olimpiadi invernali 2006

Materie:Tesina
Categoria:Educazione Fisica

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Testo

Nome e cognome: Scrofano Domenico
Classe:V BL
Data: 28/03/06
Tragitto della fiaccola
E' partito da Roma il viaggio italiano della 'Fiaccola Olimpica'. Con l'accensione del braciere olimpico in piazza del Quirinale e' iniziata la cerimonia della partenza della fiaccola Torino 2006. La lanterna con il fuoco di Olimpia e' stata portata sulla piazza dove e' allestito il tripode e dove il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha acceso la prima torcia e l'ha consegnata al primo tedoforo, l'olimpionico della maratona ad Atene, Stefano Baldini: ''E' tutto molto bello e molto emozionante -ha affermato Baldini dopo aver ceduto il testimone di fronte alla Fontana di Trevi al secondo tedoforo- momenti che riempiono il cuore e questa sara' una motivazione ancora piu' grande per me, per continuare a migliorarmi con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante. Questa prima frazione da tedoforo me lo conferma. Da Atene ad oggi sono cambiate molte cose -aggiunge la medaglia d'oro olimpica- si sono concretizzati tanti sacrifici, mi sento appagato dai risultati raggiunti, ma con tanta voglia di andare avanti''.
La fiamma olimpica ha da sempre un significato particolare. ''Un messaggio al mondo? La fiamma rappresenta pace e fraternita', un valore inestimabile e raccoglie dentro si se il meglio che possiamo dare. Spero che il viaggio in Italia e le Olimpiadi di Torino 2006 siano un momento massimo di pace e fratellanze, ce ne dimentichiamo tropo rapidamente''. Baldini fa poi un appello alle persone che protestano in Val di Susa per la Tav. ''Auspico che per i Giochi Olimpici ci sia una sorte di Tregua, con i Giochi ci mettiamo in gioco -dice- e ne va della reputazione di tutti gli italiani. Le Olimpiadi sono seguite in tutto il mondo, ci giochiamo una grossa fetta di reputazione per tutta Italia e speriamo di cavarcela bene''.
Alla cerimonia erano presenti autorita' dello sport nazionale ed internazionale e della politica: dal presidente del Cio, Jacques Rogge, al presidente del Coni, Gianni Petrucci e il segretario generale Raffaele Petrucci, al presidente del Toroc, Valentino Castellani, al sottosegretario ai Beni Culturali con delega allo sport e supervisore dei Giochi di Torino 2006, Mario Pescante, al ministro Rocco Buttiglione, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, al sindaco di Roma, Walter Veltroni e al presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. ''La fiamma trasmette un messaggio di pace e fraternita' tra i popoli'', ha detto il presidente del Cio, Jacques Rogge, dando inizio alla cerimonia di accensione della fiaccola olimpica di Torino 2006.
Gli sport dell’olimpiade invernale
Biathlon
Il biathlon, è uno Sport Olimpico Invernale, che combina lo sci di fondo a tecnica libera ed il tiro con la carabina di piccolo calibro. Richiede condizioni fisiche di resistenza e forza, ma anche capacità di concentrazione ed abilità tecniche. Per ogni gara si percorre un anello di pista di 2 km, 2,5 km, 3 km, 4 km di lunghezza variabile a seconda della specialità prima di effettuare le serie di tiro, di cinque colpi cadauna, al poligono. Le penalità vengono scontate percorrendo un anello di 150 m aggiuntivo per ogni bersaglio mancato, oppure, solo nella gara individuale, con l’aggiunta di un min. per ogni bersaglio mancato, al tempo totale; il tempo impiegato per il tiro non viene defalcato dal tempo totale. Vince chi riesce a percorrere l’intero percorso facendo registrare il tempo migliore con l’aggiunta di eventuali penalità.
Le gare inserite nel Programma Olimpico sono dieci, cinque maschili e cinque femminili: individuale, sprint, inseguimento, staffetta e partenza in linea.
Gara
Uomini
Donne
Individuale
20 km
15 km
Sprint
10 km
7,5 km
Inseguimento
12,5
km 10 km
Staffetta
4x7,5 km
4x6 km
Partenza in linea
15 km
12,5 km
Individuale
La 20 km è la disciplina più antica del biathlon. Gli atleti partono ad intervalli di 30''. Essi devono percorrere un tracciato complessivo di 20 km il cui dislivello totale deve essere compreso tra i 600 e i 750 metri e sparare 20 colpi durante quattro serie di tiro. La gara si effettua intervallando un tratto di pista di 4 km con una serie di tiro di cinque colpi su altrettanti bersagli e a seguire per altre tre serie, percorrendo l’ultimo giro di 4 km prima di tagliare il traguardo. Le prove di tiro avvengono nella sequenza: terra, piedi, terra piedi. Per ogni bersaglio mancato c’è una penalità di 1', da aggiungere al tempo totale del fondo. Il tempo impiegato per le quattro serie di tiro non viene tolto, per cui ogni atleta cerca di ridurre la permanenza al poligono, i migliori arrivano a 30”, riuscendo a colpire i cinque centri in 15'' ca. dal primo colpo Il tempo impiegato nella 20 km in genere varia tra 53'-55', con 0' o 1' di penalità; la 15 km individuale femminile intorno ai 46'.
Sprint
