Epica cavalleresca

Materie:Riassunto
Categoria:Epica

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Testo

IL POEMA CAVALLERESCO

In Francia dopo l’anno mille il genere epico si rinnova. Nella Francia del nord si diffuse l’epica cavalleresca che si diffonderà presto in tutta l’Europa,specialmente in Italia.
Nel poema cavalleresco sono narrate le gesta guerresche dei cavalieri medievali;
si tratta di vicende leggendarie,spesso in avvenimenti storici ha molto spazio l’elemento religioso.
Si usa distinguere l’epica cavalleresca in tre diversi tipi:
-la “canzone di gesta”,o epica carolingia, che narra le gesta di Carlo Magno;
-l’epica bretone, si parla delle gesta di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda;
-l’epica classica che rielabora fatti leggendari di personaggi storici.
L’epica carolingia si è sviluppata nell’11 secolo,i versi sono decasillabi assonanzati cioè non legati da una rima ma da un’assonanza;
L’epica bretone si è sviluppata nella seconda metà del 12 secolo,i versi sono ottosillabi a rima baciata.
Nel poema cavalleresco le storie si tramandavano per “trasmissione orale” cioè si parlava di eroi e leggende,questi canti venivano recitati da un GIULLARE che si esibiva nella piazza cosi tutta la gente (senza distinzione di ceti) potevano ascoltarlo.
Ma più tardi i giullari si spostarono nelle corti con un pubblico più colto e aristocratico e scelsero di parlare di temi d’amore e non di guerra perché è legato alla progressiva importanza acquisita dalle donne nelle corti feudali.
Lentamente si cominciò a trascrivere i poemi cavallereschi, ma la trasmissione orale continuò fino all’età rinascimentale.
La scrittura diede origine a due fenomeni;
la possibilità delle persone alfabetizzate di leggere per conto proprio e per i giullari di sfruttare i meccanismi più complicati dell’intreccio.
Col tempo il compositore cambiò:da giullare che girava nelle fiere a menestrello,fino a diventare un vero e proprio autore di testi cavallereschi. Il giullare che raccontava le storie cavalleresche oralmente non scomparve,ma venne declassato cioè si esibiva nelle piazze con un pubblico meno colto. Nell’epica rinascimentale i maggiori esponenti furono Tasso con Gerusalemme liberata,e Boiardo che scrisse l’Orlando innamorato e l’Orlando furioso.

Esempio



  


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