Dico e famiglia

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Testo

Capricciosi e intolleranti i giovani laicisti del 2007

Il solo e reale problema è l’uso della ragione. Il problema non è ne di destra, sinistra, omosessuali o eterosessuali.
Si sta decisamente perdendo la cognizione di chi è l’uomo. Millenni di storia della cultura occidentale, millenni che sono una ricchezza inesauribile per tutti noi, non valgono più niente. Tentano, i nostri amati moderni democratici, anzi di sopprimerli.
Nell’ultimo periodo è la Chiesa soltanto a tenere alto, con tutte le proprie forze, l’ultimo baluardo della difesa vita umana, considerata come tale, senza togliere niente. Se qualcuno mai avesse realmente letto per intero una sola comunicazione ufficiale del Papa, del vaticano con tutti i suoi esponenti, si accorgerebbe che ciò su cui è posta l’attenzione non è la dottrina (chiarito poi che il cristianesimo non è una dottrina, ma come dice il Santo Padre -realmente Santo con la S maiuscola- il cristianesimo è innanzitutto un incontro) ma l’uomo, senza discriminazioni (i vescovi parlano chiaro nella nota della Cei: “Queste riflessioni non pregiudicano il riconoscimento della dignità di ogni persona; a tutti confermiamo il nostro rispetto e la nostra sollecitudine pastorale”) e la sua ragione. Il Card. Bagnasco, intmato addirittura di essere ucciso per essere stato soltanto se stesso e per averlo esternato senza alcuna paura a tutto il popolo italiano, si chiede e chiede a tutti: se non c’è un punto fermo su cui basare la legge positiva, cioè se al centro non c’è l’uomo in quanto uomo, uomo in quanto desiderio d’infinito, uomo in quanto ricerca di un senso alla propria vita, della felicità, perché qualcosa non dovrebbe essere lecito? Perché dire di no al partito dei pedofili? Perché dire di no all’incesto? Perché? Rispondete a questa domanda. La verità è che sta crescendo una popolazione senza spina dorsale, molle, capricciosa, confusa e annoiata; incapace di un giudizio sulle cose, impaurita dal futuro perché certa di niente, impaurita dall’amore eterno, incapace e impaurita davanti a una scelta definitiva per la propria vita.
“Garantire, a due persone che si amano, diritti che non intaccano minimamente l’altrui libertà” dice Lorenzo nell’articolo dello scorsa edizione del coherer. Ma com’è possibile?!?! Com’è possibile dire una cosa del genere!!? Pare di sentire qualcuno che non ha mai potuto provare questa bellissima cosa che è l’amore, un amore sincero, un amore totale verso un’altra persona, verso (per me che sono un maschio) la propria donna. Perché quando uno è innamorato, è tutto teso verso la sua amata; se uno è innamorato ha il coraggio di dire un “tu” cosciente all’altro; si stupisce e si commuove per la sua esistenza, per il solo fatto che lei c’è e che vive insieme a lui. Non è un possesso o uso dell’altro, ma uno stupore verso l’altro. L’amore implica una dipendenza, che non è mancanza di libertà. Anzi! L’amore implica un sacrificio grande, che può sembrare limitazione della propria libertà, cioè quello di riconoscersi dipendenti. Dipendenti completamente da altro. Scoprire cioè che la rivoluzione francese, l’illuminismo e il razionalismo sono l’uccisione dell’uomo. Io sono libero solo in un rapporto. L’amore della donna mi cambia, mi cambia tanto che senza di lei mi sento smarrito, una nullità. Mi basta pensare all’amore tra i miei genitori: quanti sacrifici, quante rinunce per l’altro, quante fatiche per poter crescere ed educare noi figli. L’amore implica una dipendenza e un riconoscimento di questa. Se uno è innamorato capisce di esser libero, libero da tutti e da tutte le circostanze. Pensa! Non assenza di vincoli, ma un rapporto che mi fa guardare le cose più in profondità.
Una delle cose che più mi fa sobbalzare, anche al solo pensiero, è l’amore eterno:
pensa che bello poter condividere tutta la vita con la donna che amo totalmente, poter scoprire insieme tutto quello che questa vita ci riserva, cose belle o brutte, ma tutte e insieme.
Pensa che rischio che si corre scegliendo di vivere insieme tutta la vita!
ma guardate ai vostri nonni e nonne, ai vostri genitori, e vedete cosa dicono i loro occhi. Chiedete ai vostri nonni e ai vostri genitori cosa vedono nei tuoi occhi. Sicuramente vedrete e vedranno trasparire una bellezza più grande di tutte le difficoltà e di tutti i rischi vissuti insieme.
Pensa alla tua famiglia e dimmi se non è vera nella tua vita questa affermazione fatta nella nota della Cei dai vescovi a proposito della famiglia:
“Poter avere la sicurezza dell’affetto dei genitori, essere introdotti da loro nel mondo complesso della società, è un patrimonio incalcolabile di sicurezza e di fiducia nella vita. E questo patrimonio è garantito dalla famiglia fondata sul matrimonio, proprio per l’impegno che essa porta con sé: impegno di fedeltà stabile tra i coniugi e impegno di amore ed educazione dei figli”.
Quello che l’uomo desidera è questo. La storia mia, della mia e di altre migliaia di famiglie, della civiltà umana mi conferma che questo è ciò per cui l’uomo è fatto. La Chiesa difende proprio questa bellezza di un rapporto vero, stabile e fedele.
Ma per fortuna c’è chi ci vuole realmente bene e ha istituito un nuovo organo segreto con il compito di distruggere l’uomo: la santa laica inquisizione. Puntualmente questa, con impeccabile dialettica e con inconsapevole connivenza con il business e con il potere manovratore di turno, uccide tutto ciò che di bello e quindi anche di politically scorrect c’è al mondo.
Basta essere un po’ semplici, avere il cuore sveglio e gli occhi aperti per riconoscere ognuno, ciò che desidera e ciò per cui è fatto.

Esempio



  


  1. STEFY

    LA FAMIGLIA