De rerum natura

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

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Testo

”DE RERUM NATURA”

L’OPERA
LETTERATURA LATINA
VIVAE VOCES
Struttura
• E’ diviso in 6 libri, divisi in 3 diadi, dove è esposta la dottrina epicurea:
1. (I-II) dottrina degli atomi.
2. (III-IV) uomo biologico e psicologico.
3. (V-VI) universo e fenomeni naturali.
. Si apre con l’inno a Venere (vita) e si chiude con la descrizione della peste d’Atene (morte).
• Diviso in 6 libri di 7500 esametri con un proemio e un epilogo:
1. (I-II) fisica del mondo.
2. (III-IV) mondo umano.
3. (V-VI) cosmologia e storia dell’umanità.
Stile
• Metro = esametro.
• Lingua: poetica che mira a convincere e appassionare con l’argomentazione dell’osservazione dei fenomeni dai quali risalire alle cause (con la ragione tramite il linguaggio). tono solenne del poeta-vates ricercato per dare sacralità al poema (a Omero ed Ennio).
Utilizzo di:
1. Arcaismi accanto alle forme comuni (gen. sing. in –ai; gen. pl. in –um; ecc…).
2. Neoformazioni di Lucr. (per lo più termini composti es. “frugiferentis”) d spesso hapax assoluti.
3. Suono che interagisce con il metro figure di suono.
4. Suono che interagisce con il senso.
Afferma la difficoltà di esprimere la materia con gli esamentri latini l lessico non specializzato (supera il problema non con parole nuove, ma con perifrasi).
• Sintassi: x argomentazione x serrata successione degli argomenti (+ riassunti di ciò già detto e preannuncio dei temi che seguono). dcongiunzioni e avverbi coordinativi e causali, espressioni tipiche dell’accumulo e della dimostrazione.
• Metro: Usa l’esametro greco ( pone le basi dell’armonizzazione lingua/metro, ma è metà strada tra l’anarchismo di Ennio e l’armonia controllata dei neoteroi Virgilio lo supera).
• Lingua:
- Fa uso di parole composte ( anche gioco di allitterazioni e di creazione di immagini), quasi in competizione con Ennio.
- Arcaismi frequenti (per omaggio a Ennio).
- Lingua - supera difficoltà della povertà del lessico con:
1. sinonimi latini delle parole greche.
2. perifrasi.
• Sintassi: Per persuadere-emozionare molte immagini, figure retoriche (allitterazione, assonanza, omofonia, chiasmo, antitesi, ipallage)
z
poeta visionario, che cerca di conoscere le cose, quando non bastano i 5 sensi, attraverso immagini analogiche.
Genere
• Genere didascalico (fonte: Esiodo): genere poetico con funzione di insegnamento (di una dottrina o di una tecnica o di precetti), dove l’autore si rivolge a un destinatario fittizio o reale (Memmio), più volta evocato.
• Opera dottrinale in forma poetica.
Poesia e insegnamento
• Poesia: Epicuro l’aveva rifiutata (allontana l’uomo da verità), per Lucr. è necessaria come una medicina amara (==> p. 119), per convincere e appassionare a una dottrina difficile.
. la poesia deve cmq sottostare a delle regole:
- no artifici (per chiarezza)
- no troppo oscura (confuta ad es. Eraclito I, 640), ma comprensibile da tutti.
- uso limitato di strumenti retorici ( figure solo se non compromettono la chiarezza. Ad es. le metafore solo se necessarie, e motivate con similitudini).

