l’attivitа pratica dell’uomo. La filosofia pratica и l’agire dell’uomo. Sta di fatto che il problema morale vuole che continui sempre il bene. Un altro problema и quello politico, lo affronterа Platone. Essa camminerа sempre di pari passo alla politica. E Platone affermerа chiaramente che se vogliono avere un buon governo, chi governa deve essere filosofo, и colui il quale conosce, colui il quale sa bene cosa fare, colui il quale conosce il bene per se e per gli altri. Poi vi и il problema pedagogico cioи il problema dell’educazione. I rapporti che esistono fra le scienze e la filosofia. Quando parliamo di scienze, parliamo di vari rami del sapere, la matematica, la chimica, la biologia ecc… la differenza и che le scienze studiano un aspetto particolare della realtа, es. la matematica studia i numeri ecc… la filosofia ricerca le cause prime di tutta la realtа tanto и che la filosofia viene definita come madre di tutte le scienze. Infine ci sono i rapporti che esistono tra la filosofia e la religione. Tanto la filosofia che la religione cercano di dare una risposta a quelli che sono i problemi di andare alla ricerca del principio unico di tutta la realtа. Solo cambia il modo, perchй la filosofia si serve della ragione mentre la religione si serve della fede.

FILOSOFIA: La scuola Pitagorica.
La scuola pitagorica fu creata da Pitagora, uomo di grande sapienza e fascino tanto che i discepoli lo paragonano ad Apollo, dio della luce. Piщ che una scuola fu una setta si mescolavano vari interessi ( scientifici, politici e religiosi), ai discepoli era vietata la pubblicazione delle dottrine. I pitagorici avevano un obbiettivo, riguardante la salvezza spirituale quindi era un obbiettivo etico. La storia divide questi pitagorici in due gruppi:
Acusmatici: discepoli presenti solo per ascoltare cosa dicevano gli altri e si dedicarono alle pratiche religiose.
Matematici: si dedicavano alla scienza.
La scuola Pitagorica era anche una dottrina esotetica, aperta a pochi:
Il loro Archи lo ritrovano in un numero matematico, perchй essi erano interessati dal fatto che tutti gli oggetti erano fatti da parti numerabili. A questi numeri viene dato anche un significato simbolico poichй essendo la realtа in grado di essere espressa in numeri e tali numeri erano dotati di rapporti che espressi fanno risultare armonia e perciт la realtа dell’universo puт essere espressa in numeri. L’armonia deriva da una contrapposizione, difatti considerando l’espressione -5+4+1 alla fine darа 0 и darа un’armonia all’interno di una contrapposizione; in apparenza sembra in opposizione ma in realtа и in armonia che non и statica ma и dinamica.
Per i pitagorici la vera realtа non и quella che ci appare, all’opposizione del limitato c’и illimitato, a questo concetto si affiancano i numeri pari e dispari, mentre i numeri pari sono sempre divisibili per due sono illimitati mentre i numeri dispari sono limitati e quindi sono perfetti. Poi c’и il numero 1 che i pitagorici lo chiamavano parim parim cioи se si aggiunge un numero pari ad uno avremo un numero dispari e viceversa. Secondo i pitagorici tutta la realtа dipende dall’unitа (monade). Anche l’uomo, sede del molteplice, ciт che tiene unito и l’anima che и il principio di vita e quando essa abbandona il corpo perde l’unitа e si disgrega ma essa и eterna e tende a passare da una corpo ad un altro ( metapsicosi ) fino a purificarsi. Ciт fa capire le preoccupazioni religiose dei pitagorici che и l’intellettuale, quindi maggiormente viene coltivata la mente, verso l’anima del migrare. Da ciт gli uomini devono rispettarsi per essere in armonia con l'anima. La tradizione filosofica assegna ai pitagorici molte istruzioni scientifiche, quelle antiche che il sole fosse un punto mobile che girava attorno a una sfera perchй l'uomo essendo parte della Terra perchй riflette in se l'Universo e ne и parte integrante della Terra quindi possiamo paragonarlo alla sfera mobile che gira attorno all'intelligenza ( fuoco universale). Altro filosofo del VI secolo a.c. era Eraclito, nato a Efeso, appartenente a una famiglia aristocratica, quindi facendo parte di tale classe, ne risente molto nella sua filosofia disprezzando i suoi concittadini definiti ''dormienti'', caratterizzati da un ‘ torpore intellettuale ’. Il suo in prosa и allusivo, difficile di interpretazione, ricco di metafore e paradossi tanto da definirlo '' oscuro''. Secondo Eraclito la natura tende a nascondersi, quindi la veritа и nascosta agli occhi degli uomini e per scovarla deve servirsi dell'intelletto e non fare come i dormienti che accettano una falsa veritа quindi con questo scrivere '' oscuro'' invita a ricercare la vera veritа. Secondo egli la vera realtа и il Logos ( ragione ) che spiega tutto l'Universo, famosa и la sua triade: Uomo( cerchio piщ interno) Cosmo ( cerchio intermedio) e Dio 8 cerchio piщ esterno quindi la ragione ). Cosм come lo Stato domina sulle leggi cosм le leggi sono governate da una ragione divina ( logos ). La ragione и in tutti gli uomini solo che il modo di utilizzarla dipende da uomo a uomo e ciт distingue i ‘ dormienti ’ dagli ‘ svegli ’ . Poichй l'Archи и immutabile, eterno e inviolabile, cosм il Logos come principio di tutta la realtа non puт governare tutto l'Universo cosм la realtа bisogna ricercarla nel Logos. In sostanza noi dobbiamo andare oltre alla realtа che ci appare per ritrovare la vera realtа ( Logos) per Eraclito la realtа и la guerra delle opposizioni e anche egli parla di armonia dei contrari: ciт che appare in opposizione ( la vita e la morte) и governata da un'unica realtа (Lobos). Quindi tutto и ragione e ciт che ci appare irrazionale, appare razionale se incentrata in una visione posta al di sopra delle apparenze. Da ciт per i filosofi ( Eraclito) la guerra и origine di tutta la realtа: anche la guerra che puт sembrare irrazionale, и la causa di una pace futura. Secondo Eraclito l'origine и il fuoco da cui tutto ha origine e tutto ha fine, che distrugge e poi crea dato che illumina, puт essere paragonato al Logos.

