storia dell'arte-programma di 5a

Materie:Riassunto
Categoria:Arte

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Testo

IL ROMANTICISMO
– Rifiuto dell’illuminismo
– Rifiuto del neoclassicismo → rifiuto delle regole classiche
– Rifiuto della ragione
– Importante il sentimento e l’ irrazionalità
– Ritorno alla religiosità e alla fede
– EROE ROMANTICO → gli artisti si sentono esclusi ma cercano di realizzare i propri ideali
(TITANISMO)
Cercano di risolvere i loro problemi da soli (individualismo)
– AMORE ROMANTICO → sentimento totalizzante
– Sensazione di inquietudine
In Italia :
– 1816 → articolo nel quale si dice che la cultura straniera deve essere importata in Italia
– DIVISIONE DEL PENSIERO IN 2:
1. ROMANTICI
2. CLASSICI
CLASSICISMO
ROMANTICISMO
Bello eterno
Bello storico → il bello cambia
Regole
Rifiuto delle regole, originalità
Modello = autori del passato
Modello = autori moderni e stranieri
Temi mitologici
Temi cristiani e religiosi
Si rivolgono a persone colte
Si rivolgono alla media borghesia
Linguaggio aulico
Linguaggio popolare e comune
No termini dialettali
Dialetto
Pubblicazioni tramite giornali, periodici e riviste → maggiore diffusione
ALESSANDRO MANZONI
– Milano 1875 – 1873
– Fondatore del romanzo italiano
– Per primo si rivolge a una classe borghese → pubblico più vasto (lingua nazionale)
– 1805 → Parigi → la madre vive con Carlo Imbonati (Manzoni gli dedica un poemetto)
ha contatti con gli ultimi illuministi (IDEOLOGI)
si converte alla religione; è aiutato da due giansenisti
– Ritorna a Milano
– 1860 → diventa senatore del regno d’Italia e forma la lingua italiana
Opere:
CARME IN MORTE DI CARLO IMBONATI
– Opera giovanile
– Manzoni immagina che il fantasma di Carlo Imbonati gli dia insegnamenti di vita
– Gli insegnamenti principali sono: coerenza, verità, non aver atteggiamenti servili verso i più potenti, mantenere la dignità e la libertà
PREFAZIONE AL CONTE DI CARMAGNOLA
– Nega l’unità di tempo, luogo e azione nella tragedia
– Instaura il coro
– Sostiene che la tragedia può essere dilettevole e utile allo stesso tempo
LETTERA A M.CHOUVET
– Le opere letterarie devono seguire gli eventi storici →documentazione dell’artista
– L’opera deve trasmettere sentimenti ed emozioni
INNI SACRI
– 1812-1922
– Sono 5 e il più importante è PENTECOSTE
– Scrive inni sacri per trovare un argomento condiviso da un pubblico più vasto
– Deve inventarsi un nuovo modello di poesia:
STRUTTURA:
a) Presentazione argomento
b) Racconto della storia che si celebra nella festività
c) Conseguenze che l’episodio ha sui fedeli
– Dio appare come PADRE e GIUDICE SEVERO
ODI CIVILI
– 1821, inizialmente non può essere pubblicata per la censura Austriaca
– Sono 2 : MARZO 1821 e 5 MAGGIO ( dedicata a Napoleone Bonaparte)
– 5 MAGGIO: prima parte: episodi di Napoleone
Seconda parte: dall’esilio a S. Elena ( i versi rallentano per indicare la lentezza dei
giorni) fino alla morte ( conversione a Dio)
IL CONTE DI CARMAGNOLA
– Si svolge tra il 1426 e il 1432
– Guerra tra Venezia e Milano; Francesco di Bussone, condottiero della repubblica di Venezia, deve combattere contro Milano (luogo da dove proveniva). Venezia vince ma Francesco è accusato di tradimento e viene condannato a morte.
– Francesco = eroe romantico → non insegue i nemici che si erano ritirati dalla battaglia
ADELCHI
– Si svolge tra 772 e 774
– Adelchi = eroe romantico → aspira alla gloria; vorrebbe essere un re saggio, buono, giusto ma il periodo storico gli impedisce di esserlo. Adelchi muore in battaglia.
STORIA DELLA COLONNA INFAME
– Breve trattato di argomento storico collegato ai Promessi Sposi
– Un’intera famiglia fu uccisa perché accusata di essere untori; la casa fu distrutta e al suo posto costruita una colonna.
– COLLONNA INFAME perché: la famiglia era infame / 1700 si pensava che la condanna fosse infame
– Manzoni si interessa ai fatti storici e al modo della gente di giudicare
I PROMESSI SPOSI (riassunto pag 113volume X)
– 1823 Fermo e Lucia → 1827 I Promessi Sposi (cambia l’intreccio e la struttura)
– Dal 1827 pubblica altre edizioni migliorando lo stile e il linguaggio.
STRUTTURA:
a) scelta del secolo non casuale → critica al comportamento dei più ricchi nei confronti dei poveri
b) Renzo e Lucia appartengono al popolo → popolo protagonista
c) Manoscritto per dare credibilità alla storia
d) 38 capitoli → i primi 25 narrano la storia di pochi giorni e gli altri la storia di 2 anni
La prima è una parte narrativa l’altra è riflessiva e meditativa
All’inizio il tempo è lento perché vengono presentati tutti i personaggi
Tra la prima e la seconda parte c’è la conversione dell’innominato
CRONOTIPI: →luogo dove si svolge una vicenda collegata allo spazio
* paese → non specificato è un luogo sicuro ma c’è un pericolo: Don Rodrigo (domina con arroganza e ingiustizia); luogo molto povero
* città → Milano per Renzo: si perde e per la sua ingenuità diventa un posto pericoloso
Monza per Lucia
* strada → luogo famigliare, luogo degli incontri. Renzo = eroe cercatore
* osteria → Luogo pericoloso, luogo dove viene buttato via il tempo
* convento → luogo chiuso, c’è molta tensione e scarsa ospitalità. La religione qui appare come un
insieme vuoto di regole.
* Castello → il castello dell’innominato è in una posizione alta = potenza , natura circostante riflette
l’asprezza del personaggio
* Lazzaretto → monatti → ne aprofittano per guadagnare denaro
Persone che si mettono a disposizione degli ammalati
PERSONAGGI:
* Distinzione in gruppi tra buoni e cattivi
* Più tipi di personaggi: nobili, borghesi, popolari
* Renzo ( ingenuo e impulsivo) Lucia ( riflessiva e poco reale, tramite tra autore e lettori), Don Abbondio ( debole, fragile), Don Rodrigo ( privo di qualità), Fra Cristoforo ( buono e impulsivo), Innominato ( è un grande nel bene e nel male; si converte grazie a Lucia), Gertrude ( costretta alla vita nel convento dal padre), Cardinale Borromeo (lodato da Manzoni per le sue qualità)
FOCALIZZAZIONE E NARRATORE:
* Narratore omnisciente e focalizzazione zero
* Manzoni interviene continuamente nella storia con giudizi e commenti
DESTINATARI:
* Pubblico borghese → cattolicesimo liberale ( vedere le giustizie e le violenze ma affidarsi a Dio senza cercare di risolverle)
* 25 lettori → imperscrutabilità della provvidenza ( incapacità umana di capire i progetti di dio: l’uomo deve solo accettare la provvidenza)
STILE:
* lingua nazionale e comprensibile
* ironia e sarcasmo→ ironia nei confronti di don Abbondio e sarcasmo nei confronti dei potenti
* realismo → linguaggio realistico
→ descrizioni realistiche
→ realismo storico (fatti realmente accaduti)
TEMI:
* umili → la formazione illuminista e il cattolicesimo aumenta l’interesse verso i più poveri
* storia → mescola il vero storico e il vero morale
* critica ai potenti e falsità della religiosità
* liberismo → critica l’intervento dello stato sull’economia
* atteggiamento sociale → gli umili devono accettare le ingiustizie senza ribellarsi (provvidenza)
* giustizia → non tutti i personaggi agiscono in modo giusto
* provvidenza → l’uomo deve avere fiducia in Dio anche se non capisce i suoi progetti.
GIACOMO LEOPARDI
* Recanati 1798 – Napoli 1837
* Di famiglia nobile (ma non ricca)→ la madre lo rinchiude in casa e non lo lasci frequentare altre persone nel paese
* La madre cercava di ricostruire il patrimonio sperperato dal padre
* Vive la sua giovinezza in solitudine → decide di dedicarsi allo studio e alla letteratura
* 1809 → inizia i “7 anni di studio matto e disperatissimo” (traduce dal greco al latino, studi astronomia, scienze, filosofia. Questo periodo è detto anche periodo dell’ ERUDIZIONE
* 1816 → “conversione poetica” scopre la poesia e conosce Pietro Giordani (illuminista che diventa punto di riferimento per Leopardi) il quale capisce le qualità di Leopardi
* 1819 → si converte alla “filosofia” e tenta la fuga (non riesce e si ammala)
* 1822 → approda all’ “ateismo” ; i genitori lo mandano a Roma
* ritorna a Recanati perché Roma non è come si aspettava → lavora per un editore
* 1823-37 → viaggia Milano, Bologna,Firenze,Pisa (qui riscopre la sua vocazione poetica) e poi di nuovo a Firenze e tra 30-37 a Napoli
La vita è importante per capire le sue opere
Sistema filosofico:
* 1819-20 → PESSIMISMO STORICO: l’uomo arriva alla felicità perché nasconde la sua situazione umana (situazione infelice) con delle illusioni ( valori e ideali) fornite dalla natura.
NATURA = MADRE BENEVOLA offre illusioni all’uomo
CIVILTÀ e PROGRESSO = COSA NEGATIVA allontanano l’uomo dalla natura → aumentano l’infelicità umana
* 1820-22 → PESSIMISMO COSMICO in questi anni approda all’ateismo e subisce molte delusioni (Roma) così matura nuove convinzioni. L’uomo nasce infelice perché è la natura che fa nascere l’uomo infelice.
NATURA = MATRIGNA MALVAGIA non gli interessa la sorte dell’uomo. Gli uomini servono solo per continuare il ciclo biologico del mondo
CIVILTÀ e PROGRESSO = COSA POSITIVA la ragione e il progresso consentono all’uomo di essere consapevole della propria prospettiva umana facendo cadere le illusioni. L’uomo non si illude più.
* TEORIA DEL PIACERE → l’uomo nasce con un desiderio infinito di felicità; desiderio IRREALIZZABILE che tende a posticipare nel futuro. L’uomo vive perché pensa che un giorno sarà felice.
* Leopardi quindi critica la civiltà che rende l’uomo egoista → nella GINESTRA comunica un messaggio di SOLIDARIETÀ unica cosa che porta l’uomo a essere meno infelice
NON è un ROMANTICO perché:
* Pensa che la poesia dell’antichità ha raggiunto la perfezione (CLASSICISTA)
* La poesia è l’unico strumento dell’uomo per avvicinarsi alla natura (pensiero di tipo ILLUMINISTA)
* I romantici davano alla poesia un ruolo sociale; Leopardi dice che la poesia è arte
POETICA DEL VAGO E DELL’INDEFINITO:
Tutto ciò che è vago e indefinito è poetico (ricordi, ricordi di cose sgradevoli, suoni lontani, cose che non si vedono chiaramente)

