Il mercato dei capitali

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Categoria:Economia

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Testo

IL MERCATO DEI CAPITALI è dove si investono i risparmi. Può essere considerato come il complesso delle emissioni e delle negoziazioni di titoli. Classificazione:
• Scadenza che si divide in mercato monetario (capitali esigibili a breve termine) e mercato finanziario (capitali esigibili a medio-lungo termine).
• Collocamento si divide in mercato primario e mercato secondario.
IL MERCATO MONETARIO è dove si contrattano i capitali a breve termine. È costituito dall’insieme delle operazioni, con durata inferiore ai 18 mesi. Ci sono offerenti (risparmiatori) e richiedenti (aziende che con i soldi presi in prestito acquistano le materie prime x portare avanti la produzione; stato e pubblica amministrazione).
IL MERCATO FINANZIARIO è caratterizzato da operazioni di medio-lungo periodo oltre 18 mesi. Al suo interno possiamo distinguere:
• Il mercato mobiliare che è il mercato dei titoli, rappresentato dalla borsa valori.
• Il mercato dei cambi, nel quale vengono scambiate banconote e pagamenti in monete estere (assegni, cambiali…)
• Il mercato dei mutui:si tratta di prestiti a medio-lungo termine offerti in particolare da banche specializzare (con obbligazioni).
LA BORSA VALORI costituisce il mercato ufficiale dei valori mobiliari e delle divise estere. La funzione della borsa è di agevolare l’incontro fra la domanda e l’offerta di valori mobiliari.
La domanda può essere fatta da:
• Risparmiatori tra cui troviamo i cassettisti,cioè, risparmiatori che acquistano titoli azionari, tenendoli fermi e sperando in una rivalutazione, in un aumento di valore.
• Operatori istituzionali cioè banche, assicurazioni, Sim (società di intermediazione mobiliaria).
• Speculatori che sono interessati alla compravendita di azioni x lucrare le differenze d quotazione.
L’Offerta può essere fatta:
• Stato ed enti pubblici che emettono titoli
• Società commerciali che emettono obbligazioni ed azioni
• Banche che emettono obbligazioni a medio-lungo termine.
Nella Borsa troviamo:
• LISTINO GIORNALIERO che pubblica i prezzi ufficiali dei titoli e le quantità scambiate, permettendo così agli operatori di conoscere il costo dell’investimento e il ricavo dello smobilizzo.
• INDICI DI BORSA che segnalano giornalmente il rapporto fra una certa base e la media dei corsi di tutti i titoli del listino come il MIBTEL(Milano,indice borsa telematica); DOW JONES (tit. industriali); NASDAQ (tit. innovativi).
NUOVO QUADRO DEL MERCATO MOBILIARE:
l’introduzione delle Sim società interne d’azione mobiliare. Hanno sostituito gli agenti di cambio. (es. compravendita di valori immobiliari; gestione di patrimoni; assistenza x l’emissione di titoli).
L’insider trading permette di perseguire chi negozia valori mobiliari con “informazioni privilegiate”.
Le offerte pubbliche cioè l’OPA(offerta pubblico acquisto) e l’OPV(offerta pubblica vendita)
Le nuove aliquote fiscali sui proventi finanziari.
CLASSIFICAZIONE DEI VALORI MOBILIARI:
a) Fondi pubblici sono quote di prestito emesse dalle Stato,dagli enti pubblici territoriali (Comuni, Province, Regioni) o da società ad enti pubblici.
b) Fondi privati, emessi da società commerciali che consistono in:
• OBBLIGAZIONI quando rappresentano un prestito
• AZIONI rappresentano quote del capitale dell’impresa emittente.

La modalità con cui l’emittente remunera l’acquirente dei valori mobiliari da luogo alla divisione tra:
a) Titoli a reddito predeterminato, rappresentati dai titoli di stato e dalle obbligazioni. Danno un rendimento fisso, costante nel tempo.
b) Titoli a reddito variabile, rappresentato dalle azioni.
I valori mobiliari possono avere diverse durate. Possono essere:
a) Titoli a breve scadenza con durata max 1 anno BOT
b) Titoli a media scadenza con durata da 1 a 5 anni Btp, CCT e Obbligazioni.
c) Titoli a lunga scadenza con durata oltre 5 anni Btp, CCT e Obbligazioni
In base alla modalità di circolazione abbiamo:
a) Titoli nominativi cioè intestati alla persona.
b) Titoli al portatore cioè quando non risultano intestati a nessuna persona.
Dal punto di vista Fiscale troviamo i titoli:
• Soggetti a imposizione, quando i loro frutti (interessi, premi) vengono tassati.
LE OBBLIGAZIONI:
Obbligazioni private O vengono emesse dalle società allo scopo di reperire i mezzi finanziari da investire a lungo termine. Si dividono in:
ORDINARIE che danno diritto a ricevere un interesse periodico e alla scadenza il rimborso del capitale
CONVERTIBILI che alla scadenza possono essere convertite in azioni.
LE AZIONI:
Sono Titoli che rappresentano le quote uguali tra di loro in cui risulta suddiviso il capitale di una società x azioni o di una società in accomandita x azioni. I possessori di azioni risultano comproprietari del patrimonio della società stessa x cui l’investimento risulta a rischio. Le azioni possono essere:
Azioni ordinarie, che danno ai possessori i seguenti diritti:
• Diritto di voto nelle assemblee ordinarie
• Diritto di partecipare alla distribuzione degli utili e di riscuotere l’eventuale dividendo.
• Diritto di rimborso
• Diritto di opzione, cioè di precedenza nell’acquisto.
Azioni privilegiate, che danno precedenza nel riparto delle azioni.
• Non hanno diritto di voto nelle assemblee ordinarie ma l’hanno in quelle straordinarie.
azioni di risparmio,sn fatte x i risparmiatori e danno un maggior dividendo.No diritto voto straordinario
I VALORI DEI TITOLI:
Valore nominale stampato sul titolo. È l’importo sul quale si calcolano gli interessi per i titoli di Stato e le obbligazioni. Rappresenta il capitale sociale per le azioni.
Valore di emissione è il prezzo ke l’emittente richiede all’acquirente al momento dell’emissione dei valori mobiliari. Si confronta col valore nominale stampato sul titolo e può essere: alla pari se coincide con il valore nominale. Sotto la pari se il prezzo di emissione è < al valore nominale(tit. di Stato). Sopra la pari prezzo emissione > valore nominale. X i titoli azionari l’emissione sotto la pari è vietata.
Valore di rimborso prezzo che l’ente emittente pagherà al portatore alla scadenza del titolo.
Valore corrente V è il prezzo di mercato di un titolo. Dipende dalle contrattazioni effettuate.
TITOLI DI STATO T sono titoli che lo stato emette x avere soldi. Si dividono in:
B.O.T buoni ordinari tesoro. Sono titoli a breve con scadenza a 3, 6 e 12 mesi. Vengono comprati tramite asta competitiva. Il loro rendimento è legato all’inflazione ed è dato dalla differenza tra il VALORE NOMINALE DEL TITOLO e il PREZZO D’ACQUISTO.
B.T.P P Buoni del tesoro poliennali. Sono titoli che fruttano un tasso di interesse fisso, riscuotibile tramite cedole semestrali. Il rendimento è dato dalla differenza tra VALORE NOMINALE e PREZZO D’ACQUISTO.
C.C.T Certificati credito tesoro. Hanno scadenza media, attualmente di 7 anni. L’interesse varia con l’inflazione.
C.T.Z Certificati tesoro “zero coupon”. Hanno come rendimento la differenza tra il valore di rimborso e il prezzo d’acquisto.

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