Imprese industriali e sistema informativo

Materie:Appunti
Categoria:Economia Aziendale

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Testo

IMPRESE INDUSTRIALI
La produzione, intesa come attività per ottenere beni o servizi per soddisfare i bisogni umani, comprende due tipi di attività:
- produzione indiretta: attività di trasformazione economica e svolgono una funzione di intermediazione negli scambi come ad es nelle imprese mercantili.
- produzione diretta: sono le attività che attuano una trasformazione fisico-tecnica di materie prime o semilavorati per avviarle al consumo finale. È tipica delle imprese industriali
I risultati della produzione diretta possono essere beni utilizzabili dai consumatori finali oppure sono utilizzabili in altre attività produttive come materiali da trasformare (semilavorati) o come mezzi di produzione (beni strumentali). (es zucchero e burro.)
L’impresa industriale è un’azienda di produzione diretta che attua la trasformazione fisico-tecnica di materie prime o semilavorati in prodotti finiti attraverso due tipi di fondamentali processi:
- produzione in senso stretto: che consiste nella trasformazione fisica dei materiali.
- il montaggio o assemblaggio (unione di due o più parti provenienti da lavorazioni precedenti)
La globalizzazione è la crescente interdipendenza economica di tutti i paesi del mondo. Si tratta del fenomeno più rilevante nella nostra epoca perché coinvolge la sfera politica, economica e culturale di tutti gli abitanti della terra. Un fattore della globalizzazione è dato dall’ allargamento dei mercati mediante l’abbattimento di barriere doganali e il crescente sviluppo di paesi emergenti come Cina e India. Questo fenomeno ha portato le imprese italiane ad avere maggiore competizione. Le imprese per competere con i nuovi paesi emergenti hanno bisogno di investire di più nelle risorse umane e nei servizi al cliente. La vera ricchezza aziendale non è più il capitale finanziario, ma il capitale umano che assume un ruolo molto importante per garantire lo sviluppo. Le carte vincenti per il successo sono la motivazione delle risorse umane, la cultura d’impresa, la reputazione, la forza del brand, la vivacità di pensiero e la ricerca e l’innovazione continua. Questi fattori intangibili non si possono replicare, rappresentano il patrimonio genetico che distingue un’azienda da un’altra. Visti in dettaglio c’è:
==> Soddisfazione del cliente: è un elemento importante nella strategia produttiva e commerciale delle imprese industriali, le imprese devono fare ricerche di mercato per individualizzare le caratteristiche, i gusti, le esigenze della propria clientela tipo le modalità di consegna, pagamento qualità dei prodotti. L’attenzione dedicata ai clienti dev’essere continua in quanto i gusti del cliente possono cambiare rapidamente. Quindi è sempre più importante ridurre il time to market cioè il tempo che intercorre tra la decisione di fabbricare un prodotto e il suo lancio sul mercato.
==> Innovazione tecnologica: Ci sono vari tipi di innovazione:
➢ Innovazione di prodotto/servizio: creazione di prodotti e servizi nuovi
➢ Innovazione di processo: aumentando l’efficienza dei processi produttivi, permettendo cosi al sistema produttivo una notevole flessibilità, cioè capacità di produrre in tempi brevi e sostenendo i costi prodotti nuovi.
➢ Innovazione di marketing: miglioramento della promozione e della distribuzione del prodotto.
➢ Innovazione di management: rinnovamento del personale, con persone con maggiori competenze.
Per garantire il successo è necessario sviluppare strategie su aspetti come:
- la leadership: rappresentata dal comando, dalla guida, dalla supremazia.
- il knowledge management: consente di attivare le azioni più idonee in base alle risorse e ai mezzi disponibili.

==> La qualità totale: ha come obiettivo quello di migliorare tutti i servizi connessi alla produzione dei beni, alla loro distribuzione e ai rapporti con la clientela. Quindi riguarda oltre le caratteristiche del prodotto anche i servizi accessori ad esso connessi come ad es far fronte a tutti gli ordini, qualità dell’assistenza successiva alla vendita, aumento garanzia e qualità negli interventi di manutenzione, qualità delle tecniche di comunicazione nei confronti della clientela. Oltre alla qualità totale, l’impresa deve raggiungere anche una qualità sociale, che consiste nell’immettere sul mercato prodotti sicuri, affidabili e che non danneggiano molto l’ambiente. Le imprese chiedono anche delle certificazioni ISO sui loro miglioramenti.
