Filosofia

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Testo

Filosofia
La Filosofia è un scienza che pone delle domande ma che non dà risposte, domande che possono essere indagate attraverso l’uso della ragione o del mito. Poi però il mito non soddisfece molto e si utilizzò solo la ragione.
La prima domanda che si pose l’uomo fu senz’altro: Perché esistiamo, da che cosa abbiamo avuto origine?
Si pose quindi il problema dell’esistenza degli enti (tutti gli elementi della natura che ci circondano compresi noi), se ci fosse stato un principio (Archè) per ogni cosa (causa per ogni cosa) o un principio per tutto, (una causa per tutto).
Si considerò l’essere come principio di ogni cosa e l’essere è tutto ciò che esiste e quindi che è. Ogni ente ha la caratteristica di essere uguale agli altri in quanto hanno in comune il fatto di esistere, mentre sono diversi perché esteriormente hanno forma e colori differenti.
L’essere è un elemento di universalità che accomuna quindi tutti gli enti, come un comune denominatore rende uguali le frazioni (il numeratore rappresenta invece la diversità tra un ente e l’altro).
I primi filosofi che indagarono su problemi filosofici furono chiamati naturalisti e a sua volta Presofisti o Presocratici.
I presocratici o i presofisti vissero rispettivamente prima di Socrate e dei Sofisti. Concettualmente indagarono ,in contrario a Socrate e ai Sofisti, aspetti diversi. Socrate e i Sofisti poneva quesiti sull’uomo, mentre i Presocratici e i Presofisti diedero importanza ai vari elementi della natura e a quella concezione secondo la quale il principio di tutto stava in uno o più dei 4 elementi della natura. Infatti si diede ai 4 elementi della natura (Terra, Aria, Acqua e Fuoco) un carattere divino in quanto capaci di generare e di dare vita (CONCEZIONE ILOZOISTA dal greco materia vivente e PANTEISMO dove tutto è Dio);
I Presofisti e i Presocratici si divisero e fondarono diverse scuole:
• Gli Jonici di Mileto: (Talete, Anassimandro e Anassimene);
• Pitagorici : (Pitagora e seguaci);
• Gli Eraclitei: (Eraclito e seguaci);
• Gli Eleati (Parmenide e seguaci);
• I Fisici Posteriori (Empedocle, Anassagora e Democrito);

Gli Jonici Di Mileto
Talete
Talete fu il fondatore della scuola Jonica di Mileto. Talete Individuò nell’acqua la causa di ogni cosa per due motivi:
1)In quanto ricopriva la maggior parte del globo ed era quasi come se la terra galleggiasse su essa;
2)In quanto senza acqua non c’è vita .
Anassimandro
Anassimandro, contemporaneo di Talete non individuò il principio di ogni cosa( L’ARCHE’ di ogni cosa) in uno dei 4 elementi della natura, ma in ciò che è indefinito e quindi infinito, chiamato Apéiron (dal greco ciò che non ha limiti).
E’ una visione più problema in quanto è una cosa che non ha forma e che quindi può essere visualizzata attraverso la nostra mente.
Anassimandro spiegò che questo principio dell’infinito abbracciava e governava ogni cosa, per cui era immortale e indistruttibile e dava vita a tutti gli enti attraverso un processo di separazione; quindi dando vita fu considerato anche divino. Dato che poi il passaggio da ciò che è indefinito a ciò che è definito non è ma casuale ma ordinato sotto una precisa legge, secondo i Greci è anche giusta. Se questo passaggio sarebbe avvenuto diversamente allora non sarebbe stato giusto e ci sarebbe stato un fio da pagare (Ricorda il mito di Orfeo negli inferi).
Anassimene
Anassimene considerò l’arché di ogni cosa nell’aria e fu denominato anche il primo fisico e scienziato di quel tempo in quanto diede una spiegazione soprattutto in chiave scientifica. Spiegò che la formazione degli enti deri- vava da un processo di condensazione e di rarefazione. L’aria conden- dandosi dava vita al freddo o a ciò che è solido, rarefacendosi al caldo o a ciò che era meno denso.
Diede una spiegazione oltretutto Meccanica (condizione di causa per effetto);
non c’è rarefazione senza condensazione come non c’è condensazione senza rarefazione. Infine fece parte di una fisica descrittiva, non facendo riferimento a leggi puramente matematiche, ma attraverso descrizioni derivate da osservazioni.
Gli Eraclitei
Eraclito
Eraclito fece una distinzione tra dormienti e svegli.
Gli SVEGLI erano per lui i filosofi veri e propri che cercavano di vedere la realtà sotto altri punti di vista, utilizzando in particolare la ragione;
I dormienti erano invece coloro che guardavano la natura facendosi influ- enzare dai suoi aspetti più comuni.
Eraclito si occupò soprattutto dell’essere di ogni ente o meglio dire del suo modo d’essere. Eraclito notò che l’essere non è mai uguale a se stesso.
La natura è costituita da moltissimi enti che però sono soggetti alla corruzione e al cambiamento (esempio siamo noi a 2 anni e a 5 o a 15);
perciò l’ESSERE si trasforma in NON ESSERE (il “non” non deve essere inteso come una negazione vera e propria ma come una negazione del mo- do di essere prima: se l’essere è la tesi, il non essere è un’antitesi) ma l’identità resta la stessa. Quindi questo cambiamento prense il nome di DIVENIRE (cioè cambiamento). Il Divenire è governato dal LOGOS (ragione), che quindi assume un carattere divino. Il Logos era importante in quanto c’era il bisogno da parte dei greci e dei pensatori di dare ordine al divenire, in cui ogni ente doveva essere al momento giusto nel luogo giusto per la sua appropriata funzione.
Da una parte la realtà è un influire della vita dove tutto scorre e niente permane.
Eraclito spiegò che il divenire è dato dal principio di contraddizione perché evoluzione dall’essere al non essere, ma poiché il divenire è l’archè di ogni cosa, uguale per ogni cosa, esso sarà contraddistinto dal principio logico di identità.
Perciò:
Passaggio tra Essere e Non Essere Principio di contraddizione
Archè uguale per ogni essere Principio di identità
In conclusione prese a simbolo il fuoco, il quale rimanendo sempre lo stesso brucia differenti particelle.

Esempio