Inquinamento globale ed inquinamento locale : La Laguna Veneta

Materie:Appunti
Categoria:Biologia

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Testo

ISTITUTO UNIVERSITARIO NAVALE
Facoltà di Scienze Nautiche
C.d.L. in Scienze Ambientali
- Indirizzo Marino -
Relazione sulla conferenza :
Inquinamento globale ed inquinamento locale : La Laguna Veneta
1. Inquinanti
L’attualità di CDD, CDF e PCB1 è causata dalla fuoriuscita da un impianto industriale 12 kg di CDD in seguito ad un incidente. Le fonti di emissioni sono molteplici ed in presenza di CDD si ha la formazione di CDF e, con precursori di cloro si possono formare anche PCB. Le strutture molecolari di queste sostanze rendono molteplici le sostituzioni incrementandone la difficoltà di studio e di monitoraggio, tuttavia solo alcuni isomeri sono tossici, altri sono trascurabili : i PCB pericolosi sono quelli che non sono sostituiti in posizione orto.
Molecole con strutture simili si comportano in maniera biologica diversa. Per gli effetti ci si riferisce ai dati EPA che correlano la presenza di questi inquinanti ad anomalie nella trasmissione del codice DNA. C’è disaccordo sulla cancerogenità sull’uomo, poiché la presenza di questi composti è rilevata in presenza di altri che presentano caratteristiche tossicologiche marcatamente diverse. E’ possibile classificare questi composti, in funzione della tossicità degli effetti, attraverso il TEQ, cioè la tossicità equivalente, che è data dalla somma delle concentrazioni di inquinanti rilevati moltiplicate per un fattore di tossicità equivalente, che dà una indicazione sulla pericolosità del particolare inquinante.
Tossicità Equivalente
Dove :
• TEQ : Tossicità Equivalente
• TEF : Fattore di Tossicità Equivalente
• [X] : Concentrazione dell’inquinante
Alcuni composti portano un TEF unitario per poi scendere con l’aumentare del numero di ioni cloro sostituiti. Per il corretto calcolo del TEQ va individuato singolarmente ciascun isomero, quindi il problema legato all’analisi è notevolmente complesso. La gas-cromatografia ad alta risoluzione e lo spettrometro di massa HR possono aiutare nell’analisi, ma questa risulta critica per la specificità dei rilevatori. Infatti le concentrazioni in gioco sono bassissime e ciò implica apparecchiature costose in laboratori adatti. La solubilità in acqua va dai 20 pg/l allo 0.07 pg/l, quindi è molto bassa : trattandosi di composti organici questi preferiscono solventi organici. Solo alcuni omologhi hanno una solubilità in H2O abbastanza alta da trasferirsi lungo la catena trofica e quindi arrivare all’uomo. Fra gli omologhi è possibili trovare differenze di solubilità in H2O di uno o due ordini di grandezza.
2. Sorgenti antropiche e naturali
• Combustione ed incenerimento : Combustione di legno in ambiente vicino al mare. Combustione di combustibili fossili. La benzina con Pb e cloroderivati è precursore di PCB.
• Sintesi di prodotti chimici : Penta Cloro Fenolo è utilizzato come battericida per le pelli e come insetticida. Alla produzione di PCF si associa anche quella di CCD. Anche l’industria della cellulosa e della carta contribuisce alla produzione di questi composti in special modo durante il processo sbiancatura (Mar Baltico).
• Processi civili ed industriali : Metallurgici, siderurgici, discariche, impianti per il trattamento dei fanghi di depurazione che sono stati usati come fertilizzanti (Germania).
• Sorgenti di ricircolo : Questi composti hanno tempi di dimezzamento lunghissimi, quindi è necessario conoscere l’idrodinamismo della zona in studio.
E’ importante lo studio sedimentologico delle aree poiché i terreni mantengono nella matrice quanto successo in passato. Piccole quantità immesse nell’atmosfera entrano nei cicli idrogeologici.
A partire dalla produzione annuale di inquinante è possibile risalire all’incidenza di questo sulla biosfera. Le piante non sono in grado di assorbire queste sostanze attraverso l’apparato radicale. E’, quindi, necessario formulare dei criteri per quantificare il rischio dovuto alla presenza di inquinanti. Se è vero che questi composti sono presenti anche ai Poli, è necessaria una corretta individuazione dei livelli di fondo misurandoli in zone lontane dalle fonti di emissione. In Nord America il valore di fondo relativo all’atmosfera è 0.05 pg/l, mentre per l’Europa è 10 volte meno. Analogamente è possibile determinare i livelli di fondo nel terreno e nell’acqua.
