I 4 elementi

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Testo

TERRA
La terra è il secondo elemento primordiale ed è il regno degli gnomi .Il potere della Terra si eser-cita verso il Nord e , sovente , è considerato un potere negativo che è meglio non invocare o , quantomeno , se proprio si è costretti a farlo , usare molta cautela . Questo elemento esprime praticità , ordine , amore per i dettagli ; simboleggia inoltre un carattere saldo e tenace , la perse-veranza , il desiderio di accumulare ricchezze ed economizzare , tutte caratteristiche proprie de-gli Gnomi che la abitano . Per assicurarsi la protezione di queste creature bisogna tenere conto di queste corrispondenze :
PUNTO CARDINALE : nord
ORA DEL GIORNO : mezzanotte
COLORI : nero , marrone scuro
STAGIONE : inverno
PIETRA : cristallo di rocca
INCENSO : benzoino , storace
PIANTE : grano , avena , riso
ALBERO : quercia
ANIMALI : toro , serpente
SFERA D’AZIONE : il materiale , la morte , il silenzio , il denaro
LUOGO : una caverna , una miniera , una grotta
Una formula di saluto può essere la seguente : >
Per evocare il potere dell’Elemento Terra si può usare questa orazione : >
La Terra, concepita come elemento primordiale, non rivestiva una grande importanza nel pensie-ro Celtico e Druidico, non esiste infatti nella mitologia una Dea della Terra e Tailtiu (la madre che nutre il Dio Lug), non appartiene in realtà completamente all’Elemento in questione. Il con-cetto di Dea - Terra non appartiene in effetti al popolo dei Celti, ma è una eredità delle popola-zioni megalitiche precedenti, a riprova si noti come la parola di origine gaelica “talamh” (terra), appartiene al genere maschile. L’idea finale era che l’essere umano vive sulla terra e che rimane in accordo con essa per mezzo di una sorta di “contratto”, questa idea è di più facile comprensio-ne analizzando i rituali che proprio con la terra hanno una stretta connessione: nelle cerimonie funebri la terra appariva come elemento primordiale ma allo stesso tempo ultimo, il Rito della Pietra di Fal indicava l’accettazione da parte della Terra di un individuo come Re, cioè come in-termediario tra la terra stessa e la società, i Druidi non consideravano la Terra come entità divina ma come un qualcosa da controllare, da mettere al servizio della volontà umana.
La Terra è un elemento capace di dare molto in quanto unito anche con le piante esseri in grado per natura di mutare, trasformare. La Terra accoglie e i luoghi dove sentirla sono ovunque: un prato, una grotta o tana, un campo, un montagna o un bosco.
La purificazione con la Terra è semplice, consiste nel visualizzare la negatività uscire dal nostro corpo ed entrare nella Terra, da Essa prenderemo poi la positività meditando e respirando pro-fondamente. Sentire la Terra è la prima cosa che bisogna imparare, non ci sono scuole ma solo quello che ognuno di noi ha dentro, sdraiati su un prato si può vedere un mondo diverso se si è capaci di ascoltare.
Invocare lo Spirito della Terra e chiedergli aiuto e assistenza per la purificazione.es. O, Antico Spirito della Terra,
Io vengo in pace e pace Ti chiedo,
Che nel Tuo elemento
Mi possa purificare dalla negatività che mi porto dentro,
Che nel Tuo elemento
Io possa trovare la positività che cerco.
Che Amore ci unisca
E che con l'Amore ci saluteremo.
Sedere rilassati o meglio ancora sdraiati. Respirare profondamente visualizzando la negatività uscire dal corpo ed entrare nella Terra purificatrice. Iniziare a sentirne il respiro e muoversi con Essa, respirare assieme alla Terra come se foste piante: espirare negatività, inspirare positività seguendo il lento movimento dell'Elemento. Ringraziare e salutare.