Opere:
ZIBALDONE
* Diario della sua vita; annotava riflessioni, ragionamenti e frasi
* Chiamato così perché è una mescolanza confusa di appunti e pensieri vari
* Non indirizzato al pubblico ma pubblicato dopo la sua morte
* Linguaggio funzionale
OPERETTE MORALI
* 1832(periodo del pessimismo cosmico)
* Racconti, dialoghi, favole e monologhi di personaggi
* Sono 24 testi
* Leopardi le usa per dare delle indicazioni ai lettori su come affrontare la vita e l’esistenza
* OPERETTE → termine per minimizzare l’importanza della sua opera
* MORALI → da delle “lezioni di vita”
* Critica il PROGRASSO, la FEDE, ANTROPOCENTRISMO (l’uomo al centro dell’universo)
* Sono scritte in prosa
* Linguaggio alto e colto
* Carattere filosofico
* Tono ironico
* Le più famose sono : DIALOGO DI UN FOLLETTO E DI UNO GNOMO, DIALOGO DI FEDERICO RUYSH E DELLE SUE MUMMIE, DIALOGO DI PLOTIN E PORFIRO, DIALOGO DELLA NATURA DI UN ISLANDESE (un islandese giara tutto il pianeta in cerca di un luogo ospitale per l’essere umano; questo luogo non esiste però incontra la natura alla quale pone delle domande, lei non risponde → indifferenza della natura nei confronti dell’uomo) , DIALOGO DI UN VENDITORE DI ALMANACCHI E DI UN PASSEGGERE.
* Temi: infelicità umana, teoria del piacere, rifiuto dei miti e delle illusioni
CANTI
* Raccolta di poesie (41 poesie scritte tra 1818-1837)
* Ricostruisce il percorso dell’evoluzione del suo pensiero ma le opere non sono messe in ordine cronologico
* Fanno parte della POESIA LIRICA → è una poesia funzionale dove l’autore parla di se stesso
* Prima parte → CANZONI CIVILI E IDILLI → illusioni (L’INFINITO)
* Seconda parte → CANTI PISANO –RECANATESI→ caduta delle illusioni (A SILVIA)
* Terza parte → GINESTRA E ULTIME POESIE → si può combattere la negatività con la solidarietà
* Leopardi è influenzato da Parini (argomenti civili e sociali), Petrarca (poesia lirica) e Foscolo (filosofia)
PETRARCA
LEOPARDI
Religioso
Ateo
Parla di sentimenti umani e di se stesso
Parla di sentimenti. Emozioni e riflessioni filosofiche sull’esistenza
Da un’immagine idealizzata dei suoi sentimenti (modello di vita)
Da un’immagine veritiera non vuole essere un modello per la gente
Il paesaggio è un luogo ospitale e riflette gli stati d’animo del poeta
Il paesaggio contrasta con l’interiorità dell’individuo
Es. QUIETE DOPO LA TEMPESTA → dopo il temporale tutti tornano alle loro occupazioni. La tempesta è simbolo del dolore (non c’è felicità)
TEMI dei “CANTI”:
* Patriotico-civile → critica la situazione dell’Italia mettendola a confronto col passato
* Amore → amore infelice che però vale la pena di vivere perché da un senso alla vita
* Ricordi → il momento più felice è l’infanzia
* Illusioni → ricordi delle illusioni della giovinezza che portano alla caduta delle illusioni
STILE dei “CANTI”
* Usa ENDECASILLABI e SETTENARI
* Struttura metrica della CANZONE e la rinnova → CANZONE LIBERA LEOPARDIANA (n° strofe e versi libero, schema delle rime libero)
* Usa ENJAMBEMENT
LINGUAGGIO:
* Tono elevato
* usa la poetica del vago e dell’indefinito
*
DIVISIONE DEI CANTI:
CANZONI CIVILI (1818-22) → periodo di cambiamento; interesse politico-civile, situazione dell’Italia contemporanea, confronto con l’Italia del passato ( ALL’ITALIA)
IDILLI (1819-21) → individualità di Leopardi, riflette sulla sua interiorità, sensismo ( filosofia illuministica che diceva che tutto ciò che percepiamo deriva dalle sensazioni materiali) (L’INFINITO e LA SERA DEL DÌ DI FESTA)
Silenzio poetico (1822-28) → scrive solo ALLA SUA DONNA(assenza di una donna) e AL CONTE CARLO PEPOLI(caduta delle illusioni)
CANTI PISANO-RECANATESI → ricordi del passato, momenti della vita di Recanati, esperienze personali e sensazioni. TEMI: ricordo, illusioni, polemica contro la natura (natura matrigna malvagia), poetica del vago e dell’indefinito. Le poesie sono il risorgimento (Leopardi sente rinascere la sua vocazione poetica), a silvia,il passero solitario, le ricordanze (tema dei ricordi), canto notturno di un pastore errante dell’Asia (il pastore pone delle domande alla luna la quale non risponde: natura indifferente), la quiete dopo la tempesta, il sabato del villaggio
CICLO DI ASPASIA→ l’amore è un illusione che consola l’uomo dalla sua condizione di infelicità
LA GINESTRA→ carattere riflessivo-filosofico; descrive la natura e in particolare il Vesuvio → violenza della natura; L’uomo resiste come la ginestra, unico fiore che sopravvive sul terreno lavico del Vesuvio. La ginestra è simbolo di umiltà e dignità; non oppone resistenza ma è capace di ricrescere. → l’uomo deve resistere alla difficoltà attraverso la solidarietà.
NATURALISMO E VERISMO
IL NATURALISMO
• 1865 – 70 nasce il naturalismo in Francia
• Prime opere dei fratelli De Goncourt, che scrivono un romanzo in cui spiegano i caratteri fondamentali del naturalismo
• Secondo i naturalisti la natura ha lo scopo di descrivere la realtà per poi essere modificata
• Nei romanzi si prendono in considerazione anche gli aspetti più bassi di poveri ed emarginati
• Nasce un gruppo di letterati naturalisti: Zolà, Flaubert, Balzac, Daudet, Maupassant
• Questo gruppo si riunisce e scrive due opere: LE SERATE DI MEDAN, dove ogni autore racconta una storia, IL ROMANZO SPERIMENTALE, Zolà da alcune indicazioni sulle caratteristiche del romanticismo (preferiscono il romanzo, analisi oggettiva, analizzare ogni caso umano, fornire informazioni, IMPERSONALITA’ narratore ed autore devono essere estranei)
IL VERISMO
• 1877 nasce il verismo a Milano
• Nasce da una lettura che Verga e Capuana fanno, di un’opera di Zolà
• Il verismo sostiene che la letteratura è un’arte non una scienza
• Afferma che l’oggettività deve essere ridotta ad un metodo di narrazione , cioè l’impersonalità
• I veristi devono rispettare una corrispondenza tra metodo narrativo, linguaggio e ambiente sociale
• I veristi hanno una sfiducia verso il progresso
• Ambientano i romanzi in posti diversi
• Affermano che bisogna descrivere le caratteristiche del personaggio con tutte le cose importanti per capire la provenienza: Regionalismo
GIOVANNI VERGA
• Catania 1840 – 1922
• Famiglia molto patriottica
• I suoi primi romanzi sono di tipo patriottico e romantico in sentimentale
• 1869 va a Firenze
• 1872 va a Milano fino al 1893
• Qui viene a contatto con i grandi editori dell’epoca con cui si confronta
• Viene a contatto con la Scapigliatura (autori di reati narrativi, borghesi che rifiutano la società, atteggiamenti con temi controcorrenti ai messaggi della società, trattano temi come la malattia e l’amore)
• Comincia a scrivere dei romanzi
• 1877 entra in contatto con la Campania e legge il romanzo di Zolà, forma la poetica del verismo italiano
• 1878 inizia la sua fase verista (Rosso Malpelo)
• 1881 pubblica i Malavoglia
• 1878 – 1889 scrive tutti i romanzi e li raccoglie in novelle
• 1889 rivede le sue opere ed inizia a scrivere un ciclo di 5 romanzi, non concesso, che doveva raccontare sia il mondo dei poveri che quello degli artisti
• 1893 ritorna in Sicilia ( nominato senatore del Regno)
Opere della sua prima fase:
1. STORIA DI UNA CAPINERA
• Scritto nel periodo fiorentino
• La storia prende il titolo dall’abito (capinera = rondine)
• È una storia romantica
• Tema dell’esclusione
• Prima fase di Verga
• Romanzo epistolare, narrato dalla protagonista
LA TRAMA:
• La protagonista è Maria, è molto povera ed è costretta ad entrare in convento a Catania. Prima di prendere i voti s’innamora ma è costretta a prendere i voti. Il ragazzo si sposa la sua sorellastra. Maria si ammala per il dolore e muore.
