Le aziende pubbliche

Materie:Riassunto
Categoria:Economia Aziendale

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Testo

LE AZIENDE PUBBLICHE

L Le Onlus (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale)
Nascono quando lo Stato deve ridurre i suoi interventi e risparmiare in alcuni settori. In questi settori assumono allora più importanza le Onlus: sono organizzazioni non lucrative che rispondono a bisogni di rilevanza pubblica. Esse hanno forma privatistica, in quanto possono assumere la forma giuridica di: associazioni, comitati, fondazioni, società cooperative…
Le Onlus svolgono attività socialmente rilevanti, come: assistenza sociale e socio-sanitaria, beneficenza, istruzione, sport dilettantistico, tutela e valorizzazione della natura o di beni artistici…
Per poter essere iscritte fra gli enti non commerciali devono possedere alcuni requisiti ed adempiere ad alcuni obblighi:
• Svolgere attività che non sia commerciale
• Non distribuire gli utili
• In caso di scioglimento, devono devolvere il patrimonio dell’ente ad un’altra associazione analoga.
• Iscrizione ad una speciale Anagrafe presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze
• Redigere un rendiconto apposito in caso di raccolte pubbliche di fondi

Agevolazioni fiscali: non concorrono alla formazione del reddito
• i fondi ricevuti in raccolte pubbliche
• i contributi corrisposti ad amministrazioni pubbliche per convenzioni
• le esenzioni su successioni, donazioni e incremento del valore degli immobili
• tassazione a forfait del reddito in base ad aliquote
• l’esclusione dal carattere commerciale dei bar e delle agenzie di viaggio delle sedi

l Il patrimonio delle aziende di erogazione
il patrimonio è composto da un complesso di beni. Esso ha un’importanza maggiore o minore a seconda che l’azienda si configuri come fondazione o come corporazione.
Il patrimonio si può distinguere sotto due aspetti:
• quantitativo: si valuta (in forma monetaria) il patrimonio netto
• qualitativo: si considera la funzione o la destinazione dei beni, per cui ci sono diverse categorie
o beni da reddito (terreni, fabbricati..), a carattere duraturo
o beni permanenti d’uso (mobili, attrezzi), beni durevoli
o beni di consumo (combustibili, generi alimentari…), che si esauriscono dopo un singolo consumo.
o Attività finanziarie (denaro in cassa, crediti a breve termine…)

A L’inventario
Serve a desumere la composizione e la consistenza del patrimonio di un’azienda. È un documento amministrativo che è compilato a intervalli pluriennali (ogni 5 o 10 anni, perché le aziende pubbliche non hanno un giro grande che fa cambiare di molto il patrimonio ogni anno). Ogni anno si redige la nota delle variazioni annuali del patrimonio, per misurare le variazioni che hanno cambiato la consistenza del patrimonio durante l’anno.
È obbligatorio tenere un registro degli inventari, dove si registrano anche le entrate/uscite dei beni.

/ La gestione
Gestione: complesso delle operazioni, coordinate fra loro, attuate per conseguire i fini aziendali.
Anche nelle aziende pubbliche è suddivisa in esercizi di durata annuale.

A L’aspetto patrimoniale della gestione
Le variazioni che il patrimonio può subire sono:
• permutazioni, variano il patrimonio senza alterarne la composizione (pagamento di debiti, riscossione crediti…)
• fatti modificativi, variano gli elementi del patrimonio ed incidono nel patrimonio netto (pagamento stipendi, salari, interessi, pagamento e riscossione fitti..)
• fatti misti, originano variazioni patrimoniali di segno opposto ma, essendo di importi diversi, non si compensano totalmente → determinano variazioni del patrimonio netto (pagamento debito con abbuono, pagamento rata di ammortamento mutuo…)

Con la somma algebrica (patrimonio netto finale – patrimonio netto iniziale) si può ottenere:
• avanzo patrimoniale, se il patrimonio netto aumenta
• disavanzo patrimoniale, se il patrimonio netto diminuisce

d Le previsioni
Gli enti pubblici hanno bilancio di tipo autorizzativo: ogni spesa deve essere preventivamente riportata nel bilancio di previsione per poter essere effettuata.
→ preventivi = serie di vincoli e autorizzazioni che l’organo deliberante impone ai responsabili dei vari servizi.
Le previsioni vanno sempre confrontate con le realizzazioni, perché il bilancio preventivo è vincolante: nel bilancio consuntivo non si può superare l’importo delle uscite previste, mentre c’è un minimo di flessibilità in più per le entrate.
n l’aspetto finanziario della gestione
La gestione finanziaria si distingue in entrate ed uscite

Entrate
classificazioni
Uscite
• Rendite e proventi di varia natura
• Redditi da lavoro
• Rendite e proventi patrimoniali (fitti, interessi, dividendi)
• Contribuzioni (imposte, tasse)
Entrate e spese correnti: le entrate derivano da rendite monetarie o dalla vendita di beni d’uso, mentre le uscite da spese per pagamenti di salari, etc.. o acquisto di beni d’uso
• Oneri e spese varie
• Acquisto di beni (materie prime)
• Vendita di beni
(terreni, fabbricati)
Entrate ed uscite straordinarie, per movimento di capitali. Le entrate derivano da vendite (terreni, fabbricati), accensione di mutui passivi ed estinzione di mutui attivi; le uscite contengono voci destinate a mantenere intatto il patrimonio, oppure nuovi investimenti.
• Acquisto di beni strumentali
• Estinzione di crediti concessi in precedenza a terzi
• Accensione di debiti di finanziamento
Non sono motivo di ricavo né spese.
• Estinzione di debiti di finanziamento ottenuti da terzi
• Riscossione di somme per conto di terzi
Entrate ed uscite per partite di giro
• Pagamento di somme per conto di terzi

Il risultato finanziario di competenza e di cassa
e dato da: totale entrate – totale uscite
Va valutato in base alle varie fasi delle entrate e delle uscite:

fasi entrate
Fasi uscite
• Previsione
Si stima l’entità delle somme da riscuotere
• Previsione
Si stima l’importo da pagare
• Accertamento
Viene rilevato il sorgere del credito ed il diritto a riscuotere la somma da un certo soggetto ad una certa scadenza
• Impegno
Giuiridicamente sorge per l’azienda l’obbligo di pagare un certo importo
• Riscossione
Incasso effettivo.
Prima si emette un reversale (documento autorizzativo). Operata direttamente, tramite tesoriere (di solito una banca incaricata) o un esattore.
• Liquidazione
Si determina definitivamente la somma da pagare, individuando scadenza e creditore.
• Ordinazione
Tramite mandato si autorizza il cassiere/tesoriere del pagamento
• Versamento
Quando l’esattore versa le somme riscosse all’ente
• Pagamento
Versamento della somma al creditore.
Bisogna distinguere:
• risultato finanziario di competenza = accertamenti – impegni.
Si tiene conto delle somme per le quali sorge l’obbligo di pagamento.
• Risultato finanziario di cassa = riscossioni – pagamenti

Alla fine dell’esercizio, alcune entrate/uscite in accertamento non saranno giunte alla riscossione. Ci saranno:
• residui attivi: entrate accertate ma non ancora riscosse.
o Crediti di bilancio: entrate accertate, ma non riscosse
o Crediti di tesoreria: entrate riscosse dall’esattore, ma non ancora versate all’ente
• Residui passivi: uscite impegnate ma non ancora pagate
o Debiti di bilancio: uscite impegnate, senza mandato di pagamento emesso
o Debiti di tesoreria: uscite con mandati emessi ma non ancora pagate

Situazione finanziaria tiene conto di varie relazioni:

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