La Terra, materia primordiale in cui tutto vive e cresce, che dona e riprende la vita, è selvaggia, indomabile e funesta, ma può anche essere coltivata, domata e diventare benefica. Rappresenta il grande principio femminile opposto al cielo, il grande principio maschile. Nello zodiaco, l'asse formato dai segni del Toro e dello Scorpione rappresenta il grande principio femminile, contrap-posto a quello maschile che è complementare. Mentre il segno del Toro è legato alla comparsa della vita vegetale sul nostro paese, lo Scorpione è associato alla comparsa di quella animale. Il doppio aspetto positivo e negativo della terra, sta proprio in questo: da una parte è generosa e fe-conda, produce un'enorme varietà di piante e frutti, grazie a lei e in lei nulla va perduto, tutto si trasforma; anche l'uomo nasce e torna alla Terra: "Nudo sono nato da un seno materno, e nudo vi ritorno", Giobbe (1,21) Da un altro punto di vista, il fatto stesso che tutto torni alla terra, implica che essa regna basandosi su un principio che è contemporaneamente vitale e fatale, senza il quale la vita sulla terra non sarebbe possibile, ma che proprio per questo è negativo, oscuro, malefico. Non a caso, ai nostri antenati sembrava logico che il regno dei morti si trovasse nel sottosuolo, nel mondo sotterraneo dove si manifestano le forze oscure, le ombre, spesso associate alla de-composizione e alla putrefazione. Ciononostante, quello stesso sottosuolo era il luogo della fe-condazione e della germinazione, e portava con se anche una speranza di rinascita, di risurrezio-ne. Per questo motivo, si è sempre creduto che gettare un pugno di terra fosse sufficiente a cac-ciare le forze nefaste. Un gesto rituale che tutt'oggi si compie quando viene seppellito qualcuno.
DEE E DEI DELLA TERRA NEL MONDO
In Egitto, nel Pantheon degli dei, il dio Ptah, grande demiurgo, è una divinità sia maschile che femminile; un testo proveniente da Menfi, a riguardo dice :" Ptah è il padre e la madre degli dei ed il suo soprannome è "La Donna". E' lui la matrice in cui si differenziano i semi di ciò che na-sce, è lui che fa spuntare l'orzo dall'uomo e il grano dalla donna..." Più tardi, fu Geb a diventare una dea madre, raffigurazione dell'argilla, della torba, della materia primordiale, della terra nutri-ce, coltivabile e feconda. In Cina la creazione della terra è opera di P'an-kou. Secondo il Chou Yi Ki, un testo risalente alla fine del VI secolo d.C., questa è la versione :" Gli esseri viventi comin-ciarono con P'an-kou, che è l'antenato di 10.000 esseri dell'universo. Quando P'an-kou morì, la sua testa divenne una coma sacra, i suoi occhi divennero il sole e la luna, il suo adipe i fiumi e i mari, mentre i suoi capelli ed i suoi peli divvennero la vegetazione". In India, la Terra a volte è Laksmi, dea della fecondità e della prosperità, il cuisimbolo è l'oro, a volte è Kali, la dea nera e sanguinante dei sacrifici, detta anche Bhumi, il seno materno. Per i Maya, invec, la Terra era Itzam Cab, l'iguana-terra, mentre per gli Aztechi si trattava di un mostro dalle mascelle spalan-cate, Tlaltecuhentli, il signore della terra, entrambe le figure si avvicinavano molto di più al mito del Drago piuttosto che a quello della dea-madre.

ARIA
L’aria è l’Elemento nel quale possono manifestarsi gli esseri elementali delle Sifilidi. Il “vento druidico” è uno degli aspetti dell’azione magica esercitata su questo elemento dagli antichi Drui-di . Essi affermavano di avere il potere di calmare i venti con i loro incantesimi e di servirsene per i propri scopi . Pare anzi che il soffio delle Streghe sia una derivazione da quello dei Druidi.
Più tardi , con l’avvento del cristianesimo , il vento druidico divenne un soffio malefico carico di sinistri presagi e , forse , la credenza che le streghe fossero capaci di scatenare tempeste e uraga-ni deriva proprio da questo .