==> Nuovi sistemi di gestione della produzione: ad es il sistema del just in time, che consiste nel fabbricare prodotti nelle quantità e nei tempi richiesti dal mercato, riducendo le scorte di materiali e prodotti finiti, annullando i tempi di consegna e azzerando i costi di stoccaggio. Il just in time si fonda sul Kanban (scheda) che e un sistema organizzativo nel quale ogni reparto produttivo preleva dal reparto precedente i componenti che gli servono per la propria fase di produzione. Questo avviene sulla scorta di apposite schede a forma di cartellino che possono essere Kanban di prelievo (stabiliscono il tipo e la quantità di materiali che il reparto a valle deve prelevare dal reparto a monte) kanban di produzione ( specifica la quantita che la fase a monte deve fabbricare). In molti casi i reparti a monte sono costituiti da fornitori esterni, è il caso dell’esternalizzazione che è la pratica che affida a terzi il compimento di alcune fasi del processo produttivo.
==> Molto importante è considerata anche l’informativa societaria infatti, le imprese devono integrare al bilancio contabile che non è più sufficiente per valutare la capacità dell’impresa a competere in futuro, anche altri bilanci. Ad esempio:
• il bilancio ambientale: è uno strumento che fornisce a tutti i destinatari informazioni e dati sull’ impatto ecologico e le strategie per diminuirlo.
• il bilancio dell’intangibile: ha lo scopo di controllare gli aspetti intangibili del mercato che garantiscono la competitività dell’impresa.
Altri strumenti di informazione sono il sito internet, brochure o articoli.
All’avvio di una nuova attività industriale è importante stabilire la più conveniente localizzazione, cioè la scelta del luogo o dei luoghi in cui sarà svolta l’attività produttiva. A volte la scelta è obbligata ad es per le imprese navali per le altre imprese la scelta è effettuata in base alla soluzione che si presenta più vantaggiosa sotto il profilo economico. I fattori che determinano la scelta sono:
• costi di trasferimento: (come trasporto assicurazione) per le materie prime (dai luoghi di approvvigionamento agli stabilimenti) e i prodotti finiti (dagli stabilimenti ai mercati di sbocco). Perciò la localizzazione può avvenire:
- vicino ai mercati di approvvigionamento e quindi si avranno costi di trasporto minimi, rifornimenti più rapidi con un livello di scorte da mantenere più basso.
- vicino ai mercati di vendita: una scelta poco utilizzata perchè il mercato di vendita può anche cambiare
- zone intermedie: tra luoghi di approvvigionamento e di vendita.
• costi di trasformazione: perché oltre che rendere minimi i costi si deve anche massimizzare il risultato economico d’impresa. Altri fattori che influisce sulla localizzazione sono:
- personale: si tende ad aprire stabilimenti in paesi in cui il costo del lavoro è basso come sud est asiatico, nord africa o est europeo.
- presenza di adeguate infrastrutture: buon sistema di viabilità e trasporti, servizi pubblici efficienti e se si tratta di una stato estero, la stabilità politica.
- incentivi pubblici: dati dallo stato o da altri enti pubblici sotto forma di agevolazioni fiscali, previdenziali o finanziamenti a tasso agevolato o a fondo perduto.
CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI
* In base al settore merceologico: cioè in base al settore di attività nel quale operano ci sono le imprese dei prodotti energetici, e le imprese manifatturiere (tipo tessili, alimentari).
* Secondo i ritmi della produzione:
- imprese a produzione continua cioè che svolgono la loro attività senza interruzioni durante tutto l’anno.
- imprese stagionali: svolgono la loro attività solo in alcuni periodi ad esempio gli impianti sciistici o le stazioni balneari.
* Secondo le modalità di produzione:
- produzioni a flusso continuo: si ottiene un solo tipo di prodotto finito. Le lavorazioni procedono senza interruzione 24 ore su 24 e per diversi giorni consecutivi con tempi brevi di fermata, c’è molta produttività, ma poca flessibilità produttiva. Ad es la petrolchimica o la siderurgia.
- produzioni a lotti: c’è una differenziazione della produzione. Si è in grado di lavorare diversi tipi di prodotti.
- produzione a prodotti singoli (job shop): realizzazione dei prodotti su specifica richiesta del cliente. Si ha un prodotto personalizzato. Ad es costruzione di navi, aerei , ponti.
* Secondo la destinazione della produzione:
- per il mercato: le imprese producono in base a quanto prevedono di vendere sul mercato. In genere producono prodotti standardizzati cioè con le stesse caratteristiche decise dall’impresa che soddisfano le esigenze della clientela.
- su ordinazione: sono le imprese che avviano la produzione in base agli ordini provenienti dalla clientela. Riguarda prodotti singoli quindi si parla di produzioni a progetto, oppure riguarda prodotti standard cioè prodotti di un certo tipo che l’azienda produce in diversi colori, dimensioni, e infine c’è la commessa che può consistere nella trasformazione di materie prime, semilavorati in prodotti finiti e si parla cosi di lavorazioni per conto terzi.
- sia magazzino che ordinazione: si base in parte sulle vendite previste, e in parte sugli ordini ricevuti.
