Bilancio con dati a scelta

Materie:Altro
Categoria:Economia Aziendale

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Testo

BILANCIO CON DATI A SCELTA
La costruzione di un bilancio con dati a scelta si può suddividere in varie sequenze:
1 - COSTRUZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE SINTETICO
Innanzi tutto bisogna analizzare i dati di partenza forniti, che possono essere Cp, Ci, determinati indici, … e bisogna inoltre determinare il tipo di rigidità che vogliamo far assumere all’azienda.
STATO PATRIMONIALE



Immobilizzazioni
1800
Capitale proprio
1500



Attivo circolante
1200
Capitale di terzi
1500




Totale
3000
Totale
3000
Iniziando da CP = 1500 come dato di partenza, costruiamo lo stato patrimoniale sintetico:
• CAPITALE DI TERZI
Volendo avere una situazione ideale dell’impresa (in questo caso per quanto riguarda la solidità) l’indice d’indebitamento (CT/CP) non potrà essere superiore a 1. Per cui poniamo:
CT = CP = 1500
• CAPITALE INVESTITO
Sapendo ora il valore assunto dal capitale di terzi e dal capitale proprio, possiamo calcolare il capitale investito sommando i due valori:
CI = CP + CT = 1500 + 1500 = 3000
• ATTIVO
Essendo a conoscenza del capitale investito dobbiamo suddividere l’attivo in immobilizzazioni e attivo circolante. Ipotizzando un’impresa industriale senza eccessiva rigidità (che non è cioè un’industria pesante) possiamo determinare:
IMMOBILIZZAZIONI = 3000 * 60% = 1800
ATTIVO CIRCOLANTE = 3000 * 40% =1200
2a– SCOMPOSIZIONE DEL CAPITALE PROPRIO
Bisogna suddividere il capitale proprio in utile, capitale sociale e riserve.
1. REDDITO NETTO: è calcolato determinando prima il ROE (che potrà essere dato come informazione iniziale o potrà essere quello desiderato), cioè l’indice di redditività del capitale proprio (RN/CP).
2. CAPITALE SOCIALE E RISERVE: la somma di queste due voci è calcolata per differenza (cp-rn), successivamente si fissa il capitale sociale all’importo voluto stando però attenti nel non scendere sotto il valore minimo fissato dalla legge (Euro 120.000). Ancora per differenza sarà calcolata la somma delle riserve queste si divideranno ricordandosi sempre che la riserva legale sarà minore o al massimo uguale al 20% del capitale sociale.
CAPITALE PROPRIO = 1500

2b– SCOMPOSIZIONE DEL CAPITALE DI TERZI
Il Capitale di terzi deve essere suddiviso in debiti a breve e debiti a medio/lungo.
1. DEBITI A BREVE: se l’impresa si trova in una situazione ideale essi dovranno essere la metà dell’attivo circolante, per coprire solo le liquidità (poiché l’attivo circolante è quantificato per metà in liquidità e per metà in scorte). Nel caso i cui l’impresa abbia problemi i debiti a breve saranno maggiori dell’attivo circolante.
2. DEBITI A MEDIO/LUNGO: sono calcolati per differenza.
CAPITALE DI TERZI = 1500
DEBITI A BREVE DEBITI A MEDIO/LUNGO
Debiti a breve = liquidità per differenza
Debiti a breve= ½ dell’attivo circolante 1500 – 600 = 900
Debiti a breve = ½ * 1200 = 600
3 – SCOMPOSIZIONE DEBITI A BREVE
Si devono suddividere in debiti V/fornitori, Erario C/imposte, Banche C/C passivo, Debiti diversi.
1. DEBITI V/FORNITORI: per quantificarli bisogna prima determinare la dilazione media di pagamento ottenuta dai fornitori (ideale: > o = a 60 gg). Infatti…
Dilazione ottenuta ==> 365_____________
tasso di rotazione dei debiti comm.li
Tasso di rotazione dei debiti ==> (acquisti mat.prime + IVA)
Debiti comm.li
Non avendo il valore degli acquisti li ricaviamo attraverso il tasso di rotazione delle scorte (fissato in questo caso = a 10):
Tasso di rotazione delle mat. prime ==> Acquisti Mat.Prime ==> = 10
Scorte Mat.Prime
2. ALTRI DEBITI A BREVE: sono calcolati per differenza. Si ricorda che l’Erario c/Imposte solitamente si aggira intorno al 3-4% delle imposte (le quali generalmente hanno un valore simile al reddito netto); La differenza di queste voci darà la somme delle banche C/C pass. e dei debiti diversi, i quali dovranno essere minori dei debiti bancari.
Fissando una dilazione media concessa dai fornitori a 58 gg (circa 60), avremo:
365
------------------------------------------ ==> 58
tasso di rotaz. dei debiti comm.li
Tasso di rotaz. dei debiti comm.li = 365 / 58 = 6.21
Acquisti Mat.prime + Iva
----------------------------------------- ==> 6.21
Debiti commerciali
Acquisti Mat.prime
Tasso di rotaz. Delle scorte ==> -------------------------------- ==> 10
Scorte Mat.prime
Acquisti Mat. Prime = 10 * 50% delle scorte totali = 10 * 50% * 600 = 10 * 300 = 3000
Avendo calcolato gli acquisti possiamo ora determinare i debiti commerciali:
Debiti comm.li = (3000 + 20% * 3000) / 6.21 = 3600 / 6.21 / 580
Per differenza gli altri debiti saranno di 20 (600 – 580), Banche c/c pass = 15 e Debiti diversi = 5
4 – SCOMPOSIZIONE DEBITI A MEDIO/LUNGO
Saranno suddivisi in debiti per trfl, prestiti obbligazionari, mutui passivi, …
1) DEBITI PER TFRL: costituiscono la voce prioritaria dei debiti per tfrl, e sono costituiti dalla somma delle indennità tfrl di ogni anno (è solito calcolare l’indennità tfrl di 4/5 anni). La rivalutazione del tfrl è calcolata in modo approssimativo.

