Fillopodi

Materie:Altro
Categoria:Biologia

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Testo

Fillopodi
Vi appartengono numerose specie planctoniche d'acqua dolce, note con la denominazione di pulci d'acqua, comune, del resto, a tutto l'ordine cui le dafnidi appartengono. Le dafnidi sono caratterizzate dal guscio, o carapace, bivalve, e da arti anteriori prensili; invece gli arti posteriori hanno aspetto piumoso, per la presenza di numerose setole, che facilitano la funzione natatoria cui tali arti sono deputati. Il genere più rappresentativo è Daphnia, con varie specie, fra le quali, una delle più note è Daphnia pulex, presente nei laghi e negli stagni. Ha corpo ovoidale, con antenne ramificate, mentre l'estremità posteriore del corpo è appuntita; la colorazione è variabile dal rosso al giallognolo-bruno. Le femmine misurano 2,5 mm, mentre i maschi sono più piccoli. Fra le altre specie si ricordano Daphia longispina, litoranea al pari di Daphia pulex, e Daphia magna, cosmopolita, con corpo tondeggiante, sottile, ma non trasparente; le femmine di questa specie misurano circa 5 mm, i maschi non più di 2 cm. Le dafnidi rivestono un importantissimo ruolo nella catena alimentare acquatica; indirettamente, quindi, hanno un notevole interesse anche nell'economia dell'uomo.
Copepodi
Vi appartengono numerose specie, assai ben rappresentate nel plancton lacustre e marino. I Copepodi misurano, nelle forme libere, pochi millimetri di lunghezza. Non poche sono le forme adattate alla vita parassitaria, per lo più su pesci, ma anche su altri animali; le forme parassite raggiungono grandi dimensioni (sino a 10 cm di lunghezza) e subiscono notevoli trasformazioni, sì da apparire simili a masse tubulari o informi; si nota una forte riduzione di tutti gli organi, a eccezione di quelli riproduttivi. La sottoclasse è ripartita in molti ordini, dei quali i più importanti sono: Calanoidi, con la famiglia Calanidi e il genere tipico Calanus; Ciclopoidi, con specie di acqua dolce, fra cui, assai comune nel Mediterraneo, Cyclops viridis (fra le specie dell'Atlantico e del Mediterraneo si ricordano Paracalamus typicus e Oithona similis; fra quelle parassite, Chondracanthus lophii e Lernaeocera branchialis).
I Copepodi hanno corpo composto da cinque segmenti toracici e da cinque segmenti addominali: l'addome è privo di arti e termina con una furca. Il primo segmento toracico è unito al capo e lo scudo dorsale è notevolmente ridotto; le antenne servono da organi natatori. Gli arti toracici del primo paio fungono da massillipedi, mentre gli altri, molto ridotti, svolgono funzioni respiratorie. Mancano gli occhi composti ed è presente un solo occhio impari.
Nei Copepodi i sessi sono separati e mostrano un netto dimorfismo, con maschi assai più piccoli delle femmine e riconoscibili anche per la particolare conformazione delle prime antenne e del quinto paio degli arti toracici. La fecondazione si attua per mezzo di spermatofore che il maschio introduce nel corpo della femmina; questa, non di rado, porta le uova in sacche ovigere aderenti all'addome. Lo sviluppo è indiretto, con stadi larvali detti nauplius, metanauplius e copepodite.
