Domande sul Canto VI dell'Inferno

Materie:Appunti
Categoria:Dante

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Testo

Divina Commedia

INFERNO Canto VI

1. Qual è la punizione dei golosi ? In che cosa consiste il contrappasso ?
Le anime dei golosi sono punite da una pioggia mista di acqua sporca, grandine e neve mentre un mostro a tre teste chiamato Cerbero grida, graffia e squarta i dannati con i terribili artigli.
Anche i golosi sottostanno alla legge del contrappasso: in vita non hanno saputo resistere al desiderio dei sensi ed ora sono condannati a subire le torture dei loro stessi vizi a stare nel fango puzzolente.

3. Che cosa significa “profani” ? Qual è il significato moderno del vocabolo ?
Dante chiama profani i dannati, i peccatori puniti nel terzo cerchio. La loro pena li ha privati dell’intelligenza umana, dei sentimenti e li ha ridotti alla stregua di bestie.

4. Di quale città si parla ? Quali sono i suoi difetti ?
Ciacco è fiorentino come Dante, ma parlando di Firenze gli dice “La tua città..” dimostrando un certo distacco nei confronti della sua patria infatti non usa né l’aggettivo mia, né nostra. Accusa la sua città di essere piena di invidia, cioè di rivalità tra la diverse fazioni politiche.

6. Quali sono le tre domande che Dante rivolge a Ciacco ? E quali risposte riceve ?
Dante domanda a Ciacco quale sarà l’esito delle lotte interne tra le fazioni a Firenze; se vi sia rimasto ancora qualcuno giusto e onesto; ed infine vuole sapere che cosa ha portato a tanta discordia nella città. Ciacco si dilunga a narrare le vicende di Firenze, racconta che la lotta sarà lunga e sanguinosa, i Bianchi (originari della campagna) costringeranno all’esilio i Neri. Nel giro di tre anni, però, i Bianchi saranno sopraffatti dai Neri appoggiati da Papa Bonifacio VIII, e li costringeranno lontani dalla città per lungo tempo.
Alla seconda domanda Ciacco risponde che sono rimasti pochissimi uomini giusti e che non sono ascoltati.
Le cause di tanta discordia sono i tre vizi più gravi che hanno infiammato gli animi dei fiorentini; la superbia, l’invidia, l’avarizia.

7. A quale personaggio si allude al verso 69 ? Motivare l0ostilità particolare di Dante nei suoi confronti ?
Dante, al verso 69 “.. con la forza di tal che testé piaggia..”, allude al Papa Bonifacio VIII che allora fingeva di dimostrarsi neutrale nella contesa, ma già lavorava nell’ombra per prepararsi ad appoggiare i Neri, la cui supremazia portò all’esilio di tanti Bianchi, tra cui Dante stesso.

12. Individua i tratti della pena riservata ai golosi e le caratteristiche di Cerbero che hanno un rapporto con la gola ?
I golosi sono i dannati che durante la vita non hanno saputo resistere alle tentazioni della carne offerte dal piacere del cibo, non hanno saputo far valere la loro volontà contro la mera manifestazione dei sensi, abbassandosi così al livello di bestie. Allo stesso modo sono puniti per l’eternità: hanno amato il piacere dei sensi, tanto che ora da essi sono tormentati; li hanno tanto seguiti in vita e adesso essi trasmettono loro solo il disgusto della pioggia fetida che li colpisce. I golosi non sono stati in grado di controllare gli impulsi con l’intelligenza, e si ritrovano a giacere in un torpore senza vitalità, svuotati di ogni sentimento ed attributo umano.
Cerbero è un mostro che Dante prende dalla mitologia, ma incarna le colpe dei dannati: il suo ventre largo indica la fame insaziabile, la barba nera l’ingordigia bestiale, gli occhi rossi e gli artigli rivelano la violenta rapacità. Cerbero tormenta i dannati dilaniandoli con i suoi artigli ed intronandoli con le sue terribili grida.

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