STRUTTURA PATRIMONIALE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI:
Nel patrimonio di funzionamento, le attività sono rappresentate dagli impieghi (immobilizzazioni e attivo circolante) mentre le passività e il netto, indicano le fonti di finanziamento (capitale proprio e capitale di terzi).
La struttura patrimoniale delle imprese industriali, è caratterizzata dalla prevalenza delle immobilizzazioni rispetto alla consistenza dell’attivo circolante. Questo determina una certa rigidità (cioè non modificabile nel breve termine) e contribuisce a spiegare la rilevanza dei costi fissi (ossia cosi che non variano al variare entro certi limiti della quantità prodotta).
ORGANIZZAZIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI:
L’organizzazione aziendale è il risultato del coordinamento di risorse di cui l’azienda dispone (come personale, beni strumentali) e le strutture i meccanismi operativi che l’azienda utilizza nell’impiego di queste risorse al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati. In ogni sistema organizzativo aziendale si possono individuare:
- organizzazione fisico-tecnica: riguarda i problemi connessi alle tecnologie e ai modi di produrre.
- organizzazione del fattore umano: riguarda la risorsa umana, cioè il personale, che deve avere un’elevata professionalità, aperto ai cambiamenti, deve avere spirito di gruppo e deve essere fortemente motivato nel proprio lavoro. Gli elementi che caratterizzano il sistema organizzativo sono:
STRUTTURE ORGANIZZATIVE: Hanno lo scopo di definire:
- la divisione del lavoro: attribuendo a ciascuno le diverse funzioni
- la distribuzione del potere decisionale nell’ambito della struttura e l’attribuzione delle responsabilità
- coordinamento delle azioni delle varie unità organizzative
Nella divisione del lavoro ci sono due modi per assegnare i compiti alle varie persone:
1) Profilo verticale: il rapporto è di tipo gerarchico. Il potere decisionale viene suddiviso dall’alto al basso. Si distinguono 3 livelli ai quali corrispondo 3 categorie di organi:
- organi istituzionali: assemblea dei soci e consiglio di amministrazione.
- organi direttivi: le direzioni generali
- organi esecutivi: servizi, uffici, reparti.
2) Profilo orizzontale: suddivide le attività e le risorse aziendali tra i diversi organi secondo i criteri di specializzazione, che sono:
- per funzione: in base alle funzioni aziendali (marketing, finanza)
- per prodotti: in base ai diversi tipi di prodotti (es la fiat che fa automobili e abbigliamento)
- per area geografica: in base a dove sono collocate le aziende (nazionali, internazionali o nord-sud)
- per progetto: in base alle diverse opere che l’azienda realizza : riguarda prevalentemente le aziende che operano su commissione (es impresa industriale che costruisce una strada)
I principali modelli organizzativi che si caratterizzano per il differente criterio con cui attuano la divisione orizzontale del lavoro sono:
La struttura funzionale: ha varie caratteristiche
- le attività sono raggruppate per funzioni gestionali omogenee.(marketing, finanza)
- principio della specializzazione dei capi di grado elevato e intermedio, cioè che ciascuna unità produttiva può ricevere ordini da più superiori.
- è chiamata anche plurifunzionale quando il trincio della specializzazione è applicato più volte a tutti i livelli gerarchici. È formato da 3 livelli organizzativi primo livello (direzione generale), secondo livello (varie direzioni di funzioni) , terzo livello ( formato dai settori e servizi).
- è di tipo accentrato: perché la delega di potere dalla direzione generale alle singole direzioni di funzioni, riguardano solo i problemi relativi alla specifica area funzionale.
- è adatta a imprese non molto grandi.
La struttura divisionale o multidivisionale: ha le seguenti caratteristiche
- riguarda aziende di grandi dimensioni.
- le attività vengono raggruppate per aree geografiche, per linee di prodotti.
- è di tipo decentrato in quanto le divisioni hanno propria autonomia organizzativa e decisionale.
- il coordinamento della gestione spetta alla direzione generale.
I vantaggi sono migliore e più efficace coordinamento dell’ attività aziendale , maggiore tempestività nel prendere le decisioni operative.
I limiti sono possibili conflitti tra le divisioni in merito all’assegnazione delle risorse (riguardo il personale e i mezzi finanziari da investire) e possibili conflitti tra le divisioni e gli organi centrali di staff.
La struttura matrice: ha i seguenti caratteri
- è utilizzata da aziende di grandi dimensioni che operano per progetti, realizzando su commessa prodotti singoli complessi.
- divisione del lavoro per funzione e per progetto ci sono 2 linee di comando: responsabile funzionale a cui il relativo personale continua a rispondere; project manager, capo progetto il quale dirige, coordina e gestisce i soggetti assegnati al progetto.
- a progetto ultimato l’unità organizzativa si scioglie.