FILOSOFIA: La Scuola Eleatica
Al divenire di Eraclito di contrappone il cosiddetto essere di questa scuola eleatica. Questi filosofi oltre ad una preoccupazione di carattere metafisico , religioso, cercano di risolvere il problema gnoseologico e quindi essi pongono sotto critica la conoscenza basata sui sensi perchй per loro questa conoscenza и erronea e al di sopra c’и la conoscenza intellettiva. Il maggior rappresentante fu Parmenide. Diciamo questo perchй: la filosofia arcaica stabiliva una corrispondenza, un rapporto tra il piano della realtа oggettiva, cioи che riguarda tutti, e il piano del linguaggio che esprime tale realtа. E proprio questo da rapporto nasce la scuola di Parmenide. Eraclito attraverso l’unitа dei contrari o opposti affermava che questi derivavano da un unico concetto principale che и il fuoco. Per Parmenide le molteplicitа non si possono giustificare, in quanto ciascuna di queste cose и la stessa e quindi nello stesso tempo non и le altre. E proprio dal punto di vista filosofico dice Parmenide che sul piano del linguaggio c’и contraddizione, nell’armonia dei contrari, una cosa и e nello stesso tempo non. Parmenide dice: come и possibile che l’Essere possa essere e anche non essere. Per parmenide l’essere assume un certo processo di entificazione ( che l’essere non ha un valore di copula ma il valore di esistenza). In Parmenide vi sono tre piani: * metafisico ( che и l’essere), * logico ( il pensiero), * linguistico ( il linguaggio). Questi tre piani per lui corrispondono, perchй tutto ciт che uno pensa e dice и se non ciт che и e ciт che и non puт essere ne pensato e ne detto perchй ciт che non и, и il nulla, e quindi pensare vuol dire il nulla che equivale a non pensare. Dice Parmenide l’essere и e quindi non puт essere, questo essere ha vari attributi, innanzitutto essendo principio di tutta la realtа, questo principio и unico, perchй se sarebbe molteplice si avrebbero vari essere e tra uno e l’altro c’и il vuoto e il vuoto corrisponde al nulla, al non essere, и ingenerato perchй se l’essere nascesse vuol dire che prima non c’era, se perisse vuol dire che non ci sarа, quindi и eterno perchй l’essere non puт essere nello stesso tempo. И perfetto non manca di nulla ed essendo perfetto и finito ( i numeri pari). Parmenide definisce questa perfezione come una sfera dove i punti hanno la stessa distanza dal centro. L’essere и immobile perchй se si muove deve muoversi da uno stato che и ad uno stato che non и e quindi non и. Questo concetto da origine ad un dualismo cioи due realtа. Secondo logica il mondo della realtа non dovrebbe esistere, il mondo reale rappresenta il mondo dell’opinione. Si ha per Parmenide un dualismo tra il mondo del reale che и quello dell’essere e il mondo del non essere. E questi due mondi hanno due gradi di conoscenza. 1) la veritа basata sulla ragione dell’essere. 2) l’opinione, invece, riguarda il mondo del divenire e il mondo del non essere, un mondo molteplice come lo и il mondo del divenire. Questo и falso perchй affinchй ci sia, c’и il vuoto e quindi il nulla. Il divenire и il passaggio dall’essere al non essere. Il mondo del divenire и un mondo esistente ma illusorio.
