Postimpressionismo e Art Nouveau

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Testo

Tendenze postimpressionistiche
- Si sviluppano in Francia nell’ultimo ventennio dell’Ottocento
- Ebbero importanti ripercussioni nel resto d’Europa
- Fondamentali per lo sviluppo delle Avanguardie e nascita dell’arte del 900
Caratteristiche comuni:
- rifiuto sola impressione visiva
- tendenza a cercare solidità dell’immagine
- sicurezza del contorno
- libertà del colore
- influenze impressionistiche

Cezanne (1839 – 1906)
Temi: Paesaggi (MA interpretazione! Uso particolare di forme geometriche e colori) e figure umane
- disegno deciso realizzato con linee ondulate che si sovrappongono nel delimitare i contorni
- tratteggio rapido indica zone di ombra
- talvolta al disegno a matita si aggiungono delle macchie di acquerello
- precursore del cubismo

La casa dell’impiccato a Auvers-sur-Oise (1872-1873)
Scelta del plein air + piccoli tocchi di colore con numerosi chiari → opera impressionista
Paese quasi incastonato tra i due edifici in primo piano, privo di presenza umana, accennato sullo sfondo → effetto di profondità deriva dal particolare accostamento di colori per accentuare volumetria e tratti geometrici

I giocatori di carte (1898)
Due uomini in un’osteria stanno giocando a carte davanti ad uno specchio → richiamo a Il bar delle Folies – Bergeres di Manet, L’assenzio di Degas e Al Moulin Rouge di Lautrec
Non si vede il riflesso dello specchio, solo tratti luminosi
I due giocatori sono resi con tocchi a pennellate, non si coglie alcuna espressione, sembrano due manichini inanimati
Presenza di elementi geometrici ( cappelli con forme cilindriche, tovaglia e braccia molto rigide, tavolino, …)
→ Non c’è più nulla di impressionista

La montagna Sainte - Victorie (1897)
Negli ultimi anni della sua vita affascinato ed ossessionato dal paesaggio che era abituato a vedere da bambino. La ritrae in diverse ore del giorno per cogliere la vera essenza del paesaggio
Unico elemento definito è la montagna, il paesaggio è indefinito, accennato da tratti geometrici, il verde degli alberi prosegue nel cielo unendolo alla montagna → natura vinta e svelata, sezionata e poi ricomposta. Confronto con la tela di Renoir MA paesaggio molto più limpido e paradisiaco.

Seurat (1859 – 1891)
Grande studio dei colori → tecnica divisionista (Puntinismo o Divisionismo) = accostamento di colori puri tenuti divisi → principio della ricomposizione retinica basata sulle ricerche del chimico francese Chevreul, ossia i colori accostati sulla tela vengono ricomposti e fusi dalla retina dell’occhio senza l’intervento meccanico del pittore → massima luminosità

Un bagno ad Asnieres (1883-1884)
Tema scandaloso del nudo
Tecnica del puntinismo meno accentuata, tratto più fluido (per gli alberi tratteggio più esasperato)
Bianco marmoreo dei corpi che emanano un certo pallore
Predilige i paesaggi esterni perché il puntinismo non rende bene l’effetto prospettico e della tridimensionalità

Una domenica pomeriggio all’Isola della Grande Jatte (1886)
Confronto con Renoir, in cui le scene sono molto più vivide
Sembra quasi una fotografia, non c’è movimento, posizioni plastiche
Angolo destro con toni più scuri per definire zona di ombra, angolo sinistro con toni più chiari (rosso, giallo, colori caldi) → accostamento cromatico frutto di grandi studi
Soggetto: folla di persone che si diverte su un’isola della Senna in una soleggiata domenica

Il circo (1891)
Ancora più evidente il contrasto tra parti scure e parti chiare
Composizione ruota intorno al cavallo ed alla ballerina → dinamicità
Tela inserita all’interno di una pesante cornice blu che limita fortemente effetto di tridimensionalità
Colori: blu, rosso, giallo (prevalenza di colori caldi, perciò dinamici)

Gaugin (1848-1903)
Nasce a Parigi, inizia a viaggiare molto giovane → quadri più belli risalgono al periodo di soggiorno a Tahiti e nelle isole Marchesi
- Influenze della pittura giapponese (L’Onda)
- Colori dati per ampie campiture piatte, colore piatto e uniforme senza sfumature o variazioni di tono, colori molto forti (predilige primari: rosso, giallo, blu) con contrasti molto marcati
- Recupero bidimensionalità
- Forte linea di contorno (tecnica del cloisonnisme – utilizzata per le vetrate sulle cattedrali gotiche-che consente nel contornare con un marcato segno nero cose e persone dipinte e nel riempire così lo spazio definito con il colore)

