La pressione sanguigna

Materie:Altro
Categoria:Biologia
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Testo

Con la contrazione del cuore vengono pompati circa 70-100 ml di sangue nell’aorta.
Questa quantità per ogni contrazione cardiaca si chiama gittata pulsatoria.
Poiché l’aorta costituisce un sistema tubiforme costantemente riempito, le pareti elastiche delle arterie cedono alla pressione e si dilatano. Contemporaneamente si determina una pressione sulla massa ematica nel sistema arterioso. La parete arteriosa non è dilatabile a piacere, altrimenti ad ogni battito cardiaco la dilatazione aumenterebbe. I vasi hanno la tendenza a tornare nella posizione normale. Questa proprietà si chiama resistenza elastica.
Tale resistenza elastica oppone una contropressione al sangue che affluisce di modo che si dilata il tratto successivo della parete del vaso. Così si formano quei movimenti a forma di onda, che si chiamano appunto onda sistolica o pulsazione.
La pulsazione dell’arteria si può percepire con la punta delle dita e si chiama “percezione del polso”.
La pressione sanguigna è quindi la pressione del sangue che scorre nelle arterie (pressione arteriosa).
La pressione sanguigna dipende:
• Dalla gittata sistolica cioè dalla quantità di sangue espulso dal ventricolo sinistro per ogni battito cardiaco;
• Dalla resistenza dei vasi;
• Dalla natura dei vasi;
• Dallo stato di ostruzione dei vasi;
Durante la sistole (contrazione del muscolo cardiaco) viene pompata una determinata quantità di sangue nelle arterie.Grazie all’elasticità delle pareti delle arterie la pressione viene raccolta e trasmessa (funzione di camera d’aria).
Nella misurazione della pressione sanguigna…
Si distingue tra pressione sistolica e diastolica.
La pressione sitolica è la pressione arteriosa più alta (massima), quella diastolica la pressione arteriosa più bassa (minima) che si forma nei vasi per mezzo delle contrazioni ritmiche del muscolo cardiaco in un deflusso a onde.
La pressione si registra come tono e si esprime in mmHg.
Valori normali e deviazioni
Il limite normale della pressione sistolica non dovrebbe superare i 150 mmHg e non scendere sotto i 100 mmHg.
La pressione dipende dall’età, dalla costituzione, dallo stato psichico e fisico.Perciò i valori normali della pressione nell’adulto sano oscillano tra 110 e 140 mmHg (massima o sistolica) e 60 e 80 mmHg (minima o diastolica).
In caso di deviazioni verso il basso si parla di ipotensione, in caso di deviazioni verso l’alto di ipertensione.
L’ampiezza di oscillazione o ampiezza della pressione sanguigna è normalmente di 40 mmHg.
Per ampiezza si intende la differenza tra valori sistolico e diastolico.
Principio
La pressione sanguigna si misura per mezzo di una compressione con l’aiuto del manometro a mercurio.
Per poter esercitare una contropressione e leggere il valore della pressione occorrono i seguenti strumenti:
• Bracciale e palla per l’insuflazione dell’aria;
• Manometro;
• Ricevitore acustico
Bracciale, palla a mano e manometro formano lo sfigmomanometro.
Il ricevitore acustico si chiama stetoscopio o fonendoscopio.
Lo strumento raffigurarato in figura è lo sfigmomanometro di Riva Rocci
Procedimento per la rilevazione della pressione arteriosa
1. Applicare il bracciale alla parte superiore del braccio allentato, senza pressione.
La via ematica può essere percorsa liberamente.
Non si percepisce nessun rumore non essendovi alcuna pressione esterna da superare.
2. Gonfiare il bracciale fino a quando il polso radiale non è più palpabile, cioè portare la pressione del bracciale fino a 250 mmHg.
L’arteria è completamente compressa.
Nessun rumore.
La corrente sanguigna è completamente interrotta, non è percepibile nessun onda sistolica.
3. Allentare gradualmente la pressione del bracciale aprendo lentamente la valvola posizionata sulla pompetta.
La compressione dell’arteria non è più totale e una prima onda sistolica compare al di sotto del bracciale.

Comparsa del primo tono.
Questa prima onda sistolica produce una vibrazione uditiva e viene registrata come tono- pressione sistolica.
4. Ridurre ulteriormente la pressione del bracciale
L’arteria si riempie. La pressione sanguigna diventa nuovamente superiore alla pressione del bracciale.La corrente sanguigna non viene più interrotta dalla compressione.
L’ultimo tono si può udire nell’attimo in cui la pressione del bracciale è minore della pressione sanguigna diastolica.I toni delle arterie scompaiono: pressione diastolica.
Principio teorico fisico del sfigmomanometro
Dal principio di Pascal si deduce che la pressione esercitata dal sangue si trasmette in tutte le direzioni.
Di conseguenza possiamo apprezzare tale valore solo tramite l’ausilio di un bracciale gonfiabile per permettere l’esercizio di una contropressione.
La compressione dell’arteria viene effettuata dall’aria introdotta per mezzo della pompetta.
Si otterrà poi il primo valore di pressione ,secondo la legge di Boyle-Mariotte, solo quando il volume d’aria all’interno del manicotto sarà quello corrispondente al valore della pressione sistolica.
Ma tale volume d’aria è collegato al manometro a mercurio.
Ergo il mercurio raggiungerà all’interno del tubo, un altezza tale che la colonnina di mercurio formatasi eserciti sulla superficie una pressione uguale a quella sanguigna.
La pressione venosa
Bisogna ricordare anche la possibilità di misurare la pressione venosa, cioè la pressione esercitata dal flusso venoso che va dai distretti periferici del corpo al cuore.
Tale tono è notevolmente minore a quello della pressione arteriosa poiché il sangue in questo caso non riceve la spinta cardiaca.
La misurazione della pressione venosa viene effettuata raramente e solo in caso di particolari patologie.
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