FILOSOFIA: La Scuola Sofistica
Nel V secolo iniziamo ad assistere ad un mutamento in tutti i campi perchй ad Atene si era consolidato un regime democratico. La ricerca si sposta dal mondo naturale al mondo umano, c’и un periodo umanistico dove l’attenzione si rivolge verso l’uomo con il rapporto con la vita collettiva. Viene definito un animale politico cioи stare insieme. Ad Atene ci si rende conto che non si puт avere una dipendenza con la natura perchй la condizione essenziale di essere uomo и quella di stare insieme. Vi и qui la tendenza a spiegare il rapporto che si ha tra l’uomo e le sue leggi che vengono viste come frutto del reparto dell’uomo e l’uomo prende conoscenza del fatto che le leggi possono mutare. И chiaro che questo fatto mette in crisi i valori tradizionali politici, religiosi. Stimolano i cittadini ad emergere, la ragione per la quale nacquero i sofisti ( colui che sa ) aveva un significato dispregiativo. Platone li definiva mercanti del sapere, provenivano da diversi posti di Atene erano maestri di eloquenza alcuni curavano la forma, il modo di parlare altri invece li rendevano piщ volgari. Per i sofisti la ragione non и piщ il Logos, perchй per loro la ragione risiede nell’uomo e nei suoi problemi, in effetti l’uomo imparerа a muoversi delineando una nuova immagine.

FILOSOFIA: Protagora e Gorgia.
Nella sofistica noi dobbiamo distinguere due filosofi da una parte Protagora e dall’altra Gorgia. Il periodo, grosso modo, и intorno al V secolo. Protagora fu accusato di empietа, fu accusato di essere un empio, diremo oggi un bestemmiatore, perchй le sue opere riguardavano gli dei, e noi non sappiamo ne se ci sono e ne il contrario quindi noi non conosciamo nemmeno la natura delle divinitа perchй in effetti in noi esistono molte difficoltа a poter comprendere la natura di un qualcosa di carattere metafisico. Anche perchй in effetti per Protagora la brevitа della vita non ci consente di poterci interessare di questi problemi metafisici. Quindi и inutile andare al dei nostri sensi. Dice Protagora che l’uomo и misura di tutte le cose di quanto sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto che non sono. E in effetti la filosofia di Protagora si muove in contrapposizione a quella di Parmenide perchй per Protagora, in effetti, quella contrapposizione per ciт che и e ciт che non и, va misurato per quelli che sono le esigenze dell’uomo. In poche parole noi non possiamo dare una veritа assoluta valida per tutti e in tutti i tempi. Ma per Protagora la veritа viene ad essere vista in redazione a determinate particolaritа ciт significa che l’uomo non puт andare appresso ad una veritа. Protagora lo si ricorda per il suo relativismo cioи che tutto in effetti и relativo. Protagora, da una parte negherа l’esistenza di un veritа assoluta perт questo non significava che Protagora portasse alla negazione della veritа umana. Quindi in effetti ci sono varie opinioni, alcune possono essere meno valide altre piщ valide dipende dall’uso che si vuole fare di queste opinioni. Se l’uso di queste opinioni viene fatto a fin di bene cioи un discorso che porta dei risultati che sono buoni sono validi sono a fin di bene per la comunitа, per lo Stato allora ben vengano questi discorsi. И chiaro che quando si parla di relativismo non si intende che ognuno si fa i fatti suoi. Ecco le ragioni per le quali Protagora ritorna al Logos ragione intesa nel senso umanistico, quindi solo e soltanto la ragione umana. Quelli che usano bene la ragione sono i sapienti che la usano a favore della comunitа. Dato che tutti sono dotati di intelligenza per Protagora tutti sono capaci di partecipare alla societа alla vita politica attraverso la virtщ politica che и il fondamento della societа.
Gorgia и il maestro della retorica l’opera piщ conosciuta и l’opera sulla natura che и una sorta di manifesto del nichilismo che significa negazione radicale, di un determinato sistema di lavoro. (che nega i valori tradizionali). Gorgia si muove verso tre tesi contro Parmenide volendo far vedere che come Parmenide dal punto di vista filosofico aveva finito per negare il non essere Gorgia gli farа vedere che dallo stesso punto filosofico finisce egli per negare l’essere. La prima tesi dice l’essere non esiste nulla esiste perchй se questo essere esistesse tutti i filosofi sarebbero stati concordi sulla definizione dell’essere mentre alcuni lo ritrovavano nel acqua, altri nell’aria, ecc… e questo significa in sostanza che queste tesi si annullano a vicenda per cui l’essere non puт esistere. Perchй se questo essere esistesse noi dovremmo avere la capacitа di definirlo, di dire che cos’и. La seconda tesi dice che ammesso che l’essere esistesse non potrebbe essere conoscibile perchй per Gorgia quello che dice Parmenide che essere e pensiero sono la stessa cosa, non и vero. Tra essere e pensiero non c’и continuitа, c’и rottura, c’и divorzio, una cosa и pensare, una cosa и l’essere che si pensa. Come dice Parmenide ciт che uno pensa и. Dice gorgia dal punto di vista filosofico che se uno ciт che pensa и allora tutto ciт che pensa dovrebbe essere. Potrei anche pensare ad un asino che vola, ma noi sappiamo che questo non esiste. Quindi vuol dire che tra pensiero ed essere c’и rottura quindi ammesso che l’essere esistesse non potremo conoscerlo. La terza tesi dice che ammesso anche che fosse conoscibile questo essere sarebbe inesprimibile , perchй la parola, il linguaggio che comunica qualche cosa e comunica un qualcosa diverso da quella realtа, una cosa и il linguaggio e una cosa и la realtа. Poichй il linguaggio и diverso dalla realtа come possiamo esprimere la realtа con il linguaggio che и diverso dalla realtа. Ad esempio come potrebbe essere chiaro il concetto di albero se quella persona non l’ha mai visto. Quindi significa che dal punto di vista filosofico per Gorgia che l’essere non esiste e quello che dice Parmenide non и vero, perchй se esistesse non potrebbe essere conoscibile e se fosse conoscibile sarebbe inesprimibile quindi tra pensiero e linguaggio esiste rottura. Lo dice perchй se questo essere non c’и rende impossibile raggiungere le famose veritа assolute e se non и possibile la veritа assoluta dovrebbe esserci la via dell’opinione che и una via ingannevole e quindi per Gorgia c’и una terza via che и quella della ragione. La ragione che cerca di dare a questi fatti una concretezza quindi per Gorgia se non esiste una veritа assoluta e tutto и falso e chiaro allora che la parola и autonoma perchй la parola non esprime e quindi acquista una autonomia, la retorica per Gorgia и appunto arte del persuadere. Gorgia parla dell’arte che come la retorica desta emozioni, sentimenti solo che a differenza della retorica non mira ad interessi pratici, ma cosiddetto inganno poetico, un inganno prodotto dall’arte. Chi inganna dice Gorgia agisce meglio di chi non и poeta e coloro il quale и ingannato, che comprende l’opera d’erte, и migliore di chi non и ingannato.

