Cicli economici

Materie:Appunti
Categoria:Economia Politica
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Testo

I CICLI ECONOMICI
Nell’economia capitalista si sono distinte fasi alterne di espansione e di recessione, ciò si definisce ciclo economico intendendo la regolarità nel manifestarsi di questi eventi.
FASI DEI CICLI:
• Fase di espansione (Inflazione): Aumento continuo del volume di produzione,di occupazione dei fattori produttivi,del livello generalizzato del prezzi e del reddito globale;
• Fase di crisi (Regresso):Momento nel quale s’interrompe il movimento di ascensione e ha inizio il punto di inversione superiore;
• Fase di contrattazione o recessione:Accentuata diminuzione del volume della produzione, dell’occupazione dei fattori produttivi,del livello generale dei prezzi e del reddito globale;
• Fase di ripresa: Nuova espansione in quanto il volume di produzione, sotto la spinta di un nuovo o maggior profitto, tende a riprendere un andamento ascensionale.
TIPI DI CICLI:
• Ciclo Kondratiev (periodi di 45-50 anni);
• Ciclo Juglar (durata media 8 anni, durata effettiva da 6 a 10 anni;
• Ciclo Kitchin (durata 40 mesi con oscillazione limitata.
Mostra l’andamento fluttuante dell’economia facendo riferimento ad 1 dei più importanti indicatori dell’economia di un paese (PIL). La linea che nel grafico abbiamo chiamato trend di crescita indica l’andamento tendenziale dell’economia nel periodo di tempo considerato.

RAGIONI DEI CICLI ECONOMICI:
Gli economisti attribuiscono la ciclicità economica a due tipi di fattori:
• Fattori esogeni: estranei al sistema economico (es clima,epidemie);
• Fattori endogeni: Cioè come alcuni fattori connessi alla natura e all’evoluzione del sistema economico, determinino l’andamento ciclico dell’economia.
TEORIE SUI CICLI ECONOMICI
• Classici e Neoclassici: non danno 1 spiegazione alla fluttuazione ciclica del sistema economico capitalistico perché accettano la legge degli sbocchi. Solo Marx riconobbe le crisi periodiche dell’economia capitalistica dimostro che per l’economia capitalistica la legge degli sbocchi non è valida perché la moneta in questo sistema non è solo mezzo di scambio ma anche capitale e non tutta la moneta viene spesa ma viene anche tesoreggiata dai capitalisti dando così origine a crisi da sottoconsumo;
• Keynes: Per l’economista inglese bisogna considerare in primo luogo le variazioni dell’attività d’investimento( infatti le fluttuazioni dell’investimento danno origine all’amplificazione del moltiplicatore degli investimenti che creano una spirale recessiva nel’andamento dell’economia;
• Monetaristi: sostengono che le fluttuazioni cicliche derivino da fattori estranei all’economia. Dando colpa alla domanda aggregata causata dalle variazione dello stock monetari in circolazione. Se infatti le autorità decidono di mettere in circolazione maggior moneta gli operatori economici acquisteranno maggiormente beni di consumo e di capitali determinando così un aumento di domanda aggregata e poi a fase di espansione dell’economia. Tale processo si concluderà con l’esaurirsi di capacità d’acquisto e quindi di domanda aggregata.(domanda aggregata= Consumi+Investimenti+spesa pubblica e in economia aperta dalla differenza tra esportazioni ed importazioni.).Con minor offerta di moneta che causerà una riduzione di domanda aggregata e questo processo si arresterà solo al termine di scorte di beni di consumo e di capitali;
• Schumpeter: Per questo economista le fluttuazioni cicliche sono originate dall’introduzione di innovazioni tecniche. Un ruolo fondamentale lo avrà l’imprenditore innovatore che dando esempio stimolerà gli altri imprenditori a percorrere la stessa strada favorita da riduzione dei costi di produzione ed aumento di output finale. Questo processo trova 1 freno nella non competitività che innescherà 1 periodo di crisi dove solo le imprese più eficienti sopravvivranno;
• Paul Samuelson: Analizzò la relazione tra moltiplicatore e acceleratore del ciclo economico e diede ciò come spiegazione delle fluttuazioni dell’economia. Il moltiplicatore è un meccanismo che consiste in 1 aumento degli investimenti che genera aumento del reddito nazionale più che proporzionale. L’acceleratore invece è un meccanismo che aumenta domanda aggregata inducendo gli imprenditori a investire. Questi due elementi combinati danno luogo alle fluttuazioni. Tutto ciò fino a che non si raggiungerà la piena occupazione dei fattori produttivi che spingerà le imprese a frenare la produzione e ci si avvierà ad 1 fase di recessione dl’economia.
STABILIZZATORI AUTOMATICI DEL CICLO ECONOMICO
Sono messi in atto per far fronte alle variazioni economiche e sono definiti automatici perché si azionano automaticamente ogni qualvolta si verifica 1 fase espansiva o depressiva:
• Prelievi fiscali(sia diretti che indiretti e in periodi di recessione il gettito fiscale incide in maniera minore sui redditi e sui consumi e rallenta la caduta di domanda caso contrario in momento di espansione);
• Sussidi di disoccupazione(se in crisi economica i redditi diminuiscono i sussidi ai disoccupati aumentano consentendo il mantenimento dei livelli di consumo e riducendo gli effetti negativi della fase recessiva contrario in caso di espansione);
• Previdenza sociale obbligatoria (in crisi economica i benefici si accrescono dato che molti lavoratori lasceranno il posto ai giovani che sosterranno i consumi e la domanda aggregata) .

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