Lo scheletro della testa

Materie:Appunti
Categoria:Biologia

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Testo

Nella testa distinguiamo innanzitutto il cranio e la faccia. Queste due parti si sviluppano in maniera diversa: il cranio passa dello stato membranoso allo stato osseo ed è costituito da ossa secondarie; la faccia invece, prima di diventare ossea si trasforma in cartilagine e le sue ossa sono primarie.

Le possiamo dividere in ossa che costituiscono la volta e ossa che costituiscono la base del cranio. Le ossa della volta formano un involucro esterno del cranio ed impartiscono alla testa la sua rotondità. Sono rappresentate dall’osso frontale, dall’osso occipitale, dalle due ossa parietali. L’osso frontale è posto anteriormente e concorre a formare l’orbita. Ha la forma di una conchiglia. Esternamente presenta due lievi rigonfiamenti che costituiscono le bozze frontali, più o meno sviluppate a seconda degli individui. Posteriormente è invece posto l’occipitale che presenta un foro(foro occipitale) da cui passa il midollo spinale. Anche l’occipitale è un osso curvo e concorre a formare la volta cranica nella parte posteriore; qui è presente una protuberanza(protuberanza occipitale esterna) e tre linee trasversali, che si possono facilmente sentire toccando questa regione, le quali servono di inserzione ai muscoli occipitali. L’osso occipitale, in basso, in vicinanza del foro occipitale, presenta due rilievi, i condili, che si articolano con la prima vertebra(atlante) e permettono i movimenti del capo. Fra l’osso frontale sul davanti e l’osso occipitale posteriormente vi sono le ossa parietali. Hanno forma di lamina incurvata molto leggermente e sono poste da un lato e dall’altro della volta. Le ossa della volta cranica, come di tutto il cranio e in parte della faccia, si uniscono l’una all’atra mediante articolazioni immobili che si chiamano suture. I due parietali si uniscono tra loro proprio nel mezzo della volta cranica e la sutura si chiama sutura sagittale. La sutura che unisce invece i due parietali con l’osso occipitale si chiama lambdoidea, poiché le ossa unendosi formano una figura simile alla lettera greca lambda. Sul davanti invece, la sutura che unisce l’osso frontale con i parietali ha la forma di un arco di circonferenza e si chiama sutura coronaria. Nell’uomo adulto le ossa sono saldamente unite fra di loro e le suture sono segni appena percettibili. Alla nascita, invece, non solo le ossa sono nettamente isolabili l’una dall’altra, ma alcune zone del cranio presentano ancora tessuto membranoso originario. Ciò avviene in corrispondenza dell’incontro delle diverse suture fra loro, cioè agli angoli delle ossa. Tali punti costituiscono le fontanelle. Di queste le più comuni sono:
- la fontanella frontale, detta anche bregmatica, che si trova all’incontro della sutura coronaria con la sagittale;
- la fontanella occipitale, che si trova laddove s’incontrano la sutura sagittale e la lambdoida;
- la fontanella sfenoidale o pterica che si trova ai lati del cranio, nei punti in cui la squama del temporale si unisce con il parietale, con il frontale e con la grande ala dello sfenoide.

Mentre la volta ricopre la massa celebrale in alto e ai lati, la base serve a sostenerla. È costituita essenzialmente da due ossa: lo sfenoide e il temporale.

Lo sfenoide costituisce la parte preponderante della base del cranio e partecipa anche allo scheletro del naso. È formato da un corpo centrale e da due prolungamenti laterali, due per parte, che sono le grandi e le piccole ali. Il corpo dello sfenoide, nella sua faccia superiore, presenta una depressione chiamata sella turcica, nella quale è contenuta l’ipofisi. Dalla sella turcica parte il clivo che congiunge lo sfenoide all’occipitale. Ai lati della sella turcica vi sono due forellini che servono al passaggio dei nervi ottici. La parte anteriore del corpo dello sfenoide partecipa alla costituzione delle fosse nasali ed entra in rapporto con un ossicino, l’etmoide. Lo sfenoide nella sua faccia inferiore presenta uno sperone, il rostro, che si articola col setto nasale e concorre a dividere una fossa nasale dall’altra.

