Greate remostrance

Materie:Appunti
Categoria:Diritto

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Testo

GREAT REMOSTRANCE (1640)
CONTESTO
Dopo 11 anni di potere assoluto, “dopo la violazione del parlamento nel quarto (anno di regno; 1629) di sua Maestà, l'ingiustizia, il sopruso e la violenza irruppero su di noi senza nessun ritegno o moderazione…” art. 17, Carlo I deve riconvocare per motivi economici il Parlamento che, rifiutate le richieste, viene immediatamente sciolto. Nel frattempo le truppe scozzesi riescono ad occupare alcune città inglesi, Carlo I è costretto a riconvocare il Parlamento “… il re era stato ridotto ad uno stato tale di necessità da non poter sopperire alle proprie spese ordinarie e necessarie senza l'aiuto del suo popolo…” art 106.Quando il 3 novembre 1640 si riunisce il Parlamento, Carlo I è solo contro una fortissima opposizione “Alla nostra prima riunione, ogni opposizione era parsa svanire, essendo i mali prodotti da quei cattivi consiglieri così evidenti, che nessuno osava prenderne le difese: tuttavia il lavoro in sé presentava alquanta difficoltà” art 105.
MITTENTE DESTINATARIO
Long Parlament Carlo I che dopo 11 anni di
convocato il 3 novembre 1640 assolutismo chiede aiuto
MESSAGGIO
Uno egli scopi è sicuramente presentare la situazione disastrosa in cui si trovava l’Inghilterra dopo gli anni di assolutismo. Per quanto riguarda la situazione politica sono chiarificatori gli art 17, 102, 105, 106. per quanto concerne invece la tassazione gli art: 18, che spiega la Tomaie and Poundage, 20, per la Ship money, e l’art 27 dove sono elencati i monopoli (sale, vino, carbone, cuoio…).
Altro punto importante è la tecnica che dovrà essere adottata per migliorare la situazione: “Il popolo doveva essere gravato con riguardo, essendo stato spossato in precedenza da molti pesanti oneri” art 109.
Altrettanti importante l’invettiva contro l’assolutismo “Quello ch'è di beneficio anche maggiore di tutto ciò è l'aver estirpato la radice di questi mali, che era il potere arbitrario che si pretendeva fosse in sua Maestà il tassare il suddito o d'imporre balzelli sui loro beni senza il consenso del parlamento, il che è ora dichiarato essere contrario alla legge per giudizio di entrambe le Camere e parimente in virtù d'un atto del parlamento” art 120
Gli art conclusivi sono invece una dura invettiva contro la Chiesa:
- art 137: “Sono in preparazione molte eccellenti leggi e provvedimenti per sopprimere il potere, il sopruso e l'usurpazione eccessivi dei vescovi, per correggere l'orgoglio e l'ozio di molti membri del clero, per alleviare il popolo da superflue cerimonie nel campo della religione, per portare in giudizio e destituire ministri del culto indegni e di scarso profitto e per il mantenimento di predica tori pii e attivi in tutto il regno (...) ”
- art. 183: “Sono in preparazione molte eccellenti leggi e provvedimenti per sopprimere il potere, il sopruso e l'usurpazione eccessivi dei vescovi, per correggere l'orgoglio e l'ozio di molti membri del clero, per alleviare il popolo da superflue cerimonie nel campo della religione, per portare in giudizio e destituire ministri del culto indegni e di scarso profitto e per il mantenimento di predica tori pii e attivi in tutto il regno (...) ”
- art 184: “E intendiamo qui dichiarare ch'è lontano dal nostro proposito o desiderio il voler allentare le auree redini della disciplina e del governo nella Chiesa per lasciare persone private o congregazioni particolari libere d'adottare la forma di servizio divino che piace loro, poiché reputiamo indispensabile che debba esservi in ogni parte dell'intero regno una conformità con l'ordine che le leggi ingiungono secondo la Parola di Dio. E desideriamo sgravare la coscienza degli uomini da cerimonie superflue e superstiziose, sopprimere le innovazioni ed eliminare i monumenti dell'idolatria.”

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