I canti dell'Inferno

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Testo

SESTO CANTO

Dante racconta ciò che vede nel TERZO CERCHIO, I GOLOSI.
Anche qui c’è un diavolo CERBERO = cane con tre teste, occhi di fuoco e pancia gonfia.
Legge del contrappasso per analogia:
PUNIZIONE = sono trattati come maiali che si avvolgono in una melma fatta dei loro escrementi dove sono sdraiati e dove Cerbero li percuote. (Dante è molto critico nei loro confronti)

Perché alla fine del 1200 : Carestie, quindi chi mangiava molto era un’egoista che rubava agli altri, ricconi con pranzi da venti portate, sono questi i golosi. (ATTACCO ALLA VITA SOCIALE)
Affinita’ con la realta’ di oggi: Terzo Mondo e Paesi Industrializzati .
Dante non si sente molto coinvolto, ma rimane sorpreso perchè ad un certo punto un’anima si mette a sedere, è un suo concittadino morto nel 1263 CIACCO
Iniziano a parlare della SITUAZIONE POLITICA di Firenze: Guelfi Bianchi e Neri

Verso 36: le anime sembrano corpi, ma in realtà sono ombre
Infatti sia i Dannati (brutti) che i Beati (belli), mantengono le loro caratteristiche però sono logorati e Dante subito non li riconosce.

Dante pone a Ciacco 3 DOMANDE:
1. A che punto arriveranno i cittadini di Firenze?
2. Quanti giusti ci sono?
3. Dimmi la ragione di tutto questo?

Dopo un lungo contrasto le fazioni verranno al sangue e la parte selvaggia caccerà l’altra con molta offensione (1300)
Dopo il 1300, profezia, nel 1303 i bianchi cadranno e i neri sormonteranno con l’aiuto di uno che adesso ha una doppia faccia (Bonifacio VIII)…colpo di stato…

1. Profezia bianchi e neri
2. Giusti son 2 (pochi) e nessuno li ascolta
3. Superbia-Invidia-Avarizia, sono le 3 passioni che hanno incendiato i loro cuori.

Tutti i politici nominati nel verso 79 dice Ciacco che sono nell’inferno più profondo.
Dante chiede poi a Virgilio cosa succederà quando ci sarà il Giudizio Universale e la resurrezione dei morti.
Virgilio dice che quando le anime si congiungeranno con i loro corpi soffriranno di più.

SETTIMO CANTO

QUARTO CERCHIO, PRODIGHI e AVARI custoditi da un diavolo PLUTO
il maledetto lupo, allegoria dell’
avarizia, lupo famelico che urla
e sbraita in una strana lingua

inventata da Dante
la loro pena è : sono divisi in due gruppi collocati in due parti separate e sono costretti a spingere davanti a loro enormi massi fino a un punto in cui si scontrano dove si picchiano, poi si rigirano e ricominciano dall’inizio.
Legge del contrappasso: sia avari che prodigi si diedero da fare coi beni materiali (massi) così in morte si vedono a fare cose inutili.
Dante qui incontra molti uomini appartenenti al CLERO (tonsura nei capelli, taglio particolare), sono soprattutto Avari.

OTTAVO CANTO

QUINTO CERCHIO, qui Dante vede una palude, la palude dello Stige e in quest’acqua stagnante immersi ci sono gli IRACONDI (coloro che sono presi dall’odio)
Punizione (analogia): si picchiano e si sbranano tra loro e sono iracondi anche in morte
Qui arriva una barca tozza comandata dal diavolo FLEGIAS che è il guardiano degli Iracondi ed è Iracondo anche lui. Trasporta Dante e Virgilio per attraversare la palude, ma ad un tratto un iracondo si aggrappa a questa barca e per un momento Dante sta per rovesciarsi nella palude, ma Virgilio salva la situazione.
L’iracondo è un personaggio storico FILIPPO ARGENTI, conoscente di Dante, cittadino di Firenze famoso per i suoi scoppi d’ira.

Quando Dante nel 1307 rifiutò di rientrare a Firenze, i beni degli Alighieri furono confiscati dalla famiglia dei Guelfi Neri degli Argenti.
1299:probabile schiaffo di Argenti a Dante.

NONO CANTO

Dante e Virgilio arrivano all’altra riva, dove ci sono mura altissime di ferro rosse per il fuoco, sono le mura della città del diavolo; davanti alla porta d’accesso si buttano dinanzi ai due più di 1000 diavoli che non vogliono farli passare, infatti chiudono la porta della città e da in cima alle mura continuano a sbefeggiare Dante e Virgilio.
Appaiono le RINNI: mostri mitologici, creature inquietanti che terrorizzano Dante e annunciano l’arrivo di MEDUSA: mostro che trasforma in pietra chiunque la guardi; Virgilio si terrorizza e chiude gli occhi a Dante.
Virgilio non ce la fa in questa situazione e chiede quindi aiuto a Dio, che manda un angelo, il quale arriva squarciando le tenebre con la sua luminosità, e spalanca la porta con una piccola verga che permette a Dante e a Virgilio di entrare nella città di DITE: SESTO CERCHIO
Essa divide l’alto inferno (4 cerchi) dal basso inferno (5 cerchi)

PECCATI DI INCONTINENZA PECCATI VERI E PROPRI
quando si sottomette la ragione al talento (ladri, truffatori …)
Allegoria che divide l’Inferno:
Virgilio è allegoria della ragione e infatti nel basso inferno non ce la fa più.
DIAVOLI: TENTAZIONI
RINNI: RIMORSI
MEDUSA: DUBBIO RELIGIOSO
ANGELO: AMORE, grazia divina ed è questo che risolve tutto.

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