il sistema solare

Materie:Riassunto
Categoria:Biologia

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Testo

La scienza che studia i corpi celesti è l’astronomia, una fra le scienze più antiche.
I puntini luminosi che vediamo di notte nel cielo sono le stelle che a loro volta formano le galassie.
Possiamo vedere molte stelle concentrate in una striscia bianca luminosa, che venne chiamata dagli antichi greci galassia che significa “di latte” e che oggi chiamiamo via Lattea.
Alcune stelle occupano sempre la stessa posizione nel firmamento e sembrano costituire gruppi nei quali la fantasia dei popoli più antichi credeva di vedere le figure di animali (Pesci,Toro,Ariete,ecc...)o di oggetti(Bilancia, Acquario). A questi gruppi venne dato il nome di costellazioni.
L’ipotesi più probabile della formazione dell’universo secondo gli astronomi è che tutto l’Universo era concentrato in una sfera relativamente piccola, chiamata atomo primordiale. Un enorme scoppio, il cosiddetto “Big-bang”, avrebbe fatto esplodere questa sfera primitiva, scaraventando nello spazio energia che, ad una temperatura di 100 miliardi di gradi, si sarebbe differenziata poi in particelle atomiche.
Dopo il Big-bang le particelle di protoni,neuroni e elettroni si sarebbero addensate formando l’idrogeno, l’elio e altri elementi leggeri.
Questi elementi, per contrazione, avrebbero originato le galassie, le stelle e altri corpi cosmici.
Secondo la teoria dell’Universo oscillante, l’Universo potrebbe ad un certo punto invertire la sua evoluzione, iniziando a contrarsi fintanto che una nuova esplosione farebbe ricominciare tutto daccapo.
Nell’Universo esistono miliardi di galassie, giganteschi ammassi di stelle.
La forma delle galassie può essere:
-a sfera o a ellisse,
-a spirale con due o più braccia che vanno a curvarsi,
-a spirale con due braccia che vanno verso l’alto,
-irregolare, ossia senza una forma ben definita.
La nostra galassia si chiama Via Lattea, comprende miliardi di stelle tra le quali il nostro Sole con il Sistema Solare e la Terra.
Nella parte centrale, il nucleo,ritrovano le stelle più vecchie;nelle braccia, invece,le stelle più giovani, recenti.
Anche la nostra vicina di casa, la galassia di Andromeda, l’unico oggetto extragalattico visibile anche con un telescopio debole dal nostro emisfero, ha una forma a spirale.
Poi ci sono altri tipi di galassie chiamate radiogalassie, che otre ad emettere una luce molto luminosa inviano anche onde radio e raggi X.
Le radiogalassie sono nuclei di galassie lontane, costituiti da materiale molto denso.
Recentemente ne è stato scoperto uno chiamato quasar che oltre a una luminosità fortissima, alle onde radio, ai raggi X la cosa più interessante è che è poco più grande del nostro Sistema Solare.
Purtroppo le nostre conoscenze sulle galassie e sui vari astri celesti sono ancora molto limitate, nonostante si siano già fatti passi notevoli rispetto a quanto se ne sapeva in passato.
Con l’uso del telescopio potremo scoprire nel cielo milioni di astri.
Esistono vari tipi di telescopi, ma il più importante è il telescopio Hubble che ha messo in evidenza diverse galassie, alcune delle quali ancora sconosciute.
Le pulsar,dette anche stelle di neutroni, sono astri che girano vorticosamente su se stessi emettendo intense radiazioni elettromagnetiche nella regione radio dello spettro.
I buchi neri non possono essere rilevati, se non per gli effetti gravitazionali che provocano nello spazio che li circonda e che inghiotte qualsiasi forma di materia come un pozzo senza fondo. Tale forza è in grado di deviare la luce.
Il Sole, la stella più vicina a noi, idrogeno ed elio sono i componenti principali, con tracce di altri elementi più pesanti.
Il Sole è formato da:
-il nucleo, la parte centrale;
-la zona radiativi;
-la zona convettiva;
-fotosfera, formata da gas caldi;
-cromosfera;
-corona solare, è costituita da gas molto rarefatti, fa elettroni e da altre particelle;
Poi ci sono le macchie solari che cono delle zone più scure e relativamente più fredde. Galileo Galilei scoprì che grazie a queste macchie solari............
I pianeti del Sistema Solare ruotano intorno al Sole secondo determinate leggi, le leggi di Keplero.
● Prima legge di Keplero: le orbite che i pianeti descrivono attorno al Sole nel loro moto di rivoluzione sono delle ellissi di cui il Sole occupa uno dei due fuochi.
Questo significa che durante la loro orbita i pianeti non si trovano sempre alla stessa distanza dal Sole; volte sono più vicini (perielio), a volte più lontani (afelio).