Gli atleti partono ad intervalli di 30''. Essi devono percorrere un tracciato complessivo di 10 km il cui dislivello totale deve essere compreso tra i 300 e i 450 metri. Le serie di tiro sono due, di cinque centri ciascuna: terra - piedi. Per ogni bersaglio mancato l’atleta deve effettuare un anello di penalità di 150 m. I migliori terminano la gara in circa 27' senza giri di penalità.
Inseguimento
Prendono parte a questa competizione i primi 60 atleti in base all'ordine d'arrivo della gara di qualificazione (che può essere la sprint o l'individuale). L'ordine di partenza è stabilito in base al distacco dal vincitore della gara di qualifica che parte per primo. Gli uomini percorrono una distanza di 12,5 km, le donne 10 km con 4 serie di tiro ogni 2-2,5 km, le prime due a terra e le successive due in piedi. L’atleta che entra nel poligono per primo spara dalla linea numero 1 sul bersaglio numero 1 e a seguire gli altri, il secondo sulla 2 e così via. La gara è spettacolare perché permette al pubblico, anche non esperto, di seguire e capire la gara stessa, ma soprattutto è costantemente aggiornato sulle posizioni di testa.
Staffetta
Ognuno dei quattro atleti che compongono la squadra deve percorrere l'intera distanza prevista prima di dare il cambio al proprio compagno di squadra e compiere due serie di tiro di cinque centri ciascuna: terra – piedi. Gli atleti hanno a disposizione oltre ai cinque colpi inseriti nel caricatore, altri tre di riserva, da caricare singolarmente, per motivi di sicurezza. Dopo la prima fase di tiro gli atleti si allineano al poligono in base alla loro posizione in gara, il primo sulla linea uno e così via. Se, nonostante i tre colpi di riserva non riescono a colpire tutti i bersagli, devono girare nell'anello di penalità per tutti i bersagli mancati.
Partenza in linea
A questa gara sono ammessi i migliori 30 atleti e cioè tutti coloro che hanno vinto una medaglia nella gara individuale, sprint ed ad inseguimento, al leader della Coppa del Mondo e per i posti mancanti i migliori a seguire nella classifica totale di coppa del mondo. Si percorrono 5 anelli di 3 km per i maschi, per un totale di 15 km e 2,5 km per le femmine per un totale di 12,5 km. Dopo ogni giro si esegue una serie di tiro, le prime due a terra, le altre due in piedi, di cinque colpi. Per ogni bersaglio mancato si gira. L’atleta in testa alla gara spara dalla linea uno, il secondo dalla due ed a seguire. Questa gara dura ca. 35 ‘ ed è la più semplice e facile da seguire. Vince chi taglia il traguardo per primo. La classifica viene stilata in base all’ordine d’arrivo. Entra nel Programma Olimpico per la prima volta ai Giochi Olimpici di Torino 2006.
Poligono di tiro
Il poligono è composto da 30 linee di tiro con 30 bersagli; questi sono posti ad una distanza di 50 m ed hanno un diametro di 45 mm per il tiro a terra e di 115 mm per il tiro in piedi. L'atleta può scegliere la linea dalla quale sparare nella gara individuale, in tutte le altre deve allinearsi, partendo dalla destra con il numero uno, per il primo ed a seguire sulla linea immediatamente libera, ad eccezione della prima frazione della staffetta, dove ad ogni squadra è assegnata una linea corrispondente al numero di pettorale. Le carabine sono di piccolo calibro (5,6 mm) L.R (long rifle, canna lunga) del peso di almeno 3,5 kg. Il caricamento può essere solo manuale.
BOB
Le specialità sono il bob a due e il bob a quattro. Alla partenza tutto l'equipaggio spinge il bob per circa 50 metri, distanza che solitamente è coperta in meno di sei secondi e a una velocità di circa 40 km/h, prima che l'equipaggio entri nell'abitacolo. Gli elementi che concorrono al successo nella competizione di bob sono la spinta, la guida e i materiali (bob e pattini). L'ordine di partenza viene assegnato tramite estrazione in differenti gruppi di merito, determinati dai risultati ottenuti nelle gare di Coppa del Mondo precedenti. Durante i Giochi Olimpici la ga ra consiste in quattro prove. Vince l'equipaggio che totalizza il tempo più basso al termine delle discese. In caso di parità di tempo, si assegna la vittoria ex aequo. In caso di rovesciamento del mezzo, se tutti i componenti della squadra superano la linea di traguardo all'interno del bob, la prova è considerata valida.
Caratteristiche tecniche
L'equipaggio del bob a due è composto dal pilota e dal frenatore, cui si aggiungono due laterali nel bob a quattro. La velocità raggiunta prima che gli atleti salgano sul bob è intorno ai 40 km/h, la velocità massima in una discesa è di circa 130 km/h. La pista deve avere una lunghezza di 1.435 metri, con un dislivello massimo del 12% circa. Dopo il traguardo la pista si sviluppa in salita per consentire la frenata. Rendono impegnativa la guida combinazioni di curve e tratti rettilinei.
La Combinata Nordica
La combinata nordica è composta da due discipline diverse: il salto e lo sci di fondo. Al momento è una gara esclusivamente maschile.
Salto: Un volo di 100 metri
Le fasi essenziali di questa specialità sono il lancio, lo scatto, il volo e l'atterraggio: un minimo errore può compromettere il salto stesso.
