Gli Ovini

Materie:Appunti
Categoria:Agraria

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Gli Ovini

In Italia vengono allevati circa 10.500 di capi ovini. La maggior parte degli allevamenti si trovano nel Sud e nelle Isole, e diminuiscono sensibilmente man mano che ci si sposta verso Nord.
Gli ovini possono essere allevati in 3 modi:
- allevamento nomade
- allevamento transumante
- allevamento stanziale

ALLEVAMENTO NOMADE
Nell’allevamento nomade il pastore sposta il gregge da un pascolo all’altro seguendo un percorso occasionale.

ALLEVAMENTO TRANSUMANTE
Nell’allevamento transumante il gregge durante il periodo freddo dell’anno sfrutta i pascoli che si trovano a fondovalle. Durante il periodo più caldo sfrutta i pascoli di montagna.

ALLEVAMENTO STANZIALE
Gli animali vengono allevati in stalla.

Categorie degli ovini
Le categorie degli ovini sono:

Agnello / agnella
Si intende qualsiasi ovino destinato alla riproduzione dalla nascita fino al primo accoppiamento.
Pecora
Si intende qualsiasi ovino di sesso femminile che viene utilizzato per la riproduzione.
Ariete (montone)
Si intende qualsiasi ovino maschio che viene utilizzato per la riproduzione.
Agnello da carne
Si intende qualsiasi ovino che viene allevato per essere macellato.

Le razze ovine
Le razze ovine vengono divise in 3 gruppi e cioè: razze ovine specializzate nella produzione di latte, nella produzione di carne e nella produzione di lana.

Razze da latte
Osservazioni sul latte:
Il latte è composto da
- acqua 80% circa
- proteine 6-7% circa
- grassi 6-7% circa
- lattosio 4,9% circa
- sali minerali 1,2-1,3 circa
La lattazione negli ovini presenta il seguente andamento: aumenta nelle prime 2-3 settimane dal parto, poi presenta un mese di stabilità e poi piano piano decresce.

Nelle razze specializzate la lattazione può essere di 2 tipi:
- lunga (7-8 mesi)
- corta (5-6 mesi)
Nelle razze non specializzate la lattazione dura circa 2 mesi.
Le razze da latte più importanti sono:
- razza comisana
- razza delle langhe
- razza sarda

Razza Comisana
Origine: è originaria della Sicilia
Diffusione: è diffusa in tutta l’Italia centro-meridionale
Osservazioni: presenta un mantello di colore bianco e la testa di colore marrone: Presenta una taglia media ed è una razza acorne cioè priva di corna in entrambe i sessi.
Presenta un alto numero di parti gemellari. Produce circa 150-350 l di latte per lattazione. Produce 2 kg circa di lana per capo all’anno di qualità scadente.

Razza Delle Langhe
Origine: è originaria del Piamonte
Diffusione: è diffusa in Piamonte e zone limitrofe.
Osservazioni: presenta un mantello bianco e una taglia media-grande. Il dorso del naso è fortemente arcuato. Presenta medio tasso di parti gemellari. Produce circa 150-350 l di latte per lattazione. Produce 2,5 kg circa di lana per capo all’anno di qualità scadente.

Razza Sarda
Origine: è originaria della Sardegna
Diffusione: è diffusa in tutto il territorio nazionale e in modo particolare al centro e nel sud Italia.
Osservazioni: è la razza ovina più importante che esiste in Italia. Presenta un mantello bianco e una taglia media. Questa razza è generalmente acorne, però i maschi qualche volta possono avere degli abbozzi di corna (corna rudimentali). Presenta un basso tasso di parti gemellari. Produce circa 150-350 l di latte per lattazione con punte di 500 litri di latte per lattazione. Produce 2 kg circa di lana per capo all’anno di qualità scadente.
Razze da carne
Osservazioni sulla produzione di carne:
Resa al macello: E’ il rapporto tra il peso della carcassa e il peso vivo dell’animale il tutto espresso in percentuale. La resa al macello negli ovini è del 55-65% circa. Negli animali a fine carriera riproduttiva (agnelli e pecore) la resa al macello oscilla tra il 40 % e il 50% Il peso vivo è il peso dell’animale poco prima della macellazione e tenuto a digiuno per circa 12 ore. Il peso della carcassa è la differenza tra il peso vivo e il quintoquarto. Il quintoquarto negli ovini è costituito da: la pelle, , il sangue, parti distali degli arti (dal ginocchio in giù), dalle viscere (organi interni), dagli apparati genitali e mammari.
Agnelli destinati alla macellazione: In Italia vengono allevati 3 tipi di agnelli destinati alla riproduzione:
- Agnello da latte: età di macellazione 20-40 giorni, peso di macellazione 10-12kg circa.
- Agnello pesante “bianco”: è un tipo di agnello poco allevato in Italia, perché comporta un notevole uso di MCI. Età di macellazione 3 mesi circa, peso di macellazione 30 Kg circa
- Agnello pesante: età di macellazione 5-7 mesi, peso di macellazione 45-60kg circa
Fattori che modificano la produzione di carne:
- Razza
- Età
- Sesso
- Condizioni alimentari e ambientali
- Regione zoognostica (le zone migliori sono cosce e natiche, costolette, lombi)
Razze da carne
L’unica razza da carne che studiamo è la razza bergamasca.