La struttura matrice può essere rappresentata:
- in modo orizzontale: ogni riga individua i gruppi interfunzionali che formano l’unità organizzativa di progetto
- in modo verticale: ogni colonna rappresenta tutti i soggetti appartenenti alla stessa funzione
I vantaggi sono un’elevata flessibilità riguardo le risorse umane, addestramento al coordinamento e alla cooperazione, aumentare la formazione del personale spostandolo da un progetto all’altro, consente di eseguire economie di scala.
Gli svantaggi sono legati alla sua complessità e difficoltà di gestione.
I nuovi orientamenti: le imprese ricercano sempre più maggiore flessibilità organizzativa e decisionale. Il reengineering porta ad una riprogettazione della struttura organizzativa, mentre con l’empowerment: si ha un impoverimento dei livelli gerarchici , e una maggiore autonomia decisionale delle persone. Espressioni di questo processo sono:
==> organizzazione snella (lean organization) : si ha una rapida assunzione delle decisioni, il lavoro di gruppo diventa fondamentale, c’è più autonomia decisionale. Si ha un risparmio di costi e una comunicazione diretta fra i soggetti.
==> organizzazione che apprende (learning organization): l’impresa deve porsi dei termini. Si cerca di coinvolgere le persone, valorizzando le capacità e la creatività dei singoli e dei gruppi. Favorisce la creazione e l’acquisto delle conoscenze, che consentono all’azienda di prevedere i cambiamenti, e adattarsi meglio al mercato.
LA GESTONE E I SUOI PROCESSI:
La gestione è il sistema unitario di operazioni tra loro coordinate per il raggiungimento delle finalità perseguite dal soggetto aziendale.
Nelle imprese industriali si possono distinguere i seguenti processi:
- processi di finanziamento: con i quali l’impresa ottiene i mezzi necessari per svolgere la propria attività.
- processi di investimento: sono i mezzi utilizzati per acquisire i fattori produttivi come fonti di energia, servizi.
- processi di trasformazione economico-tecnica: con questi processi i fattori produttivi sono tra loro combinati per ottenere prodotti finiti o sottoprodotti.
- processi di disinvestimento: recupero finanziario dei mezzi impiegati attraverso la vendita dei risultati della produzione.
I processi di finanziamento, investimento e disinvestimento costituiscono i gatti di gestione esterna in quanto pongono l’azienda in contatto con terzi; mentre i processi di trasformazione economico-tecnica costituiscono i fatti di gestione interna.
SCELTE RELATIVE ALLA PRODUZIONE:
devono essere attuate in modo da raggiungere con efficienza gli obiettivi ad essa assegnati. L’efficienza di un processo produttivo è data dal rapporto tra le risorse impiegate (input) e la quantità di prodotti ottenuti (output). Le scelte riguardano:
==> dimensione della capacità produttiva: la capacità produttiva è data dalla quantità di prodotti o servizi che riesco a produrre in un arco di tempo, e dalla capacità produttiva dei singoli impianti e macchinari nel processo produttivo. Un sovradimensionamento degli impianti può portare a maggiori costi sulle singole unità prodotte, mentre un sottodimensionamento può provocare interruzioni nei flussi produttivi. Sulla capacità produttiva influisce anche la stagionalità delle vendite cioè se le vendite sono destinate ad un periodo preciso: e politica del make or buy cioè se produrre all’interno o acquistare dall’esterno determinati beni.
==> Frazionamento della capacità produttiva: consiste nel raggiungere vari obiettivi, come flessibilità ed elasticità della produzione, riduzione dei costi di trasporto e distribuzione.
==> Flessibilità ed elasticità:
- per flessibilità: si intende la capacità di introdurre prodotti nuovi, in tempi brevi e con costi sostenuti.
- per elasticità: si intende l’attitudine del sistema produttivo di cambiare in tempi brevi e con costi sostenuti il volume di produzione di tutti o di alcuni prodotti in relazione alla domanda di mercato.
==> Automazione dei processi produttivi: si ha con la sostituzione della macchina all’uomo. questo porta ad ampliare la gamma di prodotti realizzabili, ottenere prodotti qualitativamente più alti, adattare il prodotto a esigenze del cliente.
SCELTE RELATIVE AGLI APPROVVIGIONAMENTI
Ha lo scopo di acquistare i fattori produttivi sul mercato assicurando quantità, qualità. Nell’ambito delle scelte di approvvigionamento ci sono:
- la politica di decentramento : detta anche outsourcing
- scelte relative ai materiali: bisogna tener conto del rischio di approvvigionamento cioè della disponibilità dei materiali sul mercato, della possibilità di sostituzione puntualità delle consegne, e l’incidenza dei materiali sul risultato economico cioè bisogna considerare i costi di trasporto, magazzino, imballo oltre al prezzo praticato dal fornitore.