L'atleta scende lungo la pista di lancio e spicca un volo emozionante nel vuoto: l'influsso delle correnti termiche, la parabola di volo più o meno spiccata, il feeling con il vuoto abbinati al coraggio dell'atleta determinano il risultato finale del salto.
I salti da effettuare in gara sono due (più uno di prova) e l'atleta che raggiunge il punteggio più alto si aggiudica il titolo: la valutazione complessiva è data dalla misura ottenuta (parametro trasformato in punti) e dalla valutazione dello stile fornita da 5 giudici di salto (sono detratte comunque la migliore e la peggiore valutazione dei cinque giudici).
Le gare
L'ordine di partenza si decide in base ai risultati dell'ultima Coppa del Mondo.
Salto individuale
trampolino NH
trampolino LH
Salto a squadre (4 atleti)
trampolino LH
Sequenza del salto
Pista di lancio: i saltatori adottano una posizione aerodinamica e raccolta per raggiungere la massima velocità. I saltatori non possono usare racchette, spinte o aiuti simili per aumentare la velocità.
Stacco: lo stacco avviene usando la forza impressa dalle gambe e distendendo al massimo il corpo in avanti, così da formare un angolo mentre le punte degli sci si direzionano verso l'alto. Con la tecnica a V, lo sciatore deve distendere gli sci assumendo il più rapidamente possibile una posizione simmetrica. Nello stacco, il tempo è estremamente importante.
Volo: di solito lo sciatore rimane in volo per 5-7 secondi. Se nella prima fase del salto si commettono errori che sono poi corretti, questi non vengono penalizzati come accade invece per quelli commessi durante l'ultima parte della prova.
Atterraggio: i metodi di valutazione degli atleti in quest'ultima fase del salto, seguono criteri di uniformità e l'atleta viene giudicato in base alla posizione ottenuta nell'impatto con il terreno, alla sicurezza nell'atterraggio e al fatto che i suoi sci siano più o meno uniti.
Zona di frenata: è l'area alla fine del trampolino, in cui l'atleta inizia la sua decelerazione fino a fermarsi; se c'è caduta non è penalizzata.
Punteggio
Ogni giudice ha 20 punti a disposizione, ai quali vanno sottratte le seguenti penalità:
Fase di volo
Deduzione massima per la fase di volo (5 punti)
Fase di atterraggio
Deduzione massima per la fase di atterraggio (5 punti)
Atterraggio non telemark (2 punti)
Fase di decelerazione
Deduzione massima per la fase di decelerazione (7 punti)
Insicurezza e/o posizione non corretta del corpo incluso l'appoggio del corpo/mani sulla neve o plastica (da 0,5 a 3 punti)
Passaggio del raccordo con entrambe le mani e/o la parte posteriore del corpo toccando la neve e/o plastica ma recuperando il bilanciamento prima di attraversare il limite di caduta (5 punti)
Caduta prima di attraversare il limite di caduta (massimo 7 punti).
Le prove della combinata nordica sono tre, due individuali e una a squadre:
Individuale
NH + 15 km
LH + 7,5 km sprint
Squadra
NH + 4x5 km staffetta
Sci di Fondo
Le tecniche di sciata sono due: la tecnica classica e la tecnica libera. La tecnica classica è quella tradizionale: si gareggia con andatura a sci paralleli, senza mai abbandonare o deviare dagli appositi binari tracciati sulla pista. La tecnica libera consente allo sciatore di scegliere i movimenti da compiere e il tipo di andatura. Poiché la maggior parte degli sciatori opta per uno stile simile al pattinaggio, spingendo gli sci con entrambe le gambe, sinonimo di tecnica libera è diventata la tecnica skating. Le origini di questo tipo di sciata sono da ricercarsi nello sci alpino.
Lo sci di fondo è la disciplina con il maggior numero di eventi inseriti nel programma olimpico. Si tratta infatti di 12 gare:
Maschili
Femminili
Sprint
Sprint
15 km + 15 km inseguimento
7,5 + 7,5 km inseguimento
15 km partenza individuale
10 km partenza individuale
50 partenza in linea
30 partenza in linea
Team Sprint
Team Sprint
4x10 km staffetta
4x5 km staffetta
In base ai tempi ottenuti nella gara individuale a tecnica classica, valevole come qualifica, si decide l'ordine di partenza per la gara ad inseguimento che è invece a tecnica libera. Gli atleti partono ad intervalli di tempo corrispondenti al distacco dal vincitore della gara di qualifica e lo inseguono lungo il percorso. Il vincitore della competizione è colui che taglia per primo il traguardo della seconda prova.
La prova di Salto si disputa per prima, segue la gara di fondo. Le gare si svolgono secondo le regole generali delle due discipline.
Competizioni Olimpiche
Le gare individuali sono due: l’Individuale Gundersen, con gara di salto sul trampolino K95 abbinata alla prova di sci di fondo sui 15 km, e la Sprint, con un solo salto e la prova di fondoA sui 7,5 km. La formazione a squadre è attualmente composta da quattro atleti, prima dalle Olimpiadi di Nagano del 1998 la formazione era a tre e la staffetta una 3x10 km.
Punteggi e Metodo Gundersen