Chi vuole assicurarsi la protezione delle Silfidi e dell’Elemento Aria per un determinato scopo possono praticare una meditazione apposita ,o un rituale di evocazione basato su queste corri-spondenze :
PUNTO CARDINALE : est
ORA DEL GIORNO : alba
COLORI : rosa , giallo brillante
STAGIONE : primavera
GEMMA : topazio
INCENSO : galbano
PIANTE : violetta , primula
ALBERO : pioppo
ANIMALI : uccelli , api
SFERA DI AZIONE : il mentale , la creatività , l’intuizione
SENSO : olfatto
LUOGO : alta montagna , pianura ventosa
Se il vostro interesse si limita solo alla meditazione , una volta scelto il luogo idoneo , potrete ringraziare con una preghiera le Silfidi .
Se invece volete fare u rituale apposito per l’Elemento Aria dovete tener conto , oltre alle corri-spondenze di cui sopra , che esistono formule specifiche atte a chiedere l’aiuto degli Spiriti dell’Aria . Salutate Aradia con questa formula : >
Quando evocate il potere dell’Elemento cercate di farlo sempre senza tergiversare o , peggio an-cora , titubando e mostrandosi intimoriti . Fate in modo che le vostre parole non siano suppliche-voli e lamentose , ma sicure .
Questa potrebbe essere una formula adatta :
>
Alla fine del rituale dovrete licenziare lo Spirito che avete chiamato :
>
Bisogna tenere presente che l’attività respiratoria è strettamente legata all’Elemento Aria e quin-di vi potranno tornare utili alcuni esercizi di respirazione armonica . Così anche il soffio è im-portante se il rituale vi serve per imprimere potere stregonico ad un talismano .
L’Aria rappresenta la sfera misteriosa e fluttuante nella quale soltanto gli esseri divini possono muoversi; per questa ragione gli Dei e le Dee appaiono spesso sotto forma di cornacchie o di ci-gni. I Druidi affermavano di poter governare i venti e di servirsene a loro volta per scopi ben precisi, al riguardo è bene ricordare che spesso nei racconti epici si usa l’espressione “vento druidico”.Le purificazioni con l'Aria sono fra le più semplici in quanto basta anche solo il vento per poterle fare, situazione facile da ottenere anche per chi vive in città.
L'Aria è un elemento mutevole. Sa essere positivo e magnanimo quanto spaventoso e pericoloso. Può portare via qualsiasi cosa e saperne cogliere l'Essenza è arduo e difficile, apparentemente piacevole e innocuo riesce a mutare in pochi attimi. Ma quando lo si conosce e se ne comprende il moto diviene un inseparabile amico a volte delicato con sorriso di bambino altre irruente come il ringhio di un lupo da calmare. Personalmente lo associo all'energie maschili per il suo carattere contraddittorio ma è ovviamente solo una mia visione. In questo modo però mi rapporto ad Esso: come un amante passionale sa essere dolce e solletichevole ma anche è anche capace di spazzare via ogni negatività con rabbia quando ce n'è bisogno.
L'incenso è la sua rappresentazione ed in esso solletica i sensi percettivi. Con esso potete immer-gerVi in un bagno impalpabile liberandoVi di ogni rancore (ASSOLUTAMENTE VIETATO PER GLI ASMATICI!) meditando con attenzione e facilitando quindi la purificazione.
Io però preferisco, chissà perché, il vento e la Sua potenza.
Invocare l'Anziano dell'Aria:
O, Anziano Spirito dell'Aria,
Anziano del Est che vede il Padre nascere ogni giorno,
Invoco il Tuo aiuto e la Tua assistenza.
Che nel Tuoi flutti irruenti
Si perda il dolore che porto,
Che il Tuo soffio magnanimo,
Allontani ogni negatività da me.
Che dal Tuo tocco giunga solo amore,
Che esso entri in me e mi dia sollievo.
Con spirito pulito e bianco a Te giungo,
Con spirito pulito e bianco Ti saluterò.
