Amplificatori operazionali

Materie:Appunti
Categoria:Elettronica

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Testo

Relazione di elettronica
Parametri di un Operazionale Reale
Obiettivo: Misura della tensione di Offset e dello Slawe-Rate di un amplificatore operazionale reale.
Materiali: Multimetro, Bread Board, Oscilloscopio, Generatore di Funzioni, n°1 resistenza 1001 , n°3 resistenza 100K , Cavi
Schema Elettrico:
Misura dell’Offset
Misura dello Slawe-Rate
Figura 1
Figura 2
Cenni Teorici: Molte delle applicazioni dell’elettronica sono basate su amplificatori operazionali ciò è attribuibile al suo costo economico e dal fatto che spesso per il dimensionamento dei circuiti si può ipotizzare suo il funzionamento reale come ideale.
Però bisogna tenere conto che alcuni parametri in modo da non uscire troppo dai limiti operativi dell’operazionale reale, in modo da avere una valutazione ancora più precisa del funzionamento dell’operazionale.
Due parametri fondamentali, da non trascurare in nessun caso sono la tensione di offset e lo slawr-rate.
Il primo è la componente continua indesiderata presente all’uscita in assenza di tensione agli ingressi.
Lo slawe-rate si verifica quando si impone fra gli ingressi di AO una variazione di tensione improvvisa e la tensione di uscita, invece di variare istantaneamente, raggiunge il nuovo valore in modo graduale, con andamento a rampa: la pendenza di questa rampa, rappresenta la rapidità di variazione della tensione di uscita. Questa grandezza è misurata in V/sec.
Procedimento: L’esperienza si compone in due parti.
La prima parte consiste nella misura della tensione di offset.
Montando il circuito secondo lo schema in Figura 1 piazziamo in uscita un multimetro. Questo ci servirà per misurare la tensione di uscita Voso quando gli ingressi dell’operazionale sono posti entrambi a massa.
Dimensioniamo le resistenze R1 e R2 in modo da avere un’amplificazione molto elevata (circa 1000).
La differenza di tensione Vosi dovrebbe essere nulla, ma in realtà ha un valore, per comodità misuriamo la tensione di uscita e dalla formula
ricaviamo Vosi.
Nella seconda parte della misura abbiamo misurato lo slawe-rate.
Poniamo R1 = Rf e forniamo all’ingresso invertente un’onda quadra con ampiezza 10V e f 10KHz, in modo da mettere in crisi l’operazionale.
In uscita misuriamo, tramite l’oscilloscopio, il valore di cT e TVo.
Da queste misure ricaviamo il valore dello SR che è dato dalla formula .
Calcoli:

Grafico:

Conclusioni: Nella misura dei valori reali della tensione di offset e dello slave rate abbiamo notato un certo scostamento dai valori forniti dalla casa costruttrice che sono, rispettivamente, 2 – 6 mV e 0,5 V//sec.

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