Ogni atleta compie due salti validi ai fini del punteggio. Al termine della prova di salto, i giudici assegnano un punteggio che considera da lunghezza, esecuzione tecnica, stile di entrambi i salti. Poiché il metodo di valutazione delle due discipline che compongono la combinata nordica è completamente differente (a punti per il salto e a tempo per la prova di sci di fondo), è stato necessario individuarne uno del tutto originale. L'ordine di partenza della prova di fondo è determinato dall'ordine di arrivo nel salto. Quindici punti di distacco accumulati nella prova di salto equivalgono a un minuto di distacco. Il vincitore del salto parte per primo, a seguire gli altri. Vince la competizione il primo atleta che taglia la linea del traguardo nella prova di fondo.
Freestyle
Le gare di freestyle consistono nella discesa di una ripida pista compiendo, con sci molto corti, evoluzioni aeree e acrobatiche. Due sono le specialità gobbe e salti.
La spettacolarità è l'elemento che accomuna disciplina e tracciato: gobbe e sal ti che si sviluppano su due piste parallele che confluiscono in un'unica zona d'arrivo.
Competizioni olimpiche
Le specialità del freestyle sono due:
Gobbe, maschile e femminile
Salti, maschile e femminile
Specialità Gobbe
La gara di gobbe consiste in una qualificazione ed una finale alla quale accedono i primi 16 atleti classificati. Sia la qualificazione che la finale consistono in una discesa su una pista ripida coperta uniformemente di gobbe, nel minor tempo possibile, con la tecnica corretta e presentando due manovre acrobatiche.
La pista
E' lunga 220/250 metri, ha una pendenza costante di 26/30 gradi. Lungo il tracciato vengono costruiti due trampolini (air bumps) per l’esecuzione delle manovre acrobatiche.
Punteggio
Tecnica: 50% del punteggio
Salti: 25% del punteggio
Velocità: 25% del punteggio
Criteri di giudizio
Tecnica:
1. mantenere la linea di massima pendenza;
2. utilizzo delle gobbe, minimo una curva per gobba;
3. economia di movimento;
4. assorbimento. Gli sci devono rimanere il più possibile a contatto con la neve;
5. carving;
6. posizione del corpo;
7. uso dei bastoncini;
8. controllo degli sci;
9. aggressività.
Salti:
viene tenuto conto della qualità del salto (forma e atterraggio), dell’altezza e della spontaneità di esecuzione. Il punteggio assegnato dai giudici viene moltiplicato per il quoziente di difficoltà presentato.
Velocità:
il punteggio è calcolato in base a una formula matematica.
Giudici:
gli atleti sono giudicati da 7 giudici. Cinque giudicano la tecnica, con lo scarto del più alto e del più basso. Due giudicano i salti.
Specialità salti
Gara di salto
La gara di salto consiste nell’esecuzione di due differenti salti acrobatici. La somma dei punteggi acquisiti dà il risultato finale. Alla finale accedono i primi dodici atleti classificati nella gara di qualificazione.
La pista
La pista di salti è caratterizzata dalla rincorsa, 5/7 trampolini di diversa altezza e inclinazione, atterraggio e arrivo.
Punteggio
Aria: 20% del punteggio
Forma: 50% del punteggio
Atterraggio: 30% del punteggio
Giudici
Gli atleti sono giudicati da 7 giudici. Cinque giudicano per Air/Form, con lo scarto del più alto e del più basso. Due giudicano l’atterraggio. La somma dei punteggi viene moltiplicata per il quoziente di difficoltà del salto presentato.
Hockey su ghiaccio
L'hockey è uno dei più spettacolari sport di squadra, sicuramente il più veloce.Molto diffuso in Europa e America settentrionale, è un gioco molto spettacolare che richiede tecnica, equilibrio e forza fisica. Due squadre, munite di pattini e bastoni ricurvi, si confrontano su una superficie ghiacciata cercando di realizzare punti tirando un disco nella porta avversaria.
I giocatori migliori possono raggiungere la velocità di 50 km orari, indispensabili per inseguire un disco che può toccare i 150 km/h.
Competizioni Olimpiche
Torneo maschile 12 squadre
Torneo femminile 8 squadre
La pista
La pista, ghiacciata e coperta, misura 30 x 60 m.
Vengono tracciate:
una linea di centrocampo (che serve a giudicare la "liberazione vietata": non si può inviare il disco dalla propria metà campo oltre la linea di porta avversaria, né in una zona dove nessun avversario può impossessarsene)
il cerchio di centrocampo
i cerchi d'ingaggio (sono quattro e servono per gli ingaggi: rimesse in gioco dopo un'infrazione; tutti i giocatori, tranne i due contendenti, devono restarne fuori)
il semicerchio dell'area di porta (delimita la zona entro la quale il portiere non può essere toccato. Al suo interno i giocatori non possono fermarsi, ma solo transitare)
le linee blu del fuorigioco (dividono il campo in tre terzi, in attacco nessun giocatore può superarla prima del disco)
Le porte
Le porte sono lunghe 183 cm e alte 122 cm.
Gli strumenti di gioco:
la mazza (in legno, alluminio o composti con l'allargamento della base e curvatura a "elle"), il disco (di gomma dura e di peso compreso tra 156 e 170 grammi)
La squadra
In campo ci sono tre arbitri e due squadre composte di sei giocatori (due in difesa, tre in attacco e un portiere), che si affrontano pattinando sul ghiaccio e cercando di segnare dei punti tirando il disco con il bastone nella porta avversaria. Le sostituzioni sono rapide e frequenti.
L'equipaggiamento