• Poesia e didattica inscindibili (oltre che cornice del genere didascalico): poema con ansia di verità e chiarezza:
- no virtuosismo alessandrino (per una cerchia ristretta).
- no oscurità eraclitea e oracolare.
• Poesia considerata inadatta (epicuro/platone) per trattare un argomento filosofico/morale (==> p.119) consapevole che la poesia può persuadere emotivamente, tramite immagini, meglio di ogni altro genere.
Voleva trasmettere un mess. nuovo e eversivo, familiare e piacevole agli aristocratici
Destinatario
Memmio (suo protettore? Forse fino a quando non fu esiliato. Questo dato biografico si ricollega anche all’interruzione delle esortazioni all’inizio frequenti).
Si rivolge a Gaio Memmio per indicare la classe dirigente del tempo, dotati di cultura ma poco inclini ad apprezzare una arida prosa tecnica.
d Scelta del poema come medium per:
1. Liberare il lettore dalla cupidigia di ricchezza e di potere.
2. Smania di piaceri e di lusso.
3. Dal senso di vuoto creato dall’ abbondanza.
Modelli
1. Ennio: x il genere didascalico (“Epicharmus”…), ma Lucr. fa il primo grande in latino. (ma anche legame con gli “Annales” per lingua e motivi).
2. Omero: per la poesia.
3. Empedocle: x il poema didascalico a carattere filosofico (“Perì physeos”).
1. Ennio, padre della poesia latina, ”Annales”, (, arcaismi) = poeta nobilitario del secolo precedente caro ai dirigenti, consapevole della propria missione e orgoglioso , comunanza .
2. Poeti alessandrini (x la limpidezza chiara dell’esposizione).
Visione evoluzionistica della storia
• Non crede che l’uomo prima vivesse in beatitudine con gli Dei (età dell’oro), ma che, generato dalla terra, alle origini fosse bisognoso di tutto come le bestie (non perfezione).
) acquisizioni culturali, per necessità naturale o storica (visione evoluzionistica dell’universo):
- o positive olinguaggio, fuoco…(ma che portano cmq all’indeboliris dell’uomo).
- o negative religione, sentimenti malvagi…
Ma la natura non è vista come contrapposta allo stato di civiltà, anzi come presupposto di questa.
l’indagine scientifica è condotta con la ricostruzione per analogie.
• Mito: esclusione coerente con il suo pensiero (totale assenza delle divinità, se non per smentirle, assenza del mito = fantasia dell’uomo, a causa dell’ignoranza, per spiegare fenomeni inspiegabili). A volta però il mito è considerato episodio storico e citato (anche se cerca sempre di evitarlo). Es. sacrificio Ifigenia (I, 80).
Intento
Sconfiggere la paura ispirata agli uomini dalla morte e dagli Dei, con la conoscenza ragione, x spiegare tutto.

LIBRO I
LETTERATURA LATINA
VIVAE VOCES
Elenco di tutti gli argomenti affrontati senza tenere conto della connessione.
• Inno a Venere (chiamata ad assistere il poeta nell’esporre i principi della natura e a placare Marte).
• Vittoria di Epicuro sulla religione, a cui bisogna sostituire la scienza.
• Atomi, “primordia rerum” (eterni, indivisibili) alla base della materia i per aggregazioni. Si muovono nel vuoto.
• Invito a eliminare il timore della morte (superstitio) con il corpo muore anche l’anima (conoscenza). ==> p. 115.
• Si propone di indagare i fenomeni naturali con la ragione. ==> p. 117.
• Rimarca la difficoltà nell’usare il latino come strumento filosofico. ==>p. 117.
• Estraneità degli Dei (nella creazione e nelle vicende umane). ==> p. 117.
• Confutazione dei filosofi antichi.
• Esortazione a Memmio a proseguire il cammino della conoscenza intrapreso.
• Uso della poesia per esporre un dottrina difficile (==> p. 119, con la metafora della medicina) e oscura ==> p. 119.
Sintesi degli argomenti, e importanza alla connessione fra questi.
• Invocazione poi argomento.
• Vittoria di Epicuro sulla religione, a cui bisogna sostituire la scienza.
• Dimostrazione della cosmologia epicureo-democritea: atomi che si muovono nel vuoto (entrambi infiniti e increati).
• Confutazione dei filosofi antichi.
• Esortazione a Memmio a proseguire il cammino della conoscenza intrapreso.
LIBRO II
LETTERATURA LATINA
VIVAE VOCES
Elenco di tutti gli argomenti affrontati senza tenere conto della connessione.
• Esortazione alla ragione per scacciare le paure che animano la vita umana ==> p. 75. (e esortazione a Memmio a seguire insegnamenti ==> p. 77).
• Movimento verticale degli atomi ==> p. 77, perenne p. 91.
• Per la volontà (==> p. 89) si genera una deviazione ==> p. 89.
• • Estraneità degli Dei. Invece l’ignoranza degli uomini fa credere il contrario. ==> p 83.
• Atomi non sensibili (comprensibili solo per analogie ==> p. 79), ma i loro composti sì (di atomi ==> p.123).
• Esortazione a Memmio a non stupirsi di fronte all’immensità della natura.
Sintesi degli argomenti, e importanza alla connessione fra questi.
• Elogio della filosofia, poi argomento.
• Movimento (e clinamen) degli atomi ( aggregazioni materia, in tutte le varie forme.
• Rifiuta un’idea di provvidenza che governa il cosmo.

Esempio



  


  1. alvaro

    devo presentare 1 lavoro su lucrezio