Razza Bergamasca
Origine: è originaria della Lombardia.
Diffusione: è diffusa in tutta l’Italia settentrionale.
Osservazioni: Presenta un mantello bianco e una taglia grande ed è acorne in entrambi i sessi. Produce circa 80-100 litri di latte per lattazione e questo latte viene utilizzato per l’allevamento dei piccoli i quali di conseguenza avranno notevoli accrescimenti giornalieri. Produce 4-5 kg circa di lana per capo all’anno di qualità scadente. Presenta un alto tasso di parti gemellari.

Razze da lana
Le razze più importanti sono:
- Gentile di Puglia
- Sopravissana
Razza Gentile di Puglia
Origine: è originaria della Puglia ed è stata ottenuta incrociando una vecchia razza locale con la razza merino (migliore razza da lana del mondo).
Diffusione: è diffusa in tutta l’Italia meridionale.
Osservazioni: Presenta un mantello bianco e una taglia media. Le femmine sono acorne, mentre i maschi hanno corna a spirale irregolare. Produce circa 30-40 litri di latte per lattazione. Produce 6 kg circa di lana per capo all’anno di ottima qualità. Presenta un tasso di parti gemellari medio basso.
Razza Sopravissana
Origine: è originaria dell’Italia centrale ed è stata ottenuta incrociando una vecchia razza locale chiamato vissana con la Gentile di Puglia.
Diffusione: è diffusa in tutta l’Italia centrale.
Osservazioni: Presenta un mantello chiaro e una taglia media. Le femmine sono acorne, mentre i maschi hanno corna a spirale aperta. Produce circa 60-80 litri di latte per lattazione. Produce 5 kg circa di lana per capo all’anno di buona qualità. Presenta un tasso di parti gemellari elevato.
Osservazioni sulla produzione di lana
La produzione di lana la analizziamo secondo vari aspetti:
- La produzione annuale: Quanta lana viene prodotta dalla pecora all’anno. Questa produzione oscilla tra 2 e 6 kg di lana all’anno
- Densità: rappresenta il numero di fili di lana per cm2. Nelle lane scadenti ci sono 500-1000 fili per cm2, in quelle migliori si possono avere anche 4000 fili per cm2.
- Finezza: rappresenta il diametro del filo di lana. Si misurano in micron. Nelle lane migliori il diametro oscilla tra i 10 e i 20 micron; nelle lane scadenti oscilla tra 50 e 80 micron.
- Purezza: Nel vello sono presenti dei fili di giarra o lana caprina che non devono superare il 5% del vello.
- Increspatura: Rappresenta il numero delle ondulazioni del filo di lana. Le lane migliori presentano 10-12 increspature per cm; le lane scadenti presentano 2-4 increspature per filo.
- Lunghezza del filo di lana: Le lane migliori presentano fili di lana con lunghezza che oscilla tra o 10 e i 12 cm. Quelle scadenti hanno fili di lana con lunghezza che oscilla tra i 15 e i 40 cm.
- Resa lavata a fondo (RLF): La RLF si può definire in due modi:
- La RLF è il rapporto tra il vello lavato e quello succido (o sudicio) espresso in percentuale: RLF = vello lavato : vello sudicio Il vello lavato è un vello che ha subito un completo trattamento di pulizia. Il vello sudicio non ha subito alcun trattamento di pulizia. In questo caso RLF è del 40-50%.
- La RLF è il rapporto tra il vello lavato e il vello saltati espresso in percentuale.
RLF = vello lavato : vello saltato. Il vello saltato è quello che ha subito un parziale trattamento di pulizia. In questo caso il rapporto è uguale al 60-70%
Considerazioni finali sulla lana
Le pecore vengono tosate una volta all’anno in primavera. La migliore lana è quella che otteniamo alla terza tosatura. Negli ovini esistono zone che danno lana di 1°; 2°; 3° qualità:
- zone che danno lana di 1° qualità: Garrese; dorso; spalle; costato
- zone che danno lana di 2° qualità: Lombi e groppa; cosce e natiche; fianchi
- zone che danno lana di 3° qualità: tutto il resto.