Gli atleti indossano guanti, casco e una serie d'imbottiture per i gomiti, le spalle, gli stinchi; il portiere ha una protezione supplementare per il torace e il viso.
I tempi di gioco
Una partita di hockey si disputa in tre tempi da 20' ciascuno, con intervalli di circa 15'.
La formula del torneo è costituita da gironi eliminatori, cui seguono i play-off e le finali.
Le principali penalizzazioni
Durante alcune fasi del gioco si può bloccare l'avversario contro la balaustra (il body check).
Il giocatore viene allontanato dal ghiaccio per 2, 5 o 10 minuti, o fino a che non è segnata una rete dalla squadra in superiorità numerica, in caso di:
alzata del bastone, sgambetto, cariche scorrette, trattenuta, colpo di bastone
Lo sci alpino
Le specialità dello sci alpino sono:
Discesa libera (dh), Slalom (sl), Slalom Gigante (gs), Super-G (sg), Combinata (k).
Per ogni specialità, vince il concorrente che in gara, senza saltare alcuna porta, fa segnare il tempo più basso sul percorso di gara. I tempi devono essere espressi in minuti primi, secondi e centesimi.
Spettacolo e velocità
La Discesa libera è la più spettacolare fra le specialità dello sci alpino. I discesisti, laddove il tracciato lo consente, stanno in posizione raccolta, ricercando la massima aerodinamicità: individuando le traiettorie più brevi, lasciano scorrere gli sci per creare il minor attrito possibile. Raggiungono velocità a volte superiori ai 140 km/h. Il dislivello della pista per le gare maschili varia dagli 800 ai 1100 metri, per quelle femminili dai 500 agli 800 metri. Il concorrente è tenuto a passare attraverso le porte rosse disposte quasi sempre perpendicolarmente alla linea di discesa. Per poter disputare la gara è indispensabile partecipare alle prove cronometrate sul tracciato, prove che determinano anche la griglia di partenza della competizione stessa.
Il Super-G è nato nei primi anni ’80 come via di mezzo tra una Discesa libera e uno Slalom Gigante ma oggi è molto più vicino, per velocità e caratteristiche tecniche, alla discesa. Le gare di supergigante maschile si svolgono su un dislivello che varia dai 500 ai 650 metri. Quello delle gare femminili varia invece dai 400 ai 600 metri. Il tracciato è segnalato con porte alternate blu e rosse atte a formare cambi di direzione in numero non superiore al 10% del dislivello e non inferiore a 35 in campo maschile e a 30 in quello femminile. Non sono previste prove del tracciato ed è obbligatorio l'uso del casco.
Tecnica e precisione
Nello Slalom Gigante le porte sono più ravvicinate rispetto a quelle delle prove veloci. Il dislivello varia dai 300 ai 450 metri per la parte maschile e dai 300 ai 400 metri per la femminile. La gara si disputa in due manche sulla stessa pista, ma con differenti tracciati: vince l'atleta che sommando i tempi ha ottenuto quello minore. Il numero delle porte si ricava dalla percentuale tra l'11 e il 15% del dislivello relativo. In particolare sono in numero compreso tra 56 e 70 per gli uomini e tra 46 e 58 per le donne. L'ordine di partenza della seconda manche è fissato in base all'inversione dei primi 30 classificati nella prima o, in casi particolari, dei primi 15 classificati.
Nello Slalom maschile il dislivello della pista può variare dai 180 ai 220 metri, in quello femminile dai 140 ai 200 metri. La gara si svolge in due manche sulla stessa pista ma con differenti tracciati, con le stesse modalità dello Slalom Gigante. Le porte del tracciato devono essere tra 55 e 75 per gli uomini e tra 40 e 60 per le donne. Lo Slalom richiede doti di agilità e destrezza tali da evitare l'inforcata (vero incubo dello slalomista che si materializza quando entrambi gli sci non passano all’interno del palo). Le piste delle gare di Slalom sono piuttosto ripide, con neve spesso ghiacciata artificialmente onde evitare il prematuro deterioramento del manto così bruscamente sferzato dalle lamine degli sci.
La Combinata è formata da una Discesa libera e uno Slalom. La classifica viene stilata in base alla somma dei tempi finali delle due prove. Questa specialità esalta le doti di polivalenza dell'atleta.
Lo slittino
La gara consiste nella discesa lungo una pista ghiacciata: l'atleta si trova sullo slittino in posizione supina e con i piedi rivolti a valle. Le competizioni solitamente si svolgono su due manches. Il tempo di gara, misurato al millesimo di secondo, è determinato da un cronometro che scatta al fondo della rampa di partenza. Le specialità sono, maschile e femminile singolo e a doppio maschile. La vittoria va a chi fa registrare il tempo totale più basso.
Singolo (Maschile e Femminile)
Gli atleti partono da una posizione seduta in cima ad una rampa, dalla quale si spingono aiutandosi con due maniglie fisse e spingendosi per alcuni metri con le mani provviste di guanti chiodati. Arrivare senza lo slittino comporta la squalifica, invece è concesso fermarsi durante la discesa e riprendere la gara con una spinta dopo aver riposizionato lo slittino sulla pista.
Teste di serie e ordine di partenza
Ai Giochi Olimpici se gli atleti sono più di 30 sono divisi in tre gruppi.
