Cellula vegetale

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Categoria:Biologia
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LA CELLULA VEGETALE

La cellula è una particella microscopica, che costituisce l'elemento fondamentale per la vita di tutti gli organismi. L'insieme delle sostanze che la compongono viene definito protoplasma.
La maggior parte delle forme di vita è costituita dall'unione di più cellule, ma esistono anche organismi unicellulari, rappresentati cioè da una sola cellula.
L'assegnazione degli individui al mondo vegetale o animale si basa, come abbiamo già accennato, su importanti differenze della struttura cellulare. La cellula, infatti, è la più piccola parte della materia vivente capace di una certa autonomia.
Le sue dimensioni sono variabilissime ed oscillano da pochissimi micron ad alcune centinaia. É generalmente invisibile ad occhio nudo, salvo alcune eccezioni come ad esempio le uova degli uccelli, che sono costituite da una sola cellula.
La cellula vegetale, pur avendo una organizzazione simile alla cellula animale, si distingue da questa per essere racchiusa da una parete cellulare e presentare organuli particolari: i plastidi, dove avviene la fotosintesi clorofilliana, ed i vaculi, ovvero vescicole ripiene di succo cellulare di varia natura.
La parete cellulare è composta da un fittissimo intreccio di fibre di cellulosa ed ha lo scopo di conferire una forma ed un sostegno alla cellula. Le pareti, che apparentemente sembrano separare le cellule fra loro, in realtà sono attraversate da numerosi canalicoli, detti plasmodesmi, che permettono alla sostanza che circonda il nucleo cellulare di essere in contatto con il medesimo composto di cellule contigue. Tale sostanza è conosciuta con il nome di citoplasma.
In alcuni tipi cellulari, come quelli che formano il tessuto legnoso, le pareti di cellulosa sono impregnate da una macromolecola, detta lignina, che ha la proprietà di irrigidire.
In queste cellule il protoplasma spesso muore lasciando solo la parete cellulare.
Tutte le piante verdi sono fornite di plastidi: si chiamano cloroplasti quando contengono i pigmenti verdi detti clorofilla e nei quali ha luogo la fotosintesi; cromoplasti quando contengono le sostanze che determinano la colorazione rosso-arancio dei fiori e dei frutti (carotenoidi).
Per esempio si trovano in grande abbondanza nel frutto del pomodoro, nelle radici delle carote e nei petali dei fiori. La funzione principale di questi plastidi sembra essere quella di impartire speciali colorazioni a fiori e frutti, in modo da richiamare l'attenzione degli insetti sui fiori per l'impollinazione e di altri animali sui frutti per la disseminazione.
I leucoplasti, invece, sono biancastri per la presenza, nel loro interno, di amido e sono presenti soprattutto negli organi di riserva della radice, del fusto e dei semi. Nel vacuolo troviamo invece il succo cellulare, che contiene sostanze colorate, atte a determinare la colorazione di fiori e frutti. Si hanno inoltre sostanze aromatiche, costituite da granuli di proteine, accanto a sostanze di rifiuto. Il tutto rappresenta, molto schematicamente, una sorta di «ripostiglio» della cellula.
La funzione principale del vacuolo e però connessa con la crescita della cellula e la sua turgidità. Esso, infatti, tende a richiamare l'acqua dall'esterno della cellula per rigonfiarsi e funzionare come la camera d'aria della ruota di una bicicletta: obbliga cioè la cellula a ingrossarsi e a premere lungo le pareti, tanto da divenire turgida. Ciò determina, nelle cellule vegetali, la capacità di rendere tesi e rigidi gli organi che esse compongono.
In comune con la cellula animale la cellula vegetale è fornita ancora di membrana cellulare; di nucleo, dove sono racchiuse le informazioni genetiche necessarie alla riproduzione della cellula per divisione; di citoplasma, sostanza nella quale troviamo nucleo e organuli; di lisosomi, che sono l'apparato digerente della cellula; di mitocondri, che svolgono la stessa funzione dei polmoni negli animali e nell'uomo, ed i corpi del Golgi che liberano le proteine all'esterno della cellula.

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