Cristo giallo (1889)
Donne bretoni nei loro costumi tradizionali inginocchiate ai piedi di u crocefisso
Colori irreali! (colline gialle, alberi rossi, Cristo giallo, …)
Contorno nero per enfatizzare l’elemento umano, la muscolatura, i tratti, …
Cristo in primo piano, leggero accenno di volume (ombra della gamba, leggera prospettiva della croce) MA crocefisso bidimensionale
Donne evidenziate da colori molto più scuri in contrasto con il paesaggio
Richiami alla pittura italiana

Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? (1897-1898)
Quadro emblematico di tutta la sua ricerca
Tela di grande dimensioni di forma rettangolare lunga e stretta, paragonato ad un fregio
Bordi superiori della tela recano a destra la firma e la data d’esecuzione, a sinistra il titolo su un fondo giallo-oro, per dare l’idea di un affresco realizzato su una parete d’oro con gli angoli rovinati.
Forte valore simbolico: figura principale e centrale, elemento verticale che suddivide la tela, unica figura maschile che coglie un frutto (cristianità) + sorta di flash sulla vita (bambina distesa su estremo destro – vecchia accasciata con volto di rassegnazione e saggezza sull’estremo sinistro)
Sintesi tra elementi religiosi occidentali ed orientali (idolo azzurro sullo sfondo)
Colori dati per campiture definite
Contorni neri decisi
Effetto bidimensionale

Come! Sei gelosa? (1892)
Tema della “donne selvagge” che vivono in diretto contatto con la natura incontaminata
Protagoniste: due figure femminili leggermente decentrate sulla destra, una delle due indossa un pareo rosso, l’altra porta sulla testa una corona di fiori bianchi (rimandi a cultura greca). I loro corpi sembrano fondersi in un’unica massa compatta, metà chiara e metà scura.
Uso di colori molto forti e irreali (sabbia rosa, mare blu ma con numerosi riflessi di altri colori)
Assenza di elementi naturali

Vincent van Gogh (1853 – 1890, muore suicida si spara al cuore)
Vicino a pittori espressionisti
Predilige il paesaggio (impressionismo) e molto sensibile a temi sociali (I mangiatori di patate)
NO disegno, colore steso direttamente sulla tela

Veduta di Arles con iris (1888)
Prime realizzazioni legate a tentativo di puntinismo ma con un tratto molto personale
Disegno ad inchiostro tracciato con stili giapponesi di canne e bambù
Sullo sfondo le sagome degli edifici di Arles delimitano l’orizzonte, in primo piano i fiori di iris dal tratto scuro

Campo di grano con volo di corvi (1890)
Uno dei suoi ultimi capolavori
Una tempesta si sta per abbattere su un campo di grano tagliato da tre viottoli bordati di verde dai quali si leva uno stormo di corvi
Campo di grano forse scosso dal vento, reso con un vortice di colore e il cielo è incupito dal nero delle nubi
Pennellate pesanti e tratti molto rapidi → senso di angoscia, stato d’animo irrequieto
Elementi solo accennati, percezione totale del quadro solo da distante

I mangiatori di patate (1885)
Primo capolavoro
In una povera capanna 5 contadini stanno consumando il loro pasto frugale composto di patate e bollente caffè nero, immersi in un’atmosfera oscura appena rischiarata da una lampada a petrolio.
Gioco di chiaro / scuro → confronto con Caravaggio (Vocazione di San Matteo, Conversione di San Paolo)
Visi scarnati e tratti del volto deformati dalla fatica, mani nodose e rovinate dal lavoro → importante veridicità e per questo paragonato a Courbè, pittore realista
Vesti enfatizzate da linee dal tratto ansioso, molto ricorrenti le spirali
Colori terrosi e pastosi: ocra, marrone, verde cupo, molto simili → impressione di monocromo

Serie di ritratti – Autoritratto con il cappelli di feltro grigio (1887)
Caratterizzato da colori caldi stesi a tratti in spazi ben definiti → effetto bidimensionale e contrasto netto tra rosso e arancione vs blu e verde della giacca
Importante scelta dei colori ed espressione
Volto ottenuto con il variare dell’inclinazione delle tante linguette di colore che seguono una disposizione raggiata
Sfondo sui toni dell’azzurro e violetto, composto da pennellate che seguono le diagonali del cartone
Occhi fissi ed inquieti, labbra serrate, estrema magrezza → carattere instabile di van Gogh
[quello senza orecchio – tagliato per una lite con il collega Gaugin – ha lo sfondo diverso dagli altri]