Prima discesa: l'ordine di partenza viene stabilito estraendo a sorte i pettorali degli atleti che compongono i tre gruppi di merito.
Seconda discesa: gli atleti dei tre gruppi partono in ordine inverso rispetto alla discesa 1.
Terza e quarta discesa: l'ordine di partenza è invertito e a partire per primo sarà il quindicesimo in classifica. Dal sedicesimo posto in avanti, invece, l'ordine di partenza rispetta l'ordine di classifica.
Regole generali della slitta
Lo slittino deve avere un paio di pattini. Sono proibiti freni meccanici. I componenti primari della slitta sono due pattini, due ponti e un sedile. I pattini sono composti da due lame da applicare di un unico pezzo non flessibile. La distanza tra le lame dei pattini non deve superare i 450 mm, mentre la larghezza massima dello slittino è di 550 mm.
Il peso massimo dello slittino non può superare i 25 chilogrammi per il singolo e 27 chilogrammi per il doppio.
Doppio (Maschile)
L'atleta che si trova in cima alla rampa di partenza si spinge da due maniglie fisse mentre il secondo atleta infila le mani in cinghie che lo collegano all'atleta che lo precede. Per le gare di doppio sono previste due discese. L'ordine di partenza viene deciso secondo gli stessi parametri delle prime due discese delle gare individuali.
Lo snowboard
Alto livello tecnico e spettacolarità, sono gli ingredienti necessari per praticare lo Snowboard. Le specialità olimpiche dello Snowboard sono:
- Slalom Gigante Parallelo, maschile e femminile.
- Half Pipe, maschile e femminile.
- Snowboardcross, maschile e femminile
Caratteristiche tecniche
Slalom Gigante Parallelo
Lo Slalom Gigante è una specialità in cui gareggiano due concorrenti che scendono affiancati sulla stessa pista su due percorsi paralleli.
I tracciati, la configurazione del terreno e la preparazione della neve devono essere il più possibile identici. Il dislivello tra la partenza e l'arri vo, deve essere tra i 120 - 200 m. La gara è preceduta da una manche di qualificazione: i primi 16 classificati si affrontano in due manches a percorsi invertiti. Il miglior tempo complessivo supera il turno. Ogni manche ha un “penalty time” per chi non conclude la prova o esce dal tracciato. A parità di penalty time va avanti chi si è imposto nella seconda manche.
Half Pipe
Il tracciato è un mezzo tubo di neve, un toboga innevato a forma di mezzo cilindro, half pipe appunto, lungo circa 120 m, con una pendenza del 15-17%.Lo svolgimento tecnico della prova è dato dalla capacità dell'atleta di uscire dai muri laterali e di rientrarvi facendo in aria sei-sette evoluzioni, chiamate uscite, sfruttando tutta la lunghezza del pipe. Ogni atleta sceglie una base musicale per la propria prestazione. I giudici dell’half pipe sono 5 e ognuno di loro valuta un aspetto della prova: 1. manovre dritte senza rotazione; 2. rotazioni; 3. altezza delle manovre; 4. ampiezza delle manovre; 5.qualità tecnica dell’esecuzione della prova. Le prime 6 donne e dieci uomini con il punteggio più alto nelle due prove (run) di qualificazione, accedono alla finale, anch’essa costituita da due run: il miglior punteggio in una delle due prove determina il vincitore e la classifica finale.
Snowboardcross
Sono necessarie sia doti acrobatiche che di tecnica alpina. A Torino 2006 debutterà nel programma olimpico. Il percorso è composto da più sezioni: whoops (gobbe), waves (onde), banks (paraboliche) e kicker (salti di diversa foggia). Il tracciato è delimitato da porte direzionali triangolari blu e rosse poste a indicare il tracciato e l’ingresso sugli ostacoli. La gara parte con le qualificazioni a tempo in cui si scende da soli. I primi 32 tempi sono ammessi in finale, distribuiti in heat (batterie) di 4 concorrenti che scendono in contemporanea. Passano il turno i primi due, fino alle finali per assegnare il podio.
Pattinaggio di Figura
Il pattinaggio di figura si svolge su una pista di 60x30 m, sono quattro: l'individuale maschile e femminile artistico, a coppie artistico e la danza.
Le gare individuali e quelle a coppie sono divise in due fasi: un programma corto, in cui è necessario esibirsi nelle figure richieste dalla Federazione, e un programma libero.
Nella gara di danza invece ci sono tre fasi: obbligatoria, originale, libera.
Pattinaggio singolo maschile e femminile
Nel programma corto ogni pattinatore deve eseguire otto figure obbligatorie ed è libero di scegliere la propria base musicale, l'ordine delle figure e la connessione tra queste. Nel programma libero il pattinatore ha piena facoltà di scegliere le figure e la base musicale che desidera.
Valutazione
Nel punteggio, i giudici tengono in considerazione la difficoltà dell'esecuzione e la varietà e la pulizia dei movimenti, l'area di pista utilizzata nella performance, l'originalità della proposta e l'interpretazione. Il punteggio scenderà se nel programma corto si aggiungono figure non concordate in precedenza. Per tutti elemento fondamentale sono i salti, ovvero lo stacco della lama da terra e la rotazione del corpo che segue. Il programma originale incide per il 33%, il programma libero per il 67% sul punteggio finale. La massima valutazione è 6.