Cirripedi
Vi si comprendono specie che, allo stadio adulto, presentano notevoli deviazioni rispetto alla tipica organizzazione della classe; questa è invece rispettata durante la vita larvale. Prima di raggiungere lo stadio definitivo, attraversano una fase di vita pelagica sotto forma di nauplius, organismo munito, in genere, di lunghe appendici; il nauplius, successivamente, si trasforma in cypris, stadio in cui l'animale appare provvisto di un guscio bivalve e si fissa al substrato mediante speciali ghiandole adesive presenti nelle antenne anteriori. Da adulti, i Cirripedi sono sessili e si hanno forme sia peduncolate sia prive di peduncolo. Il corpo, non segmentato, è racchiuso nel mantello che è protetto dal carapace rinforzato da piastre calcaree; di queste le principali sono la piastra impari mediale, detta carina, e le piastre pari laterali, dette scuta e terga. Nelle forme prive di peduncolo (balani) le piastre principali e secondarie sono riunite l'una all'altra in modo da formare una parete unica circondante il corpo; nelle forme peduncolate (lepadi) il corpo è distinto in un peduncolo carnoso e in una parte più o meno tondeggiante, detta capitolo, e ricoperta dalle piastre. Nei Cirripedi sono assenti le seconde antenne, mentre sono presenti 6 paia di arti bifidi simili a lunghi cirri e formati di molti articoli; con i loro movimenti, i cirri determinano il moto dell'acqua circostante, permettendo la respirazione e la nutrizione dell'animale. Nelle forme parassite, gli arti possono subire una forte riduzione o, addirittura, scomparire. Gli adulti sono privi di occhi composti. Nei Cirripedi è frequente l'ermafroditismo, con maschi nani (detti maschi complementari), che, sotto forma di cypris, conducono vita parassitaria sugli individui ermafroditi.
I Cirripedi sono tutti animali marini e sono largamente diffusi nei mari a diverse profondità. Alcuni gruppi conducono vita parassitaria, altri sono epibionti su diversi animali (crostacei, cheloni, cetacei); altri vivono fissandosi agli scogli o a oggetti di diversa natura presenti sui fondali.
La sottoclasse è ripartita in 5 ordini: Toracici, con sei paia di arti toracici bifidi, vi appartengono i Lepadidi (Lepas anatifera, peduncolata) e i Balanidi (Balanus tintinnabulum, non peduncolato), inoltre che si fissano agli scogli o a oggetti sommersi (queste specie sono comuni nei mari italiani); il peduncolo di una specie atlantica (Polliceps cornucopia) viene consumato a scopo alimentare; Acrotoracici, con specie provviste di meno di 6 paia di arti, specie tipica è Alcippe lampas, che altre forme affini perfora le conchiglie dei molluschi; Ascotoracici, con specie ravvolte nel mantello e provviste di 6 paia di arti, conducono vita parassitaria su antozoi ed echinodermi; la specie tipica è Lithoglyptes ampulla che si insedia sui coralli; Apodi, con un unica specie, Pateolepas bivincta, parassita del mantello di un cirripide toracico; Rizocefali, ordine assai interessante per l'imponenza delle modificazioni provocate dalla vita parassitaria.
Per alcuni autori, i Cirripedi comparvero nel Carbonifero, ma solo nel Mesozoico si conoscono forme sicuramente appartenenti a questa sottoclasse.
Isopodi
Comprende circa cinquemila specie caratterizzate dall'avere corpo depresso, con il primo segmento toracico unito al capo. Sono sprovvisti di carapace (scudo dorsale); hanno le prime antenne molto più lunghe delle seconde, gli occhi sessili (sprovvisti di peduncolo), il torace con un solo paio di piedi mascellari (gli altri arti sono ambulacrali), l'addome ridotto. I sessi in genere sono separati; tuttavia, in talune specie adatte alla vita parassitaria, non è raro l'ermafroditismo proterandrico, l'inversione sessuale oppure la partenogenesi. Gli Isopodi comprendono numerose forme marine, d'acqua dolce e alcune forme adatte alla vita terrestre e alla vita parassitaria. Fra gli Isopodi marini è comune nel mar Mediterraneo Ligia italica;Asellus aquaticus è invece diffusissimo nelle acque dolci; molte specie vivono anche nelle acque sotterranee. Fra le forme terrestri si ricordano i generi Oniscus e Porcellium, con numerose specie dette comunemente porcellini di terra. Le forme parassitarie appartengono agli Isopodi marini della famiglia dei Bopiridi.
Gli Isopodi sono piuttosto rari allo stato fossile ma alcuni generi e specie sono noti già in terreni molto antichi (Isopodites è una forma dal corpo allungato e ovoidale del Triassico).
