Imposta sul valore aggiunto (IVA)

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Categoria:Economia
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Testo

IVA = imposta sul valore aggiunto, cioè colpisce il valore aggiunto acquisito in ogni transazione commerciale. E’ un’imposta indiretta sul consumo, e grava interamente sul consumo finale.
L’IVA è andata a sostituire un’altra imposta l’IGE (imposta generale economica), a differenza dell’IVA che colpisce esclusivamente il consumatore finale l’IGE colpiva tutte le transazioni economiche ed era anche cumulativa.
Ora espongo un esempio numerico del comportamento dell’IGE:
• 1° passaggio A vende a B una merce di valore 100 più il 20% dato dall’IGE che lo Stato pretendeva. B paga 100 (valore della merce) più 20 (IGE), A ricava 100 dalla vendita, 20 le incassa solamente ma poi dovrà versarle allo stato.
• 2° passaggio B vende a C una merce di valore 170 più il 20% dato dall’IGE che lo stato pretendeva. C paga 170 più il 20% mentre B ricava170 ed l’IGE dovrà poi versarla allo Stato.
• Lo Stato incassa il 20% su 100 e successivamente il 20% su 170 quindi lo Stato colpisce tutte le volte l’intero valore della transazione e non il valore aggiunto che la merce acquisisce in ogni passaggio commerciale.
Per i motivi sopra detti lo Stato a sostituto l’IGE con un’altra imposta nota a tutti: l’IVA. L’IVA a differenza dell’IGE colpisce solo il valore aggiunto della transazione commerciale.
Ora espongo un esempio numerico del comportamento dell’IVA:
• 1° passaggio A vende a B merce per 100 più 20% dato dall’IVA, lo Stato va credito nei confronti di B dell’IVA che quest’ultimo gli deve.
• 2° passaggio B vende a C merce per 170 più il 20% dato dall’IVA, ma ora non si calcolerà sull’intero valore ma solo su 70 in quanto è il valore aggiunto della transazione commerciale quindi lo stato su questa seconda transazione incasserà 14.
• Come possiamo vedere lo Stato questa nuova imposta incassa meno, ma è sicuramente più giusta della precedente.Con l’IVA lo Stato incassa 34 dato da 20 della prima transazione e 14 della seconda. Mentre con l’IGE lo Stato incassava 54 dato da 20 della prima transazione e 34 della seconda in quanto veniva calcolato sull’intero valore della transazione e non sul valore aggiunto dato da quest’ultima.
Per far si che questo fosse possibile è stato introdotto è stato introdotto un metodo di debito credito per far si che l’imposta gravi interamente sul consumatore finale e tutti gli altri operatori rimangano neutrali.
Per far gravare interamente l’IVA sul valore aggiunto si è pensato ad un meccanismo, che andrò ora ad esemplificare (L’IVA colpisce l’intero valore poi si hanno delle detrazione con il sistema di debito credito):
• 1° passaggio A → 100 B + IVA 20% (B paga 20 di IVA ad A e ne va a credito, cioè acquisisce un credito IVA nei confronti dello Stato di 20, A invece va a debito verso lo Stato di 20)
• 2° passaggio B→ 170 C + IVA 20% (C paga 34 di IVA a B e ne va a credito, cioè acquisisce nei confronti dello Stato un credito IVA, B invece va a debito verso lo Stato di 34)
• Se C non è un operatore commerciale, ma un consumatore finale non potrà far valere il suo credito nei confronti dello Stato anzi. non sarà titolare di alcun credito IVA.
I principi su cui si basa l’IVA si riferiscono solamente ai possessori di P.Iva e sono i seguenti:
• Si riconosce ad ogni soggetto passivo possessore di P.Iva un credito d’imposta.
• Si riconosce un diritto di rivalsa per tutti gli operatori economici (possessori di P.Iva)
Questi due meccanismi sono stati introdotti per far si che l’Iva fosse un’imposta neutrale.
L’IVA o imposta sul valore aggiunto è disciplinata dal D.P.R.
• Neutralità sugli operatori economici
• Incidenza sui consumatori finali
• Credito d’imposta per gli operatori economici possessori di P.Iva
• Diritto di rivalsa nei confronti di chi deve pagare l’IVA
PRESUPPOSTI DELL’IVA
Per l’applicazione dell’IVA (art.1 del D.P.R. 633/72) che definisce i tre presupposti tali che rendono la transazione imponibile IVA. Solo se ricorrono i tre presupposti quella è una transazione imponibile.
Presupposti: l’IVA si applica- sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi- effettuate sul territorio dello Stato- nell’esercizio di imprese di arti e professioni- e sull’importazioni da chiunque effettuate.
OPERAZIONI IMPONIBILI
(ricorrenza dei tre presupposti)
1. PRESUPPOSTO OGGETTIVO
• Cessione di beni
• Prestazione di servizi
• Importazioni da chiunque effettuate
2. PRESUPPOSTO SOGGETTIVO
• Esercizio di imprese
• Esercizio di arti e professioni
3. PRESUPPOSTO DELLA TERRITORIALITA’
• Operazioni effettuate nel territorio italiano
Chi pone in essere la transazione deve essere un operatore economico (possessore di P.Iva) altrimenti l’operazione è fuori campo IVA.
PRESUPPOSTO OGGETTIVO
CESSIONE DI BENI
I. Cessione di BENI a titolo oneroso o costituzione di diritti reali di godimento sui beni
II. Cessione di BENI assimilate
• Cessione gratuita di beni di produzione aziendale
• Auto consumo dell’impresa o del professionista
• Locazioni con clausola di godimento
PRESTAZIONE DI SERVIZI
Sono le operazioni effettuate verso corrispettivo in dipendenza di obbligazioni di fare, non are e di permettere
IMPORTAZIONI DA CHIUNQUE EFFETTUATE
PRESUPPOSTO SOGGETTIVO
• Esercizio d’impresa:cioè l’esercizio in forma abituale ancorché non esclusiva delle attività commerciali e agricole previste dall’art. 2195 e 2135 del c.c.