2. EVA – TIGRE REALE – EROS
• Blocco compatto con caratteri simili e comuni
EVA: il protagonista si trasferisce a Firenze e s’innamora di una ballerina. Vanno a vivere insieme in una soffitta con pochi soldi. L’amore finisce e le strade si dividono. Abbandona tutto e scende a compromessi con i mercati. Lui è un pittore e fa si che la sua arte diventi commerciale lei continua la sua strada come ballerina e trova un nuovo amante. Il protagonista uccide l’amante, poi si ammala e muore.
• Tema dell’artista: deve vivere in una società dove prevalgono i valori economici.
TIGRE REALE: la protagonista è una nobile russa. L’ambientazione è la stessa di Eva ed i temi sono uguali.
EROS: il protagonista è un nobile. Sua madre muore per il dolore che il mario le provoca.
• Le figure positive sono legate alla Sicilia
• Temi: teatri; intrecci probabili; tipologia femminile con nomi bizzarri
• Il tono generale è enfatizzato
• La Sicilia è il luogo dei valori intatti
3. NEDDA
• 1874
• Ambientata in Sicilia
• Tema dell’esclusione per motivi socio – economici
• Non è considerato un testo verista perché:
1. è scritto in fiorentino
2. i termini dialettali sono scritti in corsivo
3. il narratore interviene a giudicare
TRAMA:
• Nedda è una ragazza orfana. Molto povera, he fa la raccoglitrice di olive. S’innamora di Janu, anche lui molto povero, il quale però muore di malaria. Nasce la loro bambina, che però muore di fame. Nedda si rifiuta di mettere i figli alla ruota (i figli illegittimi venivano portati alle suore)
Tra il 1877 e il 1878 Verga si converte al verismo perché:
• Dopo Zolà nasce un nuovo modo di scrivere
• Allontanamento dal mondo alto – borghese fino ad allora frequentato
• Rifiuto per la società contemporanea
• Diffusione di alcuni documenti riguardanti la situazione del sud dell’epoca
• Mutamento dei temi, degli argomenti e dell’ambientazione
• Cambiano le modalità narrative
NARRAZIONE DI VERGA DOPO IL 1877
• Naturalista
• Si basa sul positivismo (narrazione oggettiva e scientifica, impersonalità)
• Determinismo: l’uomo è condizionato nel carattere e nella psicologia
• Materialismo: l’uomo è mosso dai bisogni materiali
CARATTERISTICHE DELLA NARRAZIONE
• Autore e narratore non coincidono
• Il narratore è un personaggio
• Oggettività della narrazione (impersonalità)
• Il narratore deve appartenere allo stesso gruppo sociale dei personaggi
• Artificio della regressione (il narratore parla di se abbassando il suo livello sociale)
• Racconta vicende umane
• Artificio dello straniamento e antifrasi
LINGUAGGIO E STILE
• Adegua il linguaggio all’ambito sociale ma non usa il dialetto, bensì gioca con la sintassi tipica della lingua siciliana
• Usa molti proverbi
• Discorso indiretto libero
• Similitudini
le novelle:
1. ROSSO MALPELO
• 1878
• Contenuto in “vita dei campi”
• Caratteristiche fondamentali del naturalismo
• TEMI:
1. i mali che affliggono la società siciliana (usura, contrabbando, sfruttamento dei poveri, corruzione dei potenti, differenza tra le classi sociali)
2. l’amore: in senso totalizzante
3. l’esclusione
4. valori materiali ed economici, tema principale
• narratore ed autore sono in contrasto, artificio dello straniamento (ci dice una cosa ma vuole intendere l’esatto opposto)
• Rosso Malpelo è sottoposto a violenze non solo fisiche ma anche psicologiche
• È orfano di padre, la madre lo usa per portare a casa i soldi
• C’è un incidente in cava e Malpelo muore
• C’è forte tensione e violenza nella novella
2. LA ROBA
• 1883
• Contenuta in “novelle rusticane”
• Il protagonista è Mazzarò. Persona povera che comincia ad accumulare tutto quello che trova, diventa grande proprietario. Quando si trova in punto di morte non sa però a chi lasciare tutto perché è solo. Comincia cosi a distruggere tutto quello che aveva accumulato.
• Scompaiono i valori e l’aggressione ai mali della società
• Tema dell’esclusione
I romanzi:
1. I MALAVOGLIA
• 1881
• Verga vuole scrivere un ciclo di 5 romanzi ( chiamato “i vinti” )ma ne scrive solo due
• “i malavoglia” è un soprannome che fu dato alla famiglia Toscano, che erano però dei gran lavoratori (antifrasi)
STRUTTURA DEL ROMANZO:
• Ambientato dal 1863 al 1877 circa
• Si divide in tre parti:
1. TEMPO DEL RACCONTO: MOLTO LENTO si raccontano 4 giorni, mette in scena tutti i personaggi, non li descrive, li fa agire.
2. TEMPO DEL RACCONTO 15 MESI DI NARRAZIONE il protagonista è Padron N’Toni.
3. TEMPO DEL RACCONTO: GLI ANNI RESTANTI si usano molte ellissi e sommari. Il protagonista principale è il nipote di Padron N’Toni.
AMBIENTAZIONE:
• Aci Trezza
• Non descrive la città in particolare, dice solo che è di mare e fa riferimento ad alcuni testi: Inchiesta in Sicilia.
• La descrive in modo socio – economico sulla base dei testi
• Vuole descrivere una realtà siciliana
• Descrive in modo oggettivo e scientifico
ASPETTI PRINCIPALI:
1. oggettivo:
• descrive il paesaggio in modo scontato
• alcuni elementi descritti in modo approssimativo o tralasciati
• tutti i luoghi hanno un valore simbolico
• alcuni fatto storici sono realmente successi (battaglia di Lissa 1866; epidemia di colera)
• la descrizione del luogo è fatta dal narratore che appartiene a quell’ambito sociale
2. soggettivo:
• utilizza il tempo ciclico delle stagioni, danno un effetto di stabilità
• usa il tempo imperfetto
• c’è nostalgia determinata dal fatto che è stato lontano per 20 anni.
I PERSONAGGI
1. Padron N’Toni: rappresenta la cultura ormai superata ed i valori del passato, espressi attraverso un linguaggio proverbio e dialettale.
2. N’Toni rappresenta il cambiamento ed il progresso, usa un linguaggio più articolato.
MESSAGGIO DEL ROMANZO
• La religione della famiglia: il mondo dei valori, la famiglia sopravvive nonostante il destino avverso
• L’ideale dell’ostrica: così come l’ostrica si attacca allo scoglio, i personaggi stanno attaccati alla famiglia ai valori tradizionali.
• Sfiducia più totale nel progresso: visto da lontano è positivo, ma alcune situazioni non cambieranno mai.
• Bisogna accettare la propria situazione e rinunciare a sperare in un cambiamento.
2. MASTRO DON GESUALDO
• 1888
• Ultima opera
• Ambientata a Vizzini, vicino a Catania
• Si svolge tra il 1820 e il 1848
• Divisa in capitoli, e riuniti in 4 parti, che raccontano i quattro momenti della vita di Gesualdo:
1. la crescita, l’ascesa
2. la pienezza, il massimo prestigio
3. la decadenza
4. la fine
• vengono saltati periodi della vita, romanzo frammentato
• Mastro Don Gesualdo domina come personaggio
• Il lavoro è finalizzato all’accumulo e alla ricchezza, che dominano su tempo e spazio
• LA TRAMA: Gesualdo è un borghese, che è arrivato in questa classe sociale da un gradino più basso. Era un muratore, umile e privo di cultura, ma con intelligenza. Con il suo lavoro riesce ad ottenere delle terre, case ed edifici. Si guadagna il termine di “Don”, che era dato solo a persone di un certo riguardo ma tuttavia conserva la sua provenienza umile.
SIMBOLISMO E DECADENTISMO
* 1876 (testo di Mallarmè) – 1904 (inizio avanguardie)
* DECADENTISMO→ movimento culturale dell’arte in generale (musica, arte figurativa..)
Il nome deriva da una poesia intitolata LANGUORE
Descrive la decadenza della classe borghese
* SIMBOLISMO→ elemento letterario del decadentismo
Deriva da SIMBOLO → la realtà vera si manifesta attraverso dei simboli che vengono percepiti da chi ha una sensibilità maggiore cioè gli artisti
* Momento storico→ II rivoluzione industriale
La società cambia → borghesia, imperialismo, valori economici e materiali

