la convenzione e il terrore

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Testo

LA CONVENZIONE

GLI SCHIERAMENTI ALL’INTERNO DELLA CONVENZIONE
Il 20 settembre 1792 si insediò la convenzione composta da 749 deputati, che si dividevano in 3 gruppi:
- I girondini, favorevoli a soluzioni moderate, sedevano a destra.
- I montagnardi, fautori di idee radicali, sedevano a sinistra (giacobini + cordiglieri)
- La pianura, detta anche palude, che non aveva un preciso orientamento politico, era un gruppo di centro.
I girondini dominavano la Convenzione, mentre i giacobini assunsero il controllo del Comune parigino.

LA CONDANNA A MORTE DI LUIGI XVI
Lo stesso giorno che si insediò la convenzione gli eserciti francesi sconfissero i prussiani a Valmy.
Questa battaglia fu un episodio di grande importanza perché servì ad arrestare l’avanzata prussiana e a dare respiro alla difesa della patria.
La vittoria contribuì a dare nuova forza alla rivoluzione e a creare il clima ideologico in cui si inserisce il primo atto della convenzione: l’abolizione della monarchia e la proclamazione della repubblica.
La convenzione votò la condanna a morte di Luigi XVI che venne ghigliottinato il 21 gennaio 1793.

LA PRIMA COALIZIONE
Tra i girondini si diffuse la teoria dell’esportazione della rivoluzione che prevedeva di conquistare tutti a paesi fino ai confini naturali delle Alpi e del Reno per liberarli dai regimi assolutisti.
Molti sovrani stranieri cominciarono a temere per la sorte dei loro troni e perciò si unirono con l’Austria e la Prussia nella guerra contro la Francia.
Sorse così la prima coalizione alla quale aderirono l’Inghilterra, la Prussia, l’Austria, la Russia, la Spagna, il Regno di Sardegna, il Granducato di Toscana, lo Stato della Chiesa e il Regno di Napoli.

LA RIBELLIONE DELLA VANDEA
Anche la situazione interna dava vari problemi alla convenzione.
In primo luogo la crisi economica, i sanculotti lottavano perché il governo limitasse i prezzi dei generi alimentari e fissasse dei salari minimi.
Ma il fenomeno piu grave che la convenzione dovette affrontare fu la ribellione della Vandea.
Gli abitanti erano delusi dagli scarsi progressi economici e sociali della rivoluzione e non accettavano la politica anticlericale che andava contro le loro tradizioni religiose.
La guerra, la crisi economica e la Vandea misero in difficoltà i girondini, ormai troppo deboli per governare, e ne causarono la sconfitta politica.
Fra marzo e maggio 1793 maturò l’affermazione dei giacobini.

IL TERRORE

LA SCONFITTA DEI GIRONDINI
Nel 1793 il conflitto fra girondini e giacobini si fece inconciliabile tanto che la convenzione dovette istituire un tribunale rivoluzionario per giudicare i sospetti e fu fissato un prezzi massimo per la farina e i cereali.
Il 2 giugno 1793 i sanculotti insorsero, circondarono la convenzione e chiesero l’arresto di 30 girondini. Da quel momento la convenzione fu dominata dai giacobini.

LA COSTITUZIONE DEL 1793
Il 24 giugno 1793 la convenzione approvò la nuova costituzione che conteneva significative novità:
- la forma di governo non era piu monarchia costituzionale, ma repubblica,
- per le elezioni veniva istituito il suffragio universale maschile,
- il potere legislativo veniva affidato ad un’assemblea eletta dai cittadini.
La costituzione non entrò mai in vigore perché i giacobini giudicarono opportuno rinviare le elezioni. Però venne creato il comitato di salute pubblica che aveva pieni poteri in campo militare, politico ed economico.

IL TERRORE
Viene definito terrore il periodo nel quale ogni dissenso controrivoluzionario veniva eliminato con determinazione e durezza.
Venne approvata la legge dei sospetti che conferiva al comitato l’assoluta liberta di repressione verso nemici o presunti tali.
Il governo giacobino assunse le caratteristiche della dittatura.

LA POLITICA DI SCRISTIANIZZAZIONE
Un aspetto importante del periodo del terrore fu la politica di cristianizzazione: le chiese furono chiuse al culto cristiano e usate come luoghi di culto verso la dea Ragione, tutti i simboli del cristianesimo vennero distrutti e venne adottato un calendario repubblicano nel quale non comparivano i nomi dei santi.
In generale comunque questa politica non ebbe successo nella popolazione che rimaneva legata alla propria tradizione religiosa.

IL COLPO DI STATO DEL 9 TERMIDORO
La vittoria militare di Fleurus, in cui i francesi sconfissero la coalizione dimostrava che la Francia non correva più pericoli immediati e che non era più necessario il rigido controllo del terrore.
Alcuni membri della convenzioni accusarono Robespierre di avere ambizioni di tiranno e il 9 termidoro lo ghigliottinarono.
Dopo il fallimento della monarchia costituzionale e della repubblica toccava ai termidoriani provare a chiudere la rivoluzione.

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