aristotele

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Testo

Aristotele
Differenze fra Platone e Aristotele
In Aristotele c’è un interesse per le scienze naturali (mentre Platone era interessato in politica e pedagogia). Quindi la visione della realtà è diversa:
* Platone: GERARCHICA
* Aristotele: ORIZZONTALE
Per Aristotele FILOSOFIA = centro di riflessione che unisce tutte le scienze.
FILOSOFIE PRIME = essere nella sua totalità (ontologia)
FILOSOFIE SECONDE: quelle che studiano l’essere parzialmente.
Platone e Aristotele invece condividono:
* Desiderio di avere uno strumento di ricerca valido e rigoroso
* Convinzione che la vera ricerca dev’essere disinteressata (senza secondi fini come il lucro)
* Desiderio di trovare la verità delle cose
Par 5
SCIENZE divise in tre categorie:
* Teoretiche: filosofia prima e filosofie seconde
* Pratiche: hanno uno scopo dentro l’uomo ma non sono rigorose perché riguardano la sua volontà:
* ETICA (comportamenti individuali)
* POLITICA (comportamenti della collettività)
* Poietiche: scienze produttive, arti, tèchne, grado più basso. Fanno grande uso dell’esperienza, e lo scopo di queste arti è fuori dall’uomo (es.: vasaio ==> vasi –no uomo-). Sono le arti più vili, e offendono la natura perché creano delle cose che in natura non ci sono. NO PITTURA o ARTE FIGURATIVA (arti belle = fanno eccezione perché non offendono la natura ma la imitano)
La logica non è compresa perché Aristotele pensa che sia la scienza a cui tutte le altre scienze devono riferirsi.
LA METAFISICA
Termine editoriale che diventa filosofico.
E’ la filosofia prima (ontologia: essere in quanto essere).
La metafisica ha quattro definizioni:
* 1) Indagine sull’essere in quanto essere
* 2) Indagine sulla sostanza
* 3) Indagine sulle cause
* 4) Indagine su Dio e sulle sostanze soprasensibili.
1) INDAGINE SULL’ESSERE IN QUANTO ESSERE
Si parte da una domanda: cos’è l’essere? Si rifà alla scuola di Elea. Dice che ha fatto un errore, cioè ha usato delle PREDICAZIONI UNIVOCHE (dove il predicato assume lo stesso significato anche in contesti diversi). Hanno detto che l’essere è uno, immobile, ingenerato… Ma io vedo che l’essere ha molte manifestazioni.
Ci sarà forse da usare una PREDICAZIONE EQUIVOCA? (in contesti diversi la stessa frase prende significati diversi). No, non può essere nemmeno questo, perché se no la realtà in una stanza sarebbe diversa dalla realtà al di fuori della stanza.
PREDICAZIONE ANALOGICA: mantiene l’unità di concetto fra soggetto e predicato.
Es.: Snoopy è sano. La frutta è sana. Il tuo colorito è sano.
Nel primo caso significa possesso di salute, nel secondo è causa di salute, nel terzo è sintomo di
salute. Ma in ogni caso resta il concetto di salute
2) INDAGINE SULLA SOSTANZA
L’essere si manifesta in molti modi che si riferiscono alla sostanza.
SOSTANZA:
* ESSENZA delle cose (quindi anche FORMA, perché se è ragione per cui una biro è una biro, gli da la forma della biro.)
* SINOLO: unione inscindibile di forma più materia.
La sostanza può presentarsi in molti modi.
Si manifesta in 4 grandi modi:
* Essere come CATEGORIA: le categorie sono SQQ RTL PAPP. La sostanza è soggetto, gli altri nove sono predicati. L’essere è sostanza, ma la sostanza ha nove modi di essere.
