L'analisi di bilancio

Materie:Riassunto
Categoria:Economia Aziendale

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Testo

RIASSUNTO MODULO 2
L’ANALISI DI BILANCIO
L’ANALISI DEL BILANCIO D’ESERCIZIO E LA SUA RICLASSIFICAZIONE (2.1)
Soggetti interessati alle informazioni di bilancio principali:imprenditore e soci di maggioranza, affiancati da numerosi portatori d’interesse: -soci di minoranza (devono valutare il rischio relativo al proprio investimento), -dipendenti(per la stabilità del loro posto di lavoro), -fornitori(devono valutare il grado di solvibilità dell’azienda), -clienti(interessati alla situazione finanziaria per poter ottenere eventuali dilazioni), -finanziatori(per valutare la capacità di rimborso dei prestiti erogati), -amministrazioni finanziarie, enti locali e altre pubbliche istituzioni(interessati all’andamento di tutte le imprese per prendere provvedimenti in materia fiscale, territoriale e nazionale), -collettività(interessati all’occupazione e alla crescita economica che l’azienda garantisce).
Bilancio sociale: particolare resoconto con la funzione di fornire informazioni qualitative e quantitative riguardanti l’impatto dell’attività etico – sociale.
Bilancio ambientale: molto diffuso nei paesi del nord Europa e nord America, ha lo scopo di fornire informazioni relative al livello di impegno della risorsa “ambiente”nei processi aziendali di produzione e cosumo.
ANALISI DI BILANCIO:
Ha la finalità di permettere la verifica e l’interpretazione della gestione trascorsa (indagine storica) e permette di orientare il lettore nei suoi comportamenti futuri (indagini prospettiche
L’analisi si sviluppa in più fasi: 1-interpretazione dei dati di bilancio
2 –riclassificazione dello stato patrimoniale e del conto economico
3 –analisi strutturale, analisi per indici, analisi per flussi e valutazione critica dei risultati.
1 - Interpretazione dei dati di bilancio:
1. letterale
2. revisionale
3. prospettica
Letterale: consiste nell’individuare il significato e il contenuto delle singole voci, alcune delle quali non sono di facile comprensione e richiedono conoscenze tecniche (ratei o risconti)
Revisionale: ha la finalità di verificare l’attendibilità dei dati esposti in bilancio. Consiste nell’accertare che siano stati rispettati regole e criteri stabiliti dalla legge. Revisione contabile effettuata nelle società che fanno ricorso al capitale di rischio da una società di revisione, nelle società che non fanno ricorso al capitale di rischio da un revisore contabile o da una società di revisione.
Prospettica: attraverso il confronto di bilanci consecutivi della stessa azienda, consente di individuare le linee di tendenza delle variabili aziendali e fare delle previsioni sugli sviluppi gestionali futuri.
L’interpretazione prospettica si realizza attraverso differenti metodologie, tra loro complementari: analisi per indicatori, analisi per indici, analisi per flussi.
2 – Riclassificazione di SP e CE:
E’ basata sulla scomposizione e sull’aggregazione delle voci, secondo una logica coerente con la finalità dell’indagine.
Riclassificazione SP: Limiti:La struttura della SP non si presta ad essere utilizzata nelle analisi finanziarie, in quanto non esprime le caratteristiche di liquidità e di esigibilità dei singoli elementi. Infatti:
• attività divise in attivo circolante e immobilizzazioni in relazione alla destinazione economica
• debiti non sono distinti in base alla loro esigibilità
• alcune voci, come crediti verso soci, ratei e risconti, debiti TFR sono in classi a se stanti
Quindi: attività sono riclassificate in base al ruolo che rivestono nell’ambite della gestione, le passività in base alla natura delle diverse fonti di finanziamento. Questo non permette un analisi della situazione patrimoniale dell’impresa.
Riclassificazione: Gli elementi dell’attivo costituiscono gli impieghi, gli elementi del passivo le fonti di finanziamento.
Impieghi: esprimono il complesso degli investimenti dell’azienda esistenti in un dato istante, caratterizzati da differenti tempi di realizzo.
Fonti:costituiscono i mezzi di copertura degli impieghi, divisi a seconda dei diversi tempi di restituzione.
Riclassificazione CE: Il conto economico può essere redatto a valore aggiunto o a costi e ricavi del venduto.
Conto economico a valore aggiunto:consiste nella classificazione dei fattori produttivi in fattori interni (che fanno parte della combinazione produttiva aziendale, come impianti, personale, ecc.) e fattori esterni (acquisiti dall’azienda per lo sviluppo del ciclo produttivo, come materie prime e servizi operativi).
Valore aggiunto: rappresenta la parte di valore della produzione che residua dopo aver coperto i costi dei fattori produttivi esterni e che consente di remunerare i fattori interni e di coprire gli oneri delle altre aree gestionali. Conto economico a costi e ricavi del venduto: Rileva i costi in funzione della loro destinazione, classificandoli in relazione della loro area funzionale:
• Costi industriali, connessi alla funzione di produzione
• Costi di amministrazione, imputabili alla funzione amministrativa
• Costi di distribuzione, Propri della funzione commerciale