Concorre a formare sia la base sia la volta. È infatti un osso dalla forma complessa, costituito dal corpo, tozzo, a forma di piramide, che concorre a chiudere la base del cranio fra lo sfenoide, posto anteriormente, e l’occipitale, situato posteriormente, e dalla squama, una lamina ossea verticale, che forma col corpo un angolo e chiude la volta cranica al livello della tempia, superiormente all’orecchio. Nella compagine del corpo è contenuto l’udito.
Dalla faccia laterale, esterna, della squama, si diparte un’appendice, detta processo zigomatico, che si unisce con un processo dell’osso zigomatico, formando quel rilievo osseo che si nota ai lati del viso davanti all’orecchio, particolarmente evidente negli individui molto magri. Posteriormente invece si individua una protuberanza, il processo mastoideo, che internamente è costituito da numerose cellette in comunicazione con l’orecchio medio.
Abbiamo così considerato le ossa della volta e della base. La separazione fra volta e base del cranio è dunque puramente teorica e segue una linea immaginaria che congiunge la protuberanza occipitale esterna con quella leggera eminenza che esiste nell’osso frontale, al di sopra della radice del naso, e che si chiama glabella. Questa linea divide la volta, superiore, dalla base, inferiore.
Riassumendo, la volta è formata dalla squama del frontale, dai parietali, dalle squame del temporale e dell’occipitale, e dalla grande ala dello sfenoide.
La superficie esterna della volta del cranio è ricoperta anteriormente dal muscolo frontale e posteriormente dal muscolo frontale e posteriormente dal muscolo occipitale e questi due muscoli sono uniti mediante la galea capitis , membrana di tessuto connettivo. Muscoli e galea formano un tutto unico, al disopra del quale c’è il cuoio capelluto con i capelli. Osserviamo ora la superficie interna della volta, quella che guarda verso il cervello. Essa non è liscia come l’esterna, ma scabrosa. I vasi meningei vi lasciano la loro impronta e così pure le circonvoluzioni celebrali e i grossi vasi. Vi si trovano inoltre delle piccole depressioni per i vasi linfatici, chiamate Granulazioni del Pacchioni. La base cranica è formata dall’espansione interna dell’osso frontale; dall’etmoide, piccolo osso che sta sopra al naso, fra le due orbite; dallo sfenoide e dal corpo del temporale; infine dalla parte massiccia dell’occipitale. La superficie interna della base del cranio, nel suo complesso, è molto irregolare per le impronte lasciate dalla massa celebrale e per i numerosi fori che vi si trovano. La base segue fedelmente la massa celebrale e si modella su di essa, accompagnandone tutte le sinuosità. Nel suo complesso la base ha forma ovoidale. Possiamo distinguere in essa tre fosse: anteriore, media, posteriore. La fossa anteriore è posta più in alto delle altre e accoglie i lobi anteriori del cervello. La fossa media può dividersi in due parti, una destra e l’altra sinistra, e accoglie i lobi temporali dell’encefalo. In avanti la fossa media comunica con l’orbita mediante una fessura (fessura orbitaria) attraverso la quale passano i nervi motori dell’occhio con le arterie. La fossa media presenta fori per il passaggio della carotide interna (foro lacero), del nervo mascellare (foro ovale), dell’arteria meningea media (foro spinoso). La fossa posteriore è la più larga di tutte ed è formata soprattutto dal temporale e dall’occipitale. Il centro è occupato dal foro occipitale da cui passa il midollo spinale; ai lati di questo troviamo il foro giugulare che dà passaggio alla vena giugulare interna e ad alcuni nervi encefalici. Nella parte posteriore della fossa sono contenuti i lobi occipitali dell’encefalo e il cervello.

Le ossa della faccia costituiscono nel loro complesso tre cavità della bocca, la cavità del naso.