• Esercizio di arti e professioni: cioè l’esercizio in forma abituale ancorché non esclusiva di qualsiasi attività di lavoro autonomo
PRESUPPOSTO DELLA TERRITORIALITA’
L’IVA si applica nel paese in cui avviene la cessione del bene o la prestazione del servizio (nel nostro caso si tratta del territorio dello Stato italiano).
Esempio: Un commerciante che vende in Francia paga l’IVA in Francia anche se è italiano.
“Se un privato vende qualcosa ad un altro privato, o ad un operatore commerciale sul territorio italiano questa operazione è fuori campo IVA, in quanto il venditore non è operatore commerciale e non possiede P.Iva”
ESEMPI: ricorrono i tre presupposti, l’operatore commerciale gode del credito d’imposta e del diritto di rivalsa.
CONTABILIZZAZIONE (per il venditore e per l’acquirente)
Acquisto merce per 100 + IVA pagamento in contanti.
CASO DELL’ACQUISTO: acquisto
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Merce c/acquisto
Economica negativa
Dare
100
IVA n/credito
Finanziaria attiva
Dare
20
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
120
CASO DELL’ACQUISTO: pagamento
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Debiti v/fornitori
Finanziaria attiva
Dare
120
Cassa
Finanziaria negativa
Avere
120
CASO DELLA VENDITA: vendita
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Merce c/vendita
Economica positiva
Avere
100
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
20
Crediti v/clienti
Finanziaria positiva
Dare
120
CASO DELLA VENDITA: pagamento
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Cassa
Finanziaria positiva
Dare
120
Crediti v/clienti
Finanziaria negativa
Avere
120
All’acquisto è andato a credito IVA nei confronti dello Stato per 20, alla vendita è andato a debito di IVA nei confronti dello Stato per 34. Dovrà liquidare la sua posizione con l’erario versando 14 di IVA per ripristinare la situazione di pareggio.
Si dovrà tenere un mastro per poter fare agevolmente la nostra liquidazione tramite una transazione finanziaria DEBITI- CREDITI.
Se il soggetto pone in essere operazioni imponibili gode del Credito d’imposta e del Diritto di rivalsa.
1. In campo IVA
• Operazioni imponibili (quando ricorrono i tre presupposti: oggettivo, soggettivo e della territorialità)
• Operazioni non imponibili ( quando ricorrono i presupposti soggettivo ed oggettivo, ma non quello della territorialità, tutte le esportazioni ed i servizi connessi a queste sono non imponibili)
• Operazioni esenti
2. Fuori campo IVA
• L’insieme delle operazioni per le quali l’IVA non è applicabile
Se l’operatore commerciale pone in essere un’operazione non imponibile non potrà imporre l’IVA quindi non è titolare del diritto di rivalsa, non si potrà rivalere sull’acquirente, comunque continua ad avere un credito d’imposta, cioè va a credito di tutta l’IVA sugli acquisti.
Se un operatore a un credito nei confronti dell’erario può chiedere un rimborso o può fare una compensazione, cioè potrà detrarla dalle altre imposte che deve pagare, COMPENSAZIONE ORIZZONTALE, cioè fra imposte diverse.
N.B. un esportatore abituale può avere la possibilità di non pagare l’IVA sugli acquisti (cosa eccezionale)
OERAZIONI ESENTI:
Le operazioni esenti sono elencate nell’art. 10 del D.P.R. 633/72 in queste operazioni possono ricorrere tutti e tre i presupposti, ma sono ugualmente esenti.
Colui che pone in essere operazioni esenti non ha ne il diritto di rivalsa ne il credito d’imposta, per questo operatore non è vera la neutralità dell’IVA che risulta essere indetraibile e diventa un costo deducibile, cioè a fine esercizio mi andrà a far diminuire il reddito imponibile.
OPERAZIONI IN REGIME/CAMPO IVA
• Operazioni imponibili
• Operazioni non imponibili
• Operazioni esenti
Rientrano nel volume d’affari IVA e sono soggetti agli adempimenti strumentali IVA.
OPERAZIONI NON IMPONIBILI
Sono le operazioni di esportazione di beni INTRA U.E. ed EXTRA U.E. e le operazioni a queste assimilate.
Manca il requisito della territorialità, hanno il credito d’imposta ma non il diritto di rivalsa.
OPERAZIONI ESENTI
Sono tutte quelle enunciate nell’art. 10 del D.P.R. 633/72 non hanno il diritto di rivalsa ne il credito d’imposta.
OPERAZIONI FUORI CAMPO IVA
Non rientrano nel volume d’affari IVA e non sono soggette agli adempimenti strumentali IVA.