Porsi dinanzi ad Esso con tutto il corpo, respirare profondamente ed ascoltare la voce che emana. Osservare il fumo nero della negatività uscire dal proprio corpo e disperdersi. Inspirare profon-damente liberando i polmoni l'Aria fresca e la positività che entra pensando a sensazioni positive. Ringraziare
In astrologia, l'istante preciso che si prende in considerazione per tracciare una mappa del cielo o il tema natale, è il momento in cui il bambino fa una prima respirazione completa. Strettamente collegati tra vita e morte sono l'ispirazione, ed espirazione: inspirare vuol dire far fluire l'aria nei polmoni, donare energia vitale al nostro corpo, cioè vivere; espirare invece vuol dire far svuotare i polmoni d'aria e quindi svuotarli della forza vitale, cioè morire.
L'ARIA, IL VENTO, IL RESPIRO, L'ANIMA
L'anima ed il respiro sono sempre stati intimamente legati. L'aria, che sia respiro o vento, si im-pregna di profumi, degli odori, del calore e del freddo di cui sono saturi gli ambienti che occupa, nei quali si muove libera. Bisogna però fare una certa distinzione di cose: il respiro non è l'Aria, bensì l'atto di respirare, e neanche il vento è l'Aria, bensì è il risultato degli spostamenti dell'aria grazie ai movimenti di rotazione della Terra su se stessa. Pertanto, se il respiro ed il vento vei-colano l'aria invisibile, ma reale ed onnipresente, senza la quale ogni forma di vita animata sa-rebbe impossibile, ,essa può.facendo un paragone azzardato, veicolare l'anima stessa...parlando per assurdo, potremmo dire che l'aria è la prova simbolica dell'esistenza dell'anima. Il respiro è anche il veicolo del pensiero, dei suoni, della voce, della parola, del verbo...è il segno di tutte le cose invisibile che però diventano percepibili grazie all'aria.
L'ALBERO POLMONARE E L'ALBERO DELLA VITA
Se osserviamo con attenzioni il sistema respiratorio, prendendo in esame polmoni - bronchi - tra-chea, noteremo che si tratta dell'immagine di un albero rovesciato, vi è quindi un'analogia sim-bolica tra l'albero della vita e l'albero polmonare. L'albero della vita è anche l'albero della mor-te...così come il battito cardiaco passa di continuo dalla vita alla morte momentanea. Quando ri-usciamo a conoscere bene tutti gli "atti di vita" del nostro corpo (si intendono quelli involontari come il battito cardiaco e la respirazione), riusciamo a raggiungere un livello di pace interiore davvero notevole, che ci permette introspezioni profonde...imparando a dominare l'aria dentro di voi, ed il vostro respiro, scoprirete il vostro ritmo personale, il vostro modo di essere.

ACQUA
L’elemento acqua è sempre stato considerato un agente magico di potere piuttosto rilevante pres-so molte Tradizioni Pagane . Incantare le acque era proprio dei Druidi , così come compiere ri-tuali attorno l’acqua stessa . E’ un simbolo di fecondità e di purezza che dona e mantiene la vita , in più è guaritrice e non solo perché risana , ma anche perché “lava” dalle impurità dell’anima . L’acqua può essere benefica o malefica , secondo la volontà del druida , ma è senza dubbio divi-nizzata , poiché ad essa sono associate molte Dee delle acque. Il suo punto cardinale è l’Ovest e le sue attribuzioni sono legate al sentimento in tutte le sue manifestazioni , al mondo delle emo-zioni e delle sensazioni . Simboleggia anche le possibilità della fantasia e dell‘immaginazione . Le Ondine sono le creature che abitano l’Elemento Acqua ed è a loro che bisogna rivolgersi quando si vuole ottenere il potere dell’elemento . Queste sono le attribuzioni :
PUNTO CARDINALE : ovest
ORA DEL GIORNO :crepuscolo
COLORI : blu , verde
STAGIONE : autunno
GEMMA : acquamarina
INCENSO : mirra
PIANTE : ninfea , loto , giglio d’acqua
ALBERO : salice
ANIMALI : draghi , delfini , foche , pesci
SFERA DI AZIONE : le emozioni , il coraggio , la fantasia , l’amore
LUOGO : l’oceano , i laghi , i fiumi , le paludi .