Toulouse – Lautrec (1864 – 1901)
Uno dei pochi che studia i suoi quadri
NO paesaggi, solo interni (frequenta cabaret e cafè-chantants)

Gueule de bois (1887-1888)
= cerchio alla testa
ritratto giovane donna ubriaca seduta ad un tavolino rotondo, davanti ad una bottiglia e ad un bicchiere semivuoti. Appoggia i gomiti sul bordo del tavolo e sostiene la testa con la mano sinistra.
Disegno eseguito con live tratti di matita azzurra e successivamente ripassato da inchiostro bruno.
Segno nitido, tratto nervoso

Al Moulin Rouge (1892-1893)
Interno del Moulin Rouge, famoso locale da ballo
Lautrec si è ritratto in fondo di profilo, come se fosse di passaggio
Struttura compositiva rinvia a Lezioni di ballo e Assenzio di Degas, con la balaustra che taglia il trasversalmente il dipinto
Pareti rivestite da grandi specchi
Al tavolo tre uomini (suoi amici) e due donne stelle del Muolin Rouge, probabilmente
accompagnatrici pagate, una vista frontalmente, l’altra vista da tergo con i capelli rossi
All’estrema un’altra donna bionda con il volto ombreggiato di verde, labbra carnose e rosse enfatizzate, ha la funzione di trascinare l’osservatore all’interno del quadro
Colori scuri e opachi (capelli rossi e gialli delle due donne unici colori che emergono dal monocromo)
Nessuno parla o ride, ciascun personaggio è colto in un quasi irreale isolamento
Visi delle donne trattati come maschere carnevalesche (simbologia della maschera)

Art Nouveau
Presupposti:
Industrializzazione metà XIX secolo → fallimento numerose attività artigiane per forte concorrenza con l’industria + spopolamento campagne e città impreparate ad accogliere gran numero di persone

Uomo costretto ad abbandonare le sue origini e conseguente perdita di identità
Lavoro massacrante, mal retribuito, ripetitivo ed alienante

Si percepisce il bisogno di una svolta negli ambienti artistici, specie in quelli inglesi, per riconsiderare le finalità del lavoro e la qualità dei manufatti industriali
→ William Morris (1834-1896) pittore, pubblicista, decoratore e grafico
- Vuole restituire al lavoro operaio la spiritualità e sentimento eliminati dall’introduzione delle macchine e dalla produzione in grande serie
- Dà vita alla ditta “Morris, Marshall, Faulckner & Co.” che produceva elementi per l’arredo e la decorzione (tra gli artisti che collaborano Burne – Jones → autore del dipinto che ritrae Goeffrey Chaucer addormentato disteso, lunga figura che sembra lingua colorata, di regge la testa con mano destra e occupa parte inferiore della tela) MA si rivolge solo a ristretta cerchia
- Fonda “Arts and Crafts Exhibition Society” per conciliare la produzione industriale con arte
- Dà vita a tipografia “Kelmscott Press”, dalla quale proviene la più pregevole edizione dell’opera omnia di Chuacer

Art Nouveau
Risposta artistica che la cultura europea, stanza dello stoicismo e dell’accademismo, dà al disagio del proprio tempo MA no arte d’evasione! (conserva il patrimonio di esperienze dato da Morris)

In ogni Paese d’Europa si sviluppa in maniera diversa e si chiama diversamente:
- Francia: Art Nouveau
- Inghilterra: Modern Style
- Italia: Stile floreale o Liberty
- Germania: Jugendstil
- Austria: Secession (dal nome del movimento artistico d’avanguardia formatosi a Vienna nel 1897)
- Belgio: Stile Horta (dal nome di Victor Horta)
- Spagna: Arte Joven o Modernismo

Interessa vari ambiti:
- Arredamento: eliminata sobria linearità delle forme neoclassiche, sostituite da forme morbide e sinuose, derivate dalla natura

- Campo tessile: grazie a nuove tecnologie di lavorazione e ai procedimenti di stampa a più colori si producono stoffe e tessuti decorati con motivi straordinariamente complessi

- Moda: stilisti aboliscono i rigidi bustini e le gonne rigonfie preferendo forme più morbide e fascianti che esaltano la sinuosità del corpo femminile

- Ceramica e vetro: si prestano a torsioni e trasparenze

- Arte orafa e produzione di oggettistica in genere

- Settore della grafica: riproduzione di immagini a colori, realizzazione di manifesti, locandine, riviste e cartoline illustrate, …

Quando L’art Nouveau approda alla pittura ed all’architettura ha già maturato un solido retroterra culturale fatto di forme e colori che il grande pubblico ha imparato ad apprezzare
A seconda dei vari Paesi l’architettura presenta caratteristiche e forme diverse MA costante =
Uso nuovo e funzionale del ferro o delle ghise + riproduzione repertorio del mondo animale (farfalle, pesci) o floreale (fiori, piante).