FILOSOFIA: Democrito
Democrito и il filosofo che avrа moltissima influenza per la sua teoria degli atomi. Quando si parla di Democrito, lo si identifica con gli atomisti. Innanzitutto gli atomisti tentano di conciliare l’essere degli eleati, l’essere Parmenideo, con il divenire di Eraclito. Infatti gli atomisti, proprio dalla scuola eleatica, da Parmenide, fanno proprio la distinzione tra la conoscenza sensibile e la conoscenza razionale basata sull’intelletto, sulla capacitа intellettiva, quella che tende di cogliere l’essenza della realtа. Perт gli atomisti a differenza di Parmenide, non esaltano la ragione contro i sensi, non la considerano come l’unica conoscenza, per gli atomisti in effetti spiega ciт che i sensi affermano, e la ragione, dicono gli atomisti, и quella che attesta la veritа e la ragione ci dice che la realtа и formata da particelle indivisibili cioи atomi. Essendo indefiniti hanno i loro attributi: innanzitutto la pienezza e la soliditа cioи che sono solidi ed essendo pieni ed essendo solidi hanno grande resistenza alla divisione possono essere appunto indivisibili. Non possono essere indivisibili all’infinito perchй altrimenti finiranno per annullarsi quindi da esser diventeranno un non essere. Proprio in rapporto all’essere Parmenideo, gli atomisti affermano che gli atomi sono innanzitutto immutabili, sono ingenerati, sono eterni, sono indistruttibili, sono pieni dal punto di vista numerico sono infiniti e per gli atomisti gli atomi non hanno differenze di qualitа perchй sono tutti costituiti dalla stessa materia, dalla stessa sostanza, la loro differenza и solo e soltanto quantitativa, perchй gli atomi si differenziano per forma, per differenza, per la posizione e per il movimento che con il suo aggregarsi e il suo disgregarsi determina ciт che noi definiamo nascita e morte delle cose. Il movimento degli atomi и un loro volteggiare caotico, cioи in tutte le direzioni per esempio quando filtra un raggio di sole e noi vediamo la polvere che si muove nel raggio di sole. E questo movimento da origine al fatto che gli atomi simili si aggregano per cui gli atomi piщ grandi restano al centro perchй sono piщ pesanti, resistono maggiormente agli urti, mentre quelli piщ leggeri si trovano alla periferia. In questo modo, secondo Democrito, si forma il mondo, si forma la realtа. E dice Democrito che poichй gli atomi sono infiniti e hanno infinite possibilitа che si combinano tra loro e quindi si formano cosм altri infiniti mondi. E la conoscenza, appunto come conoscenza sensibile, si sprigiona proprio dagli atomi, essi colpiscono i nostri organi di sensi e ci fanno conoscere la realtа. Ecco le ragioni per le quali per Democrito ci puт parlare di materialismo perchй la materia costituisce l’unica sostanza e l’unica causa delle cose per cui la causa delle cose non viene ad essere ricercata all’interno della realtа ma al di fuori. E poi c’и il vuoto per Democrito per giustificare il movimento degli atomi, quindi quella differenza che Parmenide poneva al famoso vuoto, Democrito lo pone in chiave fisica affermando che gli atomi sono pieni e il vuoto и qualcosa di non pieno ma che comunque serve per far si che gli atomi possano esistere. In effetti il vuoto pur non essendo pieno, per Democrito non и irreale, se fosse irreale il movimento non sarebbe possibile. In Democrito si ha un sostanziale ateismo perchй egli ammette gli dei ma anch’essi sono formati di atomi, forse atomi piщ leggeri, piщ nobili. Puт darsi pure che vivono di piщ questi dei ma poichй sono formati di atomi e gli atomi si distinguono solo e soltanto per la loro differenza quantitativa allora anche gli atomi delle divinitа sono soggetti all’aggregazione e alla disgregazione. Dice questo perchй, perchй in Democrito non vi и alcuna intelligenza suprema, tutto l’universo si risolve di atomi di atomi che si muovono nel vuoto senza alcun scopo o progetto divino, ecco le ragioni per le quali si parla di meccanicismo. Poichй tutta la realtа и costituita da atomi, per Democrito anche l’anima и costituita da atomi. Gli atomi sono diffusi nell’anima partendo da determinate funzioni perт anche l’anima sia pure intesa come principio di armonia, come dice Pitagora, anche l’anima и mortale, perisce e si disgrega. Appunto perchй l’anima и materiale si spiega anche il concetto di conoscenza perchй dalla superficie delle cose, secondo Democrito, emanano degli effluidi