Quando si vuole evocare il potere dell’Acqua , si può usare la seguente formula : > Il potere dell’Elemento acqua è estremamente importante e sarebbe buona cosa cerca-re il contatto con le forze che lo detengono . Quando si ha ottenuto il potere è possibile vitalizza-re l acqua ottenendo così l’acqua lustrale , che può servire per fare filtri , pozioni per la guarigio-ne e benedizioni in genere . Per fare questo è sufficiente imporre le mani su un recipiente contenente acqua pura di sorgente , concentrandosi a fondo .
L’Acqua aveva una considerevole importanza nelle pratiche dei Druidi, l’acqua della sorgente è simbolicamente un dono delle potenze invisibili che regnano nel cuore della terra, dona fecondi-tà, ed ogni ruscello, corso d’acqua o fiume era sacro in quanto messaggero di vita.
L’acqua veniva anche considerata guaritrice ma non veniva sottovalutato l’aspetto che riguarda la purificazione; l’acqua lava, elimina quindi le impurità senza alcuna differenza tra il piano fisi-co e quello spirituale. era pratica diffusa quella di incantare le acque o di compiere rituali al di sopra dell’acqua, attorno all’acqua oppure nell’acqua stessa. E’ da notare come quasi tutti i ri-tuali operati dai Celti si riferiscano esclusivamente all’acqua dolce, senza mai alcun riferimento alle acque del mare.
L'Acqua. L'elemento femminile.
L'Acqua è notoriamente un Elemento che porta via con se ogni cosa, come l'Aria può essere lie-ve, silenziosa e quasi impercettibile come una nennia cantata a bassa voce. Ma Essa può divenire distruttiva e possente. Un momento prima è amica, il momento dopo diviene pericolosa. Essa pe-rò pulisce ogni cosa.
Sentire l'Acqua è semplice quanto complesso, naturale anche per l'essere umano ma difficile da amministrare. Per le purificazioni con l'Acqua esistono molti luoghi: fiumi, laghi, mari, pioggia o più semplicemente la propria vasca da bagno. Io preferisco il mare o il fiume. Ma poniamo l'esempio della vasca da bagno, per quanto sia superfluo dirlo visto che ognuno di noi sa cos'è un bagno purificatore in quanto preludio essenziale ad ogni incanto e festa.
Nel caso della purificazione con l'Acqua ritengo sia più giusto non usare erbe o altro (come il sale, legato alla Terra) nella vasca. Riempirla quindi di acqua (alcuni preferiscono fredda, altri calda, l'ideale sarebbe fresca) ed invocare l'Anziano.
O, Spirito dell'Acqua,
O, Anziano che incontri il Padre prima della Sua scomparsa.
Vengo da Te in pace e amore,
Trovo in Te pace e amore.
Ti chiedo aiuto per portare via ciò che mi offusca il cuore,
Ti chiedo aiuto per donarmi la pace e l'amore.
Saluterò Te con altrettanto affetto.
Immergersi nel bagno e respirare profondamente. Visualizzare la negatività che come sporco si stacca da noi e finisce nell'acqua. Respirate insieme ad Essa, sentitene e visualizzatene la purezza entrare in Voi e il Vostro sporco uscire e rimanere nella vasca.
Al termine ringraziate.
Per le purificazioni in ambienti aperti (mare, fiumi o laghi) fate lo stesso.
Il ciclo dell'acqua, ci rimanda al mito dell'eterno ritorno e della rigenerazione: caduta dal cielo, l'acqua si infiltra nella terra e risale poi alla superficie sotto forma di sorgenti, ruscelli, fiumi ecc. Il fuoco ed il calore del Sole ne generano l'evaporazione, ed il ciclo ricomincia poi all'infinito. Proprio sulle rive dei fiumi nacquero e fiorirono le grandi civiltà del passato; prendiamo come esempio l'India, il Gange è il bianco fiume della salvezza e lo Yamuna il fiume scuro del princi-pio originale. Entrambi hanno legami di parentela con Siva e Visnù che, con Brahma, la divinità suprema formano la triade induista o Trimurti. In tutte le remote civiltà si credeva che i fiumi ed i corsi d'acqua avessero origini divine; gli stessi Egizi, adoravano una divinità che era l'incarna-zione del Nilo.