L’artista si esclude dalla società; si emargina
* POETI MALEDETTI → (Baudelaire, Rimbaud, Verlaine, Mallarmè) non guardano alla realtà oggettiva ma alla realtà da cogliere attraverso la loro sensibilità; si sentono superiori alle masse; rifiutano la società; atteggiamenti antiborghesi
* L’artista PERDE L’AUREOLA → 2 figure dell’artista:
1. CLOWN → non comunica valori
2. PROSTITUTA → vende ciò che non si può vendere
* Nasce l’artista DANDY ( o ESTETA) → persona eccessivamente elegante che pratica l’ESTETISMO (culto della bellezza e dell’arte); l’estetismo non ha un ideale di bello perché la bellezza è soggettiva e deve essere raggiunta rompendo i vincoli della morale comune
L’ESTETISMO porta all’ EDONISMO cioè alla ricerca del piacere
* Poeti esteti: OSCAR WILDE, D’ANNUNZIO, DE ESSEINTES
* D’annunzio è un poeta VATE ( si fa portavoce di valori nella società)
* LA REALTÀ È PERCEPITA IN MODO SOGGETTIVO
* Nasce il SUPERUOMO
* ARTE = VITA i poeti fanno della propria vita un’opera d’arte
• BAUDELAIRE → l’ ALBATRO L’artista si sente come l’albatro: maestoso in volo ma goffo e deriso sulla terra ferma → il poeta vola in alto con la poesia ma non riesce ad adattarsi alla vita comune (INETTITUDINE)
• OSCAR WILDE → IL RITRATTO DI DORIAN GRAY; solo pochi eletti sanno seguire la bellezza; l’artista è come un attore che non sente veramente quello che mostra. Wilde usa spesso degli aforismi ( frasi brevi e concise che esprimono un concetto
GABRIELE D’ANNUNZIO
* 1863 Pescara-1938
* Va a Roma (scrive le opere della sua I fase) e inizia a creare il mito di se stesso
* Scrive poesie, racconti, novelle e poi romanzi; scrive anche articoli di giornale
* Va a Napoli poi a Firenze poi in Francia
* 1915 → partecipa alla guerra e viene ferito agli occhi, non può vedere (fase del NOTTURNO)
* 1919 → SPEDIZIONE DI FIUME e VITTORIA MUTILATA
* poi si ritira a Gardone Riviera
POETICA
* atteggiamento antidemocratico → disprezzo della democrazia e prese di posizione politiche (nazionalista)
* nazionalismo/aggressività → vitalismo eroico ( si impone e partecipa alla vita sociale); tende ad agire più che a chiudersi
* disprezzo per le masse e della grigia normalità → si sente superiore
ELEMENTI DEL DECADENTISMO DI D’ANNUNZIO
* sensualità → la realtà si percepisce attraverso i sensi
* panismo naturalistico → attraverso la poesia riusciva a diventare tuttuno con la natura (l’uomo diventa elemento della natura)
* estetismo → la bellezza è l’unica ragione di vita; si può sacrificare qualunque cosa e usare qualunque mezzo per arrivare alla bellezza (bellezza soggettiva e bizzarra)
* arte = vita
* vitalismo eroico → partecipa a vicende politiche, disprezzo delle masse, rifiuto della vita comune, voglia di esteriorità
* superomismo → legge NIETZCHE e prende spunto da lui: rifiuto della morale cristiana, esaltazione di alcuni individui eccezionali destinati a dominare le masse
PRODUZIONE IN PROSA
NOVELLE DELLA PESCARA
* ambientate in Abruzzo, sembrano dei racconti veristi per l’ambientazione ma oltre al verismo coglie l’aspetto misterioso (aspetto nascosto) e usa un linguaggio elevato
IL PIACERE
* primo romanzo di d’annunzio
* Andrea Sperelli, esteta decadente, figlio di un nobile cerca di raggiungere il suo ideale di bellezza a qualsiasi costo. Andrea conduce una vita mondana ma un giorno incontra e si innamora di Elena. Elena scappa e Andrea ritorna a condurre la vita di prima. Un giorno però incontra Maria e si innamora di lei, abbracciandola la chiama però Elena così lei lo lascia.
* Andrea fallisce
* Il punto di vista è personale → focalizzazione soggettiva
* Tema dell’inettitudine e del superuomo
IL TRIONFO DELLA MORTE
* Giorgio Aurispa si Innamora di Ippolita Sanzio ma però l’eredità genetica fa si che alla fine si suicidi (come aveva fatto il padre)
LE VERGINI DELLE ROCCIE
* Il superuomo vuole trovare una donna con la quale avere un bambino che possa diventare un superuomo; lui pensa di sposare una di tre sorelle (vergini delle rocce) ma alla fine non riesce a realizzarsi
LE FAVILLE DEL MAGLIO
* Allude alla fatica della scrittore che lavora come un artigiano
* Maggiore concisione rispetto agli altri testi; POCHE PAROLE PER CONTENUTI PROFONDI
* Inizia a ripensare ai momenti della sua vita
* Tono malinconico
NOTTURNO
* È cieco quindi scrive frasi brevi su strisce di carta
* Contenuti riguardanti la guerra
LA POESIA
* Prima opera PRIMO VERE
* Dopo che si trasferisce a Roma scrive CANTO NUOVO, INTERMEZZO DI RIME e ELEGIE ROMANE → temi dell’alta società, sono delle esercitazioni: prove per le poesie successive
LAUDI
* Raccolta più importante
* Dovevano essere divise in 7 sezioni: MAYA; ELETTRA; ALCYONE; MEROPE; ASTEROPE; TAIPETE e CELENO
* Le ultime due non esistono e Asterope non è completa
* La più importante è Alcyone
* Tema del viaggio (Grecia classica e miti antichi), panismo naturalistico, cerca di far rivivere il mito antico (ripropone la Grecia antica e la figura del superuomo)
* Varietà dei metri; uso del verso libero
Argomenti:
* MAIA → esaltazione del superuomo, natura che si contrappone alla città
* ELETTRA → grandezza passata delle città italiane
* MEROPE → esaltazione dell’impresa in Libia
* ASTEROPE → I guerra mondiale
ALCYONE
* Storia di un estate
* 5 parti:
1. nascita dell’estate → ambientazione a Settignano (Firenze
2. estate nel momento non ancora culminante → ambientazione a Versilia
3. Fase culminante dell’estate → Versilia
4. Fase culminante → Versilia
5. Estate sul morire
* È introdotta da 2 poesie: LA TREGUA (abbandono del vate per vivere un momento personale; è la tregua del superuomo e non dal superuomo) e IL FANCIULLO (ciò che distingue il superuomo dagli esseri comuni; l’artista percepisce la realtà grazie al fanciullo)
* TEMI:
• Panismo naturalistico → la natura si umanizza e l’uomo diventa natura
• Mito → risveglio dei miti classici (Ulisse) e del mito del superuomo
• Parola e poesia → vuole dare alle parole un nuovo significato; ogni parola ha un peso; le parole acquisiscono sfumature diverse
* STILE: molti metri e verso libero; lessico molto ricco e ampio; nuova musicalità (suscitano sensazioni)
GIOVANNI PASCOLI 1855
• Vive ritirato, non partecipa alla vita politica.
• Nel 1867 viene assassinato suo padre
• Lui diventa capo fam
• Partecipa ad una manifestazione e viene arrestato.
• Il carcere lo devasta psicologicamente
• Nel 1905 a Bologna prende la cattedra di letteratura italiana
• Pascoli scrive anche in latino
• Pascoli è decadente, simbolista e impressionista.
• Lui sfugge alla società xkè è male
• Si rifugia in se stesso, nei ricordi, nella fam.
LA POETICA
• 1897 scrive il testo saggistico “ IL FANCIULLLO” (pag 97) dove sintetizza le sue idee
• Chi tiene vivo il fanciullo dentro di se vede la realtà in modo irrazionale, è più sensibile, vede tutto, si stupisce, s’incuriosisce.
• La poesia ha il potere di dare alla società equilibrio che se no mancherebbe
• Il fanciullo predilige le cose semplici, umili, piccole, quotidiane
LE OPERE PIÙ IMPORTANTI
• MIRICE
• All’inizio sono22 testi poetici poi arrivano fino a 156.
• Sono divise in 15 sezioni
• PERCHÉ MIRICE
• Perché il nome deriva da una pianta semplice come la poesia
SUDDIVISIONE
• Tutte le sezioni hanno un titolo
• Viene usato un criterio misto
• Le poesie sono introdotte da una poesia d’introduzione: “IL GIORNO DEI MORTI”
TEMI –ARGOMENTI
• Attenzioni alle cose semplici, umili
• Morte del padre.
• Lutti in fam
• Senso del funebre e senso di colpa
• La natura
• L’infanzia
• Il nido
• Il ruolo della poesia
STILE
• È nuovo
• Spezzetta i versi
• Usa punteggiare frequenti
• Usa un linguaggio pregrammaticale
• Usa l’onomatopea (parole formate da un suono).
• Usa il fonosimbolismo (suono puro es: din don).
• Usa un lessico semplice tranne i nomi di piante e animali che usa nomi scientifici.
• LAVANDARE
• Il testo è diviso in tre
• Si parla di un aratro abbandonato in un campo mezzo aratro e mezzo no tutto ciò dal senso d’incompletezza d’abbandono.
• Il paesaggio è sfumato
• Pascoli usa tanto gli oggetti e le rime interne.
• DA RICORDARE: uso dei simboli
Visione soggettiva del paesaggio (impressionismo).
• X AGOSTO (AG 128)
• Pascoli non scrive dieci in lettere perché è la data della morte del padre e la “X” rappresenta una croce.
• Il 10 agosto ci sono anche le stelle cadenti che sembra che piangono la morte del padre
• Pascoli paragona la rondine che viene uccisa e che non può più tornare a casa come il padre.
TEMI
• Il nido
• La morte del padre
• Il male
NB: il cielo è lontano xkè Pascoli non è credente.
• L’ASSUOLO
• L’assuolo è un uccello notturno detto KIÙ
• IL Kiù in poesia diventa simbolo di morte e solitudine.
TEMI
• Morte
