Analisi e contabilità dei costi

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Testo

ANALISI E CONTABILITA' DEI COSTI: sintesi degli argomenti piu' importanti divisi per capitoli.

CAPITOLO 1: CONCETTI GENERALI
1) contabilità dei costi o CO.I oppure CO. Analitica;
2) legame tra CO.GE e CO. analitica;
3) definizione di contabilità dei costi;
4) la contabilità a consuntivo ;
5) la contabilità a costi preventivi o standard;
6) contabilità dei costi ed analisi degli scostamenti;
7) il problema di fondo della contabilità dei costi: imputazione dei costi indiretti;
8) le differenze fondamentali tra CO.GE e CO. Dei costi;
9) la CO.GE come contabilità a carattere sia economico sia finanziario;
10) la CO. Dei costi come contabilità a carattere puramente economico: soprattutto appunto dei costi;
11) la classificazione delle 5 tipologie di costi presenti nella CO.I;
12) sintesi dei costi speciali e dei costi comuni;
13) esempio di calcolo dei costi speciali: quantità fattore impiegato x prezzo unitario;
14) sintesi dei costi comuni;
15) esempio di ripartizione dei costi comuni: costo da ripartire x coefficiente di ripartizione;
16) i 2 criteri di ripartizione dei costi comuni: base unica e base multipla;
17) esempio di ripartizione su base unica;
18) esempio di ripartizione su base multipla;
19) ripartizione su base multipla e principio causale o funzionale: il legame;
20) costi speciali come : a) diretti; b) indiretti;
21) costi comuni: a) sono indiretti;
22) distinzione tra costi variabili e costi fissi: descrizione;
23) l'ulteriore scomposizione dei costi variabili in a) proporzionali; b)progressivi; c)degressivi; d) regressivi;
24) grafico e tipo di funzione dell'andamento dei costi variabili;
25) grafico e tipo di funzione dell'andamento dei costi fissi;
26) grafico e tipo di funzione dell'andamento dei costi complessivi;
27) rappresentazione grafica generale dei costi(a scaletta);
28) breve descrizione di costi semivariabili;
29) caso della diversificazione produttiva→i costi fissi possono essere speciali o comuni e i costi variabili sono speciali;
30) applicazione del direct costing ed obbligo di separazione dei costi fissi da quelli variabili;
31) descrizione dei costi controllabili e dei costi non controllabili;
32) costi parametrici o standard: controllabili oggettivamente;
33) descrizione dei costi discrezionali;
34) descrizione di costi effettivi e di costi ipotetici;
35) costi ipotetici come costi standard;
36) formula per il calcolo dei costi standard: quantità standard di risorsa x prezzo standard della risorsa;
37) costi effettivi come costi consuntivi;
38) contabilità a costi consuntivi e contabilità a costi standard: differenze;
39) costi complessivi e costi parziali: breve descrizione;
40) classificazione dei costi parziali in: a) costi variabili; b) costo primo o diretto; c) costo industriale;
41) differenze tra : a) costi costo industriale e costo variabile; b) costo industriale e costo diretto;
42) costo complessivo: costi da conto economico + un quid: breve descrizione;
43) se ho il costo complessivo posso sempre ricavare il costo parziale: il viceversa non vale;
44) il direct costing: descrizione;
45) il full costing : descrizione;
46) esempio di full costing;
47) esempio di direct costing;
48) il margine semilordo di contribuzione: esempio di calcolo dello stesso;
49) esempio di conto economico reddituale con il direct costing a due livelli(cioè incluso sia il margine lordo di contribuzione che quello semilordo di contribuzione);
50) esempio di conto economico con il full costing industriale;
51) i 3 scopi principali che si perseguono grazie alla contabilità dei costi;
52) distinzione tra : a) produzioni su commessa; b) produzioni per il magazzino[a)produzioni di serie; b) produzioni a flusso continuo];
53) il modo di operare delle aziende con produzione di serie;
54) il modo di operare delle aziende con produzione su commessa;
55) costi standard e incompatibilità con le produzioni su commessa;
56) la determinazione del costo di prodotto e le due rispettive metodologie: descrzione;
57) il costo di prodotto per centri di costo;
58) il costo di prodotto per attività o A.B.C.;
59) il metodo tradizionale: centri di costo;
60) il metodo innovativo: A.B.C.