Cenni sulla riproduzione dei ovini
Pubertà: E’ il momento in cui i maschi producono spermatozoi e le femmine ovuli fecondabili. La pubertà si raggiunge a circa 6-7 mesi. La pubertà viene raggiunta prima nelle razze da latte , negli animali nati da parti singoli e negli animali nati in autunno.
Periodo del primo accoppiamento: Nelle femmine di razze precoci (da latte) il primo accoppiamento si effettua entro il 1° anno di vita, comunque quando la femmina ha raggiunto il 60-70% del peso finale.
Nelle femmine di razze tardive (da carne) il primo accoppiamento si effettua dopo il 1° anno di vita, comunque quando la femmina ha raggiunto l’80% del peso finale.
Nei maschi i primi accoppiamenti si effettuano intorno ai 7 mesi di vita. I primi prelievi di materiale seminale si effettuano intorno ai 17 mesi.
Tipo di ciclo estrale: Si verifica ogni 17 giorni soltanto nel periodo autunnale e primaverile.
Durata della gravidanza: Negli ovini dura circa 150 giorni (5 mesi).

Cenni sugli impianti di mungitura
Valgono in linea generale le stesse considerazioni viste per i bovini però ci sono 3 importanti differenze:
- il gruppo prendi-capezzoli è formato da 2 prendi-capezzoli
- la fase di aspirazione ha la stessa durata di quella di massaggio
- nell’impianto di mungitura ci sono dalle 90 alle 120 pulsazioni al minuto

Negli ovini gli impianti di mungitura più importanti sono due:
- impianto su carrello che presenta una potenzialità di circa 50 capi ad ora per operatore
- impianto a colonna dove gli animali sono disposti perpendicolarmente alla fossa del mungitore, presentano una potenzialità di circa 100-120 capi ad ora per operatore.

I suini

In Italia vengono allevati circa 8 milioni di capi suini. La maggior parte degli allevamenti suini sono situati nell’Italia settentrionale e diminuiscono sensibilmente man mano che si scende verso Sud.

Le categorie dei suini
Le categorie dei suini sono 10:
- Lattonzolo: qualsiasi suino dalla nascita fino allo svezzamento (lo svezzamento si effettua tra 21 e 35 giorni di vita).
- Lattone: qualsiasi suino maschio destinato alla macellazione, dallo svezzamento fino a 30 Kg di peso.
- Verretto: qualsiasi suino maschio destinato alla riproduzione dallo svezzamento fino al primo accoppiamento.
- Verro: qualsiasi suino maschio utilizzato per l’accoppiamento.
- Scrofetta: qualsiasi suino femmina destinata alla riproduzione e che non ha mai partorito.
- Scrofa: qualsiasi suina di sesso femminile utilizzata per la riproduzione e che ha partorito almeno una volta.
- Magroncello: qualsiasi suino maschio destinato alla macellazione avente un peso tra i 30 e i 60 Kg.
- Magrone: qualsiasi suino maschio destinato alla macellazione avente un peso tra i 60 e i 90 Kg.
- Suino leggero: qualsiasi suino maschio destinato alla macellazione e che viene macellato ad un peso di circa 100-110 Kg dopo un ciclo produttivo di circa 6-7 mesi. Le carni del suino leggero preferibilmente vengono utilizzate per il consumo come carne fresca.
- Suino pesante: qualsiasi suino maschio destinato alla macellazione e che viene macellato ad un peso di circa 140-160 Kg dopo un ciclo produttivo di circa 10 mesi. Le carni del suino pesante preferibilmente vengono utilizzate in salumeria.