- scelte relative alle fonti di approvvigionamento: sono rappresentate dalle imprese in grado di fornire i beni e servizi necessari allo svolgimento dell’attività produttiva aziendale. La politica di queste fonti può essere orientata ad acquistare presso un unico fornitore e differenziare il rischio di approvvigionamento scegliendo più fornitori.
- scelte relative ai rapporti con i fornitori: le imprese hanno adottato nei confronti dei fornitori strategie di interventi di natura tecnologica (collaborando con loro alla progettazione di impianti e macchinari), qualitativa ( estendendo la propria politica di qualità in modo da prevenire eventuali difetti), programmatica (formulando piani di acquisto in breve tempo secondo la logica del just in time), finanziaria (concordando nuove modalità di regolamento degli acquisti).
LA GESTIONE : la gestione può essere esaminata sotto vari aspetti:
-aspetto tecnico: riguarda i processi interni di trasformazione
-aspetto finanziario: riflette le variazioni provocate dalle operazioni nei valori finanziari.
-aspetto economico: riguarda le variazioni del capitale proprio, e le variazioni che esso subisce.
Le operazioni di gestione si possono dividere in:
-gestione caratteristica: riguarda le operazioni relative ai processi di acquisizione (acquisto materie prime), trasformazione(es iniziali, rimanenze finali, resi su acquisti, costi patrimonializzati), vendita(vendita prodotti finiti, semilavorati), distribuzione(costi di trasporto, provvigioni premi per agenti), amministrativi(consulenze, spese postali, spese per gli amministratori).
- gestione finanziaria: è formata dalle operazioni di negoziazione, remunerazione e rimborso dei finanziamenti ottenuti. (tutti i vari interessi)
- gestione patrimoniale: riguarda le operazioni di investimento, amministrazione e disinvestimento dei beni estranei alle gestione caratteristica dell’impresa (costi di manutenzioni e riparazioni, ammortamenti beni non strumentali, fitti attivi, plusvalenze su beni non strumentali.)
-gestione straordinaria: comprende i componenti di reddito estranei all’esercizio in corso. (minusvalenze e plusvalenze straordinarie, sopravvenienze attive e passive,imposte anni precedenti)
-gestione fiscale: operazioni relative alle imposte sul reddito

IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
Il sistema informativo aziendale, è composto dalle persone, strutture e risorse impiegate per raccogliere dati, elaborarli e farli diventare informazioni. E’ importate avere un sistema informativo in azienda per prendere decisioni, sapere ad esempio quanto ho in magazzino per poter poi acquistare. Il sistema informativo aziendale è costituito dai seguenti elementi:
• Flussi di informazione: sono i flussi provenienti dai diversi processi di elaborazione e sono destinati: all’interno dell’azienda per programmare e controllare in modo efficiente la gestione e l’organizzazione, e all’esterno per fornire ai terzi le informazioni che la legge rende obbligatorie o che gli organi aziendali ritengono appropriato comunicare.
• Le procedure: per la raccolta ed elaborazione dati
• I metodi e gli strumenti: con cui vengono raccolti e trasmessi i dati
• Le persone: che si occupano della raccolta, elaborazione e archiviazione dati.
Le informazioni dirette all’interno dell’azienda, hanno caratteristiche diverse a seconda del livello decisionale a cui sono destinate. Ci sono:
- le decisioni strategiche: sono affidate alla responsabilità dell’alta direzione e riguardano gli obiettivi generali dell’impresa, le politiche aziendali.
- le decisioni tattiche: sono affidate ai responsabili di funzione e riguardano la programmazione e il controllo dell’impiego delle risorse disponibili per raggiungere gli obiettivi fissati.
- le decisioni operative: sono affidate agli organi operativi e riguardano le operazioni compiute per raggiungere gli obiettivi programmati.
Il sistema informativo aziendale può essere distinto in :
Sistema informativo non contabile: si tratta di un sistema che non utilizza il conto, ma usa ad esempio la statistica, le relazioni di mercato, le informazioni economiche di settore. Le informazioni possono essere qualitative e quantitative;
Sistema informativo contabile: si tratta di un sistema che utilizza il conto e comprende e organizza le informazioni quantitative ottenute dall’elaborazione dei dati. Esso si articola in tre aree.
==> Contabilità sezionali: sono analitiche in quanto analizzano i dati relativi a un singolo oggetto e servono di preparazione alla contabilità generale. Esempi di contabilità sezionali sono la contabilità: di magazzino, clienti e fornitori, dei beni strumentali, del personale, dei rapporti con le banche, di cassa.