L’esposizione a CDF e CDD avviene per il 97% attraverso l’ingestione degli alimenti. L’assorbimento per ingestione di acqua è trascurabile ed anche attraverso il terreno e l’aria è minimo. Queste sostanze arrivano principalmente attraverso gli alimenti “pesce” che ne accumulano in quantità relativamente grandi a causa del fatto che la solubilità in acqua, in special modo marina a causa dell’alta forza ionica, è tale da essere assorbita dal fitoplancton e dallo zooplancton.
E’ possibile calcolare il rischio dovuto all’esposizione a questi inquinanti. L’EPA differenzia gli effetti cancerogeni da quelli biologici ed introduce il concetto di dose minima che può essere assunta senza effetti biologici (MOE). Questo è un indice guida per un’indagine sulla popolazione. Non si hanno, però, evidenze certe ed è solo il 20% comunità scientifica ad essere in pieno accordo con questa metodologia di approccio.
Il rischio è dato dal rapporto fra la dose giornaliera pro capite per chilo peso corporeo e la dose di rischio specifico, ovvero l’esposizione che determina l’insorgenza di cancro in un individuo su un milione.
Rischio
Dove :
• Dg : Dose giornaliera pro capite per Kg peso corporeo
• Drs : Dose di rischio specifico
L’esposizione è 3-6 pg/TEQ per Kg di peso corporeo. La dose di rischio secondo EPA è di 10-3, 10-4, cioè un caso ogni 1000,10000 individui.
Per valutare il rischio bisogna calcolare questi valori per la zona in studio ed effettuare un confronto con questi valori mediati. Il caso Seveso è stato affossato fino a che GreenPeace non ha risegnalato il problema dicendo che ci sono le diossine : non quanta ce n’è, come si assorbe, e dove questo succede... In altri paesi si monitorizzano i parametri che stabiliscano i valori di guardia e quindi l’effettività del rischio. La CEE definisce otto classi di composti pericolosi di cui controllare lo sversamento nell’ambiente. Con la conferenza sulla protezione del Mediterraneo di Barcellona, vengono aggiunte anche direttive per la regolamentazione degli scarichi radioattivi. L’uso delle vernici con organotannici, cioè gli antivegetativi dal caratteristico colore rosa, è limitato alle navi di lunghezza inferiore a 25 metri.
3. Approccio metodologico per lo studio della Laguna Veneta
Per uno studio specifico è necessaria la compilazione di una dettagliata carta tematica della zona con le batimetrie, i punti di immissione degli inquinanti e gli studi correntometrici. Attraverso un’analisi approfondita della distribuzione dei dati relativi ai campionamenti effettuati, è possibile riconoscere le zone di provenienza degli inquinanti. Nella Laguna Veneta l’inquinamento dovuto alla zona industriale è a base di furani, mentre quello nella zona del centro storico è costituito prevalentemente di diossine. I valori delle stazioni sono confrontati con i livelli di fondo in modo da limitare le zone a rischio. E’ necessario valutare quanto i valori della tossicità equivalente (TEQ) possono influire sulla dieta del veneziano medio, poiché l’assunzione di CDD avviene principalmente attraverso l’alimentazione. Gli animali filtratori sono quelli maggiormente interessati dall’assorbimento di inquinanti in acqua, quindi è necessario analizzare la concentrazione di sostanze tossiche in vicinanza di coltivazioni di mitili. Il confronto viene poi effettuato con le concentrazioni rilevate nei mitili dell’Atlantico, che vengono, così, considerati come valore di controllo.
Nel caso della Laguna Veneta si è evidenziato che l’inquinamento proviene essenzialmente dalla zona industriale. Il confronto con il TEQ riportato nelle tabelle tedesche non è corretto poiché fa riferimento ad una dieta diversa da quella del caso in studio, va calcolata l’assunzione media di prodotti ittici da parte del veneziano e quindi la quantità assorbita in termini di tossicità equivalente. Nonostante la presenza di inquinanti, si è rilevato che il TEQ per i veneziani rientra fra i valori riportati nelle tavole dell’Agenzia americana e da quella tedesca.
Per mantenere costante il monitoraggio del TEQ è necessario che tutti i prodotti ittici consumati siano controllati e che quindi passino per il mercato del pesce, ma, tuttavia, risulta molto difficile vietare effettivamente la pesca nelle zone a rischio : la quantità di pesce illegalmente venduto è almeno pari a 10 volte quello legale.
1 CDD, CDF, PCB :Cloro Dibenzo Diossine, Cloro Dibenzo Furani
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