Costo del personale ==> 2/3 del costo d’acquisto
Retribuzioni lorde ==> 2/3 delle spese del personale
Indennità di un anno ==> retribuzioni lorde / 13.5 + rivalutazione

2) PRESTITO OBBLIGAZIONARIO, MUTUI PASSIVI, … : sono determinati per differenza, e saranno successivamente divisi tra loro ricordandosi che il prestito obbligazionario non potrà superare l’importo massimo del doppio della somma del capitale sociale + le riserve.
Costo del personale = 2/3 * 3000 = 2000
Retribuzioni lorde = 2/3 * 2000 / 1333
Indennità tfrl annua = 1333 / 13.5 = 98.74 / 100 (con rivalutazione)
Debiti per tfrl = 100 * 5 (anni ipotetici di vita dell’impresa) = 500
Altri debiti a medio/lungo = 900 – 500 = 400
Prestito obbligazionario = 300 (minore del tetto massimo)
Mutui Passivi = 400 – 300 = 100
5 – SCOMPOSIZIONE dell’ATTIVO CIRCOLANTE
È composto dalle liquidità e dalle scorte, valori già trovati precedentemente (600 e 600). Le liquidità sono a loro volta da suddividere in liquidità immediate e differite ( o crediti comm.li). Le liquidità immediate saranno calcolate per differenza dopo aver determinato i crediti comm.li, rispettando alcuni vincoli…
L’importo dovrà essere minore del totale delle liquidità per avere anche liquidità immediate.
La dilazione media concessa ai clienti dovrà essere < di quella ottenuta dai fornitori ( < 30).
Le vendite potranno essere calcolate raddoppiando gli acquisti o moltiplicando per 2-3-4 il capitale permanente.
Il ROS è bene che sia maggiore o uguale a 6-7%
• Importo < 600
• Vendite
o Doppio degli acquisti ==> 3000 * 2 = 6000
o (Capitale proprio + Debiti a medio/lungo) * 2/3/4 = 4800 / 7200 / 9600
• Dilazione media concessa < di 58 gg. Ideale di 12 si riuscirebbero ad ottenere dilazioni concesse < di 30 gg.
Se ipotizziamo le vendite siano il doppio degli acquisti (6000) avremmo:
Vendite + IVA 6000 + 6000* 20% 7200 Tasso di rotazione
-------------------------- = -------------------------- = --------- = 12.41 dei crediti
Crediti commerciali 580 580 commerciali
Dilazione concessa = 365 / 12.41 = 29 gg
• ROS = RO/V > o = 6-7%
Reddito operativo = reddito netto + Imposte + interessi passivi
Reddito netto ==> già determinato
Imposte ==> all’incirca pari al valore del reddito netto
Interessi passivi ==> ROD * Capitale di terzi (ROD 7%, se l’azienda è molto indebitata 10%)
Reddito operativo = 225+105+200 = 530
Prendendo appunto in considerazione le vendite = 6000 (doppio degli acquisti) avremo…
ROS = 530 / 6000 = 8.83% VALORE ACCETTABILE
SCOMPOSIZIONE DEI CREDITI
Crediti lordi ==> 580*100/95 = 610
F.do rischi su crediti ==> 580*5/95 = 30
6 – SCOMPOSIZIONE delle IMMOBILIZZAZIONI NETTE
Suddividiamo le immobilizzazioni nette sapendo che …
F.di ammortamento F ½ del costo storico
Immobilizzazioni nette o ½ del costo storico
F.di ammortamento Immobilizzazioni nette
Immobilizzazioni = 1800
Costo storico = 1800 * 2 =3600
F.di amm.to =1800
Descrizione
Costo storico
F.do amm.to 1-1
Amm.to dell’anno
F.do amm.to 31-12
Fabbricato
Impianti e macchinari
2000
1600
700
700
100 (5%)
300 (18.7%)
800
1000
TOTALE
3600
400
1800
7 – INDIVIDUAZIONE DEI DATI MANCANTI DEL CONTO ECONOMICO
• Incrementi dei prodotti, calcolati tenendo presente che:
Rimanenze iniziali < o = Rimanenze finali
• Accantonamenti per f.do rischi su crediti
• Spese per servizi, calcolate per differenza, tenendo però presente che non devono superare il 10 o 20% degli acquisti
CE A VALORE AGGIUNTO
Vendite nette
6000
+ incremento rf prodotti
20

VALORE DELLA PRODUZIONE
6020
- costi delle materie consumate
2950
- costi per servizi
135

VALORE AGGIUNTO
2935
- spese del personale
2000

MOL
935
- ammortamenti
400
- accantonamenti a f.do rischi
5

REDDITO OPERATIVO
530
- risultato della gestione finanziaria
105

REDDITO LORDO
425
- imposte
200
REDDITO NETTO
225

Esempio



  


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