• Angoscia che lo accompagna
• Natura apparentemente serena
• Risurrezione negata
• NOVEMBRE ( PAG 130)
• Si collega un po’ all’assuolo xkè il paesaggio sembra apparentemente sereno ma in realtà richiama il tema della morte
• Apparentemente sembra estate ma non è una vera estate xkè in realtà è l’estate di San Martino
TEMI
• La morte in contrapposizione alla vita
• Natura apparentemente serena ma poi va sul tema della morte
• TEMPORALE (PAG 130)
• Usa degli astratti x il concreto (es: nero di pace)
• Nel nero c’è un punto bianco che a lui ricorda un ala di un gabbiano
ALTRE RACCOLTE
• I canti di castel vecchio 1903
• Il gelsomino notturno
• Poemi conviviali 1904
• I poemetti
• I POEMETTI
• Si dividono in: PRIMI POEMETTI 1904
NUOVI POEMETTI 1909
• Sia i temi e lo stile varia
• I testi sono più lunghi, sembrano narrativi, contengono anche dialoghi
• Un tema molto importante è l’esaltazione del popolo
NOVECENTO
• All’ inizio del 900 c’è una condizione d’angoscia o male di vivere.
• Questa situazione è determinata da dei fattori: CONDIZIONI STORICHE ( II Guerra M ).
2 TRASFORMAZIONI CULTURALI E SCIENTIFICHE
• SCIENTIFICHE: La prima scoperta è la PSICOANALESI con Freud.
Scoperta fantastica xkè si scopre che l’uomo è un insieme di tanti aspetti e la nostra interiorità è divisa in 3 fattori: IO, ES, SUPERIO.
• ES: parti d’impulsi, desideri, istinti irrazionali.
• SUPERIO: è quella parte ke controlla il nostro ES xò ci sono xsone ke non riescono a controllare l’ES
• IO: è l’equilibrio tra i 2 aspetti xkè ci sono persone ke hanno troppo forte l’ES o il SUPERIO.
• L’es viene fuori quando abbassiamo la guardia del superio.
• Nelle persone normali esce attraverso i sogni, nelle persone disturbate esce con: tic, nevrosi.. ecc
• Freud studia le malattie mentali scavando nell’infanzia.
• PRINCIPIO DI PIACERE: è l’es, gli istinti, gli impulsi.
• PREINCIPIO DI REALTA’: è il superio
• FISICHE: EINSTAIN: teoria della RELATIVITà cioè tutto è relativo non si hanno più certezze assolute e la perdita delle certezze porta allo smarrimento e all’angoscia umana.
• PLANK: Teoria QUANTISTICA
I quanti sono particelle minuscole che formano l’atomo e l’energia.
I quanti si comportano in modo variabile x cui x gli studiarli bisogna fare calcoli statistici e di probabilità.
• CULTURALE:
• La novità è la teoria del francese H. BERGSON che studia il concetto di tempo. Fino a quel momento si è sempre pensato ke era una successione di momenti, istanti.
• Bergson dice che ogni individuo ad un passato ke influenza il presente ed è proiettato sempre al futuro. Questo influenza la letteratura
• Scoperta di nuovi mezzi di comunicazione, le informazioni sono alla portata di tutti.
ALTRI FATTORI KE INFLUENZANO L’ANGOSCIA DEL 900.
• Prima Guerra M (colpisce anke i civili)
• Reinserimento dei militari nella società
• Espansione burocrazia (nasce l’impiegato)
• Rapporto con le generazioni precedenti sempre più difficile.
ROMANZO
• Completamente rinnovato
TEMI
• Angoscia, disagio
• Difficile il rapporto con il padre
• La sensazione d’inettitudine dei figli
• Il ricordo di guerra
• Sensazione di disorientamento
STRUTTURA NARRATIVA
• L’intreccio non è più lineare
• Ci sono molti flash back e anticipazioni
TECNICHE NARRATIVE
• Si usa il monologo interiore cioè i pensieri vengono messi sulla carta come vengono pensati
• In questo xiodo nasce l’opera aperta in pratica i lettori devono interpretare quello che leggono.
LUIGI PIRANDELLO
• Scrittore siciliano
• Nasce nel 1867 ad Agrigento
• Si trasferisce a Roma e si sposa
• La moglie è psicologicamente debole
• Lei si ammala e Pirandello la cura finché non peggiora e la mette in clinica
• La sua malattia si manifestava con OSSESSIONI
• Una sua ossessione è ke Pirandello la tradiva
• L’ossessione fa riflettere Pirandello sul RELATIVISMO
• RELATIVISMO = ognuno ha una sua realtà
• Nel 1924 s’iscrive al partito fascista perché ne vedeva un movimento rivoluzionario e perché Mussolini finanziava le sue opere
POETICA
• INFLUENZATO: dal VARISMO (ke lui supera cn una prospettiva OGGETTIVA)
da VERGA e la PSICOANALESI
• Si basa sull’UMORISMO
• 1908 scrive “ L’UMORISMO “ dove sintetizza la sua poetica
• L’umorismo serve a mettere in evidenza la FALSITA’ delle CONVENZIONI SOCIALI e le CERTEZZE che gli uomini costruiscono
• Secondo Pirandello l’uomo ha dovuto costruirsi delle certezze
• Il bisogno è nato nel 600 quando è caduta la teoria del sistema aristotelico e tolemaico
• Nel 900 nasce l’UMORISMO che le smaschera
• UMORISMO = tutto si può mettere in discussione e tutti hanno un parere soggettivo
• Secondo Pirandello l’INDIVIDUO è diviso in due parti: FORMA e VITA
• FORMA: è quello che appare all’esterno, il ruolo in cui uno vive ma dietro c’è la VITA
• VITA: è l’insieme d’ISTINTI., IMPULSI, IMPULSI PRIMITIVI che la FORMA tiene sotto controllo ma ogni tanto emerge nei sogni
• MASCHERA = è una persona che non si accorge ke è diversa da com’è
• MASCHERA NUDA = è quando una persona si accorge com’è veramente; ed è il momento in cui soffre di più, non vive più, si guarda viver xkè recita una parte ke non vorrebbe recitare.Le maschere nude si sentono SOFFOCARE dll’AFA della VITA. In queste situazioni Pirandello RIDE ma ha anche COMPASSIONE
• PERCHE RIDE = perché l’umorismo non è comicità ma è il sentimento del contrario
• Secondo Pascoli la vita è una grande PUPAZZATA. UNA RECITA e NON ha Ne’ UN INZIO Ne’ UNA FINE
I ROMANZI
L’ESCLUSA 1901
• Prima è pubblicato a puntate poi in volumi
• Racconta la storia di MARTA AJALA
• Marta è accusata di tradimento dal marito ma non è vero e viene allontanata da casa
• Si trasferisce a Palermo dove diventa indipendente
• Inizia anche una relazione con l’uomo con cui era stata accusata di aver tradito il marito
• Nel frattempo suo padre muore così si riavvicina a casa e al marito che capendo di aver sbagliato la riaccoglie in casa
STRUTTURA E STILE
• Pubblicata per la prima volta sul coriere della sera
• Prevalentemente dialogata
• Il dialogo serve a convincere i personaggi tra di loro che il proprio punto di vista è più giusto
• Ogni tanto emerge un punto di vista più irrazionale e per trovarlo, scoprirlo usa una tecnica investigativa
• No narrazione cronologica ma salti temporali e flash back
• Focalizzazione interna o multipla
IL FU MATTIA PASCAL
• I primi due e gli ultimi due raccontano la storia al presente
• Quelli centrali sono al passato perché si racconta la vita passata del protagonista
LA STORIA
La storia comincia dalla fine.Negli ultimi due capitoli si narra la trasformazione del protagonista nel “fu” Mattia Pascal che, ormai estraneo alla vita, racconta in prima persona la propria storia.
Pascal, improvvisamente arricchitosi alla roulette, aproffitta di una falsa notizia della sua morte: si fa passare per morto e decide di farsi una nuova identità abbandonando l’inferno fam in cui viveva
Pascal assume il nome d’Adriano Meis, cerca di costruirsi un nuovo io e di vivere in completa libertà.
Dopo un soggiorno a Milano, Meis si trasferisce a Roma. Qui sperimenta l’impossibilità di vivere una vita normale privo com’è di uno stato civile.
A questo punto Meis-Pascal decide di fingere un suicidio nel Tevere.
Tornato al proprio paese scopre che la moglie si è risposata con un amico. Rinuncia allora a rientrare nel ruolo di marito legittimo; decide di restare nel suo paese “come fuori dalla vita”, bibliotecario di una biblioteca che nessuno frequenta, in una condizione di estranierà e di distacco da ogni meccanismo sociale.
TEMI
• Il padre con cui si scontra
• La burocrazia (l’uomo è un numero)
• L’irrazionale e la casualità
QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO OPERATORE
• Si racconta sotto forma di diario la storia di Gubbio
• Lavora per una casa discografica
• Gubbio non parla è afasico xkè ha avuto uno shock molto forte sul lavoro
• La vita di Gubbio è un vero fallimento non riesce mai a raggiungere i suoi obiettivi
• In più lui non può vivere nel sottosuolo con gli altri falliti perkè la vita è in contrasto con la forma
UNO NESSUNO CENTOMILA 1925
• Il protagonista è Vittangelo Mostarda
• È in conflitto con il padre che possiede una banca
• Lui è un inetto
• I suoi beni sono affidati ad un amministratore
• Lui però a un certo punto cambia vita perkè si accorge ke è diverso da quello ke è e se ne accorge quando la moglie gli fa notare un neo che non ha mai visto
NOVELLE
NOVELLE PER UN ANNO
• Raccolte dal 1922
• Le novelle che pubblica sn 225 più 26 pubblicate dopo la sua morte
• Non si riescie a capire che criterio usi per suddividere le novelle ma apparentemente puo sembrere che segua un criterio numerico perkè secondo lui la persona nella società sono considerati solo dei numeri
