I batteri saprofiti

Materie:Altro
Categoria:Biologia

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I BATTERI

I BATTERI SAPROFITI

I batteri saprofiti costituiscono un grande gruppo di microrganismi che sfruttano composti organici o comunque sostanza organica morta. Questo batterio può anche essere definito Picoplancton Eterotrofo. Oltre che essere importanti per l’ ecosistema, questi batteri risultano far parte del più ampio gruppo di microrganismi decompositori: essi sono infatti in grado di decomporre la sostanza organica morta impedendone un dannoso accumulo a livello del terreno, favorendo così i processi di umificazione e di mineralizzazione della sostanza organica stessa. I batteri, di norma, insieme ai funghi, rappresentano il gruppo di microrganismi più numeroso e più attivo nella decomposizione della sostanza organica. Tra i più importanti, fra questi gruppi, vi sono gli attinomiceti che, sono in grado di decomporre diversi substrati.

I BATTERI SIMBIONTI

I batteri simbionti sono in grado di stabilire dei rapporti simbiotici di tipo mutualistico con altri viventi: si tratta di rapporti in cui entrambi gli organismi traggono vantaggio e nessuno dei due ne subisce danno. Nell’ apparato digerente di molti animali si instaurano, ad esempio, simbiosi batteriche che coadiuvano la digestione di determinate sostanze ( come la cellulosa in alcuni insetti e animali superiori ) oppure svolgono una diretta azione benefica producendo sostanze utili ( vitamine ) o derminando un’ azione antagonista nei confronti dei batteri potenzialmente patogeni che si possono instaurare nell’ intestino. Nel rapporto simbiotico fra piante e batteri, un esempio importante è rappresentato dalla simbiosi tra alcuni batteri del genere Rhizobium e le radici di alcuni vegetali superiori come i legumi. I suddetti batteri fissano l’ azoto atmosferico e lo rendono disponibile alle piante, le quali poi rilasciano una buona parte di questo azoto al terreno una volta terminato il loro ciclo. Il rapporto simbiotico avviene grazie alla presenza di caratteristici noduli radicali ( più o meno evidenti ) che sono una risultante della reazione da parte della radice alla colonizzazione batterica; la pianta ospite stabilisce così un rapporto diretto e privilegiato con i batteri simbionti, che ricevono dall’ ospite le sostanze nutrutive di cui necessitano; tali batteri cedono poi alle piante i prodotti dell’ azotofissazione. Oltre ai Rhizobium, esistono altri batteri azotofissatori, alcuni dei quali liberi nel terreno come gli Azotobacter e alcuni Pseudomonas, alcuni clostridi e i Rhodospirillum.

I BATTERI PARASSITI

I batteri parassiti sono dei batteri patogeni in grado di vivere a spese di altri organismi viventi provocandovi una malattia. Ogni organismo può essre soggetto a malattie batteriche, sia vegetale che animale. I vegetali sono oggetto di batteriosi importanti da un punto di vista produttivo, data anche la difficoltà di intervenire e eradicare la malattia, poiché non possiedono i mecanismi endogeni di difesa degli animali e per non si possono impiegare farmaci efficaci,quali gli antibiotici, in quanto vitati.

Alcune importanti malattie batteriche delle piante superiori:

colpo di fuoco batterici delle rosacee, provocato dal batterio Erwinia amylovora;
tumore batterico del colletto e delle radici, provocato dal batterio Agrobacterium tumefaciens;
rogna dell’ ulivo, provocata dal batterio Pseudomonas savastanoi;
cancro batterico del pomodoro, provocato dal batterio Clavibacter michiganense.

I batteri patogeni degli animali possono danneggiare l’ ospite o direttamente, aggredendo cellule e tessuti che vengono infettati e distrutti, o indirettamente attraverso la produzione di tossine o altre sostanze nocive ai tessuti animali che non sono meno pericolose dell’ azione diretta del batterio ( un esempio sono le tossine del botulino, o da quelle prodotte da infezioni streptococciche che possono produrre febbri reumatiche e danni al cuore o alle articolazioni).

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