==> Contabilità generale: analizza l’azienda nel suo complesso, ha come obiettivo la determinazione del risultato d’esercizio e del patrimonio di funzionamento che costituiscono il bilancio d’esercizio. La contabilità generale viene tenuta secondo il metodo della partita doppia, e gli strumenti sono:
il libro giornale:i fatti di gestione vengono registrati in ordine cronologico
il libro mastro:contiene rilevazioni sistematiche, cioè in ordine di “oggetto”.
piano dei conti: indica i conti potenzialmente attivabili in un’azienda per rilevare i fatti di gestioni e le operazioni di fine periodo.guida i contabili nella composizione delle scritture, agevola la formazione del bilancio d’esercizio e facilita gli adempimenti fiscali. Prevede specifici conti accessi agli acquisti, vendite esistenze iniziali e rimanenze finali.
==> Contabilità per la direzione: è un sistema di raccolta, elaborazione, analisi e interpretazione dei dati che ha come scopo quello di fornire agli organi direttivi le informazioni necessarie a programmare e a controllare la gestione. E’ suddivisa a sua volta in tre aree.
contabilità analitica: ha come obiettivo quello di analizzare in forma preventiva e consultiva il costo di produzione confrontato con il ricavo in modo da sapere il margine di profitto di ogni prodotto.
Il budget: è uno strumento con il quale si definisce in anticipo la linea di azione da seguire per raggiungere entro un determinato arco di tempo e con le risorse disponibili, gli obiettivi prefissati. Confronto il bilancio consultivo con quello che era stato previsto e vedo le differenze.
Il sistema reporting: spiega le differenze tra il bilancio consultivo e quello previsto, spiegando se si tratta di cattiva gestione o causa esterna, e quindi causa che non ho previsto, e se era prevedibile.
I servizi informativi basati su rilevazioni manuali sono stati abbandonati dalle imprese e sono stati sostituiti da sistemi elettronici. Le informazioni vengono registrate nei data base,. Il sistema informativo integrato è un insieme di procedure in grado di elaborare automaticamente i dati immessi nel sistema per produrre le informazioni ai fini civilistici e gestionali.
Tipiche scritture d’esercizio:
immobilizzazioni materiali:
Acquisizione
- in proprietà: quindi con l’acquisto da terzi (il costo dei beni strumentali è documentata dalla fattura ed è soggetta ad iva, i costi accessori tipo costi di trasporto vengono patrimonializzati, se il collaudo e l’installazione vengono fatti in economia si ha macchinari e lavori in economia); l’apporto dei soci (beni conferiti dai soci al momento della costituzione della società o in sede di aumento del capitale sociale, l’importo viene determinato fra i soci soc. di capitali.); costruzione interna ( è una modalità tipica di alcune imprese industriali, tipo quelle meccaniche che al loro interno hanno la possibilità di fabbricare determinati beni strumentali, in contabilità vengono scritti al costo di produzione a meno che questo non risulti superiore al valore di mercato).
- in leasing: ha il vantaggio di sostenere meno costi rispetto all’acquisto e la spesa è ripartita nei vari es, e consenta la piena deduzione fiscale dei canoni di competenza.
Lavori e interventi
- le riparazioni e le manutenzioni ordinarie, sono quelle che vengono fatte sistematicamente ad es le operazioni di pulizia, sono costi d’esercizio.
- le manutenzioni straordinarie e gli ammodernamenti e trasformazioni sono costi pluriennali che vengono patrimonializzati.
Dismissione
- cessione a titolo oneroso: si ha con la vendita, la permuta e l’assegnazione ai soci, generano una plusvalenza o minusvalenza ordinaria se il bene ha esaurito l’utilità per l’impresa, straordinaria quando si ha ad es la ristrutturazione dell’azienda.
- radiazione: si ha con la demolizione, vendita come rottame e genera una plusvalenza o sopravvenienza attiva e cessione gratuita con l’addebito dell’iva.
- perdita: per furto, incendio si ha una sopravvenienza passiva per la parte non ammortizzata.
Personale dipendente
Le operazioni che riguardano il trattamento economico del personale dipendente sono:
1 le retribuzioni periodiche: le fasi principali sono:
- corresponsioni di acconti : DIPENDENTI C/ANTICIPI
BANCA X C/C
- liquidazione delle retribuzione lorde, degli assegni per il nucleo familiare e altre somme anticipate dall’ INPS: SALARI E STIPENDI
ISTITUTI DI PREVIDENZA vfa
DIPENDENTI C/ RETRIBUZIONI
- liquidazione oneri sociali a carico dell’impresa: ONERI SOCIALI
ISTITUTI DI PREVIDENZA
- pagamento retribuzioni nette: DIPENDENTI C/RETRIBUZIONI
ISTITUTI DI PREVIDENZA
ERARIO C/RITENUTE OPERATE
DIPENDENTI C/ANTICIPI
BANCA X C/C
- versamento dei contributi sociale agli enti di previdenza, delle ritenute IRPEF all’erario e IRPEF agli enti locali: ISTITUTI DI PREVIDENZA
ERARIO C/RITENUTE OPERATE
ERARIO C/ADDIZIONALI IRPEF
BANCA X C/C
2 premio INAIL: e il premio dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, è interamente a carico dell’impresa, che deve effettuare la liquidazione provvisoria in via anticipata, cioè che entro il 16/2 fa il versamento del saldo dell’anno precedente e del premio relativo all’anno in corso, al 31/12 fa il saldo dell’anno in corso da versare entro il 16/2 dell’anno successivo.