ACQUE MADRI E MAGICHE
Si sa che le acqua sorgenti e termali hanno notevoli virtù terapeutiche, di talune si crede addirit-tura che possano avere dei veri e propri poteri magici; si è sempre creduto che il comparire in superficie di un torrente, di un fiume o di un ruscello, avesse un qualche cosa di miracoloso, e che, al contrario, l'inaridirsi di un torrente o di un fiume, fosse una sorta di punizione divina nei confronti degli uomini. L'acqua è anche simbolo di fertilità, benedizione, purificazione, di sag-gezza, di immortalità e di amore infinito che fa oltre la morte, eterno. Anche nella Oniromanzia, tutti i simboli legati all'acqua sono simboli positivi per lo più, che rivelano serenità, purificazione interiore, dell'anima cristallina.
I SEGNI D'ACQUA
L'acqua nel Cancro è pura e purificatrice a sua volta; è la rappresentazione di acque madri, che racchiudono in se la possibilità di creare ogni forma di vita; è il movimento delle onde che lam-biscono le rive, sotto l'influsso delle maree mosse dai cicli della Luna. L'acqua dello Scorpione è l'acqua stagnate degli acquitrini, delle paludi, dei pozzi e dei misteri; è la rappresentazione delle acque segrete, che vivono sotto la sabbia dei deserti, che generano una vita nascosta e misterio-sa...è l'acqua e stagna e dorme. L'acqua dei Pesci è quella degli abissi, delle profondità sottoma-rine, quella degli immensi spazi oceanici; è l'acqua che si infrange, torrenziale e caotica del dilu-vio; ma è anche quella che deterge e da sollievo e guarigione, benedice, consacra e rende divino. E' l'acqua celeste nella quale si immerge per nascere o rinascere.
FUOCO
Secondo i Druidi il Fuoco non era un Elemento , ma la trasformazione dei tre Elementi per cui , senza Aria e Terra neppure il Fuoco esisterebbe . Era l ‘ Elemento privilegiato dagli antichi Celti , concepito come il reale segno della trasformazione dell’energia che permea tutto il creato . Il Fuoco è anche simbolo di purificazione presso molte culture , ed era uso accendere enormi fuo-chi o roghi rituali durante le feste annuali . Simbolicamente all’Elemento Fuoco è associata la vitalità , l’ardore e la forza fisica . Le Salamandre sono le creature che lo abitano . Le sue corri-spondenze :
PUNTO CARDINALE : sud
ORA DEL GIORNO : pomeriggio
COLORI : rosso , giallo oro
STAGIONE : estate
GEMMA : rubino
INCENSO : olibano
PIANTE : aglio , cipolla
ALBERO : mandorlo
ANIMALI :leone , cavallo
SFERA D’AZIONE : energia
LUOGO : deserto , campagna assolata , un vulcano , un grande fuoco .
Le formule di saluto sono : >
La formula per chiedere il potere del Fuoco è identica a quelle degli altri Elementi .
I Celti non consideravano il Fuoco come un vero e proprio Elemento, bensì come la trasforma-zione dei tre elementi, senza dei quali il Fuoco non sarebbe esistito. Secondo questa teoria non ci sono che tre elementi fondamentali, così come esistono tre dimensioni nello spazio e tre punti cardinali; questa teoria è riconducibile alle varie trasformazioni chimiche che avvengono in natu-ra e risulta l’archetipo del famoso Fuoco Segreto degli Alchimisti.
Il Fuoco era quindi elemento essenziale, ed il fatto che uno dei due poli dell’anno Celtico fosse proprio la Festa del Fuoco, lo dimostra chiaramente; esso era concepito come il segno reale della trasformazione dell’energia cosmica, dove passa il fuco tutto brucia, nulla sarà più come prima e tuttavia, sarà sempre la stessa cosa. O tu eterno Fuoco...