ESEMPIO: confronto tra tre operatori che compiono i tre tipi diversi di operazioni in campo IVA
Op. imponibili (dott. Commercialista)
Op. non imponibili (servizi export)
Op. esenti (medico)
-ACQUISTO COMPUTER
-ACQUISTO COMPUTER
-ACQUISTO COMPUTER
Acquisto computer (200 VE- Dare)
Acquisto computer (200 VE- Dare)
Acquisto computer (200 VE- Dare)
IVA n/credito (40 VF+ Dare)
IVA n/credito (40 VF+ Dare)
IVA indetraibile (40 VE- Dare)
Debiti v/fornitori (240 VF- Avere)
Debiti v/fornitori (240 VF- Avere)
Debiti v/fornitori (240 VF- Avere)
-PRESTAZIONE DI SERVIZI
-PRESTAZIONE DI SERVIZI
-PRESTAZIONE DI SERVIZI
Crediti v/clienti (600 VF+ Dare)
Crediti v/clienti (500 VF+ Dare)
Crediti v/clienti (500 VF+ Dare)
Consulenze professionista (500 VE+ Avere)
Servizi export (500 VE+ Avere)
Prestazioni medico sanitarie (500 VE+ Avere)
IVA n/debito (100 VF- Avere)
Sono esenti per il consumatore
-LIQUIDAZIONE DELL’IVA
-LIQUIDAZIONE DELL’IVA
-LIQUIDAZIONE DELL’IVA
IVA n/debito (100 VF+ Dare)
IVA n/credito (40 VF- Avere)
IVA n /credito (40 VF- Avere)
Erario c/IVA (40 VF+ Dare)
Erario c/IVA (60 VF- Avere)
Gli esportatori non hanno l’IVA a debito
Non ha registrazioni con l’Erario in quanto non ha ne debiti ne crediti IVA per lui l’IVA è indetraibile, ed un costo deducibile
Nel caso del dott. Commercialista lui deve versare 60 allo stato in quanto ha un credito di 40 ed un debito di 100, nel caso dell’azienda che offre servizi di export lei deve avere 40 dallo Stato in quanto alla vendita compie operazioni non imponibili, quindi non avrà mai (nella sua attività caratteristica) IVA a debito, nel caso del medico lui non ha neanche il credito d’imposta in quanto per lui l’IVA è indetraibile.
1. Classificazione dei costi
Deducibili
Indeducibili
2. Classificazione dell’Iva
• Detraibile
• Indetraibile
VOLUME D’AFFARI IVA
Tutte le operazioni in campo IVA vanno a far parte del volume d’affari IVA, è formato dell’ammontare complessivo delle operazioni in campo IVA
TIPO DI REGIME APPLICABILE
• Regime semplificato
• Regime ordinario
L’operatore può adottare il regime semplificato se ha un volume d’affari inferiore a 360 milioni se produce e vende servizi, e inferiore a 1 miliardo se produce e vende beni, il regime semplificato consiste nella tenuta dei soli due registri IVA, mentre se superati i limiti subentra il regime ordinario che impone la tenuta del libro giornale ‘cronologico’ oltre che quella dei registri IVA.
ADEMPIMENTI STRUMENTALI IVA
• Fatturazione (tutti gli operatori che fanno operazioni imponibili, non imponibili, esenti) deve essere numerata, datata deve contenere la P.Iva e deve esplicitare il tipo di IVA, al momento che viene emessa sorge un debito IVA per colui che la emette ed un credito per colui che la riceve, cioè io l’IVA la dovrò versare all’erario de dono il venditore, mentre andrò a credito nei suoi confronti se sono un compratore. L’IVA va versata con la liquidazione che comprende la data di emissione della fattura e non quella del pagamento, cioè l’IVA va per data di competenza e non per cassa.
• Registrazione dei libri Iva:
• Registro acquisti: vi vengono registrati tutti gli acquisti su cui ho pagato l’IVA.
• Registro fatture emesse: registro tutele fatture emesse, al posto o insieme posso avere il registro dei corrispettivi, dove segno tutte le vendite della giornata.
LIQUIDAZIONE PERIODICA IVA, cioè vedere se ho un credito o un debito nei confronti dell’erario.
Le possibilità di liquidare l’IVA sono due, “trimestrale o mensile”: trimestrale, cioè liquido la mia posizione IVA ogni tre mesi, i trimestri sono fissati con l’anno solare (gennaio, febbraio, marzo – aprile, maggio, giugno), e si deve versare entro il 16 del secondo mese successivo esempio: la liquidazione del primo trimestre solare che va da gennaio a marzo va versata entro il 16 di maggio. Se la liquidazione è mensile l’IVA andrà versata entro il 16 del mese successivo esempio: l’IVA di settembre andrà versata il 16 di ottobre.
L’IVA si versa tramite il modello F.24 casi eccezionali F.23.
• Dichiarazione periodica → per soggetti con volume d’affari superiore a 50 milioni che hanno optato per la liquidazione periodica trimestrale la dichiarazione deve essere fatta entro il 30 del 2° mese successivo, se la dichiarazione è fatta tramite rete telematica ho un mese di tempo in più. Ora con un esempio riassumo l’intera procedura per una liquidazione trimestrale: liquidazione IVA del primo trimestre, versamento il 16 di maggio dichiarazione periodica il 30 di maggio se fatta manualmente se fatta telepaticamente il 30 di giugno:
• Dichiarazione annuale→ è obbligatoria e viene effettuata tramite l’UNICO.
APPROFONDIMENTO PRESUPPOSTI
• art. 2135 c.c. definisce l’imprenditore agricolo (deve avere P.Iva, presupposto oggettivo)
• art. 2195 c.c. definisce l’imprenditore commerciale (deve avere P.Iva, presupposto oggettivo)
• art. 49 testo unico definisce il lavoro autonomo (deve avere P.Iva, presupposto oggettivo)
Non sono considerati territorio italiano:
• Livigno
• Campione d’Italia
La cessione di beni a titolo oneroso è in campo IVA se ricorrono i presupposti prima detti, in campo IVA anche le cessioni di beni assimilati, cioè se io (operatore commerciale possessore di P.Iva) regalo un bene devo pagare l’IVA, casi di cessione di beni assimilati:
1. AUTOCONSUMO DELL’IMPRENDITORE
Quando l’imprenditore preleva beni dall’azienda e li destina in via definitiva al consumo personale
Registrazione contabile: autoconsumo dell’imprenditore 100+IVA
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Merci c/vendita
Economica positiva
Avere
100
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
20
Spese di famiglia
Economica negativa
Dare
120
Ho usato il conto spese di famiglia che è una variazione economica negativa perché l’imprenditore non dovrà mai dei soldi a se stesso, ma a fine esercizio avrà una diminuzione dell’utile.