Anfipodi
Comprende specie caratterizzate da piedi locomotori (pereiopodi) muniti di lobi branchiali e rivolti in due direzioni (donde il nome). Il corpo è compresso lateralmente e suddiviso in cinque parti: capo, mesosoma, metasoma, urosoma, telson. Nel capo si trovano le antenne, che portano appendici sensoriali; le parti boccali sono costituite dal labbro anteriore e posteriore, dalle mandibole, dalle mascelle anteriori e posteriori e dai maxillipedi. Nel mesosoma vi sono sette segmenti portanti ciascuno un paio di pereiopodi (le due prime paia sono denominate gnatopodi). Il metasoma è formato da tre segmenti con un paio di appendici foliacee (pleopodi) munite di setole ciliate. Nell'urosoma vi sono tre segmenti forniti di un paio di uropodi per ciascuno, composti da un peduncolo e da due rami, più o meno forniti di spine. Il telson ha generalmente forma di lamina. L'ordine degli Anfipodi si divide nei 4 sottordini: Gammaridei, Iperidei, Ingolfiellidei e Caprellidei. Molti Anfipodi appartengono alla fauna intermedia fra la terrestre e la marina, altre specie invece sono nettamente marine o d'acqua dolce.
Decapodi
Comprende alcune migliaia di specie, di habitat vario ma quasi sempre acquatico. I Decapodi hanno il corpo costituito da 20 metameri, distinti in cefalici, toracici e addominali. I metameri cefalici portano le antenne e le appendici boccali, quelli toracici 3 paia di piedi mascellari e 5 paia di piedi ambulacrali (da cui il nome); gli arti addominali sono talvolta ridotti. Il primo paio di arti ambulacrali può terminare a pinza (chela) oppure con un'unghia robusta. Gli arti addominali sono bifidi e servono per reggere le uova. I segmenti toracici e le branchie sono completamente ricoperti dal carapace o scudo dorsale. Gli occhi sono composti, peduncolati e mobili. I sessi sono di norma separati, alcune specie sono però ermafrodite. Ai Decapodi appartengono i Crostacei di maggiori dimensioni (per esempio Macrocheira kaempferi, il granchio del Giappone che a zampe distese misura circa 3 m di diametro). In base alla conformazione dell'addome un tempo i Decapodi venivano suddivisi in Macruri (gamberetti), Anomuri (paguri) e Brachiuri (granchi); oggi l'ordine comprende i seguenti sottordini: Dendrobranchiati, con addome allungato, munito di ampia pinna caudale (noti comunemente con il nome di gamberi); Pleociemati come gamberetti, gamberetti scavatori, astici, aragoste, paguri e granchi, questi ultimi con addome ridotto, ripiegato ventralmente, senza pinna caudale e con grande carapace che ricopre il capo e il torace. I Decapodi non hanno una grande importanza in paleontologia: sono conosciuti nel Paleozoico e cominciano a differenziarsi nel Triassico.
I Miriapodi: classi Sinfili, Pauropodi, Diplopodi, Chilopodi

Comprende quattro classi: Chilopodi (centopiedi), Diplopodi (millepiedi), Sinfili e Pauropodi. Il corpo dei Miriapodi è diviso in capo e in tronco e non si osserva in questo una distinzione tra torace e addome; le appendici cefaliche sono costituite da un paio di antenne, un paio di mandibole, uno o due paia di mascelle. I segmenti del tronco portano ciascuno un paio di arti locomotori (da cui la denominazione comune di centopiedi), fatta eccezione dell'ultimo segmento che è sempre privo di arti. I Miriapodi respirano per mezzo di trachee tubolari o mediante respirazione cutanea. Nei Sinfili sono presenti ghiandole filatrici. Gli organi di senso sono rappresentati da occhi semplici presenti in numero vario. I sessi sono separati e le gonadi sboccano nel terzo segmento del corpo. Lo sviluppo è indiretto, con interposizione di uno stadio larvale. I Miriapodi sono tutti animali terrestri.