che colpiscono i nostri organi, colpiscono prima l’anima, in sostanza la funzione fondamentale per Democrito il cervello, quindi l’anima и il cervello che riceve questi effluidi e li trasmette ai nostri sensi. Ecco le ragioni per le quali gli atomi si differenziano tra loro in maniera quantitativa. Oltretutto Democrito и colui il quale pone, in base a questo una distinzione tra le cosiddette qualitа soggettive e le cosiddette qualitа oggettive. Le qualitа oggettive appartengono a tutti gli atomi e poi vi sono le qualitа oggettive che appartengono al singolo al soggetto, le qualitа soggettive sono il suono, l’odore ecc…. ad esempio un tazza di caffи per me puт essere amaro mentre per altri troppo dolce. In ultima analisi di Democrito. И chiaro che quello di cui parla Democrito и un mondo meccanicistico, perт lui propone un modello di vita fondato sullo serena disposizione dell’animo. E quindi l’anima intesa come misura come proporzione perchй dice Democrito se si passa la misura ogni cosa gradevole diventa sgradevole. Es. se mi bevo un bicchiere di vino sto bene me se esagero diventa sgradevole. Tutto ciт che noi andiamo a fare la ragione ci deve dettare la misura, perchй se si passa la misura ogni cosa gradevole diventa sgradevole. E dice anche Democrito non fare ciт che non vuoi che gli altri facciano a te, poi aggiunge che per l’uomo saggio tutto и praticabile puт andare da qualsiasi parte perchй usa la ragione. Ecco le ragioni per le quali Democrito resta appunto un grande filosofo.
FILOSOFIA: Socrate
Con Socrate ci avviciniamo alla filosofia umanistica. Socrate ha una personalitа molto forte e complessa, soggetta a varie interpretazioni che ritengono che la filosofia sia basata sulla probeatizzazione.
Egli fu contrario al genere democratico perchй riteneva che al potere vi fossero degli inetti. Egli fu, infatti, processato e condotto al suicidio.
Socrate non lasciт scritti della sua filosofia, perchй riteneva che lasciando degli scritti si sarebbe avuta la codificazione del sapere cosм le future generazioni avrebbero attinto da esso passivamente, mentre egli privilegiava il dialogo e la didattica, in cui ognuno doveva dare il proprio contributo. Infatti Socrate voleva che il suo insegnamento fosse sottoposto a critica poichй il sapere doveva essere continuamente trasformato.
I suoi dialoghi furono espressi da Platone, suo discepolo.
Socrate ha dell’uomo un’interpretazione differente dai sofisti: non condivideva il relativismo, in particolare quello di Gorgia, e non condivide il fenomenismo, basato su fenomeni (dal greco ‘ciт che appare ’), perchй egli non considera la sensibilitа come unico strumento di conoscenza, quindi era contrario al ragionamento basato sulla forza persuasiva. L’atteggiamento di Socrate non и sofistico ma basato su una visione globale, universale, ma accessibile a tutti gli uomini. Quindi Socrate punta all’interioritа dell’uomo non a quella sensibilitа spontanea, perchй essa pur essendo componente importante и inferiore.
Istinto ed opinione costituiscono l’aspetto inferiore dell’uomo, mentre la componente razionale deve predominare sulla conoscenza biologica, quindi la ragione deve arbitrare l’uomo.
Socrate si presenta non come maestro di retorica, ma come maestro di vita e la sua filosofia, secondo Platone , diviene uno strumento di terapia dell’anima, perchй essa costituisce la nostra interioritа piщ pura e sincera, perciт non bisogna dare troppa preoccupazione nei riguardi dei beni materiali e nelle ricchezze, ma deve basarsi sull’anima.
Per Socrate il fine dell’uomo и l’autonomia, ovvero la capacitа di auto governarsi con la ragione. Metodo della ricerca di Socrate, и il dialogo, ovvero ‘ conosci te stesso ’, che significa appellarsi alla propria intelligenza e indirizzarla su quelle realtа razionali. Conoscere se stessi и il presupposto per auto governarsi. L’uomo deve partire dalla consapevolezza della propria ignoranza, per raggiungere un livello piщ alto di conoscenza. Bisogna mettere in discussione anche ciт che riteniamo vero. Il dialogo deve essere costruttivo, cooperativo e basato su principi della ragione. Le condizioni del dialogo, Socrate le basa sull’ironia: far finta di accettare quello che presume di conoscere, Socrate in un secondo tempo pone delle domande volte a restringere l’avversario fino a confutarne (negare) ciт che aveva detto dando perт ad egli la possibilitа di esprimersi.
