Le nebulose

Materie:Appunti
Categoria:Astronomia

Voto:

1 (2)
Download:42
Data:29.10.2001
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
nebulose_1.zip (Dimensione: 3.21 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_le-nebulose.doc     24 Kb


Testo

Le Nebulose
Nebulose gassose La materia interstellare non è ugualmente rarefatta ovunque, ma in alcune zone è più densa, formando delle specie di nubi. Se poi all'interno di queste vi sono delle stelle, la radiazione di quest'ultime le rende luminose, ottenendo così quei bellissimi effetti che si vedono osservando la nebulosa Laguna, la nebulosa di Orione, oppure la nebulosa Trifida. Solitamente, queste zone, formate prevalentemente da idrogeno, sono anche sede di formazione stellare. A seconda della temperatura di queste nebulose si possono individuare due tipologie di nubi: le regioni H I e le regioni H II. Le regioni H I sono più fredde e quindi non emettono radiazioni nella lunghezza d'onda del visibile, ma in quella dell'idrogeno, ossia onde radio con lunghezza d'onda di 21 cm. Per questo non sono visibili con i telescopi tradizionali, ma solo con radiotelescopi. Le regioni H II sono molto più calde, circa 20.000-30.000°K, quindi l'atomo di idrogeno perde il suo unico elettrone e diventa ionizzato. Queste zone sono anche molto luminose, formando appunto quelle bellissime nebulose visibili al telescopio. Se però le stelle non sono abbastanza calde da eccitare gli atomi della nebulosa, questi non emetteranno luce propria, ma rifletteranno quella delle stelle. Le nebulose planetarie Quando una stella di media grandezza giunge alla fine della sua vita, poco prima della sua morte, in una tremenda esplosione espelle gli strati più esterni della propria atmosfera, formando così un guscio di gas incandescente in espansione. Ma allora perchè nelle foto vediamo un anello? Perchè noi vediamo uno spessore maggiore di gas verso i bordi che non al centro e quindi vediamo solo la parte più esterna dove si sovrappone una quantità maggiore di gas. Generalmente al centro di una nebulosa planetaria si può vedere una debole stellina di alta temperatura che altro non è che quello che rimane della stella originale. Questa piccola stella rimanente generalmente ha una densità molto elevata e ruota ad altissima velocità su sè stessa. In meno di 100.000 anni la stella centrale si raffredda e quindi la nebulosa scompare alla nostra vista, dato che il gas non è più ionizzato e reso luminescente dalle radiazioni dell'astro. Le nebulose oscure Queste sono facilmente osservabili solo quando appaiono per ragioni prospettiche sovrapposti a regioni luminose, quali possono essere delle nebulose gassose luminescenti. Sono molto probabilmente formate da polveri e da idrogeno molecolare relativamente denso (109 particelle per metro cubo) e una temperatura piuttosto bassa (10°K). Per questi motivi le nubi sono particolarmente opache; in particolare la polvere scherma le parti interne delle nebulose oscure dalle radiazioni ultraviolette, che altrimenti dissocierebbero l'idrogeno molecolare. Altri oggetti simili sono i globuli di Bok, che appaiono spesso sullo sfondo di nebulose luminose. A differenza delle nebulose oscure, questi hanno un'elevata emissione infrarossa.

Esempio