Il fumo.

Materie:Tema
Categoria:Attualita

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Testo

Danni del fumo
tema svolto
Ormai tutti sanno che il fumo fa male, che il 50% dei fumatori muore a causa dei danni procurati dal fumo, e di essi un quarto nella fascia d'età compresa tra i 35 e 65 anni e un altro quarto del totale in età più avanzata. Il fumo, infatti, contiene molte componenti dannose, che compromettono il buon utilizzo di alcuni organi dell’organismo. Anzitutto è danneggiato l’apparato respiratorio. Sostanze irritanti come acido cianidrico, acroleina, formaldeide, ammoniaca, ecc… compromettono rapidamente il sistema di pulizia del polmone e quindi facilitano il passaggio di altre sostanze dannose. Infatti, fumando, si è maggiormente esposti allo smog e alle sostanze inquinanti, non più trattenute dal sistema di pulizia. La classica tosse e il catarro del fumatore sono sintomo di una mancata efficienza del sistema di pulizia del polmone, che causa un’eccessiva produzione di muco. Con l’andare del tempo tutto ciò porta alla bronchite cronica, all’enfisema ed infine al cancro al polmone, che è causato per l'85-90% dal fumo di sigaretta. Infatti nel tabagista il carcinoma polmonare ha una frequenza di 20 volte superiore che tra i non fumatori. Il fumo è causa anche di altri tipi di tumore delle vie respiratorie, come quello della cavità orale, della faringe e della laringe. Anche l’apparato circolatorio risente negativamente del fumo della sigaretta. Il monossido di carbonio, per esempio, riduce la quantità di ossigeno disponibile per l'organismo. Il sangue è meno ossigenato, e tutti gli organi ricevono quindi meno ossigeno. Insieme alla nicotina, esso accelera la formazione delle placche arteriosclerotiche nei vasi sanguigni, elevando il rischio di infarto del miocardio e di ictus. Esso provoca anche ingiallimento e invecchiamento precoce della pelle, caduta dei capelli e ridotta capacità respiratoria. Molti di questi danni sono dovuti alla quantità elevatissima di radicali liberi che si sprigionano nell’organismo, fumando sigarette. La nicotina inoltre provoca dipendenza, anzi detiene il maggior potere nell'indurre dipendenza rispetto a droghe maggiori, come eroina, cocaina ed alcol. Solo recentemente la nicotina è stata dichiarata ufficialmente una droga a tutti gli effetti, nonostante i dati sul suo elevato potere di indurre dipendenza fossero noti da decenni ai ricercatori dell'industria del tabacco. Spesso, oltre alla dipendenza farmacologia, si osserva una dipendenza psicologica, legata al gesto del fumare e all’illusione di affrontare meglio la fatica, il lavoro e lo stress in genere. Come se non bastassero i danni sopra elencati, occorre aggiungere, secondo alcuni studi, l’impotenza maschile e la minore fecondità per le donne. Si potrebbe andare avanti all’infinito, quasi, ad elencare i danni della sigaretta. Allora cosa fare di fronte a questo flagello? Lasciamo agli esperti e ai fumatori l’incombenza di individuare nuove strategie per uscire da questa situazione, cosa non semplice. Da parte nostra, possiamo far sì che tra noi giovani, e amici, non ci sia il mito della sigaretta come c’era qualche decennio fa, anche se purtroppo pare che il numero di fumatori tra i giovani non sia in calo, anzi. Diffondiamo e incentiviamo tutte le iniziative di conoscenza, di prevenzione e, perché no, di proibizione, che possono farci capire che il fumo non è un atteggiamento normale o da incoraggiare, e che può avere gravi conseguenze sulla salute.

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