Ciт serve a muovere l’uomo dalle proprie certezze. A questo punto arriva il momento della maieutica (arte di far partorire). Mentre precedentemente le veritа venivano trovate nel mondo esterno, per Socrate le veritа risiedono all’interno dell’uomo. Secondo Socrate, l’uomo spogliato delle sue caratteristiche particolari, l’uomo и un animale politico dotato della ragione. Socrate predomina il problema etico e pedagogico, di una continua ricerca di ciт che и bene e di ciт che и male. La veritа, per lui, consiste nel far bene ciт che si fa.
Il bene per essere praticato deve essere conosciuto, senza il sapere non c’и il bene. Il male nasce dall’ignoranza del bene. Socrate fu imprigionato per empietа, perchй era una figura rivoluzionaria e pur avendo molti discepoli che lo avrebbero fatto fuggire, non salvava la propria vita, perchй pur salvare la propria filosofia, trasgredire la legge avrebbe significato andare contro la ragione di coloro che l’hanno formulata. Cosм Platone affermт che in uno stato ingiusto, l’uomo giusto и sempre destinato alla morte.

FILOSOFIA: Platone
Platone nasce ad Atene nel 428 a.c. apparteneva ad una nobile famiglia. La sua fu un educazione principalmente aristocratica del resto lo era stata anche quella di Eraclito. Questa educazione aristocratica influirа moltissimo nella sua filosofia. La filosofia di Platone parte da un dolore di fondo, proprio il processo e la morte di Socrate. Questo processo porterа lacune a porsi due problemi fondamentali: il problema dello stato e il problema della politica, perchй in effetti questi due problemi si legano al fatto che la condanna di Socrate per Platone, che era discepolo di Socrate non era giusta, la convinzione che Socrate era un uomo giusto. Perт fino a quando lo stato, la politica и ingiusta, l’uomo giusto sarа sempre condannato, quindi il problema Platonico и quello di vedere uno stato che fosse giusto e che si basasse su leggi giuste. Tanto и che il nostro trova una assoluta comunanza con la politica in quanto per Platone il nuovo governo puт vivere solo e soltanto se a guidarlo sia un filosofo perchй il filosofo и colui che sa. Quindi il problema Platonico nasce proprio dal fatto della ingiusta morte di Socrate. Per il nostro la filosofia non и da considerarsi una scienza come tutte le altre, la filosofia per Platone non и comunicabile come un sapere ben definito, ma la filosofia si fonda sempre su lunghe discussioni e su una vita vissuta insieme, perchй Platone poichй и fedele a Socrate, sistema opere perт tutte le sue opere sono sempre sotto forma di dialogo tra lui e Socrate o tra Socrate e qualcun altro, perchй sotto forma di dialogo, perchй и vero che и scritto perт il dialogo puт essere soggetto a discussione, allora per essere fedele alla dottrina Socratica egli pone questi scritti che non sono codificati ma sotto forma di di dialogo. Il problema da cui parte Platone и il concetto socratico. Innanzitutto bisogna dire che Platone tenta di spiegare il mondo sensibile con principi che stanno al di lа del mondo sensibile. Platone vuole costruire una vera e propria teoria delle idee. E per fare questo Platone parte proprio dal concetto Socratico. Platone и d’accordo nell’affermare che l’essenza universale и il vero essere e la vera realtа rispetto alla mutevolezza delle cose. Platone accentua la differenza tra la rappresentazione e l’essenza universale perchй egli afferma che il concetto socratico va bene fino ad un certo punto perchй il concetto socratico per quanto voglia parlare di essenza non potrа mai arrivare ad una essenza universale perchй parte comunque da tanti casi particolari e ne trae il concetto, il concetto risente comunque sempre di casi particolari quindi l’universalitа ( quando una cosa и valida per tutti allo stesso modo) allora dice Platone che in effetti tale cosa puт essere salva solo e soltanto se si abbandona il concetto socratico perchй questo concetto и l’azione di un processo induttivo dal particolare all’universale. C’и per Platone un concetto che esprime il carattere dell’universalitа che deve essere prodotto affermando che tale concetto sono preesistenti alla mente umana. Sono possesso della nostra mente questi concetti ma non sono produzioni della nostra mente. Tali concetti dice Platone che poichй devono trattare dell’essenza universale della realtа и necessario dare al concetto socratico una base reale oggettiva, affermare che tutti possediamo la stessa conoscenza dell’universale. Perchй l’universale rispecchia una realtа in se, non soggetta al divenire immutata, eterna e questi concetti devono essere degli enti reali, che vivono secondo Platone un mondo soprasensibile un mondo che viene definito da Platone come Iperuranio e questi concetti universali che sono enti reali che vivono nel mondo dell’Iperuriano sono definiti con il termine di idee che deriva dal greco edos che significa vedere, che non sono visibili con i nostri occhi ma attraverso l’intelletto. Parla di questo perchй per Platone le idee sono esistenti ed esistono indipendentemente dal nostro pensare, quindi non и un processo induttivo ma и un processo deduttivo. Il mondo delle idee dove si hanno tutte le idee allora queste idee sono dei modelli sono i cosiddetti arkekipi della realtа perchй l’uomo saggio deve perseguire la veritа vera perт ciт non toglie che l’uomo deve fare il piщ possibile per avvicinarsi a questa veritа tant’и vero che le idee sono messe in ordine gerarchico e al termine