L'arte settecentesca

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Categoria:Arte

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Testo

È uno dei periodi più splendenti per la cultura europea: letteratura, musica , filosofia. È il secolo dei lumi che si conclude con la Rivoluzione Francese.
Architettura
Per la genialità di alcuni artisti sorretti dal mecenatismo di Papi e Principi, si hanno magnifiche costruzioni che danno un carattere ad intere città; come a Torino, dove opera Filippo Juvara “Primo Architetto Civile del Re”, che crea un’architettura di grande effetto scenografico e pittorico.
Realizza la Basilica di Superga a Torino, che è ritenuta il capolavoro di questo architetto, fatta edificare per volere del Duca Vittorio Amadeo II di Savoia.
Sorge sopra un alto basamento, a pianta ottagonale all’interno e circolare all’esterno, preceduta da un profondo atrio che rammenta quello dei templi greco-romani. Sopra un alto tamburo sorge la cupola, che è fiancheggiata nella parte absidale da due campanili.
La Palazzina di caccia a Stupinigi è forse l’opera più originale dell’artista. Allaccia ad una pianta circolare e centrale quattro ali di fabbricato disposte a X, creando in questo modo spazio e movimento ed inserendola in un grandioso parco sul verde dei banchi e della campagna.
Nel Palazzo Madama, altra realizzazione dello Juvara, è scenograficamente perfetto l’atrio, con scalone a forbice che simboleggia ricchezza e potere.
A Caserta opera Gianluigi Vanvitelli che realizza la bellissima Reggia, coronata dal grandioso parco. Questa Reggia è stata voluta nel 1751 da Carlo III di Borbone.
Il palazzo è severo, lineare all’esterno, al centro è lievemente sporgente e l’alto portale d’ingresso è ispirato ai templi classici. All’interno 1200 sale e 34 scale sono abbellite da meravigliose decorazioni: tutto questo può farci capire lo sfarzo di questa Reggia. Completano la colossale opera un teatro con palchi e una cappella con navata unica. Nel parco specchi d’acqua, cascate e sculture ravvivano il paesaggio circostante.
Sempre per i Borbone venne edificata a Napoli da Antonio Medrano la Reggia di Capodimonte, dove una sala è completamente rivestita dalla ceramica “di Capodimonte”.
Fantasioso e scenografico è il Rococò a Roma; ne è un esempio la bellissima scalinata di Trinità dei Monti che sale rapidamente verso l’alto seguendo un andamento curvilineo dalla piazza fino alla Chiesa della Trinità, completata da due alti campanili.
Scultura
È in prevalenza parte integrante dell’architettura. Felice integrazione è la Fontana di Trevi a Roma, dove hanno collaborato l’architetto Salvi e lo scultore Bracci. Con un finto palazzo come sfondo, dominata da una grande nicchia centrale con la statua di Nettuno e il pittoresco disporsi di statue, rocce e cascate crea un complesso fantasioso e scenografico.
Pittura
Ha il massimo fiorire nelle città venete. La fantasia si muove liberamente in soggetti sacri, storici, mitologici.
Dai toni forti a quelli più lievi e sfumati giunge il colore di Gianbattista Tiepolo, che esegue affreschi sulle volte delle chiese e sulle pareti di ville e palazzi in fantasie di colori tendenti ai toni freddi caratteristici di Venezia.
Raggiunge un altissimo livello un altro genere: “La Veduta”, nella quale i protagonisti del quadro non sono più le figure umane, ma l’ambiente circostante. Tra i grandi vedutisti ricordiamo: Gianbattista Piazzetta, Gian Antonio Guardi e Antonio Canal, detto “il Canaletto”, che seppero ritrarre con precisione scene e vedute della Venezia di allora, con scrupolo e attenzione per le luci e le delicate atmosfere caratteristiche della laguna.

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