Contributi pubblici

Materie:Appunti
Categoria:Economia Aziendale

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Testo

CONTRIBUTI PUBBLICI A FAVORE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI

Trattasi di contributi a fondo perduto (l’impresa, che li riceve, non è tenuta a restituirli all’ente erogatore) versati da un ente pubblico ad una impresa industriale, allo scopo di sostenerne l’attività.
Rappresentano un’alternativa ad altre forme di sostegno, quali i finanziamenti a tasso agevolato , le agevolazioni previdenziali o fiscali.
I contributi in esame sono destinati alle imprese , che svolgono la loro attività in zone depresse o promuovono lo sviluppo di particolari settori produttivi ,oppure delle piccole–medie imprese.
In relazione allo scopo per il quale sono concessi, distinguiamo due tipi di contributi:

a) contributi in conto capitale: sono destinati a finanziare investimenti in beni strumentali. Stimolano,quindi, l’ammodernamento e l’ampliamento della struttura tecnico-produttiva delle imprese destinatarie.
La procedura contabile più accreditata , perché fa coincidere i corretti principi contabili con la normativa fiscale, consiste nel rilevare il contributo in conto capitale come ricavo pluriennale, di competenza degli anni di utilizzo del bene strumentale (periodo di ammortamento del bene pluriennale), con effetti positivi sul reddito di ciascun anno del periodo di ammortamento.
La ripartizione della competenza economica di tale ricavo fra i suddetti anni viene effettuata con la tecnica contabile dei risconti passivi.
Trattasi di risconti particolari, differenti da quelli tradizionali, che sono comuni a due soli anni, perché comuni a più anni.
Sono risconti pluriennali, come quelli incontrati nel leasing, con l’unica differenza del segno (attivo per il risconto sui canoni di leasing, che sono costi, e passivo per il risconto sui contributi in conto capitale, che sono ricavi).
La coincidenza fra la durata del ricavo per contributo in conto capitale e quella del periodo di ammortamento del bene strumentale provoca coincidenza fra la quota di contributo posta a carico di ciascun esercizio e l’aliquota di ammortamento del bene strumentale.
Conseguentemente il risconto passivo di fine anno è commisurato al valore contabile residuo del bene strumentale.
Dal punto di vista economico, l’impresa destinataria del contributo in conto capitale subisce annualmente, per tutto il periodo di vita utile del bene, un costo pari alla differenza fra l’ammortamento e la quota di competenza dell’anno del contributo stesso.
Nel bilancio obbligatorio, tuttavia, non è possibile effettuare alcuna compensazione (divieto dei compensi di partite); pertanto, l’ammortamento si scrive per il suo importo lordo nel COSTO DELLA PRODUZIONE sotto la voce ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni, mentre la quota del contributo di competenza dell’anno si scrive nel VALORE DELLA PRODUZIONE sotto la voce altri ricavi(insieme alle plusvalenze ordinarie ed ai ricavi atipici).
Esemplificazione sui contributi in conto capitale
Il 13 giugno la Regione concede alla Spa Alfa un contributo in conto capitale di 1.500.000 di euro , per l’acquisto di un bene strumentale di 5.500.000 di euro.Il suo periodo di ammortamento è pari a 5 anni.
Calcoli
Quota annua di ammortamento--→ 100 : 5 = 20% --→5.500.000 *20/100=1.100.000
Quota di comp.annuale del contributo ---→ 20% --→1.500.000 *20/100= 300.000

Costo netto a carico dell’esercizio 800.000
Risc pass 31-12 -1° anno-→ 1.500.000 *( 100-20)/100 = 1.200.000 =4/5 di 1.500.000
Risc pass 31-12- 2° anno-→ 1.500.000 *(100-40)/100 = 900.000 =3/5 di 1.500.000
Risc pass 31-12- 3° anno-→ 1.500.000 *(100-60)/100 = 600.000 =2/5 di 1.500.000
Risc pass 31-12- 4° anno-→ 1.500.000 *(100-80)/100 = 300.000 =1/5 di 1.500.000