Tempi
I tempi per le gare di pattinaggio di figura individuale sono:
Programma originale: 2 minuti e 40 secondi.
Programma libero: 4 minuti per le donne, 4 minuti e 30 secondi per gli uomini.
Pattinaggio a coppie
Il pattinaggio a coppie è definito dalle regole dell'ISU come "il pattinare di due persone all'unisono". Nel programma corto a ciascuna coppia è richiesto di esibirsi in otto figure durante lo svolgimento della gara. Le coppie sono libere di scegliere la base musicale e il modo di connettere tra loro le figure richieste.
Valutazione
Le gare consistono in un programma corto che copre il 33.3% del punteggio finale e un programma libero che va a coprire il restante 66.7%. Nel programma corto, sono penalizzanti gli elementi mancanti, l'errata esecuzione, le ripetizioni o le figure inserite ex novo nel programma. Il programma libero invece, non prevede figure fisse, le cadute non comportano penalità e, qui soltanto, le figure sbagliate possono essere ripetute. Il giudizio è in base alla qualità e difficoltà della performance. Il sollevamento della partner è permesso e le coppie, oltre a esercitarsi in salti e trottole, devono lavorare per arrivare all'unisono dei movimenti.
Tempi
I tempi per le gare a coppie sono:
Programma breve: 2 minuti e 30 secondi.
Pattinaggio libero: 4 minuti e 30 secondi.
Danza
Valutazione
La danza è una vera trasposizione su ghiaccio del balletto classico. La competizione consiste in due danze obbligatorie che determinano il 10% del punteggio finale, una danza originale, che copre il 30% e una danza libera che determina il 50%.
Le restrizioni maggiori si hanno nelle prove di danza obbligatorie, che devono dimostrare come la coppia abbia pieno controllo della tecnica e del ritmo.
Nelle prove libere le restrizioni sono minori, anche se i pattinatori non possono inserire troppi passaggi con movimenti mano nella mano o che tengano separati i partner a lungo. Per ciascuna disciplina i nove giudici valutano la prova da 0 a sei.
Tempi
I tempi per le gare di danza sul ghiaccio sono:
Obbligatori: 1 minuto e 30 secondi con sequenze fisse di passi sullo stesso ritmo musicale.
Originale: 3 minuti, con sequenza di passi e movimenti circolari in posizione chiusa, linea diritta o diagonale (si pattina staccati), due lift (sollevamenti senza superare la linea delle spalle) e uno spin (trottola) in posizione killian.
Libero: 4 minuti, con sequenze libere e musiche a scelta. Tutti i passi, le rotazioni, le giravolte e i cambi di posizione sono permessi, ma un pattino di ogni partner deve sempre rimanere sul ghiaccio. Sono permesse solo cinque separazioni tra i due pattinatori
Skeleton
A faccia in giù
È questa la posizione che assumono gli atleti dello skeleton. Proni, faccia a valle, braccia lungo il corpo e una velocità massima di 130 chilometri l'ora. Gli skeletonisti utilizzano la stessa pista del bob e dello slittino. Per muovere la slitta sono permesse unicamente la forza di spinta dell'atleta e la forza di gravità. La guida dello skeleton avviene con movimenti del corpo.
La slitta
La slitta è lunga tra gli 80 e i 120 cm e alta tra gli 8 e i 20 cm, la distanza tra i due pattini deve essere compresa tra i 34 e i 38 cm. L'intelaiatura è in acciaio, la parte superiore è imbottita per il conforto dell'atleta. Il peso della slitta non deve eccedere i 33 Kg per gli uomini e 29 kg per le donne. Il peso totale - slitta e atleta - non deve superare i 115 kg per gli uomini e i 92 kg per le donne. Per raggiungere il peso massimo totale è possibile aggiungere della zavorra alla slitta. Aggiungere zavorre al corpo degli atleti è vietato. Qualsiasi elemento di sterzo e freno della slitta sono proibiti, così come ogni istallazione idraulica e pneumatica.
Pattini
Lo skeleton è una slitta con due pattini composti di acciaio con un diametro costante di 16 mm.
Casco, tuta e chiodi
Gli atleti indossano un casco integrale molto leggero dall'aerodinamica curata. Nella tuta da gara non sono permesse appendici aerodinamiche. Le calzature possono avere un massimo di otto chiodi, di 7 mm di lunghezza e 2mm di diametro, per evitare di rovinare il ghiaccio della pista.
La partenza
La partenza è la stessa del bob. Al semaforo verde lo skeletonista ha un tempo massimo di 30 secondi per partire. Dopo la fase di spinta, che varia da 25 a 40 metri, l'atleta prende posto sulla slitta ed inizia la sua discesa.
Short track
Nelle gare di Short track, sport di velocità e di grande impatto visivo, gli atleti, muniti di caschi, guanti e ginocchiere pattinano su una pista ovale, assumendo una posizione inclinata con la mano sinistra che in curva tocca terra.
Le gare sono individuali o a staffetta, maschili e femminili. Il numero degli atleti che corrono in una batteria varia a seconda della dist anza da percorrere: 4 atleti se la distanza è fino ai 1000m compresi, sei atleti se la distanza è superiore ai 1000m.