di tutte vi и un’idea fondamentale che и quella del bene che и il presupposto di tutte la altre idee, la giustizia и giusta quando sa il bene degli altri e a capire il bene degli altri c’и l’uomo saggio, il filosofo che sa quando ebbene fare una determinata cosa. Ecco le ragioni per le quali dice Platone che il buon governo и quello guidato solo e soltanto dai filosofi perchй sa. Platone da particolare attenzione agli enti matematici, alla matematica, puт procedere anche senza esperienza, и la via precedente alla scienza della filosofia. Quindi poi vi и il mondo della materia и il mondo fisico и il ricettacolo ( riceve le forme) viene ad essere informate delle idee. Per poter comprendere meglio questo concetto Platone si serve del Demiurgo del dio plasmatore, di un artefice divino, il quale и posto tra il mondo terreno e quello delle idee, cerca di dare forma alla materia. Alcuni autori hanno pensato che Platone abbia letto la Bibbia, cioи quando Dio che con la terra da forma all’uomo e dice: > non ti creo come me, poi Dio soffiт e diede vita. Prima diede forma e poi vita, и lo stesso concetto Platonico, dove Platone viene spiegato, in effetti, come da questa materia si и avuto il ricettacolo. Questa idea и un bagliore di quello che il mondo delle idee. Platone non и che crede effettivamente al mondo dell’Iperuranio, vuol far capire semplicemente che se nella vita gli uomini giusti hanno un modello devono seguire sempre il modello migliore, devono seguire sempre ciт che и bene, l’idea nel mondo dell’Iperuranio rappresenta proprio il bene. Tanto и vero che per Platone noi nelle cose abbiamo un bagliore delle idee, noi possiamo avvicinarci al mondo delle idee, alla perfezione perт giа questo avvicinarci alla perfezione lo fa il filosofo ha amore per il sapere che и capace di avvicinarsi quanto piщ alla veritа. Avvicinarsi alla veritа significa quanto и bene fare una determinata cosa. Praticare la giustizia significa avere un idea ben chiara della giustizia, chi pratica la giustizia deve essere innanzitutto un uomo giusto, un filosofo, deve innanzitutto conoscere bene se stesso poi conoscere gli altri. Quindi il problema della giustizia che и il problema primo di Platone consiste proprio nel fatto che se in quel governo ci fossero stati filosofi Socrate il giusto non sarebbe stato mai condannato. Riguardante il compito del filosofo: Platone lo pone nella natura dell’uomo che и strutturato come questa realtа, vi и una realtа eterna che и l’anima, come qualcosa legata ad un corpo come prigioniera, prima viveva nell’Iperuranio ma come si и incarnata nella materia? Allora giacchй и difficile spiegare Platone ricorre al mito del carro alato, rappresenta l’anima razionale viene ad essere guidato dall’auriga che rappresenta la ragione, e a questo carro vi sono due cavalli, uno nero che rappresenta l’anima concupiscibile, e l’altro cavallo bianco che rappresenta l’anima irascibile, non perchй nell’uomo vi siano tre anime ma tre aspetti. L’anima che ha vissuto nel mondo delle idee и sempre rivolta verso l’alto per contemplare il mondo delle idee, se in questa lotta tra i due cavalli quello nero riesce ad avere il sopravvento allora l’anima viene ad essere trascinata giщ e incarnata nel corpo. Innanzitutto per Platone l’anima и immortale ecco perchй la filosofia cristiana si serve di Platone per questa sua teoria dell’anima. Questa anima и chiaro che и prigioniera del corpo, il mito del carro alato, significa che l’anima ricorda qualcosa del mondo delle idee, il mito del carro alato serve per spiegare la teoria della conoscenza in Platone. Innanzitutto come presupposto il compito della ragione del nostro и il conoscere perchй solo e soltanto attraverso la conoscenza l’uomo si puт conformare al vero non raggiungere la piena veritа. Ecco perchй dice Platone che le cose serve da stimolo alla conoscenza, dice Platone che se noi non avessimo quelle famose idee preesistenti noi non potremmo mai conoscere perchй quello che conosciamo lo conosciamo tutti, ma quello che non conosciamo appunto perchй non conosciamo, come facciamo ad andare alla ricerca di qualcosa che non conosciamo e allora l’esperienza esterna, le cose esterne servono da stimolo alla conoscenza che appartiene all’anima che prima di cadere nel corpo ha vissuto nel mondo delle idee, ora il corpo che comprime l’anima offusca tale visione ma sta di fatto che l’anima conserva una vaga visione di ciт che ha vissuto. La realtа esterna funge da stimolo e fa si che l’anima se risiede in un corpo che adotta l’intelligenza all’anima riuscirа facile conoscere la veritа ma se nel corpo prevale l’anima concupiscente e non quella razionale all’anima riuscirа difficile questo processo di liberazione, allora accade che come nel mito del carro alato il compito dell’anima razionale и quello di mantenere l’equilibrio fra le atra due anime perchй dice Platone che l’uomo non и dotato solo e soltanto di ragione ma и dotato anche di istinto e di passione, perт quando prevalgono questi ultimi sulla ragione l’uomo non puт definirsi piщ ne politico ne razionale. Per Platone conoscere и ricordare и la cosiddetta anamnesi nel senso di ricordare perchй le idee sono gia presenti nella nostra anima prima dell’esperienza. Parla di quattro gradi di conoscenza: la sensazione, la percezione, la conoscenza matematica ( che la paragona ad un raggio di sole riflesso nell’acqua) e la conoscenza filosofica ed entreranno poi in quel mito della caverna.