CAPITOLO 2: LA CONTABILITA' PER CENTRI DI COSTO:
1) definizione di centro di costo;
2) che cosa s'intende per costi generali;
3) esempio di determinazione del tasso orario di costi generali partendo da valori previsionali;
4) contabilità per centri di costo: prodotti--→centri di costo--→risorse: la logica del calcolo del costo di prodotto per centri di costo;
5) contabilità per centri di costo e prodotti classificati per destinazione e non per natura;
6) centri di costi e principio causale: il nesso;
7) classificazione dei 3 tipi di centri di costo;
8) descrizione dei centri di costo produttivi;
9) " " " " " " ausiliari o di servizi;
10) " " " " " " funzionali;
11) iter di formazione del costo di prodotto per centri di costo(le 4 fasi);
12) iter di formazione del costo di prodotto per centri di costo graficamente;
13) l'imputazione dei costi ai centri di competenza: descrizione analitica;
14) classificazione dei 20 costi più comuni ai centri di costo: elenco;
15) imputazione ai centri di costo secondo il criterio della manifestazione numeraria(usata in CO.GE): incompatibilità;
16) la classifica dei costi di trasformazione industriale;
17) la classifica dei costi generali non industriali;
18) il costo manodopera: descrizione;
19) la MOD e la MDI;
20) la retribuzione diretta, differita ed a carico dell'azienda;
21) il costo stipendi tecnici: descrizione sintetica;
22) il costo forza motrice: descrizione;
23) la formula per determinare la ripartizione dei costi di forza motrice tra i vari centri di costo: potenza installata x tempo di funzionamento del macchinario;
24) il costo illuminazione: descrizione;
25) la formula per determinare il costo dell'illuminazione : watt installati x ore di funzionamento;
26) il costo combustibile: descrizione;
27) costo dei materiali ausiliari e di consumo: descrizione;
28) imputazione ai centri di costo dei costi ausiliari o di consumo: avviene in base ai buoni di prelievo;
29) il costo delle manutenzioni (esterne): descrizione;
30) il costo degli ammortamenti: descrizione;
31) i criteri da tenere presenti per il calcolo dei costi dell'ammortamento: a) il costo complessivo da ammortizzare; b) la durata del periodo di ammortamento; c) il criterio di ripartizione del costo; d) i criteri di imputazione degli ammortamenti ai vari centri di costo a cui competono;
32) ammortamenti a costi storici e a valori di sostituzione: i due esempi;
33) meccanismo delle quote pregresse: esempio;
34) valore di sostituzione;
35) ammortamenti: criterio delle quote costanti;
36) ammortamenti proporzionali;
37) il costo delle spese diverse industriali: descrizione: la non possibile imputazione ai centri di produzione;
38) non tutti i costi generali non industriali transitano per i centri: alcuni sono imputati direttamente al prodotto;
39) costo non industriale più importante: gli stipendi;
40) seconda fase: ribaltamento dei costi ausiliari sui centri produttivi: descrizione;
41) il costo officina manutenzione: descrizione;
42) la formula da cui si ottiene un coefficiente orario di costo relativo alla manutenzione: totale costi mensili del centro/totale ore schede manutenzione = coefficiente orario di costo moltiplicato per le ore impiegate presso i vari centri utenti;
43) il costo centrale elettrica: descrizione;
44) costo centrale elettrica: potenza installata x ore di funzionamento;
45) il costo centrale termica: descrizione;
46) costo centrale termica la formula: si ribalta in base ai m^3 occupati dagli stessi centri utenti;
47) il costo controllo di qualità: idem costo officina di manutenzione;
48) il costo per trasporti interni: descrizione;
49) il costo per tempi e modi: descrizione:
50) il costo per tempi e modi: si ribalta in genere in base al numero di operai dei centri utenti;
51) la terza fase: i costi funzionali;
52) il calcolo dei coefficienti unitari e le unità di prodotto;
53) la formula per il calcolo del coefficiente unitario di centro: coefficiente unitario di costo centro XY = totale costi imputati al centro XY/ quantità di produzione del centro XY.
54) I tempi di produzione: possono essere effettivi o assegnati(si preferiscono quelli assegnati);
55) Ultima fase: l'imputazione ai prodotti dei costi che non sono relativi né a centri produttivi, né a centri ausiliari o di servizio e né sono funzionali: cioè non transitano per i centri e questi si possono classificare nelle due categorie ai punti 56 e 57;
56) Il costo delle materie prime: descrizione;
57) Imputazione del costo delle materie prime: la formula: consumo x prezzo unitario; oppure rim. Iniziali + acquisti - rim. Finali(nel caso di un solo prodotto);
58) Nel caso di produzioni su commesse:le materie prime sono imputate ai prodotti o a) direttamente o b) da magazzino;
59) I 6 criteri di imputazione ai prodotti delle materie prime: a) prezzo effettivo di acquisto; b) prezzo medio; c) prezzo LIFO; d) prezzo FIFO; e) prezzo corrente; f) prezzo standard;
60) I tre criteri di imputazione al prodotto dei costi delle materie prime principali sono: a) prezzo LIFO; b) prezzo FIFO; c) prezzo medio(esempi numerici e descrizione dei tre suddetti casi);
61) LIFO e valorizzazione a prezzi storici;
62) FIFO e valorizzazione a prezzi recenti;
63) Altri costi direttamente imputati ai prodotti sono: a) progettazioni esterne; b) lavorazioni esterne; c) imballi; d) spese di spedizione; e) spese pubblicitarie; f) provvigioni di vendita; g) assicurazioni; h) rayalties; ecc;
64) Imputazione ai prodotti dei costi di tutti i centri produttivi: a questo punto sappiamo tutti i coefficienti unitari per tutti i centri, tutte le quantità prodotte per tutti i centri, dunque sappiamo il totale dei costi per ogni centro: quindi basta sommare tutti i totali dei costi dei singoli centri e si ottiene così il prezzo di prodotto con il metodo della contabilità dei costi per centri di costo;
65) Al punto 64 si aggiungono tutti i costi non transitati per i centri , cioè imputabili direttamente ai prodotti + tutta una serie di costi denominati generali(commerciali, finanziari, amministrativi) e si giunge al vero e proprio costo di prodotto;
66) Un esempio sul costo di trasformazione;
67) Un esempio completo sul calcolo del costo di prodotto;