2. CESSIONE DI OMAGGI ALLA CLIENTELA
Omaggi di beni alla clientela di produzione interna. Se l’azienda fa omaggi inferiori al valore di 50.000 lire e sopra c’è scritto campione gratuito è fuori campo IVA, se invece è superiore a 50.000 lire anche se gratuito è in campo IVA.
Registrazione contabile: omaggio di beni di produzione aziendale 150+IVA (approssimato alle 1.000 lire), l’azienda una volta esercita rivalsa IVA, la seconda non esercita rivalsa IVA.
1. Azienda esercita rivalsa.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Spese per omaggi
Economica negativa
Dare
150
Crediti v/clienti
Finanziaria positiva
Dare
30
Cessione omaggi
Economica positiva
Avere
150
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
30
I crediti che sorgono verso clienti sono per la rivalsa IVA.
2. Azienda non esercita rivalsa.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Spese per omaggi
Economica negativa
Dare
180
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
30
Cessione omaggi
Economica positiva
Avere
150
Le spese per omaggi sono aumentate in quanto l’IVA ormai è diventata un costo per l’azienda.
CESSIONE DI BENI PER CONCORSI A PREMI O A PUNTI SONO FUORI CAMPO IVA.
Tra le cessioni di beni assimilate c’è il leasing, forma particolare di locazione che a fine contratto mi permette di riscattare il bene, anche il leasing è un’operazione in campo IVA.
Ai fini IVA la data è determinante, in quanto è importantissimo sapere quando è il momento di calcolare l’IVA, cioè quando questa diventa esigibile da parte dello Stato (quando sorge un credito per lo Stato)
LA REGOLA GENERALE DICE CHE: C’è coincidenza tra effettuazione dell’operazione e esigibilità dell’IVA.
• Per i beni immobili → Stipula contratto
• Per i beni mobili →Cessione bene
• Per i servizi → Pagamento prestazione (fare, non fare, permettere)
Esigibile cioè lo stato a un credito nei confronti del venditore se ha P.Iva, ed un debito nei confronti dell’acquirente se anche questo ha P.Iva. Se la riscossione è successiva all’emissione della fattura l’IVA è esigibile da quando è stata emessa la fattura in quanto va per data di competenza ed andrà liquidata nel mese o trimestre che comprende la data della fattura.
ECCEZIONE→ Se io fatturo o pago prima della consegna, valgono queste come date di esigibilità, altrimenti data fattura, caso classico sono gli acconti in cui io pago parte del totale su cui calcolo l’IVA e questa diventa esigibile (esempio di contabilizzazione di un acconto)
Vendo merce per 100, incasso ed incasso un acconto sulla vendita del 40%
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Cassa
Finanziaria positiva
Dare
48
Clienti c/anticipi
Finanziari negativa
Avere
40
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
8
Clienti conto anticipi è una variazione finanziaria negativa in quanto mi sorge un debito verso il cliente che mi ha pagato della merce che non ha ancora ricevuto.
Contabilizzazione al momento della consegna della merce.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Merce c/vendita
Economica positiva
Avere
100
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
12
Clienti c/anticipi
Finanziaria positiva
Dare
40
Cassa
Finanziaria positiva
Dare
72
L’IVA non viene calcolata su tutto il valore della merce in quanto sull’anticipo vi era già stata calcolata, allora si calcola sul valore della merce meno l’anticipo, in questa seconda registrazione si chiude il debito nei confronti dei clienti sorto al momento dell’acconto in quanto gli abbiamo consegnato la merce.
ECCEZIONE→Quando l’azienda ha a che fare con enti pubblici o lo Stato, visto che i pagamenti in questo caso differiscono di molto tempo dalla data in cui l’IVA diventa esigibile si da la possibilità di non far coincidere l’esigibilità con la prestazione, cioè l’IVA è differita,l’IVA non è più esigibile all’effettuazione , ma al pagamento della merce, questo però deve essere riportato sulla fattura, quindi il debito verso lo Stato sorge al pagamento.
Fino ad ora abbiamo parlato dal punto di vista del venditore, vediamo di capire quali sono le regole per cui l’IVA può essere detratta al momento dell’acquisto (art. 19 D.P.R. 633/72)
1. Sorge un diritto alla detrazione IVA per quei beni che necessitano allo svolgimento dell’attività
2. Se documentata con fattura o bollo doganale
3. Se ho registrato nel registro degli acquisti
4. Se alla vendita faccio operazioni imponibili o non imponibili, se invece faccio operazioni esenti il credito d’imposta non esiste, se faccio un po’ tutte queste operazioni c’è il pro rata (indice di detrazione)
5. Quando l’IVA è esigibile per lo Stato, cioè quando lo Stato va a credito nei confronti del venditore, il compratore (se possessore di P.Iva) va a credito nei confronti dello Stato
ALCUNE REGISTRAZIONI IN PARTITA DOPPIA:
1. Acquisto materiali di cancelleria per 320+IVA pagamento a 60 giorni
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
-ACQUISTO
Materiali di cancelleria
Economica negativa
Dare
320
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
64
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
384
2. Acquisto servizi manutenzione impianti per 500+IVA regolamento con cambiale passiva a 90 giorni
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Servizi di manutenzione
Economica negativa
Dare
500
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
100
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
600
3. Acquisto merce per 480 IVA compresa regolamento in contanti
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
-ACQUISTO
Merce c/acquisto
Economica negativa
Dare
400
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
80
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
480
-PAGAMENTO
Debiti v/fornitori
Finanziaria positiva
Dare
480
Cassa
Finanziaria negativa
Avere
480