ES: celebre ringhiera in ferro e legno di Horta realizzata nel 1894 per la scala principale dell’Hotel Solvay di Bruxelles. Reinvesta la ringhiera usando il metallo in modo anticonvenzionale, lo modella piegandolo in dolci e sinuose volute desunte dal mondo vegetale. Struttura realizzata con tanti piccoli pezzi assemblati assieme a freddo (con viti e bulloni)

Proprio dall’Art Nouveau prendono l’avvio tutte le successive avanguardie del Novecento.

Klimt (1862-1918)
Nel 1897 fu il principale esponente della Wiener Secession, di cui fu il primo e più prestigioso presidente (se ne staccò nel 1905 quando fondò la Kunstschau)
Attivo anche nella collaborazione a “Ver Sacrum”, la rivista ideologica delle Secessione

La giovinezza (1882)
Studio a penna acquerellato e lumeggiato in bianco e oro
All’interno di una cornice architettonica (stile quattrocentesco) un giovane suona un liuto e una giovane donna, che tiene in braccio un bambino, lo scolta.
Elemento caratterizzante: sovrabbondante decorazione dei pilastri e del candelabro centrale che funge da colonna, amorini, colombe, fiori e foglie, …
MA con il tempo il disegno di Klimt muta notevolmente giungendo ad un linearismo essenziale dal forte gusto decorativo caratterizzato da una morbida linea di contorno

Nudo disteso verso destra (1912-1913)
Disegno a matita blu e rossa
Forte carica erotica (carattere comune della produzione klimtiana → influenza delle ricerche psicoanalitiche di Freud, nelle quali l’eros è visto come uno dei più potenti propulsori dell’esistenza umana)
Giovane donna con le braccia schiacciate contro il petto, la gamba sinistra distesa e quella destra leggermente ripiegata su un fianco. Gambe parzialmente nascosta da un panno decorato con dei cerchi.
Unico tocco di rosso è quello che designa le labbra, richiamando l’attenzione al volto addormentato

Idillio (1884)
Riferimenti a Rinascimento italiano (impianto architettonico, tondo, nudi si rifanno a Cappella Sistina)
I due giovani nudi si riducono a puro effetto decorativo, la novità sta nella CORNICE e nel graticcio a fiori e foglie (William Morris)

Giuditta (1901)
Soggetto biblico
Corpo seminudo ricoperto da un sottile velo azzurrino con ornamentazioni dorate
Inno alla bellezza femminile ed al potere incantatore del suo sguardo
G. se ne sta immobile con gli occhi socchiusi, le labbra appena dischiuse, in un atteggiamento quasi di sfida, mostrando la testa mozzata di Oloferne, che si intravede appena in basso a destra
Volto enigmatico incorniciato da un alto collier in stile art nouveau e dalla massa scura dei capelli ricci
No linea di contorno, il corpo sfuma dolcemente e si confonde con lo sfondo
Fondo oro (ripresa delle tavole gotiche → uso dell’oro in foglia dopo il viaggio a Ravenna) con disegni geometrici che si rifanno ad elementi naturali stilizzati
La cornice diventa parte integrante del dipinto

Ritratto di Adele Bloch-Bauer (1907)
Formato quasi quadrato, centralità dell’immagine
Caratteri naturalistici (volto, spalle, braccia, mani) e decoro bidimensionale
L’abito, con motivi ad occhi entro triangoli (pittura egizia), quadrati e piccole gocce, si amalgama con la tappezzeria a spirali dei braccioli della poltrona e con i disegni dello schienale
Lo schienale crea una sorta di grande aureola attorno al busto della donna

Danae (1907-1908)
Il corpo della fanciulla si modella in una spirale ellittica
Abbandonata al sonno – o nella voluttà – è nuda. Una gran massa di capelli rossi le incorniciano la testa e le spalle, il tronco è appena sfiorato da una velo violaceo a disegni circolari
Le gambe sono flesse verso il ventre mentre una pioggia dorata (metamorfosi di Zeus) scivola su di lei →Significati mitici e simbolici

La culla (1917-1918)
Dipinto incompiuto
Tela quadrata (quasi di rito nei dipinti di Klimt dagli anni della Secession)
Emergono testina e manine di un neonato da una massa informe di coperte variopinte
Il bimbo si perde fra i colori brillanti e decisi diventando una chiazza rosa mentre le masse multicolori delle coperte disegnano una sorta di montagna
Tema del naturalismo unito alla decorazione