Nelle gare di staffetta i cambi sono effettuati in ogni punto della pista. Le distanze sono di 500 m (4,5 giri), 1000 m (9 giri), 1.500 m (13,5); 3000 m (27 giri) nella staffetta femminile, 5000 m (45 giri) nella staffetta maschile.
Il riconoscimento di questa disciplina avvenne nel 1967, ma solo nel 1988 fu ammessa, a livello dimostrativo, come disciplina olimpica. Nel 1992, ad Albertville, lo short track divenne sport olimpico ufficiale.
Specialità maschili
500 m
1.000 m
1.500 m
5.000 m staffetta
Specialità femminili
500 m
1.000 m
1.500 m
3.000 m
Salto
Il salto con gli sci veniva praticato già a metà Ottocento in Norvegia; nel 1892 i regnanti organizzarono a Holmenkollen la prima edizione della Coppa Reale.
Dalla Norvegia, ben presto, il salto cominciò a diffondersi negli Stati Uniti, inizialmente come esibizione poi a livello agonistico. Nel 1887 si tenne la prima gara ufficiale.
Il salto con gli sci fece il suo esordio sin dalla prima Olimpiade Invernale di Chamonix. I Norvegesi, forti della loro tradizione, furono i dominatori assoluti.
A livello Olimpico, dal 1924 al 1960 fu disputata solo la gara dai 90 metri. Nel 1964, a Innsbruck, fu introdotto il trampolino di 70 metri.
I saltatori partono in posizione raccolta utilizzando esclusivamente gli sci. Non sono permessi bastoni. Al momento dello stacco, il corpo si distende in avanti fino a trovarsi in posizione parallela rispetto agli sci.
La fase di volo dura all'incirca 6 o 7 secondi e rappresenta il momento più spettacolare. Segue la fase di atterraggio che rappresenta il momento più delicato ai fini della valutazione finale. Segue la fase di decelerazione o frenata.
I giudici assegnano i punteggi in base ad alcuni parametri ben definiti, quali la misura ottenuta e le eventuali deduzioni assegnate.
In gara si effettuano due salti, preceduti da uno di prova. Vince il saltatore che ottiene il punteggio maggiore.
Specialità
NH K90 individuale
LH K120 individuale
A squadre
Il curling
Il curling è una disciplina raramente diffusa nel nostro Paese e ha i suoi migliori specialisti a Cortina. Portebbe ricordare un misto tra le bocce e le freccette.
Gli incontri di curling si dispuntano su di una pista di ghiaccio, detta "rink", larga 44,5m e lunga 4,5m. All'estremità del rink ci sono due bersagli c ircolari, le "case", di raggio pari a 1m88cm. Lo scopo del gioco è di lanciare dei blocchi di granito, le "stone", di 20kg il più vicino al cuore del bersaglio.
Ogni "stone" ha una maniglia e per lanciarla ha bisogno di occhio e sapienza nel gestire la calibrazione. Ogni squadra ha 4 elementi. Il primo a tirare si chiama "lead", il secondo "second", il terzo "third", il quarto "fourth". Ogni giocatore può lanciare due stone.
Dopo il lancio due giocatori scaldano il ghiaccio sotto la stone in movimento, cercando così di rallentare o velocizzare lo spostamento della pietra. Ogni partita è caratterizzata da 10 tempi definiti "end".
L'assegnazione dei punti è particolare: la squadra con la stone più vicina al bersaglio vince un punto che viene moltiplicato per ogni stone che sia più vicina al bersaglio rispetto alla prima stone avversaria.
Il curling era già sport olimpico nel 1924 ma poi scomparve. Fu reintegrato a Nagano 1998. I migliori specialisti sono norvegesi, canadesi, svizzeri e inglesi.
Favoriti e speranze azzurre
Il curling era già sport olimpico nel 1924 ma poi scomparve. Fu reintegrato a Nagano nel 1998. I migliori specialisti sono norvegesi, canadesi, svizzeri e inglesi. La squadra italiana è all'esordio.
Il curling italiano ha fatto dei passi in avanti molto importanti negli ultimi anni. A novembre, la Nazionale maschile ha vinto per la prima volta il torneo di Berna, mentre quella femminile ha conquistato la medaglia di bronzo ai Mondiali juniores di Oslo.
L'Italia femminile ha anche battuto il Canada che ha vinto due degli ultimi tre Mondiali. La qualificazione per la semifinale ai Giochi significherebbe centrare l'obiettivo che l'Italia in rosa ha dichiarato di poter raggiungere in relazione allo strapotere di Canada e Svizzera, che presumibilmente si contenderanno l'oro.
Norvegia e Svezia sono le altre due squadre in grado di vincere l'oro, ma di arrivare comunque sul podio. Anche in campo maschile la squadra da battere è il Canada che insieme agli Stati Uniti e alla Svezia, che dispone del mito Peja Lindholm, dovrebbero formare il podio.
La squadra azzurra, in piena crescita, ancora non è riuscita a colmare il gap nei confronti dei mostri sacri della disciplina. Entrambe le formazioni italiane sono quasi esclusivamente formate da giocatori cortinesi, di nascita o d'adozione.
Medaglie

POS
NAZIONE
ORI
ARGENTI
BRONZI
TOT
1
Germania
11
12
6
29
2
Stati Uniti
9
9
7
25
3
Austria
9
7
7
23
4
Russia
8
6
8
22
5
Canada
7
10
7
24
6
Svezia
7
2
5
14
7
Corea del Sud
6
3
2
11
8
Svizzera
5
4
5
14
9
ITALIA
5

6
11
10
Francia
3
2
4
9
11
Olanda
3
2
4
9
12
Estonia
3

3
13
Norvegia
2
8
9
19
14
Cina
2
3
6
11
15
Rep. Ceca
1
2
1
4
16
Croazia
1
2

3
17
Australia
1

1
2
18
giappone
1

1
19
Finlandia

6
3
9
20
Polonia

1
1
2
21
Bulgaria

1

1
22
Slovacchia

1

1
23
Gran Bretagna

1

1
24
bielorussia

1

1
25
Ucraina

2
2
26
Lettonia

1
1
1

Esempio