4. Acquisto di una scrivania per 1200+IVA regolamento per conto corrente bancario
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
-ACQUISTO
Scrivania
Economica negativa
Dare
1200
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
240
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
1440
-PAGAMENTO
Debiti v/fornitori
Finanziaria positiva
Dare
1440
Banca
Finanziaria
Avere
1440
5. Acquisto calcolatrice da un privato per 200 (l’operazione è fuori campo IVA, in quanto il privato non possiede partita IVA)
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
-ACQUISTO
Calcolatrici
Economica negativa
Dare
200
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
200
-PAGAMENTO
Debiti v/fornitori
Finanziaria positiva
Dare
200
Cassa
Finanziaria negativa
Avere
200
6. Vendita prodotti finiti per 4000+IVA incasso in contanti
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
-ACQUISTO
Crediti v/clienti
Finanziaria positiva
Dare
4800
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
800
Merci c/vendita
Economica positiva
Avere
4000
-PAGAMENTO
Cassa
Finanziaria positiva
Dare
4800
Crediti v/clienti
Finanziaria negativa
Avere
4800
7. Imprenditore preleva beni per autoconsumo personale, valore normale dei beni 1000+IVA, l’azienda emette auto-fattura che evidenzia la vendita, ed il credito verso l’imprenditore che però non riscuoterà, si detrae dall’utile dell’azienda. (diminuzione dell’utile per spese di famiglia)
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Spese di famiglia
Economica negativa
Dare
1200
Merci c/vendita
Economica positiva
Avere
1000
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
200
8. Azienda fa omaggi alla clientela per 150+IVA i beni sono di produzione aziendale. L’azienda non esercita rivalsa IVA
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Spese per omaggi
Economica negativa
Dare
180
IVA n/debito
Finanziari negativa
Avere
30
Cessione omaggi
Economica positiva
Avere
150
9. Liquidazione della situazione IVA, e versamento per mezzo banca.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
-LIQUIDAZIONE
IVA n/debito
Finanziaria positiva
Dare
1030
IVA n/credito
Finanziaria negativa
Avere
484
Erario c/IVA
Finanziaria negativa
Avere
546
-PAGAMENTO
Erario c/IVA
Finanziaria positiva
Dare
546
Banca c/c
Finanziaria negativa
Avere
546
Quando si opta per la liquidazione trimestrale ci sono interessi passivi aggiuntivi dell’1.5 che sono un costo indeducibile, quindi non fanno ridurre i ricavi per il calcolo dell’utile, allora la registrazione corretta sarebbe la seguente:
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Erario c/IVA
Finanziaria positiva
Dare
546
Interessi passivi Ind.
Economica negativa
Dare
8.19
Banca c/c
Finanziaria negativa
Avere
554.19
Nella registrazione precedente in quanto all’inizio avevamo optato per la liquidazione trimestrale, mancava il calcolo e la relativa registrazione degli interessi indeducibili dell’1.5 sul saldo da versare all’Erario.
ANTICIPI
Anticipi a fornitori e anticipi da clienti. Giuridicamente il passaggio di proprietà avviene alla consegna (beni mobili), anche ai fini IVA, ma sugli acconti c’è l’IVA quindi l’esigibilità si anticipa all’acconto solo per la parte pagata anticipatamente.Per chiarire riporto un esemplificazione contabile.
Acquisto merce per 500+IVA, la consegna avverrà il 15/11, oggi 13/11 corrispondo un acconto per 150+IVA
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
-REG. ACCONTO
Anticipi a fornitori
Finanziaria positiva
Dare
150
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
30
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
180
-PAG. ACCONTO
Debiti v/fornitori
Finanziaria positiva
Dare
180
Cassa
Finanziaria negativa
Avere
180
-CONSEGNA MERCE
Merce c/acquisti
Economica negativa
Dare
500
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
70
Anticipi a fornitori
Finanziaria negativa
Avere
150
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
420
-PAGAMENTO
Debiti v/fornitori
Finanziaria positiva
Dare
420
Cassa
Finanziaria negativa
Avere
420
Se avessi ricevuto un acconto da clienti la situazione sarebbe stata lievemente diversa, porto registrazione relativa all’acconto ed alla consegna tralasciando l’ultimo pagamento.
Vendita merci del valore di 1000+IVA, con consegna da effettuarsi il 18/11, oggi 12/11 riceviamo un acconto da parte del cliente per 200+IVA
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
-REG. ACCONTO
Crediti v/clienti
Finanziaria positiva
Dare
240
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
40
Anticipi da fornitori
Finanziaria negativa
Avere
200
-PAG. ACCONTO
Cassa
Finanziaria positiva
Dare
240
Crediti v/clienti
Finanziaria negativa
Avere
240
-CONSEGNA MERCI
Anticipi da clienti
Finanziaria positiva
Dare
200
Crediti v/clienti
Finanziaria positiva
Dare
960
Merci c/vendita
Economica positiva
Avere
1000
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
160
Una cosa è ricevere un anticipo l’altra è ricevere una caparra finanziaria, che è fuori campo IVA, e registriamo un aumento di casso o banca a CAPARRE DA CLIENTI (debito verso clienti VF-)
CARATTERISTICHE OPERAZIONI NON IMPONIBILI
Quando manca il presupposto della TERRITORIALITA’ il venditore non ha il DIRITTO DI RIVALSA.
Vendendo EXTRA U.E. io dovrò poi ricambiare la valuta con cui mi pagano. (Valore finanziario positivo non assimilato, ma presunto, in quanto dipende dl cambio del giorno in cui incasserò. Esempio:
Venduta merce per 5$ che incasserò, oggi il dollaro vale £ 2.000, quindi la registrazione è la seguente
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Crediti v/clienti esteri
Finanziaria positiva
Dare
10.000
Merci c/vendita
Economica positiva
Avere
10.000
Il credito v/clienti esteri è presunto in quanto al momento della riscossione potrebbe essere aumentato o diminuito per effetto dell’oscillazione dei cambi.