CAPITOLO 3: L'ACTIVITY BASED COSTING:
1) cause che hanno portato all'introduzione dell'ABC;
2) differenziazione e qualità totale;
3) customer satisfation;
4) just in time;
5) il CIM: significato;
6) l'orientamento per processi e le attività: descrizione;
7) ABC come sinonimo di contabilità dei costi basata sulle attività e non sui centri di costo;
8) In che modi l'ABC mira a determinare il costo pieno di un prodotto?
9) Determinante di costo come sinonimo di cost driver delle varie attività;
10) ABC: i prodotti richiedono lo svolgimento di particolari attività e le attività richiedono l'impiego di risorse;
11) L'iter procedurale dell'ABC;
12) Attività come sinonimo di operazioni di gestione variamente aggregabili;
13) Il modello della catena del valore di Porter: descrizione analitica;
14) In generale il cost driver manifesta la causa dei costi di un'attività;
15) Cost driver driver immediato: fabbisogno di risorse di una data attività;
16) Cost driver finale o ultimo : costo delle attività a consuntivo;
17) I costi indiretti nell'ABC vanno imputati ai prodotti;
18) I costi dell'ABC da attribuire ai prodotti per il calcolo del costo pieno o totale di prodotto sono maggiori di quelli attribuiti dalla contabilità per centri di costo(vi si includono anche i costi indiretti non industriali);
19) Classifica delle attività di transazione;
20) La classifica di alcuni cost driver per prodotto;
21) Esempio di costi indiretti relativi ad una transazione;
22) Le due categorie di costi indiretti industriali;
23) Automatizzazione e legame con la tecnica dell'ABC;
24) I costi indiretti per attività generali di produzione: descrizione (imputazione simile alla contabilità tradizionale);
25) Schema di configurazione del costo industriale;
26) A questo punto per giungere al costo di prodotto basta aggiungere i costi commerciali, finanziari, amministrativi;
27) La sintesi delle fasi che caratterizzano la metodologia ABC(6 punti): descrizione analitica;
28) Schemi di calcolo del costo pieno di prodotto con l'ABC e con la contabilità tradizionale o per centri di costo;
29) Differenza fondamentale tra ABC e contabilità dei costi: è l'oggetto intermedio: da una parte le attività e dall'altra i centri di costo;
30) MRP: definizione;
31) Lo stretto legame tra ABC e progetti inerenti alla qualità totale e alla differenziazione;
32) I tre fondamentali scopi perseguibili attraverso l'uso dell'ABC;
33) Con l'ABC si parla di un costo pieno sui generis;
34) Le condizioni di applicabilità dell'ABC;
35) I limiti dell'ABC;
36) Incompatibilità tra contabilità per centri di costo e contabilità ABC , contemporaneamente;
37) Il break event point(BEP): descrizione analitica e rappresentazione grafica;

APPENDICE: I SISTEMI CONTABILI:
1) sistema contabile complessivo = CO.I + CO.GE.;
2) la qualità delle informazioni gestionali di un sistema contabile : descrizione;
3) rispondenza fiscale (modalità di presentazione delle informazioni e criteri di valutazione) sono irrinunciabili;
4) le componenti fondamentali di un sistema contabile: a) logiche di amministrazione; b) strumenti informatici; c)organizzazione;
5) sistema contabile ed obsolescenza: termini e sistema e.d.p.;
6) le possibili motivazioni del cambiamento di un sistema contabile: a) efficacia(migliorare la qualità dell'informazione), b) efficienza(ridurre i costi dell'informazione), c)stimolare e facilitare l'evoluzione organizzativa;
7) sistemi contabili in senso stretto: elaborano dati di tipo consuntivo interno all'azienda;
8) collegamenti tra CO.GE e CO.I: a) sistema duplice contabile(descrizione); b) sistema duplice misto(descrizione),c) sistema unico integrato(descrizione);
9) sistema unico integrato è il migliore;
10) sistemi contabili a costi effettivi/standard: descrizione;
11) sistema contabile a costi variabili/ pieni: descrizione;
12) sistemi contabili gestionali/civilistici: caratteristiche;
13) SUI: sistema unico integrato: una descrizione analitica;
14) I punti di forza del SUI;
15) Le codifiche del SUI: cenni;
16) Gli sviluppi della contabilità analitica recepiti dal SUI: cenni;
17) L'applicazione del criterio ABC applicato al SUI: cenni;
18) Le critiche mosse ai SUI: cenni;

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Esempio



  


  1. miriam

    cerco i riassunti del capitolo 1 dalla contabilità indistriale alla contabilità analitica

  2. Pia

    sto cercando gli appunti per una tesina