biennale venezia 2003

Materie:Appunti
Categoria:Arte

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Testo

Sara Strappazzon cl. 2^ (ART.)

RELAZIONE SULLA VISITA ALLA BIENNALE DI VENEZIA

Nella visita alla Biennale di Venezia, a differenza di quello che mi aspettavo, ho ritrovato l’arte espressa con mezzi e strumenti svariati ed insoliti.
Vengono rappresentati vari argomenti molto importanti, a mio parere c’erano troppe opere a sfondo politico, ma nell’insieme si aveva una visione complessiva dei modi di pensare ed esprimere degli artisti di tutto il mondo.
Ho trovato inoltre, una forzatura nel voler esternare la propria interiorità, il proprio “io” interiore, attraverso le opere, arrivando a composizioni perfino fastidiose al vedersi.
Nonostante la non eccletticità di quest’esposizione, essa era completa: ossia ti dava una visione complessa ma totale ed era strutturata in modo da far incuriosire.
L’opera tra le tante che mi hanno colpito è dell’artista Yang Zhenzhong.
L’artista entra a far parte dell’opera, è lei stessa soggetto dell’opera; infatti si vede l’artista soffiare in un video e davanti ad esso un altro video riprende una strada cittadina molto affollata che viene velocizzata ogni qualvolta l’artista soffi.
Questi due video erano esposti ai muri di un corridoio, lo spettatore si trovava perciò tra le due opere.
Entrando in questo, la sensazione era di stupore e curiosità soprattutto dal video dove l’artista dava tutta l’energia che aveva per soffiare.
Il significato di questo video istallazione mi ha fatto riflettere, non riuscivo a capirlo, ma credo che l’artista volesse spiegare che tutto va avanti grazie a qualcuno, ma che alla fine siamo noi, noi che decidiamo il ritmo della vita.
La tecnica utilizzata nasce alla fine degli anni ’70.
Inizialmente era vista attraverso un nuovo strumento che sfruttava soprattutto le tecniche delle strutture di massa, col passare del tempo ha assunto caratteri sempre più autonomi.
Qui vi è l’intervento dell’artista che entra a far parte integrante dell’opera.
Tornando all’esposizione, sono stata interessata nel complesso, è stato stimolante vedere l’allestimento delle opere e soprattutto poterle osservare ed interagire con quest’ultime e discuterne.
Concludendo, credo che questa visita sia stata utile per capire quante strade abbia l’arte e credo che sia da rifare la prossima edizione soprattutto per vedere cosa verrà presentato e come, sicuramente incuriosendo lo spettatore a mio parere sempre pronto ad avere nuovi stimoli.

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