Altro discorso è se l’esportazione è fatta INTRA U.E. in quanto per effetto dell’€ il tasso di cambio tra i paesi appartenenti alla C.E. è fissato, quindi il credito v/clienti esteri non è presunto ma assimilato (la registrazione è uguale alla precedente).
Chi effettua operazioni non imponibili comunque va a credito dell’IVA sugli acquisti da lui fatti, per questo un esportatore abituale può ottenere la dispensa, cioè l’esenzione all’IVA in quanto sarebbe sempre a credito.
CARATTERISTICHE OPERAZIONI ESENTI
Le operazioni esenti sono quelle enunciate dall’art. 10 del D.P.R. 633/72 non hanno DIRITTO DI RIVALSA ne CREDITO D’IMPOSTA, cioè per gli operatori commerciali che svolgono operazioni esenti l’IVA è indetraibile.
Un operatore che svolge tutti e tre i tipi di operazioni dovrebbe andare a credito dell’ IVA sugli acquisti che lui fa per svolgere le operazioni imponibili e non imponibili, ma questo è veramente difficile quindi si ricorre al PRORATA a meno che non ci sia una correlazione diretta tra le operazioni.
PRORATA = (Sommatoria operazioni imponibili e non imponibili/Volume d’affari IVA)→Percentuale di detraibilità dell’IVA, altrimenti: (Sommatoria operazioni esenti/volume d’affari IVA)→Percentuale di in detraibilità dell’IVA.
Solo a fine anno posso calcolare il PRORATA, che poi utilizzerò per l’anno successivo, a fine anno successivo confronteremo il PRORATA usato con quello che risulta essere l’effettivo ed allora correggeremo la nostra posizione IVA effettiva, aumentando o diminuendo a seconda della percentuale del PRORATA effettivo. Esempio: ho un volume d’affari IVA di 100 e le operazioni esenti ne hanno una di 10 il PRORATA è di 0.9 (detraibilità), quello che ho usato nel corso dell’anno perché preso dall’anno precedente era di 0.8, quindi io dovrò detrarre di più di quello che ho detratto realmente.Allora la mia detraibilità aumenta di 10.
Esempio di una registrazione con il PRORATA durante l’anno. Medico ha un PRORATA del 5%, quindi tutte le volte che acquista andrà a credito del 5% dell’IVA.
Acquisto apparecchiatura per 100+IVA
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Apparecchiatura
Economica negativa
Dare
100
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
1
IVA indetraibile
Economica negativa
Dare
19
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
120
Quando siamo di fronte ad un bene pluriennale l’IVA indetraibile va ad aumentare il costo del bene pluriennale, quindi dobbiamo fare questa registrazione:
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Apparecchiature
Economica negativa
Dare
19
Iva indetraibile
Economica positiva
Avere
19
E’ uno storno di costi.
Questa registrazione è riferita solo ai beni pluriennali, per i beni d’esercizio non si fa lo sterno, l’IVA indetraibile è un costo d’esercizio deducibile →assegnato al B14 ONERI DIVERSI DI GESTIONE nel conto economico.
Fino ad aro abbiamo visto i limiti soggettivi alla detrazione delL’IVA, ma esistono anche i limiti oggettivi, questi limiti non dipendono più dal soggetto che compie l’operazione ma dall’oggetto acquistato.
I limiti esistono sull’acquisto di:
1. Acquisto di autoveicoli, motocicli, ciclomotori
2. Spese per alberghi, ristoranti, e bevande
3. Acquisto di beni detti di rappresentanza
4. Spese per telefoni cellulari
1. Assoluta in detraibilità del 100%, e questo vale anche per lubrificanti, carburanti, revisioni, ricambi, manutenzioni, pedaggi autostradali. Salvo alcune eccezioni.
Registrazione dell’acquisto di un veicolo da parte di un’azienda che non appartiene all’eccezioni che poi andremo a vedere. Acquisto di un autoveicolo da parte di una S.p.a. che fa attività di maglificio per 100+IVA.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
-ACQUISTO
Autoveicoli
Economica negativa
Dare
100
IVA indetraibile
Economica negativa
Dare
20
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
120
-STORNO DELL’IVA
Autoveicoli
Economica negativa
Dare
20
IVA indetraibile
Economica positiva
Avere
20
Ci comportiamo ugualmente con le categorie prima elencate (carburanti, etc.)
Le categorie per cui l’IVA sugli autoveicoli e seguenti non è indetraibile sono:
• Concessionari
• Scuole guida
• Autoveicoli usati a scopo pubblico (taxi)
• Rappresentanti ed agenti di commercio IVA detraibile al 100%
Per quanto riguarda il costo, è deducibile solo per il 50% nei casi che non appartengono alle eccezioni sopra elencate (prima costo 120, deducibile solo 60), per quanto riguarda i rappresentanti e gli agenti di commercio e deducibile dell’80%, in tutti gli altri casi deducibile al 100%. Quanto detto vale per gli autoveicoli, motocicli e ciclomotori, salvo no n siano considerati esclusivamente strumentale, cosa molto difficile da dimostrare (altri mezzi no).
Per chiunque
Per rappresentanti de agenti di commercio
Per concessionari, scuole guide e autoveicoli per uso pubblico
IVA indetraibile al 100%
IVA detraibile all’80%
IVA detraibile all’100%
Costo deducibile al 50%
Costo deducibile al 100%
Costo deducibile al 100%
Questo per quanto riguarda i mezzi sopra detti ad uso personale e lavorativo (difficilissimo dimostrare che siano adibiti esclusivamente ad uso lavorativo.