* Sostanza (Socrate è un uomo)
* Qualità (è brutto)
* Quantità (è alto 1,70)
* Relazione (è amico di Fedone)
* Tempo (stamattina)
* Luogo (in piazza)
* Posizione (in piedi)
* Azione (camminando)
* Passione (subire l’azione di un agente esterno, ha caldo)
* Possesso (ha i sandali)
* Essere come ATTO e POTENZA: la realtà di tutte le cose è un continuo passaggio fra atto e potenza. Ma il passaggio fra un atto e un nuovo atto tramite potenza, può escludere le altre potenze (es.: se brucio un foglio di carta, il nuovo atto è quello di essere cenere, quindi non può più avere in potenza di diventare un origami). VIENE SEMPRE PRIMA L’ATTO DELLA POTENZA:
* ATTO: esistenza concreta dell’oggetto con quella forma e con quel sinolo in quell’istante (es.: un tronco è un albero tagliato)
* POTENZA: una penna è un grumo di plastica in potenza, perché posso scioglierla.
* Essere come VERO o FALSO: per descrivere la realtà usiamo termini e concetti, che in se non sono ne veri ne falsi. Ma se metto in relazione concetti fra di loro posso dirlo. Quindi:
* Verità o Falsità è nel linguaggio /discorso, non nell’essere.
* Ma la quantità di verità sta nell’essere.
I nostri giudizi esprimono una quantità di verità o falsità riflettendo la realtà. “io dico verità o falsità se divido o unisco due termini che in natura sono divisi o uniti.
Es: il prato è verde. (vero perché unisco due termini che in natura sono uniti)
Il prato non è blu (vero ancora perché divido due termini che in natura sono divisi)
* Essere come ACCIDENTE (cioè una cosa che può o non può verificarsi).
Es.: l’altezza di un individuo è casuale. Poteva essere così o in un altro modo.
Quindi all’interno di una singola predicazione (tipo altezza) sta una cosa che è casuale, ma
è necessario che ci sia
Anche le 10 categorie sono necessarie, ma le singole predicazioni sono accidentali.
Fine della seconda definizione di metafisica.
3) INDAGINE SULLE CAUSE: LA DOTTRINA DELLE QUATTRO CAUSE.
CAUSE:
* Materiale ==> la materia di cui è fatto l’oggetto è causa materiale
* Formale ==> forma che ha
* Efficiente ==> agente responsabile della forma (es: il vasaio)
* Finale ==> scopo per cui è creato l’oggetto.
* MECCANICISMO: il mondo viaggia secondo rapporti di causa ed effetto.
* FINALISMO: Gli esseri viventi hanno anche uno scopo della loro esistenza.
4) INDAGINE SU DIO E SULLE SOSTANZE SOPRASENSIBILI.
Quando indago le cause dell’essere, e fra le cause indago Dio, da ontologia passo a teologia (dal 1600/1700 si è persa la considerazione di teologia di Aristotele).
Le prove dell’esistenza di Dio le prendo dalla fisica: secondo causa ed effetto, ogni oggetto viene mosso da qualcos’altro. Dev’esserci un entità PRIMO MOTORE IMMOBILE che ha dato la prima spinta senza riceverne nulla in cambio.
* Primo = primo
* Motore = che da movimento
* Immobile = come può dare movimento? Effetto calamita, attrae tutto ma sta fermo.)
ATTRIBUTI DI DIO:
* Atto puro (non ha il divenire)
* Pura forma (no c’è sinolo perché non c’è materia)
* Sostanza incorporea
* Realtà eterna
* Pensiero del pensiero (se noi pensiamo ad uno oggetto, ci concentriamo su quell’oggetto. Dio non può limitarsi a pensare a qualcosa, è pensiero PURO, pensiero del pensiero, non limitato ad una cosa sola)
LA LOGICA
La logica è la disciplina con cui deve strutturarsi un discorso quando attraverso dei ragionamenti logici e coerenti devo dimostrare qualcosa.
Quindi la logica fa da collegamento fra pensiero e linguaggio.
Questione: Aristotele ha scritto prima i trattati di logica o di metafisica? Li ha scritti contemporaneamente: in metafisica troviamo il principio di non contraddizione, e in logica troviamo principi metafisici.
Logica del concetto
Ragionamenti. Partendo dai più semplici ai più complessi c’è un rapporto di genere/specie che crea una legge riguardante ESTENSIONE e COMPRENSIONE.
INTERO
|
GENERE
GRUPPO
|
GENERE/SPECIE
UNITA’
SPECIE
Es: Unità: come comprensione è molto preciso, ma come estensione è minimo. Il gruppo invece ha un’estensione maggiore ma può dare meno informazioni generiche.
