Genesis di C.Nuridsany

Materie:Tema
Categoria:Biologia

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Testo

RELAZIONE SUL FILM:

Di C. Nuridsany & M. Pèrennou
Con GENESIS gli autori arrivano a descrivere quegli eventi particolari che sono la nascita del cosmo, della Terra e delle specie viventi, rintracciando forme e strutture costanti in ogni organismo. Uno sciamano tribale o meglio un poeta africano ci spiega come la materia, unendosi, abbia dato vita prima all’universo e alle galassie, alla palla incandescente che era la terra miliardi e miliardi di anni fa e infine alla Vita; egli ci parla anche del brodo primordiale ossia una soluzione molto calda di acqua e molecole carboniose che avrebbe interagito con i componenti chimici dell'atmosfera terrestre primitiva (metano, idrogeno, ammoniaca), per dare origine alle prime molecole organiche, in condizioni anaerobiche a causa della mancanza di ossigeno nell'atmosfera. Alla base dell’origine della vita vi sono due teorie: quella ESOGENA, basata sulla concezione che la vita è giunta dallo spazio e quella ENDOGENA, con la quale si dice che la vita proviene dall’acqua. Alcuni organismi, per esempio, oggi sono uguali a come erano milioni di anni fa, ovvero i FOSSILI VIVENTI, e non hanno subito alcuna evoluzione. Il film ci vuol spiegare che tutti i processi del nostro mondo vanno spontaneamente verso il disordine, ovvero l’ENTROPIA, ed essa va in una sola direzione cosicché il disordine di tutto l’universo continua ad aumentare. Una gran parte del film è dedicata agli ORGANISMI che si chiamano così perché sono sistemi organizzati e ordinati e poiché mantengono l’ordine (a spesa dell’ambiente), sono contro tendenza. Quando tutto questo non è più possibile (cioè non trae energia dall’ambiente), muore e la sua materia rientra nell’ambiente e viene sfruttata in vari modi (ciclo della materia). Alcuni di questi organismi, come si vede nel film, sono AUTOTROFI, ovvero capaci di procurarsi il cibo da soli e altri ETEROTROFI, i quali necessitano di altre soluzioni. In generale tutti gli organismi si dividono in ANAEROBI ovvero che vivono in assenza di ossigeno, e AEROBI che invece vivono in presenza dello stesso. Il film racconta infatti la nascita di cristalli, spermatozoi, feti, amebe, meduse e altre “stravaganze” che caratterizzano il nostro pianeta. Già i primi fotogrammi del film risultano spettacolari mostrando i caleidoscopici colori e le fantasiose fattezze dei cristalli di vitamina C in fase di crescita. Subito dopo prendono il via le immagini primordiali della genesi dell’universo e del nostro pianeta; dai primi vagiti di sostanza vivente negli acquitrini formatisi in seguito all’emergere delle terre, fino alle prime forme di vita anfibia. Uno dei protagonisti di questo film è il perioftalmo, il quale è un pesce DIPNOO ovvero capace di una doppia respirazione e rappresenta il passaggio fra un organismo acquatico a terrestre; utilizza una VESCICA NATATORIA, ovvero una riserva di ossigeno per stare fuori dall’acqua. Questo essere vivente trascorre la maggior parte della sua esistenza nel fango in superficie, come si vede nel film dove esce dall’acqua. Esso rappresenta uno stadio evolutivo, infatti gli si sono sviluppate, rispetto a un normale pesce, le zampe; altri animali invece sono riusciti a risolvere i problemi legati all’aria, la quale seccava le loro branchie che erano esterne, e il troppo ossigeno. Questo particolare animale si serve delle pinne con le quali, vedendo le riprese, riesce a fare anche dei piccoli salti e a correre. Altri esseri viventi particolari, che troviamo nel film, sono i cavallucci marini (IPPOCAMPI) dove il maschio tiene le uova della femmina in una apposita tasca. Per questi animali la fecondazione può essere interna, dentro il corpo della femmina, o esterna. Nei rettili e negli uccelli invece, come abbiamo visto dalle immagini, la fecondazione è interna e lo sviluppo esterno. Nei rospi invece la fecondazione è solo esterna. Nel film abbiamo anche un esempio di DIMORFISMO SESSUALE: i granchi violinisti. Il maschio, infatti, è dotato di un enorme chela che la femmina non ha. Con i granchi violinisti ci viene illustrato anche il fenomeno della COMPETIZIONE fra individui della stessa specie, una competizione voluta per la conquista di alcune risorse: territorio, cibo e femmina. Le lotte per la conquista di queste risorse non sono mai letali per uno dei contendenti, infatti uno dei due da dei segnali per far capire all’altro di volersi arrendere. Un’altra curiosità della natura ci viene offerta dalle immagini degli OPILIOLIDI ovvero una specie dei ragni. Qui il maschio fa vibrare la ragnatela per vincere l’aggressività della femmina e per passare dunque alla fecondazione.
Come conclusione scientifica possiamo affermare che l’ONTOGENESI (sviluppo dell’organismo dalla fecondazione fino alla nascita) ricapitola la FILOGENESI (storia evolutiva di una specie); come conclusione umana possiamo dire che la presenza umana priva il mondo naturale della propria voce.

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