Per quanto riguarda gli autoveicoli di lusso (più di 2000 c.c.),non erano neanche deducibili, dal 1998 il costo è deducibile fino a 35 milioni, se acquisto un auto di 40 milioni deduco il 50% fino a 35 milioni il restante non lo deduco (questo in generale), Per i rappresentanti deducibile fino a 50 milioni (percentuale di deducibilità è 80%), per i motocicli 8 milioni, per i ciclomotori 4 milioni. Il costo deducibile deve essere ammortizzato in 4 anni
2. Spese per alberghi, ristoranti e bevande: assoluta in detraibilità al 100% da chiunque effettuati, fatta eccezione per coloro i quali siano parte integrante dell’attività (Bar, ristoranti, etc.)
3. Spese di rappresentanza: acquisto di tutti quei beni denominati di lusso, per farne omaggio alla clientela, in questo caso IVA indetraibile per chiunque senza eccezioni. Registrazione.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Spese di rappresentanza
Economica negativa
Dare
100
IVA indetraibile
Economica negativa
Dare
20
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
120
4. Spese telefoni cellulari
• Se il telefono è usato per affari, quindi contratto businnes, allora l’IVA è deducibile al 50% ed il costo deducibile al 50%
• Se il telefono è per uso familiare, quindi contratto family, allora l’IVA indetraibile al 100% ed il costo indeducibile al 100%
Anche per le bollette vale lo stesso principio, chi paga la tassa deduce altrimenti no.
Le schede autoricaricabili sono ritenute family, in quanto l’Erario non le prende in considerazione.
RETTIFICHE SUGLI ACQUISTI (vale anche sulle vendite)
• Abbuoni
• Sconti
• Resi di merci
Abbuoni: Immediati (cioè nello stesso momento che ritiriamo la merce, vengono calcolati subito in fattura quindi l’IVA si calcola subito sul prezzo abbonato)
Successivi (cioè dovremo fare una detrazione in seguito in quanto la fattura è già stata compilata con l’IVA sul prezzo totale)
Esempio di una registrazione con abbuoni immediati: merce 100+IVA, abbuono immediato 20
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Merci c/acquisti
Economica negativa
Dare
80
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
16
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
96
Se l’abbuono era successivo occorreva una registrazione successiva che faceva diminuire il debito v/fornitori ed il credito IVA
Gli abbuoni o i resi sono storni di costo, se il fornitore non emette nota di credito diminuisce solo il mio debito, lasciando intatta la mia posizione IVA, esempio contabile
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Debiti v/fornitori
Finanziaria positiva
Dare
20
Abbuoni attivi
Economica positiva
Avere
20
Se c’è la nota di credito invece si storna anche l’IVA quindi la mia posizione nei confronti dell’Erario cambia, esempio della registrazione.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Debiti v/fornitori
Finanziaria positiva
Dare
24
Iva n/debito
Finanziaria negativa
Avere
4
Abbuoni attivi
Economica positiva
Avere
20
Nel caso degli abbuoni l’IVA poteva essere considerata a credito con il segno meno in quanto è una rettifica, ma si accettano entrambe le interpretazioni. In questo secondo caso dovrò meno soldi al mio debitore, ma diminuirà il mio credito nei confronti dell’Erario, da 20 a 16.
ESERCITAZIONE, varie registrazioni con le conoscenze acquisite fino ad ora.
1. Costituzione di una S.p.a. con capitale sociale 250.000 versato per 80.000 in contanti ed il resto tramite c/c bancario.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Cassa
Finanziaria positiva
Dare
80.000
Banca c/c
Finanziaria positiva
Dare
170.000
Capitale sociale
Economica positiva
Avere
250.000
2. Acquisto materiale per 2.000+IVA pagamento in contanti.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Materiale c/acquisto
Economica negativa
Dare
2.000
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
400
Cassa
Finanziaria negativa
Avere
2.400
3. Pagate manutenzioni sugli autoveicoli ad uso promiscuo per 3.500+IVA, regolamento a 60 gg.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Manutenzione auto
Economica negativa
Dare
3.500
IVA indetraibile
Economica negativa
Dare
700
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
4.200
Si capitalizzano se sono manutenzioni straordinarie altrimenti costo di esercizio deducibile nel limite imposto dall’erario.
4. Venduti prodotti finiti per 15.000+IVA, regolamento in contanti per il 40%, il resto a 60 gg.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
-VENDITA
Crediti v/clienti
Finanziaria positiva
Dare
18.000
Merce c/vendita
Economica positiva
Avere
15.000
IVA n/debiti
Finanziaria negativa
Avere
3.000
-PAGAMENTO 40%
Cassa
Finanziari positiva
Dare
7.200
Crediti v/clienti
Finanziaria negativa
Avere
7.200
Manca il restante 60%.
5. Pagamento servizi di trasporto per la vendita di cui al punto precedente per 5.600+IVA, i servizi connessi alla vendita seguono la stessa regola usata per la vendita per quanto riguarda l’IVA.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Spese di servizi
Economica negativa
Dare
5.600
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
1.120
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
6.720
6. Venduta calcolatrice ad un privato per 5.000 pagamento in contanti.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Crediti v/clienti
Finanziaria positiva
Dare
6.000
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
1.000
Calcolatrici
Economica positiva
Avere
5.000
Imponibile IVA in quanto dobbiamo guardare il venditore, che è possessore di P.Iva.
7. Pagamento in via posticipata della rata semestrale di assicurazione del capannone industriale per 3.000 in contanti. L’assicurazione appartiene alle operazioni esenti dell’art. 10 del D.P.R. 633/72
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Premi assicurativi
Economica negativa
Dare
3.000
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
3.000
-PAGAMENTO
Debiti v/fornitori
Finanziaria positiva
Dare
3.000
Cassa
Finanziaria negativa
Avere
3.000
8. Prelievo dal c/c bancario di 22.000 e versamento della stessa cifra in cassa.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Cassa
Finanziaria positiva
Dare
22.000
Banca c/c
Finanziaria negativa
Avere
22.000
9. Pagato canone di leasing sul computer per 3.200+IVA, pagamento con bonifico bancario.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Canone di leasing
Economica negativa
Dare
3.200
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
640
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
3.840
Sui canoni leasing l’IVA si comporta seguendo il bene su cui dobbiamo pagare il canone.