Il mito della caverna: Profonda e scura, al termine della caverna c’и una parete e di fronte ci sono degli schiavi incatenati fin dalla nascita e non hanno la possibilitа nй di muoversi e nй di girarsi ma solo di guardare verso la parete, e su di essa si proiettano delle ombre che si muovono. Alle spalle degli schiavi ci sono delle statue situate sul muro e si muovono e dietro al muro ci sono gli uomini che portano le statue e dietro di loro c’и il fuoco che brilla e proietta le ombre delle statue sul muro. Immaginiamo che uno di questi schiavi si liberi delle catene si volta indietro e vede le statue e dietro al muro gli uomini, e immaginiamo che questo schiavo inizi a correre verso l’uscita della caverna, ci vogliono giorni, ma quando ormai и all’uscita non essendo abituato alla luce del sole si tira indietro. Aspetta la sera, esce dalla caverna e aspetta il sole che sorge e lo vede riflettere su di uno specchio d’acqua. Immaginiamo che torna indietro e arriva verso gli schiavi e cerca di far capire loro che la realtа non и quella e che vi и un altro mondo; gli schiavi non lo credono ma esso insiste finchй gli altri schiavi non lo uccidono. Questo mito rappresenta il nostro mondo: gli schiavi, gli uomini e le catene rappresentano il primo grado della conoscenza ( sensibile), lo schiavo che si slega dalle catene rappresenta il desiderio dell’uomo di andare oltre quello che ha visto, le statuette e gli uomini che le portano rappresentano il secondo grado della conoscenza ( percettiva), il fuoco rappresenta l’elemento primo, lo schiavo che esce fuori dalla caverna rappresenta l’uomo che non и convinto che quella и la vera realtа. Il riflesso dell’acqua rappresenta il terzo grado della conoscenza ( matematica ) e il sole il quarto grado della conoscenza ( la filosofia) e rappresenta il bene. Lo schiavo che resta fermo rappresenta l’idea del filosofo e di voler tenere tutto per se, lo schiavo che ritorna rappresenta il filosofo il quale la sua funzione и pedagogica di educare, gli schiavi che si agitano rappresentano gli uomini dominanti dalle passioni che non vogliono andare al di lа delle cose. E lo schiavo ucciso и Socrate. Il mito della caverna mette in evidenzia quale debba essere il filo morale dell’uomo. Da questo mito si deduce che l’uomo vuol raffigurare la conoscenza ideale. Il mito rappresenta la purificazione dell’anima, la filosofia и la preparazione alla morte. Il demone socratico con Platone diventa eros (amore) perchй il filosofo и colui pervaso dall’amore. L’anima con l’amore attinge alla vera bellezza. Due corpi belli danno origine ad un altro corpo bello: Amore platonico: concreto e sensuale. Platone dice che ci sono virtщ etiche: sapienza ( anima razionale), fortezza ( anima irascibile) e temperanza ( anima concubiscibile).
La filosofia ha una funzione purificatrice, fa in modo che nell’uomo vengano fuori i veri valori. Ci fu la necessitа di far sorgere la Repubblica nasce perchй l’individuo ha bisogno di associarsi con gli altri.
Lo Stato ci presenta tre ordini dei cittadini: il lavoratori ( in essi prevale l’anima concubiscibile), i militari ( in essi prevale l’anima irascibile) e i filosofi ( in essi prevale l’anima razionale). Lo Stato diventa qualcosa di trascendente in cui ogni individuo trova i suoi pieni interessi. In uno Stato dice Platone: i figli non devono sapere chi sono i padri e viceversa per evitare che facciamo il bene solo per la loro famiglia. Platone garantisce la Repubblica, non condivide la monarchia, la timocrazia ( Governo fondato su ambizioni ), l’oligarchia e la democrazia. Platone afferma l’assolutezza dello Stato, non si puт agire al di fuori dello Stato. Platone condanna l’arte imitativa perchй arte и l’imitazione della realtа.

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