I PERSONAGGI
Sono in continua ricerca della propria identità si scontrano tra loro cercando di convincere gli altri della loro verità
I TEMI
• Presenza della vita e della forma
• La società che impone limiti e leggi che soffoca l’individuo
• La sofferenza degli individui
STRUTTURA E STILE
• Prevalentemente dialogata
• Presenza salti temporali e flash back
• Focalizzazione sempre interna o multipla
IL TRENO HA FISCHIATO
• Presenta salti temporali e flash back
• Fabula e intreccio non coincidono mai
• La focalizzazione è multipla
• Il paesaggio è in disarmonia con i personaggi
• Ci sono due tipi di spazzi: chiuso e aperto
• CHIUSO: casa, ufficio, ospedale, luoghi ke rappresentano un limite
• APERTO: la sua immaginazione rappresentata da simboli
• PAROLA CHIAVE: CASO NATURALISSIMO
LESSICO
Linguaggio burocratico, poco letterario, semplice quotidiano ma tecnico in campo medico
STORIA
• Parla di un impiegato modello Bellica
• Lui un giorno si ribella al capo ufficio perkè scopre di avere un'altra vita un'altra personalità
• Lui lo scopre sentendo il fischio del treno
LE OPERE TEATRALI
• Inizia nel 1915
• S’intensifica nel 21 e da qui in poi si occupa solo di teatro
• Nel 1921 scrive “sei xsonaggi in cerca d’autore”
• Mette in piedi una compagnia qua, una a Roma e una all’estero
• Il teatro è innovativo
• Scrive delle novelle spiegandole
• NOVITA’: autonomia dei personaggi (è più importante il loro carattere della trama; sono autonomi anche dall’autore e dagli attori che gli rappresentano)
Caduta delle barie re sceniche
TEATRO NEL TEATRO
• Si divide in tre opere:
• Ciascun e suo modo
• Questa sera si recita a sogg
• Sei personaggi in cerca d’autore
SIE PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE
• Trama drammatica
• Importante è il rapporto trai sei xersonaggi, il capo conico e l’autore
• I personaggi si muovono liberamente
• No barie re sceniche
• STORIA
• Dramma dei sei xsonaggi abbandonati dal loro autore
• Si sentono soli senza punti di riferimento
• Ogni xsonaggio racconta una storia diversa
• Così si scontrano tra di loro con l’autore e con gli attori che non riescono ad interpretarli
• Utilizzo di dialoghi x mettere a confronto i personaggi ma non si arriva ad una conclusione xkè c’è una situazione d’incompatibilità
ITALO SVEVO
SVEVO
• Nasce a Trieste
• Il suo vero nome è Ettore Schmitz
• Italo Svevo x la sua doppia nazionalità
• Italo è bilingue
• Finiti gli studi va a lavorare in banca
• Inizia così a conoscere la realtà della burocrazia, dell’inettitudine, dell’impiegato
• Si sposa e entra nell’azienda della moglie
• Nella seconda guerra mondiale Svevo salva l’azienda
• Dopo che scrive “Senilità” e “Una vita” smette di scrivere perkè è troppo impegnato con la famiglia e il lavoro
• Svevo non ebbe molto successo
• Montale fu l’unico a scrivere buone recensioni su di lui
• Ebbe xò molto successo all’estero (Francia)
• Nel 28 muore per incidente stradale
PERCHÉ È INFLUENZATO DA TRIESTE
• Trieste rispetto all’Italia era periferica
• Prima della I Guerra Mondiale era il principale porto Asbugico
• Diventa così molto vitale
• Dal punto di vista economico così per la letteratura diventa più facile entrare in contatto con il resto del mondo
• Finita la I Guerra Mondiale Trieste diventa città italiana
• Prima Trieste era vivace anche dal punto di vista sociale (borghesia commerciale e imprenditoriale) e politico con l’ irredentismo italiano e slavo
LA BUROCRAZIA
• Secondo Svevo la burocrazia trasformava tutti in numeri
• Svevo entra a far parte della società che è caratterizzata dalle competività dei vincenti
• Lui però si interessa di più alla sua personalità ke alla propria formazione sarà così un perdente un inetto
AUTORI CHE LO INFLURNZANO
• Svevo legge un po di tutto di tutti
• Ma in particolare un filosofo Schopenhaver e uno scienziato Darwin
• Schopenhaver ha 2 concetti: VOLONTTAS e NOLUNTAS
• VOLUNTAS: volontà di affermarsi professionalmente trovare un posto nella società come vincenti
• NOLUNTAS: esatto contrario, rifiuto della competività, sarà quindi un inetto un emarginato
• DARWIN: secondo lui nel nostro pianeta non sono soppraevvissuti i più forti ma quelli che sono riusciti ad adattarsi all’ habitat ed è cosi anche x Svevo
• Freud lo influenza con la psicoanalisi (romanzo “la coscienza di zeno)
• È influenzato anche dal naturalismo e dal filosofo Nietzsche che critica le condizioni sociali
• Svevo rinnova la letteratura perché prende spunto dai libri stranieri
• Il tema fondamentale nei suoi romanzi è l’inettitudine
• Nei primi 2 è negativa nell’ultimo è positiva
TEMI DEI TRE ROMANZI
• Inettitudine
• Contrasto tra principio di realtà e piacere
• Forma e vita
I TRE ROMANZI
• UNA VITA 1892 (PAG 158)
• È il primo romanzo di Svevo
• PERCHÉ ALFONSO È UN INETTO
• Xkè non riescie a prendersi responsabilità, ne decisioni, ne le occasioni che si si pongono davanti
• STILE
• Poco raffinato
• Usa il punto di vista del narratore ma anche quello di alfonsocreando due spaccature all’interno del brano
• Alfonso è incapace di comunicare
• SENILITÀ 1898 (PAG 103)
• Senilità vuol dire vecchiaia
• Il protagonista non è vecchi fuori ma dentro
• Si parla di una condizione psicologica
• STILE
• Punto di vista del narratore e del protagonista
• LA COSCIENZA DI ZENO 1923
• È il più importante
• Non è un auto biografia ma è la storia di una patologia mentale che viene raccontata dalla coscienza del protagonista
• Coscienza che si puo interpretare in due modi: coscienza morale o consapevolezza
• Il romanzo si divide in 7 capitoli:
• IL PREAMBOLO
• Il dottor S è in possesso di un manoscritto di Zeno contenente il suo diariocon le tappe della sua vita e della sua malattia. Il dottor S da a Zeno una cura da seguire ma lui non la fa così per vendicarsi pubblica ul suo diario.
• Il dottor S è è un personaggio inaffidabile inattendibile
• Nel brano non c’è un punto di vista sicuro
• L’opera è un opera aperta domina il relativismo
• Il romanzo è divertente e ironico
• IL FUMO
• Ha iniziato da bambino per imitare il padre
• Parla dei moltecipli tentativi di smettere di fumare ma falliscono tutti
• Lui smette quando il dottor S gli da il permesso di farlo
• Smette perché non la vede più come una trasgressione e perde il gusto di farlo
• Nel brano appare il concetto di edipo
• LA MORTE DEL PADRE
• Parla del rapporto difficile tra lui e suo padre complicato dalla malattia e dalla sua vecchiaia
• PUNTO IMPORTANTE DEL ROMANZO
• Quando il padre prima della morte da uno schiaffo a Zeno
• LA STORIA DEL MIO MATRIMONIO
• Zeno dopo la morte del padre conosce in un caffè un ricco borghese: Benfanti. Inizia a frequentare così la sua casa e dopo varie vicende decide di sposare una delle sue figlie: Augusta
• LA MOGLIE E L’AMANTE
• Zeno è coinvolto in un attività di beneficenza.Qua conoce Carla Greco una ragazza povera che aiutava. Zeno se ne innamora e comincia una relazione xò si sente in colpa con la moglie.
Un girno per volontà di Zeno Carla vede Augusta da lontano e sentendosi in colpa rompe con Zeno
• STORIA DI UN ASOCIAZIONE COMMERCIALE
• Zeno e suo cognato formano un asociazzione che Zeno farà fallire xkè odia il cognato.
Il cognato così si suicidia
Zeno riacquista prestigio in fam perché vince tanti soldi
• PSICOANALESI
• È scritta al presente quando Zeno è vecchio.
• È scritto come un diario sotto istruzione del dottor S
• Si trova nel Carso quando scoppia la guerra e viene separato dalla sua fam. Ritorna così a Trieste e grazie alla guerra fa una fortuna
In questo romanzo si parla anche della malattia di Zeno; xò la sua malattia è stata una fortuna xkè abbandonandosi alla casualità e al caso è diventato ficco e felice
• Zeno tratta male il dottor S xkè è sfiduciato dalla psicoanalisi diffusa al suo tempo
• STILE
• Non segue un ordine cronologico
• Ricco di flash back
• Il protagonista è l’interiorità di Zeno che continua a cambiare punti di vista
• Zeno si può dividere in due: io narratore
Io narrante
Il romanzo è un opera aperta
LE AVANGUARDIE
* Espressioni culturali di vari aspetti
POESIA DEL ‘900:
a) TENDENZA ALL’ALLEGORIA: Le immagini si riferiscono a concetti di importanza politica e sociale
È difficile decifrare le immagini (Montale)
Modo soggettivo per esprimere valori
b) TENDENZA AL SIMBOLISMO: Poesia rivolta all’interiorità
Rifiuto dell’impegno civile e politico
I poeti parlano di sé
ERMETISMO → i poeti parlano del proprio mondo interiore
1904-1925 iniziano le avanguardie
1925-1956 ritorno all’ordine (Fascismo → no libertà d’espressione)
1956-1970 neo-avanguardie (proposta di cose nuove)
1970-in poi post-moderno
* avanguardia = movimento innovativo, rifiuto del passato
