La taiga

Materie:Altro
Categoria:Biologia

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La taiga

Zona di transizione tra le regioni fredde e quelle calde e sviluppata nelle zone nordiche, la taiga è caratterizzata da inverni freddi e da 3-5 mesi caldi e piovosi; si può sviluppare anche a una latitudine temperata nelle zone montuose.
La vegetazione è prevalentemente formata da foreste di conifere, che è la formazione vegetale più vasta del mondo, come l’abete bianco e rosso e il pino silvestre in Europa, e il larice, il Douglas e la sequoia nell’America del Nord. Il continuo susseguirsi delle conifere è di tanto in tanto interrotto a betulle e pioppi nei luoghi asciutti, mentre per quanto riguarda le aree presso i fiumi e i corsi d’acqua, le betulle sono sostituite da ontani e salici.
Il terreno può presentare o meno un sottobosco a seconda se la volta è o meno compatta: se non lo è vi è un sottobosco; se, al contrario, è compatta, il terreno è coperto da aghi e rami morti, e proliferano i miceli fungini.
Lo spesso strato aghi è ricoperto da una sostanza resinosa e difficilmente biodegradabile, che permette la vita a una fauna di invertebrati detritivori molto povera.
La costante umidità fa sì che muchi e licheni siano sempre presenti.
La fauna caratteristica è costituita dal gallo cedrone, dallo scoiattolo, dalla martora.
Gli uccelli si cibano dei semi delle conifere, mentre gli erbivori si nutrono, in inverno, di gemme, cortecce e licheni. Tra i predatori presenti si possono individuare la lince, il lupo e l’orso.
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