10. Versato in contanti anticipo di 7.000 per acquisto autovettura di un valore di 20.000.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Anticipi a fornitori
Finanziaria positiva
Dare
7.000
IVA indetraibile
Economica negativa
Dare
1.400
Cassa
Finanziaria negativa
Avere
8.400
11. Avvenuta consegna dell’autoveicolo di cui sopra.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Autoveicoli
Economica negativa
Dare
20.000
IVA indetraibile
Economica negativa
Dare
2.600
Anticipi a fornitori
Finanziaria negativa
Avere
7.000
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
15.600
Il pagamento non lo fo perché la registrazione è banale.
12. Acquistati beni per pacchi dono natalizi destinati ad essere omaggio per i clienti migliori, per 12.000+IVA pagamento con cambiale.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Spese di rappresentanza
Economica negativa
Dare
12.000
IVA indetraibile
Economica negativa
Dare
2.400
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
14.400
Il pagamento non lo fo perché la registrazione è banale.
13. Cessione gratuita di omaggi di produzione aziendale, valore normale 2.500+VA, il venditore applica il diritto di rivalsa.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Spese per omaggi
Economica negativa
Dare
2.500
Crediti v/clienti
Finanziaria positiva
Dare
500
Cessione omaggi
Economica positiva
Avere
2.500
IVA n/debito
Finanziaria negativa
Avere
500
14. Pagata bolletta cellulare con contratto businnes 1.000+IVA, addebito su c/c.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Bolletta cell. businnes
Economica negativa
Dare
1.000
IVA n/credito
Finanziaria positiva
Dare
100
IVA indetraibile
Economica negativa
Avere
100
Debiti v/fornitori
Finanziaria negativa
Avere
1.100
Il pagamento non lo fo perché la registrazione è banale.
CAMBI svalutazione e valutazione dei crediti legata all’oscillazione dei cambi.
Si possono verificare tre situazioni quando allacciamo rapporti con clienti esteri che pagano con la loro moneta e questa non appartiene a quelle con tasso fissato (quelle che verranno sostituite dall’€)
Facciamo questo esempio:
Il 31/08 vendo merci a clienti esteri per 50$, al momento della vendita 2£=1$.
Registrazione della vendita:
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Crediti v/clienti
Finanziaria positiva
Dare
100
Merci c/vendite
Economica positiva
Avere
100
Ora distinguiamo i tre diversi casi:
1. Incasso entro il 31/12.
Oggi 11/11 incasso il credito per la vendita effettuata il 31/08, il cambio al momento del pagamento è 3£=1$, incasso di più di quanto era il mio credito iniziale (potevo incassare meno, ai fini dell’esempio non cambia niente, variava leggermente la registrazione)
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Cassa
Finanziaria positiva
Dare
150
Diff. Positiva su cambi
Economica positiva
Avere
50
Crediti v/clienti
Finanziaria negativa
Avere
100
Se il dollaro perdeva nei confronti della lira, e avevamo una differenza su cambi negativa, questa era un costo, faceva diminuire la cassa, in quanto andava a movimentarsi in dare, ed i crediti restano sempre uguali.
2. Incasso dopo il 31/12, ed il cambio stabilmente in ribasso.
Allora andrò ad imputare un costo all’esercizio. Esempio.
Il 31/12 1,5£=1$, probabilmente incasso 75£, anziché 100.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Svalutazione cambi
Economica negativa
Dare
25
F.do oscillazione cambi
Finanziaria negativa
Avere
25
Questa registrazione se c’è stata effettivamente una svalutazione dal momento della vendita al 31/12, altrimenti si applica la seguente metodologia per registrare una svalutazione temuta, ma non ancora o avvenuta.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Ac.to rischi
Economica negativa
Dare
25
F.do ac.to rischi
Finanziaria negativa
Avere
25
Dal punto di vista civilistico fare questo è prudente, dal punto di vista fiscale è permesso fare la svalutazione su cambi in quanto autentica, ma è proibito fare l’ac.to rischi in quanto non è una variazione autentica ma solo temuta.
Il 30/03/n+1 incasso il credito per la vendita effettuata il 31/08, al pagamento il cambio è il seguente 1,2£=1$.
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Cassa
Finanziaria positiva
Dare
60
F.do oscillazione cambi
Finanziaria positiva
Dare
25
Diff. Negativa su cambi
Economica negativa
Dare
15
Crediti v/clienti
Finanziaria negativa
Avere
100
Potevamo avere una differenza positiva e non dover usare il fondo, o avere una svalutazione che veniva coperta interamente o parzialmente dal fondo senza ricorrere alla differenza negativa su cambi, se il fondo non veniva usato interamente si utilizzava poi quando necessario.
3. Incasso dopo il 31/12 ed il cambio stabilmente in rialzo, non devo imputare situazioni di ricavi presunti, perché rischierei di annacquare il capitale, la registrazione verrà fatta senza nessun accorgimento al 31/12. (Fiscale, e Civile: non importa la registrazione al 31/12)
Il 30/03/n+1 incasso il credito per la vendita effettuata il 31/08, al pagamento il cambio è il seguente:3,5£=1$
Descrizione
Tipo di variazione
Sezione della p.doppia
Valore
Cassa
Finanziaria positiva
Dare
175
Diff. Positiva su cambi
Economica positiva
Avere
75
Crediti v/clienti
Finanziaria negativa
Avere
100
Potevamo avere una differenza negativa o parità di cambio, se avevamo una differenza negativa, diminuiva la cassa e si mobilitava il conto Diff. Negativa su cambi in dare, costo di esercizio, mentre se c’era parità, si mobilitavano solamente la cassa ed i crediti v/clienti.

Esempio