* movimenti di tipo collettivo
* movimenti INTERNAZIONALI e INTERARTISTICI (vari campi dell’arte: pittura, letteratura...)
* movimenti POLITICIZZATI (condizioni ideologiche chiare)
* si oppongono al naturalismo (le cose devono essere osservate in modo soggettivo e non oggettivo) e al decadentismo (l’arte non può essere venduta)
L’ESPRESSIONISMO (1904-1925)
* il contrario dell’impressionismo
* impatto che ha la realtà sull’artista → colori irreali, volti deformati…
* attenzione al particolare che diventa importante (es: Pirandello)
* si sviluppa dal punto di vista pittorico in Francia e si espande in Europa
* si sviluppa dal punto di vista letterale in Germania
TEMI:
* realtà moderna → realtà caotica e disumana, angoscia e dramma dell’umanità a causa della modernità
* gli artisti sono uomini comuni → tutti hanno le stesse angosce
STILE:
* brevità delle frasi
* uso del dialetto e dei gerghi
* termini forti → in pittura pennellate forti e volti deformati
DADAISMO (1916-1922)
* nasce a Zurigo (Svizzera) dall’incontro di profughi politici
* fondatori TRISTAN TZARA, MARCEL DUCHAMP e FRANCIS PICABIA
* il termine dadaismo è una parola presa a casa senza significato → ciò perchè: rifiuto del concetto tradizionale di arte (no valori, no messaggi, no ideali di bellezza); non propone niente di nuovo ma si basa sul gioco (giochi di parole senza significato)
SURREALISMO (dal 1919)
* fondatore ANDRÈ BRETON → fonda il manifesto del surrealismo nel 1924
* si riferisce all’inconscio; l’inconscio viene espresso direttamente; rivalutazione delle cose attraverso l’inconscio
* è un arte infantile, arte da sogno, forme di arte dei folli, uso del dettato automatico.
CREPUSCOLARISMO (1903-1911)
* non è una vera e propria avanguardia → non formano un gruppo simile alle avanguardie
* è un movimento solo italiano (Torino, Roma e Romagna)
* vicino alle avanguardie perché:
a) rifiuto del poeta d’annunzio → rifiuto del superuomo
b) rifiuto dell’arte tradizionale → non trasmette calori e ideali
c) arte/vita → usano l’arte come sostituzione della vita
* 1910 → Borghese forma il termine crepuscolarismo ( colori del crepuscolo = sfumature e tonalità di queste poesie)
* prendono spunto da: Pascoli, Poema Paradisiaco di D’Annunzio, simbolisti francesi minori
TEMI:
* vita quotidiana
* malinconia
* presentazione di luoghi,paesaggi,interni tristi e malinconici
* descrizione di oggetti quotidiani
* rifiuto della vita esaltante
STILE:
* semplice e colloquiale
* tono lingua parlata nella quotidianità
* utilizzo di molti dialetti
SERGIO CORAZZINI
* crepuscolare
* rifiuto dell’ideale di D’Annunzio
* si sente spesso più debole degli altri → è ammalato e si avvicina alla morte
* si definisce un “piccolo fanciullo” → debole
* arte no strumento di guadagno → l’arte deve essere inutile
GUIDO GOZZANO
* crepuscolare
* vita e stile diversi da quelli di D’Annunzio
* la vita deve essere vissuta o sostituita con l’arte
* si sente emarginato dalla vita e sceglie la poesia
* personaggi semplici e deboli
LA DESOLAZIONE DEL POVERO POETA SENTIMENTALISTA
* rifiuto di sentirsi un poeta
* amore per le cose comuni
* tensione religiosa
* sofferenza fisica
* ma superuomo ma fanciullo debole
* dolore e sconforto totale
* riferimenti religiosi e mistici → silenzio = religione
* il desiderio di fanciullezza si contrappone col desiderio di morte
* nega di essere poeta →”io non sono altro che un piccolo fanciullo che piange”
FUTURISMO (1909-1925)
* si sviluppa in Italia → arte del regime fascista
* si sposta in URSS → arte del regime comunista
* fondatore FILIPPO TOMMASO MARINETTI → manifesto del futurismo
* 1909-1912 → definisce le linee essenziale del manifesto e della sua diffusione
* futurismo → propaganda
* serate futuristiche → manifestazioni teatrali che spesso finiscono in risse
* finisce perché diventa cultura di regime e perde attenzione perché non è più una cosa rivoluzionaria e antartica
CARATTERISTICHE:
* esaltazione dl progresso
* rifiuto del passato → incendiano le biblioteche
* antifemministi e antiromantici
* favorevoli alla guerra “sola igiene del mondo”
* movimento aggressivo e violento
* movimento interartistico
MANIFESTO TECNICO DELLA LETTERATURA FUTURSTICA
* abolizione della sintassi
* verbo usato all’infinito
* abolire l’aggettivo e l’avverbio
* immagine poste vicine in modo irrazionale ( piazza-imbuto, porta-rubinetto)
* no punteggiatura
* bisogna introdurre : rumore, peso e odore
* parole in libertà
GIUSEPPE UNGARETTI 1888-1970
• Nasce ad Alessandria d’Egitto 1888
• L’Egitto è il primo luogo importante x la sua formazione.
• 1912 va a Parigi, secondo luogo importante.
• 1915 scoppia la guerra e Ungaretti ve ne partecipa, questa è la terza situazione fondamentale, che lo segna profondamente
• Nel 21 va a Roma altro luogo importante
• Nel 37 gli viene data la cattedra di lettere italiane in Brasile, altro luogo fondamentale
LE OPERE
• ALLEGRIA
• Nel 1916 scrive un gruppo di poesie “IL PORTO SEPOLTO”
• Nel 1919 Ungaretti le fa confluire nella raccolta “ALLEGRIA DI NAUFRAGI”
• Questa raccolta viene rifatta definitivamente nel 31 e prende il nome di “ALLEGRIA”
• È formata da 5 sezioni: ULTIME
IL PORTO SEPOLTO (raccolta di guerra tra il 15 e il16)
NAUFRAGI (raccolta di guerra tra il 16 e il17)
GIROVAGO (raccolta di guerra tra il 17 e il18).
PRIME (apre una fase successiva, di maturità).
• Mette “ultime” all’inizio xkè sono le sue ultime fasi giovanili, quindi si chiude la fase della giovinezza e si apre quella dell’età adulta.
TEMI
• Guerra
• Identità
• Umanismo
• Natura
• Ricordi dell’Egitto
STILE
• È innovativo
• La novità: deframmentazione dei versi (sono brevissimi).
La poesia assume un aspetto verticale
Domina il bianco della pag dando così importanza alle parole.
Manca quasi del tutto la punteggiatura...
Manca la rima
Il verso è libero
Prevalgono i nomi e i verbi
• I FIUMI
• Qua Ungaretti si trova in guerra vicino all’Isonzo dove decide di farsi il bagno.
• Questo fiume gliene ricorda altri tre: ISKIO (fiume della sua fam).
NILO (fiume dov’è cresciuto)
SENNA (fiume dove si è formato)
• L’Isonzo gli rappresenta tutti e 3 xkè è dove ha combattuto, è il posto che lo ha segnato più profondamente
CARATTERISTICHE
• Versi brevi
• Mancanza di punteggiatura
TEMI
• Natura
• Malinconia
• Solitudine
• Uomo che si sente simile, semplice, umile alla natura.
• Infanzia egiziana
• Unanimismo
• SAN MARTINO DEL CARSIO
• San Martino è una locanda distrutta dalla guerra e questa distruzione corrisponde alla distruzione interna del poeta.
• Le case distrutte corrispondono alla distribuzione del suo cuore.
• Lui ha un ricordo x tutti i suoi compagni di guerra.
• VEGLIA
• Racconta che Ungaretti ha dovuto passare tutta la notte vicino al cadavere di un suo compagno, questo lo segna profondamente.
• Lui descrive il corpo in modo espressionistico, c’è attenzione x i particolari
• Ungaretti cmq scrive lettere piene d’amore.
• SOLDATI
• È molto breve e con ciò il poeta vuole indicare il senso di precarietà e fragilità umana.
• SONO UNA CREATURA
• Importante è la ripetizione x 5 volte della parola “così”
TEMA GENERALE
• L’aridità dell’uomo portata dalla guerra
• SOLDATO E FRATELLI vedi fotocopia
• Ungaretti ha 2 tendenze: ALL’INNOVAZIONE (es: “Allegria”).
ALLA TRADIZIONE (es: “Sentimento del tempo”1933).
• C’è il recupero alla tradizione xkè si avvicina all’ermetismo
ERMETISMO TRA IL 25 E IL 30
• I poeti si rinchiudono nella tradizione di temi molto intimi, personali.
• Utilizzano uno stile rivolto a pochi
• Utilizzano i temi personali perkè in quel periodo c’era il fascismo e non c’era più la libertà di parola
• I loro temi sono molto negativi
TEMI
• Ricerca di una vita diversa
• Mancanza di qualcuno
• L’assenza
UMBERTO SABA
* Trieste 1883 – 1957 (muore in clinica psichiatrica)
* Il padre abbandona la madre
* 2 madri : 1 reale (madre mesta, madre triste) e 1 balia (madre di gioia, madre felice)
* il suo vero cognome e poli → SABA è il cognome della balia (Sabaz)
* soffre di depressione → sedute psicoanalitiche
* esce da Trieste durante la guerra e va a Roma poi Firenze e Trieste
POETICA:
* 2 elementi fondamentali:
1. tradizione letteraria italiana → è influenzato dalla letteratura italiana; usa una lingua molto tradizionale (riprende la rima, uso della punteggiatura, struttura metrica)
2. psicoanalisi → Trieste è importante per lo studio della psicoanalisi (vedi Svevo); esperienza personale; psicoanalisi e poesia = scandaglio ( fanno chiarezza)
* 1911 →”QUELLO CHE REASTA DA FARE AI POETI”→ articolo che scrive sulla sua poetica; si chiede quale è il compito dei poeti e lo distingue in:
a) PROPORRE GRANDI MITI; POETI VATE (D’Annunzio)
b) ONESTÀ e CHIAREZZA (Manzoni)

