Roma nel Medioevo

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ROMA NEL MEDIO EVO

Unica nel suo genere, non appartiene ad nessuno stile determinato come per esempio avviene al nord d’Italia. Città mitica, riferimento per tutti figuriamoci per lei che pur avendo perso potere politico è sempre la capitale e la città di riferimento per tutti.
Lo spoglio dei monumenti è quasi uno stile proprio per Roma.
-Roma città del martirio, sotto Nerone, di Pietro e Paolo avvenuto nel 67 d.c.. Dal 2 secolo d.c. si hanno i primi documenti del loro culto.
-A partire dal 330 con il trasferimento della capitale a Costantinopoli il governo di Roma dove c’è un vuoto di potere viene di fatto lasciato ai Vescovi. Nel 313 con l’editto di Costantino la religione cristiana è ufficiale, ma a Roma stenta a prendere piede perché il popolo è ancora largamente pagano e conservatore
-250 anni furono necessari per soffocare il paganesimo che nel 391 viene dichiarato illegale
- IV/V secolo: il culto di Pietro e Paolo ormai si è affermato e diviene dominante, diventano i fondatori della Roma Cristiana e simbolo delle due chiese: Ecclesia ex circoncisione (ebrei), e ecclesia ex gentibus (gentili).
-a partire dal 425 sotto Valentiniano III, Il Vescovo di Roma verrà chiamato Papa ed avrà il primato su tutti gli altri Vescovi.
-476 caduta impero d’Occidente, il papa diviene un vero e proprio sovrano che deve surrogare la figura dell’imperatore latitante.
-590/604 papa Gregorio Magno riorganizza la città. Importante scrittore.
-795 viene insaturato il possesso cerimonia per l’elezione del papa che avveniva con una processione da San Pietro al Laterano.
In concomitanza della instaurazione della cerimonia del possesso viene redatto il falso documento (746/756) della donazione di Costantino per tutela rei pontefici giuridicamente.
-VIII Alleanza con i Franchi elimina del tutto le ingerenze orientali. Nel natale dell’800 Carlo Magno ricrea il Sacro Romano Impero, sarà un punto di non ritorno che stabilisce il potere del papa universalmente anche perché è lui che incoronerà tutti i futuri imperatori.
-Roma si avvale del monachesimo occidentale dei benedettini, che estendono a tutto raggio l’opera e la figura del papa e diviene il centro delle missioni in Europa occidentale e centrale
-nel 270 d.C. erano state costruite le mura aureliane, lo sviluppo urbanistico di Roma rimarrà al loro interno fino al 1871. Nel IV secolo contava 800.000 abitanti, dopo le guerre gotiche 30.000.
Aveva molto spazio vuoto le mura erano spropositate per la città.
Le Mura Aureliane furono costruite tra il 270-275 d.C. per volere dell’imperatore Aureliano, in difesa della città minacciata dalle invasioni di popolazioni barbare provenienti dal nord Europa. La nuova cinta aveva un perimetro di circa 19 Km ed era costituita da un insieme continuo di tratti di muro di circa m.6,50 di altezza, con un cammino di ronda sulla sommità, intervallati ogni trenta metri da torri più elevate e coperte a terrazza.
Lungo le mura in corrispondenza delle varie strade già esistenti furono aperte altrettante porte, la cui forma e grandezza fu determinata dall’importanza della relativa viabilità.
Dopo i primi interventi di restauro eseguiti nel IV secolo sotto Massenzio, solo in alcuni punti di grave necessità, agli inizi del secolo successivo, durante l’impero di Onorio, l’intera cinta muraria fu modificata con un radicale intervento strutturale che ne raddoppiò l’altezza. Si formarono così due camminamenti di guardia sulle mura, uno coperto a galleria con feritoie per la postazione degli arcieri, ed uno sopra scoperto ma riparato da merli per il posizionamento delle macchine da guerra. Anche nelle torri fu aggiunta una seconda camera di manovra, coperta con tetto a spioventi e comunicante con la camera inferiore per mezzo di scale in muratura.
Le fonti antiche attestano restauri alle mura eseguiti nel corso del VI secolo da Teodorico, re degli Ostrogoti,e da Belisario generale dell’imperatore Giustiniano. Nei secoli seguenti gli interventi di restauro furono condotti per volere dei vari Pontefici che, dal XV sec., ne lasciarono memoria anche attraverso stemmi ed iscrizioni collocate direttamente sulle mura.

BASILICA SAN PIETRO
chiesa sorta sulla sepoltura del santo, sorge come zona cimiteriale, extraurbana, fuori le mura.

-Basilica Laterana sede del vescovo, importane, presso le mura al limitare della città, luogo scomodo per le grandi assemblee dei fedeli, residenza privata…..
scelto appositamente da Costantino per non urtare i romani
Attestava lo status della chiesa e la protezione dell’imperatore, ma nello stesso tempo era lontana dal centro.

i santuari extraurbani
i santuari extraurbani localizzati sui luoghi delle sepolture dei santi: catacombe ect…
-ve ne era traccia in tutti i territori, non solo a Roma.
San Pietro, San Paolo, San Sebastiano sulla via Appia, San Lorenzo sulla via Tiburtina, sant’Agnese, via Nomentana, San Sebastiano via Appia, cimiteri e culto delle reliquie. Divengono a volte cimiteri coperti (necropoli cristiane) nei quali le persone volevano essere sepolte perché luoghi santi tra cielo e terra.