È formata nel suo contorno esterno dall’osso frontale in alto e dall’osso zigomatico in basso e lateralmente. L’osso zigomatico è un tipico osso della faccia; presenta un rigonfiamento che costituisce, da una parte e dall’altra, gli zigomi o pomelli. Si continua all’indietro con un processo che si unisce ad un’analoga espansione proveniente dal temporale. In avanti lo zigomatico si unisce all’osso mascellare e nasale. Verso l’alto determina un altro processo che si articola con l’osso frontale.
Il resto dell’orbita è formato dalla grande ala dello sfenoide e da due piccole ossa: l’osso lacrimale, della parte del naso, e l’osso palatino, che collabora con lo zigomatico e l’osso mascellare a costituire il pavimento dell’orbita. Nella parte nasale, inoltre, la parete dell’orbita è costituita dall’etmoide.
L’etmoide è un osso che appartiene sia all’orbita sia alle fosse nasali. È situato appena dietro l’osso frontale, in corrispondenza del naso. È un piccolo osso a forma cubica: con le sue facce laterali costituisce la parte nasale dell’orbita; con la sua faccia inferiore contribuisce a formare il tetto delle fosse nasali; con la sua faccia superiore fa capolino alla base del cranio (fossa cranica anteriore). L’etmoide presenta nel suo interno tante cellette comunicanti fra loro, che costituiscono il seno etmoide, uno dei seni paranasali. Inoltre è attraversato dalle terminazioni nervose del nervo olfattivo, che dal cervello giunge fino alle fosse nasali: suo compito è di raccogliere le sensazioni olfattive, cioè di sentire odori.

È situata fra le due cavità orbitarie e la cavità della bocca, sotto alla fossa cranica anteriore. Si apre in avanti con l’apertura piriforme (se si osserva l’apertura del naso nello scheletro si vedrà che essa ha una caratteristica forma a pera). Quest’apertura è delimitata dalle due ossa nasali. Indietro, le fosse si aprono nella faringe mediante le coane. La cavità nasale è divisa in due parti, le fosse nasali destra e sinistra, dal setto nasale, costituito da uno sperone che scende inferiormente dall’etmoide, e da un piccolo osso laminare, il vomere. Nelle due fosse nasali possiamo distinguere un pavimento, un tetto e due pareti. Il pavimento è costituito dal palato (una lamina che deriva dall’osso mascellare), il quale rappresenta nello stesso tempo il tetto dalla cavità boccale e il pavimento dalle fosse nasali. Il tetto delle fosse nasali è costituito dapprima dalle ossa nasali e dal frontale; poi dall’etmoide, e da una parte dello sfenoide. Delle pareti una è rappresentata dal setto nasale, l’altra, la parete laterale, è costituita da una parte dell’osso mascellare e dall’etmoide. Questa parete è resa anfrattuosa dalla presenza di protuberanze laminari, i cornetti (superiore, medio, inferiore), che si staccano dall’etmoide (i primi due) e dalla mascella (l’ultimo). I cornetti si avvolgono su se stessi, come accartocciandosi, e delimitano tre spazi o meati. Abbiamo così il meato superiore, il meato medio e il meato inferiore. Fra le fosse nasali e le orbite esiste una comunicazione: il canale nasolacrimale. Grazie a questa comunicazione, le lacrime possono passare dall’occhio alle fosse nasali, senza traboccare all’esterno. Nelle fosse nasali si aprono le cavità paranasali; queste sono delle cavità scavate nell’osso frontale (seno frontale), nell’osso mascellare (seno mascellare), nello sfenoide (seno sfenoidale), e nell’etmoide (cellule etmoidali). Quando si infiammano queste cavità si ha la sinusite.

La cavità della bocca è formata essenzialmente da due ossa: la mascella e la mandibola. La mascella è formata da due ossa che si uniscono l’un l’altro nel mezzo, e, col tempo, della sutura rimane solo una traccia. Solo in casi eccezionali le due ossa non si uniscono. Le ossa mascellari, anteriormente, si articolano con le ossa zigomatiche, mentre con un processo rivolto verso l’alto (processo frontale) si uniscono con le ossa nasali e costituiscono una buona parte della volta del naso. Nella parte interna delle ossa mascellari si stacca una propaggine laminare che si estende indietro in senso orizzontale: è il processo palatino che, unendosi con quello dell’altro lato, costituisce la volta della bocca, cioè il palato, e nello stesso tempo il pavimento delle fosse nasali. Il margine inferiore delle ossa mascellari costituisce l’arcata dentale superiore e presenta le escavazioni o alveoli, che accolgono i denti superiori.
La mandibola è l’unico osso mobile della testa. Presenta un corpo e due prolungamenti ascendenti, uno per parte, i rami, che partono dall’estremità del corpo. Il corpo della mandibola ha la forma di un ferro di cavallo aperto indietro e col suo margine superiore costituisce l’arcata dentale inferiore. I rami della mandibola si staccano dal corpo formando con questo angolo più o meno ottuso e terminano con un condilo che si articola con la fossetta articolare del temporale e permette i movimenti della masticazione.

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