Razze suine
Le razze suine più importanti allevate in Italia sono:

- Large White
- Landrace
- Duroc
- Cenni su razze italiane: Casertana e Cinta Senese

Large White
Origine: è originaria della Gran Bretagna.
Diffusione: è diffusa in tutto il mondo
Osservazioni: il mantello e di colore “bianco”(rosa con setole bianche); presenta orecchie grandi portate verso l’alto. È un animale che fornisce ottime produzioni sia come suino leggero sia come suino pesante; da ottimi risultati sia come suino leggero che pesante; da ottimi risultati sia utilizzato in purezza che se incrociata con altre razze. Produce molto latte ed è molto prolifica (10-11 suinetti per parto). Fornisce ottimi risultati per la produzione di carne sia da un punto di vista quantitativo (accrescimento giornaliero, indice di conversione alimentare, resa al macello) e qualitativo (tagli magri e tagli grassi).

Landrace
Origine: è originaria della Danimarca.
Diffusione: è diffusa in tutto il mondo. In alcune nazioni dell’Europa occidentale si sono formate delle varietà locali.
Osservazioni: il mantello e di colore “bianco” (rosa con setole bianche); presenta orecchie grandi portate in avanti quasi a coprire gli occhi; la forma del corpo è allungata. È un animale che fornisce ottime produzioni sia come suino leggero sia come suino pesante; da ottimi risultati sia come sui come suino leggero che pesante; da ottimi risultati sia utilizzata in purezza che se incrociata con altre razze. Produce molto latte (ma meno della large white) ed è molto prolifica (10-11 suinetti per parto). Fornisce ottimi risultati per la produzione di carne sia da un punto di vista quantitativo (accrescimento giornaliero, indice di conversione alimentare, resa al macello) e qualitativo (tagli magri e tagli grassi).

Duroc
Origine: è originaria degli Stati Uniti.
Diffusione: è diffusa in tutto il mondo.
Osservazioni: il mantello e di colore “rosso” (marrone scuro); presenta orecchie piccole e pendule. E’ un animale molto rustico. Fornisce ottimi risultati per la produzione di carne sia da un punto di vista quantitativo (accrescimento giornaliero, indice di conversione alimentare, resa al macello), mentre la qualità della carne è scadente perché troppo ricca di grasso. E’ utilizzata per fare incroci con altre razze e presenta una discreta fertilità.

Razze italiane
Le razze italiane più importanti sono la casertana e la cinta senese.
Casertana
Origine: è originaria di Caserta.
Diffusione: è diffusa in queste zone.
Osservazioni: il mantello e di colore nero. Nel collo presenta due appendici cutanee chiamate bargiglini.

Cinta Senese
Origine: è originaria di Siena.
Diffusione: ha diffusione locale.
Osservazioni: il mantello e di colore nero con una fascia nella zona anteriore di colore bianco che interessa le zampe anteriori, una parte di torace e le spalle. Le orecchie sono grandi e portate in avanti.

Cenni sulla riproduzione dei ovini
Pubertà: E’ il momento in cui i maschi producono spermatozoi e le femmine ovuli fecondabili. La pubertà si raggiunge a circa 6-7 mesi.
Momento ideale per il primo accoppiamento: è intorno ai 7 – 8 mesi. Il primo accoppiamento si realizza intorno ai 100 kg di peso mentre nelle femmine intorno a 100-120 Kg
Tipo di ciclo estrale: Si verifica ogni 21 in tutti i periodi dell’anno a meno che la femmina non sia rimasta gravida.
Durata della gravidanza: Negli ovini dura 114-115 giorni oppure 3 mesi, 3 settimane e 3 giorni.

Resa al Macello
Resa al macello: E’ il rapporto tra il peso della carcassa e il peso vivo dell’animale il tutto espresso in percentuale. La resa al macello nei suini è del 80% circa. Il peso vivo è il peso dell’animale poco prima della macellazione e tenuto a digiuno per circa 12 ore. Il peso della carcassa è la differenza tra il peso vivo e il quintoquarto. Il quintoquarto nei suini è costituito da: il sangue, dalle viscere (organi interni), dagli apparati genitali, dalle setole e dagli unghielli.
Tagli magri e tagli grassi
I tagli magri più importanti sono:
- Prosciutto: cosce e natiche, groppa, gamba
- spalla: spalla, braccio, gomito, avambraccio
- coppa: garrese, dorso fino alla 6° vertebra e lombi
- lombata: dorso dopo la 6° vertebra, lombi
I tagli grassi più importanti sono:
- guanciale:
- gola
- pancetta: è lo strato di grasso che ricopre la zona sterno addominale
- lardo: è lo strato di grasso che ricopre la zona della coppa e della lombata

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