3 TFR:
- al 31/12 viene calcolata la quota annua dividendo i salari stipendi per 13,5, ad essa si somma la rivalutazione dei debiti pregressi che si calcola facendo 1,50%+75% per il tasso d’inflazione stabilito dall’indice ISTAT del tfr calcolato il 31/12 dell’anno precedente. A questo importo si sottrae l’imposta sostitutiva dell’ 11% sui debiti pregressi , e il recupero contributivo dello 0,50% su salari e stipendi. In questo modo si ottengono i debiti per tfr.
- alla cessazione del rapporto lavorativo: si ha la liquidazione del tfr lordo con lo storno degli oneri sociali da recuperare e dell’imposta sostituiva; e il pagamento del tfr per il periodo maturato al netto della ritenuta fiscale.
Acquisti e vendite:
- gli acquisti delle imprese industriali riguardano maggiormente materie prime, sussidiarie, semilavorati; cioè quei fattori a veloce ciclo di utilizzo.
I costi di acquisizione sono conti di reddito accesi ai costi d’esercizio, mentre i costi accessori possono essere patrimonializzati o rilevati in conti specifici come trasporti su acquisti, e rappresentano costi per servizi e vanno nel c/ economico b) 7
- le vendite riguardano principalmente prodotti finiti e eventuali sottoprodotti o semilavorati, sono conti di reddito accesi ai ricavi d’es.
Lavorazioni presso terzi e per conto terzi:
possono ricorrere alle lavorazioni presso terzi:
- in via sistematica: cioè la scelta dell’impresa di utilizzare l’outsourcing, cioè l’esternalizzazione di funzioni aziendali, di processi. Le imprese ricorrono all’outsourcing per spendere meglio il loro denaro, per contenere i costi e poter essere più competitivi sul mercato. Un esempio è dato dal la nike o kodak.
- saltuariamente: per avere incrementi di produzione necessarie per fronteggiare un transitorio aumento della domanda di mercato.
L’impresa fornisce le materie prime o semilavorati che contabilizza (DEPOSITARI NS MATERIE IN C/LAV e NS MAT. PRESSO TERZI IN C/LAV) e che poi storna a lavorazione ultimata.
Le lavorazioni per conto terzi :si trasformano materie prime o semilavorati forniti da altri imprese.
Contributi pubblici alle imprese:
Gli interventi pubblici a sostegno delle attività produttive possono consistere in agevolazioni fiscali e/o previdenziali e in incentivi di carattere finanziario. Possono essere
- finanziamenti a tasso agevolato
- contributi a fondo perduto
Lo stato o altri enti pubblici erogano alle aziende che ne hanno i requisiti somme a titolo di
-Contributi in c/capitale: servono per l’acquisto, la costruzione, ammodernamento o ampliamento di immobilizzazioni materiali.
Possono essere contabilizzati secondo due criteri:
-mediante un graduale accredito al conto economico, attraverso ammortamenti.
-considerandoli come parte del patrimonio netto inserendoli nella voce altre riserve.
Il primo criterio può essere applicato secondo due metodi:
- rilevando il contributo come ricavo e rinviandolo negli esercizi successivi come risconto passivo.
- imputando i contributi come a riduzione del costo dei beni strumentali.
- Contributi d’esercizio: sono contributi che servono per pareggiare i costi e ricavi dell’azienda, servono quando i ricavi non riescono a coprire i costi. Sono soggetti a una ritenuta del 4%.
Scritture di assestamento: hanno la funzione di trasformare i valori di conto in valori di bilancio, cioè in valori che permettono di determinare il reddito d’esercizio e il patrimonio di funzionamento.
Ci sono:
- le scritture di completamento: sono quelle che servono per rilevare costi e ricavi di competenza , ma non ancora rilevati perché mancava il documento di registrazione. Sono quelle che rilevano:
le differenze nei valori in cassa, gli interessi c/c bancari e postali, interessi di mora v/clienti e fornitori, stralcio crediti inesigibili, canoni e interessi in via posticipata, imposte di competenza, raggruppamento c/c bancari, erario c/iva e istituti di previdenza.