Es2:
MORTALE
|
ANIMALE
|
Molti esseri
Meno caratteristiche specifiche
UOMO
Una specie, tante caratteristiche
Logica della proposizione
Aristotele dice che per descrivere la realtà usiamo dei termini, ma per fare una proposizione abbiamo bisogno di due elementi NOME e VERBO, non scindibili “OGGETTI ELEMENTARI DEL LINGUAGGIO”.
Non bisogna confondere i GIUDIZI (frasi) con le LOCUZIONI (=forma lessicale compressa formata da alcune parole che però non costituiscono una frase)
Es: Animale razionale extraterrestre = locuzione.
1°. PRECISAZIONE: Il verbo è sempre necessario
2°. PRECISAZIONE: La logica si applica solo ai DISCORSI DICHIARATIVI (quindi né desideri, né ordini, né domande)
3°. PRECISAZIONE: Il verbo deve sempre negare o affermare una cosa rispetto a un soggetto (legame fra soggetto e predicato)
Es: L’uomo è saggio
L’uomo vive (il verbo è già predicato)
Aristotele usa solo verbi COPULATIVI.
Es: L’uomo cammina ==> NO
L’uomo è camminante ==> SI
Quindi le sue frasi si costruiscono come: SOGGETTO – è – PREDICATO.
Le frasi si dividono in alcune categorie che dipendono dalla qualità (frasi affermative o negative) o la quantità (frasi universali o particolari). [pag 308]
Ci sono (oltre alle universali o particolari) anche le indefinite o singolari.
INDEFINITE: non c’è un soggetti specifico, fanno parte delle particolari (Es: l’uomo è mortale)
SINGOLARI: Snoopy è un cane.
no di Aristotele, creato dai medievali. Fedele riproduzione dei rapporti di proporzione.
==> CONTRADDITTORIA: relazione più semplice. UN e PA sono diverse sia per qualità che per quantità. Se una è del tutto vera, l’altra è del tutto falsa.
==> CONTRARIA: UA e UN non possono mai essere entrambe vere, ma possono essere entrambe false
QUAL. = / QUANT. /
==> SUB-CONTRARIA: PA e PAN possono essere entrambe vere ma non entrambe false.
QUAL. Q / QUANT. =
==> SUBALTERNA: non è di opposizione. L’universale conterrà il particolare.
QUAL. = / QUANT. /
Per Aristotele, il linguaggio è frutto di convenzione. Ma una volta che queste convenzioni valgono per tutti diventa oggettivo, anche se è frutto di un accordo.

FILOSOFIA REALISTA: corrente filosofica che considera la realtà (oggetto) oggettiva, indipendente e autonoma rispetto all’uomo (soggetto) che la elabora.
Quindi dal punto di vista gnoseologico, l’uomo per conoscere la realtà deve adattarsi alle sue strutture.
[pag 318]
1) Le sensazioni danno piacere agli uomini, oltre a essergli utili.
2) Tra i cinque sensi , la vista è prevalente, perché non solo è utilissima per la vita pratica ma ci fa acquistare conoscenza e mette in evidenza le differenze fra le cose (anche se sono in contemplazione senza fare azioni)
3) La memoria, insieme alla vista, permette di elevare la conoscenza. (chi non ha vista ha meno memoria)
L’esperienza trae origine dalla memoria.
Io ho esperienza di un oggetto, quando quest’oggetto non è più nei limiti dei 5 sensi, la memoria mi permette di richiamarlo.
L’esperienza nasce dalla memoria.
Pare quasi che l’esperienza sia come scienza e arte, ma in realtà sono separate.
L’esperienza è solo un punto di partenza per la scienza e arte. L’arte nasce quando io metto insieme tante nozioni (e questo “mettere insieme” è già scienza).
FISICA
Per Aristotele:
FISICA = studio della natura, studio di nascita/sviluppo degli esseri viventi e studio dello spostamento dei corpo nello spazio. (in pratica c’è in mezzo anche la biologia)
La fisica moderna è solo lo spostamento dei corpi nello spazio.