Kunstgewerbeschule (scuola d’arte e mestieri)
Fondata nel 1867 per rispondere all’esigenza di trovare nuove figure professionali nell’ambito delle arti applicate
Struttura pubblica per l’istruzione artistica

Secession
Fondata nel 1897, quando un gruppo di giovani artisti con a capo Gustav Kllimt si distaccò radicalmente dall’ambiente intellettuale ancora attaccato al gusto accademico.
Organo ufficiale del movimento è il “Ver Sacrum” (Sacra Primavera)
Tra 1898 e 1899 viene anche costruito il Palazzo delle secessione: spazio espositivo, centro dei più importanti avvenimenti artistico – culturali di Vienna
Progetto del palazzo realizzato da Joseph Maria Olbrich allievo del famoso Otto Wagner e uno dei più importanti esponenti della Secessione Viennese.
L’edificio è estremamente rigoroso, pianta quadrata, pareti liscive quasi disadorne (unico fregio floreale sotto il cornicione), porte e finestre senza cornici
Grande invenzione decorativa costituita dalla cupola in rame di forma quasi sferica, traforata a motivi floreali e lucenti lamine d’oro

I Fauves
1905 derza edizione del Salon d’Automne a Parigi → un giornalista critico d’arte definisce quei colori così violenti come “Donatello tra le belve (fauves)”
NO movimento ma convinzioni comuni:
- Il dipinto deve dare spazio al colore
- No dipingere secondo l’impressione ma in relazione al proprio sentire interiore
- La pittura deve essere istintiva ed immediata
- Il colore và svincolato dalla realtà rappresentata
- No riproduzione realistica della natura
Influenze: Cezanne (per materializzazione e ricomposizione delle forme), van Gogh e Gaugin (per colori puri impiegati e stesi con violenza per esprimere sé stessi)
Principali esponenti:
- Derain
- Marquet
- de Vlaminck
- Matisse
Associati a Bergoson

Matisse (1869-1954)

Donna con cappello (1905)
Insieme di colori definito da un critico “una pentola di colori rovesciata in faccia al pubblico”
Donna, di tre quarti, volge lo sguardo verso l’osservatore mostrandosi nel suo ricco abbigliamento borghese dominato dal cappello
Violenza delle tinte per affermare propria personalità
Colori deposti sia puri sia in unione ad altri (gialli – violetto, rosso – verde, blu – arancio)
Ogni tinta ha una precisa funzione nel modellare le masse e nel creare ombre

La stanza rossa (1908)
Grande superficie di colore pieno e bidimensionalità decorativa
Tinte dominanti: primari blu, rosso e giallo
Costruzione prospettica (sottile linea nera del bordo del tavolo, piega della tovaglia appena accennata, sedia, spessore muro in cui si ritaglia la finestra) annullata dalla scelta del rosso → aspetto piatto che esalta i colori e i decori

Signora in blu (1937)
Colore naturalistico rimasto solo nel rosa dell’incarnato della donna
NO proporzioni
Colori primari rosso, blu e giallo
Tecnica dell’incisione e contorni
Donna seduta su poltrona rossa con sinuosi braccioli gialli, lo schienale si fonde con il rosso a quadri graffiti della parete
Prospettiva distorta da pavimento a piastrelle nere
Signora monumentale e solenne

La Danza
Subì una sorta di censura durante la guerra
Estrema sintesi data dal colore (azzurro per cielo, verde ed argilla per terra) e dalle linee
Tema ricorrente della danza (anche in La gioia di vivere)
NOVITA’: figure in numero dispari
Il cerchio non si chiude → movimento dato da slancio, sorta di vortice, con poche linee riesce a definire i volumi
Figure asessuate, non si vede il volto

Gris (1887-1927)

Ritratto di Picasso (1912)
Olio per il quale il destinatario non ebbe mai grande ammirazione
Forte impianto geometrico
Frammentazione cubista dello spazio MA non in maniera casuale, bensì attraverso piani inclinati secondo una delle diagonali del dipinto
Testa proposta nella tipica visione cubista (frontale e laterale) scomposta con la stessa logica diagonale

Fruttiera e bottiglia (1913)
Composizione di olio, carta incollata, gessetto e matite su tela
Tecnica di incollaggi che da giornali e carte da parati ritagliano superfici nette e definite
La fruttiera emerge con un fiore dal lunghissimo stelo, equilibrando la sua presenza con la circolarità del piatto

Esempio