Sinfili
Classe di Artropodi attribuita alla superclasse Miriapodi comprendente animali di piccole dimensioni (non più lunghe di 1 cm), privi di occhi ma muniti di un organo a forma di ocello dietro le antenne, che forse li sostituisce in parte. Il corpo è appiattito e porta 12 paia di zampe, di cui il primo può essere atrofico. La costituzione interna non varia fondamentalmente da quella degli altri Miriapodi; la respirazione è per trachee; i sessi sono separati; la larva ha antenne brevi e 6 sole paia di zampe. I S. svolgono la loro vita in ambiente umido, nel terreno, sotto le foglie morte. Si nutrono di vegetali in decomposizione o anche vivi; quando si trovano in grande numero possono essere dannosi alle colture nelle serre. Il genere tipico è Scutigerella, presente anche in Europa.
Pauropodi
Classe di Artropodi appartenenti alla superclasse Miriapodi e comprendente poche centinaia di specie di piccolissime dimensioni che non superano i 2 mm di lunghezza. Il corpo dei Pauropodi, suddiviso nelle regioni del capo e del tronco, è costituito da 11 segmenti oltre al pigidio ed è provvisto di 9 paia di arti. L'apparato boccale è costituito da un paio di mandibole e da uno di mascelle; le antenne sono ramificate. I Pauropodi,mancano di apparato circolatorio e respiratorio; i loro dotti genitali sboccano nel secondo segmento del tronco; sono ovipari e lo sviluppo si effettua per mezzo di stadi larvali, i primi dei quali sono immobili. Vivono nel terreno sotto detriti vegetali, sotto le pietre nei luoghi umidi e si nutrono di funghi e materia organica in decomposizione. Cosmopoliti, si trovano tuttavia in maggior numero nelle regioni tropicali e subtropicali. In Italia se ne conoscono circa 30 specie.
Diplopodi
Classe di Artropodi ascritta alla superclasse Miriapodi, di cui costituiscono il raggruppamento più importante, contraddistinta dalla fusione, per quanto riguarda i segmenti del tronco, di due metameri, per cui ogni segmento è munito di due paia di arti (da cui il nome). I Diplopodi
raggiungono dimensioni ragguardevoli (alcune specie tropicali superano i 20 cm), hanno il capo provvisto di antenne, due mandibole e due mascelle che, unendosi, formano lo gnatochilario; il corpo è cilindrico, senza apprezzabile distinzione fra torace e addome. I Diplopodi vivono sui terreni umidi, sotto pietre e cortecce di alberi, nutrendosi di sostanze in decomposizione. Organi e modalità di riproduzione sono quelli tipici della superclasse. Tra le specie più note dei Diplopodi vi sono i comuni millepiedi e i glomeruli.
Chilopodi
Classe di Artropodi ascritta al sottotipo Unirami i cui componenti (comunemente detti centopiedi) hanno il capo che comprende un lungo paio di antenne, un apparato boccale costituito da un paio di mandibole e da due paia di mascelle; il tronco, allungato e depresso, è formato da numerosi segmenti uguali, ognuno dei quali è provvisto di un paio di arti terminanti con un'unghia: quelli del primo paio sono trasformati in piedi mascellari. I Chilopodi respirano per trachee, presentano sessi separati e hanno sviluppo diretto o indiretto. Sono lucifughi (vivendo di preferenza sotto i sassi, fra il muschio e i detriti vegetali) e carnivori. La classe viene divisa in 2 superordini: Epimorfi (ordini: Geofilomorfi e Scolopendromorfi) e Anamorfi (ordini: Litobiomorfi e Scutigeromorfi). Da notare che, per il loro aspetto, il rivestimento chitinoso, la forma delle zampe e dell'apparato boccale, i Chilopodi furono classificati da Linneo tra gli Insetti. Altri li considerano affini ai ragni e agli scorpioni; qualcuno li ha addirittura classificati come serpenti.

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