Personalmente sono forastica alle purificazioni con il fuoco, così purificavano l'ambiente anche dalle streghe ma sicuramente è una pratica efficace e usata universalmente.
Sia chiaro ch3e non necessita di un rogo con la Vostra persona al centro per venire praticata. Il Fuoco si manifesta nel calore o anche più semplicemente in una candela.
Il metodo della candela è il più semplice e si può praticare in ogni dove, anche se nella mia ver-sione è simile ad un piccolo incanto:
Respirate profondamente e meditate sui sentimenti sgradevoli che provate, sentite la negatività dentro di Voi e visualizzatela come un ammasso gelatinoso e scuro nel corpo. Prendete una can-dela rossa e toccatela con la mano destra (sinistra per i mancini) visualizzando la gelatina scivo-lare via da Voi ed entrare nella candela fino a riempire essa e liberare Voi. Osservate la candela scurita e invocate l'Anziano del Fuoco:
O, Anziano Spirito del Fuoco,
O potente Arcano,
in questa candela la negatività che ho dentro,
che essa bruci e scompaia.
Che mentre la candela bruci la luce del Fuoco illumini me
E mi dia sollievo e pace.
Questo Ti chiedo in pace e amore,
Questo avrò e in pace e amore mi allontanerò. Accendete la candela e lasciatela consumare fino in fondo, ricordate di riporla dove non possa arrecar danno. Ringraziate.
Altre purificazioni con il Fuoco si ottengo con l'esposizione al calore (VIETATO A CHI SOF-FRE DI PRESSIONE BASSA!). Io invoco lo Spirito del fuoco e l'aiuto del Padre l'estate pren-dendo il Sole e purificandomi allegramente. Esistono poi altre pratiche (come quella del fuoco che sfiora il corpo ) che però io non sento in sintonia e che quindi qui non tratterò, limitandomi a ricordare che qualsiasi cosa si faccia è l'intenzione e la forza di volontà che conta, molto più che il gesto compiuto.
Il Fuoco è creazione, nascita, principio, luce originale, gioia, elemento divino o divinizzato dal-l'umanità. L'uomo, immerso nel mistero della notte, si rallegra quando i suoi okki si riaprono alla luce del giorno, illuminati dal fuoco del sole. Ma il fuoco che tutto brucia è anche distruzione; questa ambivalenza fu presto percepita anche dai nostri antenati, che del fuoco fecero rappre-sentazione e simbolo del bene e del male.
IL FUOCO DEGLI DEI
Gli uomini primitivi si resero ben presto conto chela loro sopravvivenza dal giorno e che la "stella di fuoco" ne era la causa e l'effetto; ma avevano anche imparato a diffidare da ciò che tal-volta cadeva dal cielo, come lampi e fulmini. Credevano infatti che quando gli dei volevano pu-nirli manifestavano il loro disappunto e la loro collera per mezzo di fuochi che scagliavano dal cielo. E persino la terra talvolta sputava fuoco dalle montagne. La leggenda dice addirittura che Dio, intingendo un dito nel cratere di un vulcano, incise nella roccia le tavole dei 10 comanda-menti; il fuoco è dunque inizio, illuminazione, purificazione, ma anche distruzione e passione; il fuoco brilla in paradiso e analogamente brucia all'inferno, dona la vita, ma la riprende tramutan-dola in cenere.
LE ORIGINI DELLA PAROLA "FUOCO"
Il latino ignis, fuoco, ciò che è innato, puro, fu impiegato dai traduttori della Bibbia e dai medici per tradurre il termine greco pur, puros, che troviamo ancora oggi nelle parole come "pirotecni-co", "piromane" ecc. Il termine ignis, è presente anche in italiano nelle parole come "ignifugo"; la parola fuoco, invece, deriva dal latino classico focus cioè focolare dove brucia il fuoco. Quindi, per mostrare il fuoco in tutte le sue forme, è stato scelto il fuoco del focolare domestico più che quello della purificazione (ignis) che implicherebbe un male ed una distruzione, al contrario del fuoco positivo del focolare.

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