Liturgia e processioni
-nel medioevo vi erano delle chiese, chiese stazionali (scopo era tenere unita la chiesa) dove venivano celebrate cerimonie al posto della cattedrale, soprattutto nella quaresima, vi venivano portati tutti gli arredi liturgici. Gli arredi sacri erano il simbolo del potere e della ricchezza del clero

-laterano e vaticano poli di aggregazione spesso in contrasto fra loro anche perché il laterano era lontano e non era il luogo di sepoltura di nessun martire. A San Pietro sorgono ospizi per i pellegrini, monasteri case per il clero. Diviene il luogo più venerato dell’Occidente.
Nell’846 verrà cinto di mura da Leone IV, “BORGO” o città Leonina.

-795 il possesso era l’elezione del papa avveniva con una processione da San Pietro al Laterano CHE EVITAVA IL Campidoglio perché nel frattempo Roma era divenuta comune. La processione ristabiliva il potere religioso derivante da Pietro e quello temporale del laterano, le due facce del potere papale. Rituali bizantini.
Il laterano era il centro del potere anche europeo, il papa capo di tutte le chiese, che teneva contatti con tutti

In concomitanza con l’instaurazione della cerimonia del possesso viene redatto il falso documento (746/756) della donazione di Costantino per tutelare i pontefici giuridicamente. Quando si era trasferito aveva lasciato tutto alla chiesa.

-1143 Campidoglio si instaura il comune di Roma, (SPQR) anche perché i papi si stabiliscono per alcuni periodi a Orvieto e Viterbo, fino poi a recarsi ad Avignone -795 il possesso era l’elezione del papa avveniva con una processione da San Pietro al Laterano.
In concomitanza della instaurazione della cerimonia del possesso viene redatto il falso documento (746/756) della donazione di Costantino per tutela rei pontefici giuridicamente.
-nel XI secolo nel periodo della lotta per le investiture il Laterano detiene le insegne papali della chiesa, tiene i contatti con tutto il mondo.
-fino a Sisto V (1600) il Laterano sarà la residenza dei papi verrà modificato ed ampliato nel corso del tempo
-vi è un Revival paleocristiano continua lo spoglio dei monumenti non attaccano gli altri stili si guarda sempre al passato

PAPA GREGORIO MAGNO
Nel 2004 è ricorso il XIV centenario della morte di papa Gregorio Magno (il suo pontificato è compreso tra il 590 e il 604), rappresentante, nella serie dei pontefici romani, una figura della più grande importanza. Egli è lo scrittore di maggiore significato nell'Italia altomedievale fino all'anno 1000, è al centro della politica del tempo grazie ai suoi rapporti con Costantinopoli, con i Visigoti, i Franchi, e in particolare i Longobardi, e intrattiene con personaggi politici e ecclesiastici di Occidente e Oriente una corrispondenza che ci è in gran parte rimasta (più di 800 lettere). Maestro di vita spirituale e di esegesi biblica, ha scritto la più antica e più importante biografia di San Benedetto da Norcia. Rappresenta l'avvio dell'epoca medievale e di quella fondazione cristiana dei popoli europei avvalorata anche dalla missione da lui inviata in Inghilterra.
Nella mostra, organizzata dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del XIV centenario della morte di Gregorio Magno e dalla Biblioteca Medicea Laurenziana con la collaborazione della Stiftsbibliothek di San Gallo, sono esposti 38 manoscritti tra i più significativi della storia del testo delle opere di Gregorio Magno e di quella dell'iconografia gregoriana, in particolare, e della miniatura nell'Europa medievale, in generale, concessi in prestito da biblioteche italiane e straniere.
La scelta dei manoscritti è stata condotta in primo luogo sulla base di criteri critico-testuali e paleografici, in modo da presentare i più importanti codici delle opere gregoriane come il codice B 159 sup. della Biblioteca Ambrosiana di Milano; non si sono trascurate, tuttavia, sia la tradizione indiretta più antica, documentata dal manoscritto 220 della Bibliothèque Municipale di Amiens e dal manoscritto 319 della Bibliothèque Municipale di Laon, sia le biografie-agiografie del pontefice, conservate nei codici 554 e 567 della Stiftsbibliothek di San Gallo e nei manoscritti Lat. 10863 e Lat. 5670 della Bibliothèque nationale de France di Parigi
Accanto ai codici importanti dal punto di vista eminentemente testuale e filologico, sono state incluse opere rilevanti anche dal punto di vista iconografico e decorativo. Infatti, nei manoscritti delle opere di Gregorio Magno, risalenti al periodo compreso tra il primo Medioevo e l'inoltrato XV secolo, si riflette l'evoluzione della miniatura europea, dalla Gallia merovingia ai centri della rinascita promossa da Carlo Magno, dall'età degli Ottoni attraverso l'età romanica fino all'Umanesimo italiano. In molti casi si tratta di vere e proprie pietre miliari della storia dell'arte libraria; ne sono esempio emblematico l'ornamentazione e le celebri iniziali figurate del manoscritto 168 della Bibliothèque Municipale di Dijon.
La mostra si articola in due sezioni, che considerano unitamente e con carattere interdisciplinare gli aspetti filologici, paleografici e storico-artistici: la prima è dedicata alle opere di Gregorio, ai loro escerti e alle epitomi; la seconda comprende le agiografie gregoriane. All'interno delle sezioni i manoscritti sono stati ordinati cronologicamente, in modo da ripercorrere sia la diffusione dell’opera gregoriana dall’epoca immediatamente successiva alla morte del pontefice fino agli albori del Rinascimento sia la nascita delle più antiche biografie gregoriane. L'immagine complessiva che ne risulta è quella di un grande affresco, in cui l'opera di Gregorio Magno appare chiaramente come uno dei principali veicoli della cultura cristiana medievale e della prima Età Moderna.

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