Scritture contabili 1° anno
13/6 crediti per contributi 1.500.000
contributi in conto capitale 1.500.000
Concessione contributo in conto capitale dalla Regione

18/6 banca c/c 1.500.000
crediti per contributi 1.500.000
Riscossione contributo in conto capitale

31/12 contributi in conto capitale 1.200.000
Risconto passivo per contributi in conto capitale 1.200.000
Sospensione contributi non di competenza dell’esercizio

31/12 ammortamento 1.100.000
fondo ammortamento 1.100.000
Ammortamento bene strumentale

Scritture contabili 4° anno
1/1 Risconto passivo per contributi in conto capitale 600.000
contributi in conto capitale 600.000
iscrizione ricavo di competenza dell’esercizio

31/12 contributi in conto capitale 300.000
risconto passivo per contributi in conto capitale 300.000
sospensione ricavo non di competenza

31/12 ammortamento 1.100.000
fondo ammortamento 1.100.000
Ammortamento bene strumentale

La descritta procedura contabile non solo è conforme ai corretti principi contabili, ma è anche in linea con la normativa fiscale, che considera i contributi in conto capitale ricavi da assoggettare a tassazione nel rispetto del principio di competenza economica.

CONTRIBUTO IN CONTO CAPITALE = RICAVO TASSABILE
ISCRITTO IN CE FISCALMENTE
(al lordo risc iniziale e al netto risc finale)

Conseguentemente in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi non sarà necessario apportare al reddito contabile alcuna variazione fiscale per determinare il reddito fiscale .

b)contributi in conto esercizio

Sono erogati da un ente pubblico ad una impresa industriale, allo scopo di
migliorare la sua situazione economica (ricavi- costi): hanno ,infatti, l’effetto di
migliorare il reddito dell’impresa destinataria,aumentando l’utile o diminuendo la perdita di un importo pari al contributo in conto esercizio ricevuto.
Sono ricavi di competenza dell’esercizio in cui l’ente erogatore ne ha deliberato la concessione.
Civilisticamente vengono iscritti nel conto economico obbligatorio per legge nel VALORE DELLA PRODUZIONE sotto la voce altri ricavi e proventi e devono essere segnalati separatamente (“con separata indicazione dei contributi in conto esercizio”).
Fiscalmente tali contributi sono soggetti a ritenuta fiscale del 4% in occasione della loro riscossione da parte dell’impresa destinataria. Ciò significa che l’impresa riscuote l’importo del contributo al netto della ritenuta fiscale (96% del contributo).
Trattasi di ritenuta subita che viene fatta affluire nell’omonimo conto di credito ( “Erario c/ritenute subite”) da stornare alla rilevazione delle imposte di competenza per diminuire il debito netto verso l’Erario.
I contributi in conto esercizio sono pertanto già stati parzialmente tassati in occasione della loro riscossione nella misura del 4% .Poiché trattasi solo di un acconto (ritenuta subita a titolo d’acconto) , l’intero ammontare del contributo in esame concorre a determinare il reddito fiscale per il suo intero importo lordo.
Dall’imposta lorda calcolata verrà poi detratta la ritenuta subita a titolo d’acconto ,per determinare l’imposta netta da pagare all’Erario.

Esemplificazione di contributo in conto esercizio

Il 20 marzo il Comune delibera la concessione alla Spa Alfa di un contributo in conto esercizio di 250.000 euro.
Il 31 luglio la società destinataria riscuote tale contributo al netto di ritenuta d’acconto del 4%
Al 31-12 le imposte di competenza ammontano a 65.000 euro.

20-3 Ricevuta notizia della delibera comunale che ci riconosce il diritto ad un contributo in conto esercizio

crediti per contributi 250.000
contributi in conto esercizio 250.000

31-7 Riscossione contributo in conto esercizio del 20-3

Banca c/c 240.000
Erario c/ritenute subite 10.000
Crediti per contributi 250.000

31-12 rilevazione imposte di competenza

imposte 65.000
erario c/ritenute subite 10.000
erario c/imposte 55.000

Esempio