CORPI:
TERRESTRI: soggetti a movimenti, e soggetti a nascita-sviluppo-
corruzione-morte. Si muovono nella dimensione della terra, chiamata
da lui SUB-LUNARE.
d CELESTI: sfere perfette/ingenerate/immutabili, che ruotano intorno
alla terra.
Questo sistema è stato matematizzato da Tolomeo nel II sec d.C. (sistema Aristotelico-Tolemaico) distrutto solo da Galileo.
T.S. Khun, in diversi libri ha spiegato come questo sistema sia stato progressivamente demolito.
Copernico: “de revolutionibus”, 1543. prende un accessorio inventato da Tolomeo chiamato EPICICLO (meccanismo per giustificare il moto retrogrado) e dimostra che non sta in piedi.
Copernico è un polacco, uomo di fede, quindi non dice che il modello eliocentrico E’ GIUSTO. Dice che se non sta in piedi l’epiciclo non sta in piedi tutto il sistema, quindi forse dal punto di vista matematico il modello eliocentrico è più plausbile.
Galileo: riceve in regalo un microscopio da un amico olandese, lo smonta e si accorge che secondo lo stesso principio può inventare uno strumento in grado di vedere le cose ingrandite (cannocchiale). Studiando poi il cosmo col cannocchiale arriva a dire che il modello eliocentrico è giusto.
(fra Copernico e Galileo c’è anche Keplero)
Aristotele dice che il cosmo è fatto di una sostanza perfetta/eterna/ingenerata/incorruttibile chiamata ETERE (ha difficoltà a giustificare il vuoto).
Tipi di movimento dei corpi
1) GENERAZIONE e ISTRUZIONE
2) LOCALE (o DI TRASLAZIONE)
1°. CIRCOLARE (solo per i corpi celesti)
2°. DAL BASSO VERSO L’ALTO
3°. DALL’ALTO VERSO IL BASSO
Agli ultimi due tipi di moto si collega la teoria dei LUOGHI NATURALI: ogni elemento della terra (terra, aria, acqua, fuoco) ha una sua sede naturale nella quale cerca di ritornare.
Es: Metti una campana di vetro in uno stagno e forma una bolla d’aria, che (se volti la campana) torna verso l’alto.
Es2: Se tiri un sasso in aria torna sulla terra.
Ovviamente lui non conosce la forza di gravità.
Tema dell’anima secondo Aristotele [pag 288]
Definisce l’anima FORMA ed ESSENZA del corpo (ragione per cui un uomo è ciò che è).
L’anima è sempre sinolo col corpo (quindi unione inscindibile di forma –anima- e materia –corpo-).
“Se il corpo muore, muore anche l’anima”.
Dice che l’anima sopravvive per un breve periodo ma non è immortale.
“se l’occhio fosse un animale, la vista sarebbe la sua anima”.
Quindi l’anima è l’elemento fondamentale attraverso il quale il corpo svolge le sue funzioni.
Ora lui mette in relazione 3 forme di vita che abbina a 3 facoltà dell’anima:
1. Anima Vegetativa (piante, anima molto semplice. Una specie di discorso reinterpretato del
Demiurgo di Platone)
2. Anima sensitiva (desideri, sensibilità, possibilità di muoversi nello spazio. Per animali complessi)
3. Anima intellettiva (Solo per l’uomo. Vivere secondo l’intelletto -quindi contemplazione- è
l’espressione più alta di vita per gli uomini)
Gnoseologia Aristotelica
1° STADIO ==> 5 sensi ==> Il buonsenso è un 6° senso, che permette all’uomo di attuare il processo
conoscitivo usando più sensi contemporaneamente.
2° STADIO ==> Immaginazione ==> produce i FANTASMATA. Quando un uomo deve richiamare un
oggetto alla mente, riproduce un immagine 3D stilizzata, che è il
fantasmata (lo puoi creare solo dopo una prima esperienza con
l’oggetto). Legatissimi alla memoria.
3° STADIO ==> Intelletto ==> funzione di cardine che mette in alto i sensi e permette la costruzione
dei fantasmata.
Altro forte contrasto con Platone e concordanza con Socrate: il concetto nasce dall’esperienza.