- le scritture di integrazione: rilevano costi e ricavi che hanno manifestazione finanziaria futura ma che sono di competenza dell’esercizio. Esempio crediti (acquisti di materie prime, sussidiarie già ricevute, resi su vendite, servizi da terzi come luce gas, tfr) e debiti da liquidare( vendita prodotti finiti semilavorati resi e abbuoni su acquisti,servizi prestati), ratei attivi (ricavi futuri) e passivi (costi futuri), fondi per rischi (sono valori finanziari presunti che evidenziano la previsione di perdite tipo fondi per imposte)e oneri futuri ( sono valori finanziari presunti che misurano costi futuri di competenza dell’esercizio. Es manutenzioni cicliche, fondo garanzia prodotti) e svalutazione crediti ci sono:
==> i crediti sicuramente inesigibili: vengono annullati rilevando una perdita su crediti se si tratta di crediti dell’esercizio, sopravvenienza passiva per l’importo non coperto da svalutazioni generiche e specifiche di crediti sorti nell’esercizio precedente.
==> I crediti di dubbia esigibilità: riguarda la svalutazione specifica svalutiamo l’importo del credito che pensiamo di non riscuotere (FONDO SVALUTAZIONE CREDITI)
==> Crediti di normale esigibilità: svalutazione generica, sono svalutati in base ad una % (FONDO RISCHI SU CREDITI)
- scritture di rettificazione: servono per rilevare al futuro costi e ricavi che si sono gia manifestati finanziariamente ma che sono di competenza futura:
==> Rimanenze di magazzino: rappresentano fattori a breve ciclo di utilizzo che non sono stati ancora utilizzati o venduti e sono disponibili per la gestione futura. 1 Le rimanenze devono essere iscritte al costo di acquisto (per materie prime sussidiarie e di consumo) o di produzione ( per prodotti finiti e semilavorati) ovvero al valore di realizzazione desumibile dal mercato se minore ( per materie prime sussidiarie di consumo il prezzo è dato dai listini dei fornitori, dei prezzi pubblicati dalla camera di commercio al netto dei costi accessori; per i prodotti finiti, sottoprodotti e semilavorati è dato dal prezzo di vendita praticato dall’impresa al netto degli oneri di vendita come il trasporto;semilavorati da ultimare è dato dal valore di realizzo dei prodotti finiti al netto dei costi che bisogna sostenere per il loro completamento.)
2 il costo dei beni fungibili può essere stabilito anche con i tre metodi (media ponderata, lifo, fifo) se il valore risulta inferiore rispetto ai costi correnti alla chiusura dell’esercizio, la differenza dev’essere indicata nella nota integrativa. Il lifo però non è previsto .
3le materie prime, sussidiarie e di consumo che vengono sempre rinnovate possono essere iscritte a un valore costante purché non siano soggette a variazioni rispetto alla quantità, composizione e valore.
==> Rilevazione delle rimanenze: da un punto di vista economico sono rettifiche indirette ai costi mentre da un punto di vista patrimoniale sono elementi attivi del patrimonio di funzionamento e si stornano in dare nel bilancio di chiusura.
Le variazioni di materie prime sussidiarie e di consumo fanno parte della voce b costo della produzione e gli incrementi vanno con il segno meno i decrementi con il segno piu mentre i prodotti in lavorazione i semilavorati e finiti vanno nella voce a valore della produzione gli incrementi con il segno piu i decrementi con il segno meno.
Altre rimanenze finali sono rappresentate dai lavori in corso, che si hanno quando le imprese realizzano commesse ultrannuale. Possono essere valutati secondo due metodi
1 metodo della commessa completata,che attribuisce tutto l’utile o tutta la perdita all’esercizio in cui i lavori sono completati. Ma non e piu ammesso questo metodo.
2 metodo della % di avanzamento: l’utile e la perdita viene ripartita fra i vari esercizi in cui la commessa viene realizzata.
- scritture di ammortamento: l’ammortamento è un’operazione che permette di ripartire nei vari esercizi il costo dei beni strumentali. Dev’essere definito il valore da ammortizzare, la durata e il criterio di ammortamento. L’ammortamento deve essere fatto in modo sistematico cioè dev’essere redatto un preciso piano di ammortamento che consiste nella ripartizione del costo nei esercizi della sua vita utile; deve essere calcolato in ogni esercizio anche per i beni momentaneamente non utilizzati; deve essere iniziato nell’esercizio in cui il bene viene utilizzato; l’ammortamento deve essere eseguito in relazione alla residua possibilità di utilizzazione.
Scritture di riepilogo e chiusura
Con gli assestamenti di fine periodo, i calori contabili si sono trasformati in valori di bilancio. Per determinare il reddito d’esercizio, si riepilogano nel conto economico generale tutte le variazioni negative e positive dell’esercizio, in dare i componenti negati del reddito, in avere i componenti positivi del reddito. Il saldo del conto economico rileva la perdita o l’utile d’esercizio.
La rilevazione del patrimonio di funzionamento si ottiene stornando nel conto bilancio di chiusura i conti accesi alle attività e passività e patrimonio netto. In dare si portano i saldi delle attività mentre in avere i saldi delle passività e patrimonio netto.

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