● Seconda legge di Keplero: quando il pianeta è vicino al Sole (perielio) si muove più velocemente quando invece è lontano (afelio) si muove più lentamente.
● Terza legge di Keplero: questa terza legge può essere facilmente compresa dicendo che quanto più un pianeta è lontano dal Sole, tanto più tempo impiega a descrivere la propria orbita.
Le legge della gravitazione universale formulata da Isaac Newton conferma le leggi da Keplero.
Secondo Newton tutti i corpi dotati di massa si attirano con una forza, detta forza gravitazionale, la cui intensità è direttamente proporzionale alle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.
I PIANETI:
Mercurio: E il pianeta più vicino al Sole. Presenta mari e crateri, e su di essa sono state scoperta anche montagne. C’è una temperatura di 430°C nella parte illuminata mentre in quella oscura è di -170°C.
Mercurio compie una rotazione su se stesso in 59 giorni e non possiede satelliti.
Venere: presenta un paesaggio desertico e sassoso con pochi crateri meteoritici e vulcani attivi. Venere presenta una spessa atmosfera acida e un’elevata temperatura.
Venere compie il proprio moto di rotazione in senso contrario a quello di rivoluzione: si parla di rotazione retrograda.
Marte: Marte è chiamato anche il pianeta rosso per la presenza di polvere di ossido di ferro sul suolo.
Il suo paesaggio è simile a quello dei nostri deserti con dune di sabbia e sassi. La superficie presenta crateri, aree piatte e depressioni. È stata pure riscoperta l’esistenza di numerosi canyon scavati dall’acqua in tempi remoti e sono stati recentemente trovate tracce di acqua nella più grande valle marziana.
Giove: è il più grande tra i pianeti del Sistema Solare. Giove è un pianeta dalla superficie fluida tormentata da venti, composta di liquido e gas.
Secondo le più recenti interpretazioni, la macchia rossa sembra essere un immenso uragano causato da forti venti che formano nubi di fosforo e di zolfo.
Nel 1997 la sonda Galileo, lanciata nell’ottobre del 1989, ha rivelatola presenza di grandi iceberg su Europa. Tali iceberg dovrebbero galleggiare su un mare ghiacciato di acqua e fango.
Saturno: Saturno presenta un caratteristico sistema di anelli concentrici, costituiti da un insieme di corpi rocciosi e blocchi di ghiaccio. Dato che Saturno intorno al Sole in 29 anni, l’aspetto degli anelli cambia nel tempo.
La sua superficie, avvolta da una densa atmosfera, appare di colore giallo e risulta tormentata d aventi che soffiano a velocità superiori a quelle dei venti di Giove.
Urano: Urano possiede almeno undici anelli molto rarefatti e poco luminosi.
Ha una atmosfera nebbiosa simile a quella di Giove. Nel corso dell’anno Urano rimane parallelo a se stesso e pertanto il pianeta mostra al Sole uno o l’altro dei due poli.
Nettuno: è il pianeta gassoso. Appare di colore blu, perché la sua atmosfera è formata essenzialmente da metano.
Nettuno è circondato da un sistema di anelli non completi e possiede almeno 8 satelliti di cui i più importanti sono Tritone e Nereide.
Plutone: è il pianeta più lontano dal Sole.
È stato scoperto in seguito allo studio delle perturbazioni dell’orbita di Urano. Ha un periodo di rivoluzione intorno al Sole pari a circa 250 anni terrestri.
Plutone si è trovato ad essere il più esterno del Sistema Solare, poi sarà Nettuno il più distante dal Sole.
Fino ad oggi è stato scoperto un unico satellite, Caronte.
Tra Marte e Giove si trovano una miriade di pianetini, sono milioni o miliardi. Una volta erano chiamati asteroidi poiché erano ritenuti piccole stelle.
Capita che un asteroide o un pezzo di esso cada sulla Terra: si parla allora di meteora. Se è di piccole dimensioni, viene disintegrato per l’attrito con l’atmosfera prima di toccare il suolo; se di grosse dimensioni, può scoppiare e solcare il cielo con una scia luminosa, oppure può arrivare a terra; si formano in questo caso crateri di eccezionali dimensioni.
Una cometa è un corpo celeste composto di gas congelati, acqua, metano, ammoniaca e ossido di carbonio, avvolti da polvere cosmica, che ruota al Sole in un’orbita ellittica molto allungata.
Tutti conoscono le comete, accompagnate da una scia luminosa.
In una cometa distinguiamo il nucleo, la chioma che si forma quando la cometa si avvicina al Sole, e la coda, spesso allungata per milioni di kilometri in direzione opposta al Sole, costituita da gas e polveri.
Noi possiamo vedere le comete solamente quando si trovano in vicinanza del Sole. Infatti, i raggi del Sole causano l’evaporazione dei gas che vanno a formare la chioma che avvolge il nucleo.

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