Aristotele distingue due tipi di intelletto:
* ATTIVO (o agente): ATTO. Servendosi della memoria permette tutta la conoscenza e permette l’immagazzinamento di tutti i concetti. Coordina sensi, memoria, costruisce i fantasmata…
* PASSIVO (o potenziale): POTENZA. Individuale, che abbiamo noi tutti, una sorta di magazzino vuoto che riempiamo di concetti e fantasmata (la memoria è ciò che permette di immagazzinare).
Siccome per lui l’anima ha sede nell’intelletto, questo intelletto attivo ne abbiamo uno per uno o ce n’è uno per tutti?
Sembra che sia una sorta di sostanza unica esterna dall’uomo.
Quindi l’intelletto passivo è mortale, ma l’intelletto attivo (che permette la capacità di pensare del genere umano) immortale.
Per i cristiani questo discorso è intollerabile.
Etica e Politica [pag 292]
Platone metteva in cima alla politica l’idea del bene, mentre secondo Aristotele etica e politica devono adattarsi al contesto storico dell’uomo in un dato momento.
Perché secondo Platone era una scienza mentre secondo Aristotele un arte?
Per via del fatto che anche se erano distanziati di pochi anni, hanno vissuto in due periodi storici molto diversi.
CRITERIO ETICO: “La virtù sta nel mezzo” (in medio stat virtus). Cercare sempre di non raggiungere nessuno dei due estremi, ne troppo ne troppo poco.
2 VIRTU’:
* ETICHE: criterio del giusto mezzo (prevale la virtù della giustizia intesa come equilibrio nei rapporti fra se stessi e gli altri)
* DIANOETICHE: legate all’intelletto, e alla funzione dell’anima razionale (prevale sapienza e prudenza ==> ci permette di orientare la nostra conoscenza [la saggezza è il conoscere, la prudenza è il saper usare/orientare la conoscenza])
Aristotele considera di poter fare filosofia solo se tutti gli altri bisogni sono soddisfatti.
AMICIZIA
Trattato nel 4° gruppo delle esoteriche.
ETICA NICOMACHEA: dedicata in memoria del figlio, tratta anche l’amicizia. Da qui traiamo i pensieri seguenti.
3 TIPI DI AMICIZIA:
1. UTILE : soprattutto nelle persone mature e anziane
2. PIACEVOLE: soprattutto nei giovani, comprende anche il piacere fisico.
3. AUTENTICA:
1) Prevale il sentimento del dare più che del ricevere
2) Consapevolezza dell’altro, anche dei suoi difetti (non idealizzare)
3) Percorso di condivisione delle esperienze
ANNOTAZIONI SULLE LETTURE TRATTE DALL’ETICA NICOMACHEA: senza amici nessuno sceglierebbe di vivere. Soprattutto i ricchi e potenti hanno bisogno di amici (faticano a distinguere chi si avvicina per interesse e chi per no).
La ricchezza di un uomo deve servire ad aiutare gli amici in modo disinteressato.
Anche nella povertà gli amici veri sono un gran tesoro.
I giovani trovano esperienza nei vecchi, e i vecchi trovano aiuto nei giovani.
Quando si è amici non c’è bisogno di giustizia (perché c’à l’amicizia comprende considerazione dell’altro e rispetto) mentre quando si è giusti c’è comunque bisogno di amicizia.
LETTURA 2: ci sono le tre specie di amicizia.
Utile: ne deriva qualche bene. Piacere: non si è amici di uno simpatico perché lo si rispetta per questa sua qualità, ma perché ti fa piacere che sia simpatico.
Sono amicizie accidentali.
Si dissolvono facilmente.
==> L’utile è soprattutto fra i vecchi. Più si cresce meno si sente il bisogno di amicizie, perché le delusioni provate dalle amicizie passate ti rendono più cinico.
==> Piacere è per i giovani. Tra l’altro col tempo cambiano i gusti, i piaceri (l’amicizia muta col mutare del piacere). Concordanza con Platone: All’inizio l’amore è passione fisica.
==> L’amicizia perfetta è quella degli uomini buoni e simili (anche nel modo di vedere il mondo)
Questi vogliono l’uno il bene dell’altro.
Dura finchè sono buoni.
Di natura, queste amicizie sono rare.

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