3 – Analisi di bilancio:
Esistono 3 tipi di analisi:
Analisi strutturale: Attraverso il confronto tra gruppi di grandezze dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale, consente di ottenere dei risultati idonei a fornire alcune fondamentali informazioni sulla struttura delle fonti e degli impieghi
Analisi per indici: Gli indici sono rapporti tra valori desumibili dal bilancio; se attentamente esaminati, consentono un’efficace interpretazione della realtà d’impresa, sia in relazione alla gestione trascorsa che in senso prospettico
Analisi per flussi: approfondisce le indagini inerenti all’aspetto finanziario, quindi contribuisce a fornire indicazioni sullo stato di salute dell’azienda, integrando le altre analisi.
A differenza delle altre analisi quella per flussi tende a spiegare le motivazioni dei cambiamenti avvenuti.
ANALISI DI BILANCIO PER INDICI (2.2)
Gli indici sono rapporti tra valori generalmente desumibili dal bilancio d’esercizio che, opportunamente comparati nel tempo e nello spazio, permettono di interpretare la realtà aziendale, assumendo un’elevata importanza segnaletica.
Comparazione:
Temporale:Gli indici vengono confrontati con quelli tratti da una serie storica di bilanci della stessa azienda; vengono fornite indicazioni significative soltanto se, per la redazione dei bilanci analizzati, sono stati adottati criteri di valutazione costanti.
Interaziendale (nello spazio): Confronto degli indici con quelli di aziende operatrici nello stesso settore per studiare differenze ed analogie con la concorrenza; l’attendibilità delle conclusioni dipende dal gradi omogeneità dei criteri di valutazione adottati nella redazione dei bilanci posti a confronto.
L’analisi degli indici si divide in:
• Analisi patrimoniale
• Analisi finanziaria
• Analisi economica
Analisi PATRIMONIALE:Vengono calcolati indici di struttura o rapporti di composizione, che hanno la finalità di evidenziare l’esistenza o meno di condizioni di equilibrio nella composizione delle fonti e degli impieghi.
Indici di struttura: semplici (misurano l’incidenza di ciascuna classe di impieghi o fonti sul totale degli impieghi) o composti (mettono in rapporto singole classi di impieghi o di fonti tra loro)
Indici: elasticità e rigidità degli impieghi, incidenza debiti a breve e medio/lungo, dipendenza e indipendenza finanziaria
Analisi FINANZIARIA: Si verifica l’esistenza o meno di condizioni di equilibrio finanziario, è necessario analizzare le relazioni esistenti tra fonti e impieghi.
Indici: current ratio, acid ratio, quick ratio.
Analisi ECONOMICA: L’obbiettivo di ogni impresa è il conseguimento di un risultato economico positivo a fine esercizio. Ai fini di una corretta analisi della redditività non è sufficiente constatare l’esistenza o meno di un utile,ma è indispensabile approfondirne l’origine.
Per questo bisogna conoscere i risultati economici della gestione caratteristica, extra-caratteristica, finanziaria e straordinaria.
Indici: ROE, ROI, ROD, ROS, leverage
ANALISI PER FLUSSI E IL RENDICONTO FINANZIARIO (2.3)
Il rendiconto finanziario è un prospetto che offre la descrizione dei movimenti patrimoniali che, nel corso dell’esercizio, hanno prodotto o assorbito risorse finanziarie.
Questo rendiconto finanziario permette di effettuare l’analisi dei flussi finanziari
L’analisi dei flussi finanziari ha la finalità di evidenziare e interpretare le variazioni intervenute nella situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda, mettendo a confronto i valori assunti da determinati aggregati di voci in due momenti differenti.
RENDICONTO FINANZIARIO: Esistono 2 modelli:
Delle variazioni di capitale circolante netto: Il capitale circolante netto deriva dalla differenza tra l’attivo circolante e le passività a breve, ed è l’espressione della solidità finanziaria a breve termine dell’azienda.
Delle variazioni di liquidità: La dinamica finanziaria dell’azienda, nel breve periodo, può essere analizzata facendo riferimento a un campo di variabili più ristretto rispetto a quello esaminato per il capitale circolante netto.
Quindi questo rendiconto finanziario evidenzia solo le variazioni avvenute nell’esercizio tra i valori delle liquidità immediate e contiene la rappresentazione del cash flow
CASH FLOW: è la differenza tra i flussi monetari in entrata e quelli in uscita che si è manifestata in un determinato arco di tempo, modificando l’entità delle risorse monetarie che erano a disposizione dell’impresa all’inizio del periodo considerato.
Cash flow di periodo: E’ il flusso di cassa riferito ad un esercizio
Rappresenta quindi la variazione che le risorse monetarie dell’impresa disponibili all’inizio di un esercizio subiscono per effetto della gestione nell’arco dell’esercizio.
-Determinato da differenza tra cash inflow(tutto le forme di incasso) e cash outflow(rappresentato da pagamenti immediati)
Cash flow operativo: E’ un componente del cash flow di periodo.
Rappresenta la variazione di cassa provocata dalle operazioni di acquisizione di fattori produttivi a veloce ciclo di utilizzo e dalla cessione dei prodotti derivati dall’attività d’impresa.

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