Divina Commedia - Inferno - Canti 28, 29, 30

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Testo

CANTO XXVIII
Cerchio VIII fraudolenti
9a bolgia: seminatori di discordie e scismi.

Dante rimane sconvolto nel vedere i dannati nella nona bolgia, non esistono parole per spiegarne lo scempio. D. incontra un dannato squarciato dal mento al bacino con le interiora fuori: si tratta di Maometto. Suo genero Alì gli spiega in che cosa consiste la pena. Si tratta dei seminatori di discordie a cui il diavolo squarcia e mozza parti del corpo e dopo aver fatto il giro della bolgia ritornano davanti al diavolo che squarcia nuovamente. D, incontra Pier da Medicina con la gola squarciata e Curione cui è stata mozzata la lingua per aver consigliato a Cesare di oltrepassare il Rubicone. Si ode il grido di Mosca de Lamberti che agita i moncherini delle braccia. D. vede un personaggio che stenta di essere vero perché cammina con la sua testa in mano tenuta per i capelli come una lanterna.: si presenta come il poeta provenzale Bertrand de Born colpevole di aver creato discordia tra il suo signore e il figlio. Fa notare il contrappasso in terra ha disunito due persone così unite come padre e figlio ed ora porta la testa separata dal corpo.

CANTO XXIX
Cerchio VIII fraudolenti
9a bolgia. Seminatori di discordie e scismi
10a bolgia: falsari (alchimisti)

Dannati: seminatori di discordie alla 9a bolgia
Falsari alla 10a bolgia divisi in: falsari di metalli o alchimisti
“ di persona
“ di moneta
“ di parola

Pena e contrappasso: i falsari sono affetti e sfigurati da malattie ripugnanti: Gli alchimisti hanno la lebbra, i falsari la rabbia, i falsari di moneta hanno l’idropisia e quelli di parola la febbre. Come in vita sfigurarono in vari modi la verità. Ora sono sfigurati e oppressi da malattie schifose.

CANTO XXX
Cerchio VIII fraudolenti
10a bolgia falsari di persona, di moneta, di parola.

Dannati: falsari di persona coloro che si fingono altri per trarne vantaggi.
“ di moneta coloro che coniano monete false.
“ di parola calunniatori, spergiuri e bugiardi.

Pena e contrappasso. Falsari di persona afflitti da una rabbia che li fa correre come maiali impazziti fuori dal recinto la rabbia ricorda la bramosia e l’avidità che li ha condotti in vita a fingersi altri Falsari di moneta ammalati di idropisia con il ventre gonfio di cattivi umore come i metalli vili che introducevano nelle monete d’oro.
Falsari di parola tormentati dalla febbre che li fa delirare falsando i sensi, così come in vita confusero le parole false dalle parole vere.

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