Adam Smith

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Categoria:Economia
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Testo

Adam Smith
Smith rivoluzionò la concezione economica del 700. Egli elaborò la prima teoria sul valore. Smith distingueva il valore in “d’uso” e “di scambio”. Il valore d’uso è il risultato di una valutazione del singolo; mentre il valore di scambio, scaturito dal mercato, misura la capacità di un bene di essere scambiato sul mercato con altri beni o con la moneta.
Smith sosteneva che il valore di ogni bene prodotto dipendeva dalla quantità e dalla qualità del lavoro, incorporata in esso (valore-lavoro contenuto). Nel momento in cui avveniva lo scambio, però, ogni bene assumeva un valore diverso, in base alla domanda e all’offerta (valore-lavoro comandato).
Questi due valori potevano all’inizio non coincidere ma nel tempo tendevano a uguagliarsi, in conseguenza del principio di concorrenza. Esso dice che la concorrenza fa si che in presenza di uno squilibrio tra domanda e offerta di un bene, il prezzo di mercato si modifichi al punto che alcuni operatori si rivolgano ad altri beni oppure siano stimolati ad acquistare o produrre una maggiore o una minore quantità di quel preciso bene.
Tuttavia la teoria di Smith del valore-lavoro di può applicare soltanto a un sistema pre-capitalistico (o sistema mercantile semplice) nel quale ogni soggetto è un produttore indipendente,proprietario di tutti i fattori produttivi, cioè il lavoratore è proprietario del prodotto in quanto possiede tutto ciò che serve per la realizzazione della produzion;nel sistema capitalistico, invece, entrano in gioco altri due momenti: quello produttivo e quello distributivo, in base al quale il prodotto viene distribuito nelle tre categorie del salario-lavoratore, profitto-capitalista e rendita-proprietario fondiario.
In questo modo i lavoratori percepiscono solo il salario di sopravvivenza, mentre i capitalisti percepiscono un guadagno maggiore che fa si di ricostituire le scorte iniziali e di pagare i salari dei dipendenti.
Da questo ne deriva che il valore-lavoro comandato risulta superiore al valore-lavoro contenuto.
Smith elaborò, quindi, due teorie del valore: una applicabile sul sistema pre-capitalista, fondata sul lavoro; l’altra invece applicabile al sistema capitalista, fondata, invece, sul costo di produzione.
Alla base delle teorie di Smith o meglio dell’attività economica ‘è il desiderio dell’uomo di guadagnare al fine di assicurarsi il benessere e la sicurezza, si delinea così, l’uomo economico.

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