capisce che deve guardare nel suo inconscio
e far chiarezza nel suo mondo interiore

deve SCOPRERE SE STESSO E VIVERE MEGLIO
ANCHE CON GLI ALTRI

Funzione personale
Funzione sociale
Opere:
IL CANZONIERE
* Tutte le poesie della sua vita
* Riprende il titolo della raccolta di Petrarca
* Suddiviso in 3 libri :
a) Casa e campagna
b) Trieste e una donna
c) Il piccolo Berto
* Le poesie sono suddivise per TEMI e NUMERI (ricorre il numero 3)
TEMI
* Psicoanalisi → è usata come uno scandaglio per cercare le cause della sua depressione
* Infanzia → periodo da analizzare e studiare; “il piccolo Berto” è dedicato alla sua infanzia
* Amore e figura della donna → divide le donne in 2 categorie: MADRI ( tristi e vittimiste come la madre e la moglie Lina) e FANCIULLE (felici come la balia)
* Moglie Lina
* Trieste
* Amore per la vita e l’umanità → si sente uomo tra gli uomini ; vicinanza con le creature semplici (animali)
STILE
* Prevalenza dell’aspetto narrativo → racconta delle cose; la struttura narrativa racconta la vita di saba ed è definito un “romanzo in versi”
* Recupero dei versi tradizionali
* Recupero della rima
* Recupero delle strutture metriche
* Recupero della tradizione
* Chiarezza
* Linguaggi quotidiano ed elevato
Poesie:
AMAI
* Racconta le idea della base della sua poesia
A MIA MOGLIE
* Paragona le moglie alle femmine di alcuni animali → gli animali sono più vicini a dio per la loro semplicità
* 1 strofa → gallina = superiorità della donna
* 2 e 4 strofa → maternità
* 3 strofa → cagna = gelosia
* coniglio = maternità
* rondine = aspetto gioioso
* formica e ape = laboriosità
CITTÀ VECCHIA
* poesia dedicata a triste
LA CAPRA
Vedi scheda
EUGENIO MONTALE
Opere:
OSSI DI SEPPIA
* gli ossi di seppia comparivano già nell’Alcyone di d’Annunzio → montale propone una poesia che è il contrario di quella di D’Annunzio
* gli ossi di seppia possono:
a) galleggiare sull’acqua → l’uomo vive pienamente la propria esistenza
b) arenarsi sulla terra → uomo che ha paura di vivere pienamente e perciò trova un surrogato alla vita ( Montale)
* 2 immagini dominano:
a) Mare → luogo dell’infanzia
b) Terra → luogo delle citazioni e dell’età adulta (Montale rimane sulla terra)
* Stile essenziale → il nome indica la volontà di Montale di usare un linguaggio essenziale e carico di significati
STRUTTURA
* Prima poesia IN LIMINE
* 4 sezioni:
a) movimenti
b) ossi di seppia
c) mediterraneo
d) meriggi ed ombre
* ultima poesia RIVIERE
* dal mare (infanzia) bisogna passare alla terra (adulto)
TEMI
* opposizione a D’Annunzio → “I limoni” contiene la poetica di Montale; sostiene che la poesia non abbia più la capacità di rilevare nulla; tutto è relativo e non si possono trasmettere quindi verità; preferisce la semplicità e la normalità; poche parole di peso
* negatività del vivere → è in disarmonia col mondo; la vita umana è una fatica che porta l’essere umano al nulla eterno
* quid → il quid (qualcosa; che cosa?) è il senso della vita; anche se la vita è negativa Montale cerca il senso dell’esistenza; a volte gli sembra di cogliere il quid ma gli sfugge; quid = “anello che non tiene”, “varco”, “giallo”…
* immagini paesaggistiche → la vita è una vita aride e per indicarla usa oggetti ; uso del CORRELATIVO OGGETTIVO usa oggetti per indicare simbolicamente le condizioni dell’uomo e dell’umanità
* inettitudine
STILE
* correlativo oggettivo
* uso di parole poco numerose e con un significato ben definito
* asprezza dei termini usati
* linguaggio elevato → mescola parole semplici con parole antiche
NEOREALISMO
* 1943-1955 → ripresa di una letteratura sperimentale
* fascismo → 3 scelte:
a) intellettuali fascisti
b) antifascisti
c) ermetici
* resistenza → gli intellettuali capiscono che devono assumere un impegno politico → avvicinamento al PCI e ai partiti di sinistra
* NEOREALISMO → comandata dal PCI
* Scopo neorealismo : creare una letteratura completamente diversa a quella dell’ermetismo; l’intellettuale vuole ascoltare i problemi della società
* Nasce dal VERISMO e TRADUZIONI DELLA LETTERATURA AMERICANA (traduzioni di Pavese e Vittorini)
* Pavese → apre la strada al neorealismo
* Vittorini → fonda il politecnico
* Luoghi di diffusione : Roma (industria cinematografica), Milano (case editrici) Torino (Einaudi)
* 2 Fasi:
a) ‘43/’45 – ’48 → fase spontanea → nascita del neorealismo; non vera e propria corrente; i letterati raccontano le proprie esperienze → desiderio irrefrenabile di espressione (autori: Vittoriani, Pavese; Fenoglio, Carlo Levi, Italo Calvino, Pratolini)
b) ’48 – ’50 → corrente del neoclassicismo → monopolizzata dal PCI; strumento di propaganda politica

reazione neorealisti

a) ribellione
b) seguono il PCI
ARGOMENTI:
* guerra e resistenza
* classe operaia
* contadini del sud
* miseria a arretratezza
AMBIENTE
* Provincia
* Campagna
* Esaltazione del popolo
STILE semplice e quotidiano (storie del popolo), linguaggio del popolo, rifiuto dello stile elevato
I SENTIERI DEI NIDI DI RAGNO
* Pubblicato dopo la fine della guerra e poi una seconda volta nel ‘64
* Parla della resistenza
* Neorealismo → nasce dal bisogno di raccontare
Movimento letterario spontaneo
Accetta l’uso di gerghi e dialetti
Nasce dall’espressione del sapore aspro della vita
3 autori a chi si ispira: VERGA (i Malavoglia), VITTORINI ( Conversazione in Sicilia) e PAVESE ( Paesi tuoi)
1

Esempio



  


  1. carla

    sto cerdando tesina sulla lune e sue fasi lunari

  2. carla

    sto cercadno tesina che colleghi laluna e le sue fasi a leopardi e a plinio il vecchio naturalis historia