Quattrocento. il Rinascimento

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Categoria:Storia Dell'arte
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Testo

I L QUATTROCENTO: IL RINASCIMENTO

Il rinascimento si sviluppa in Italia tra il quattrocento ed il cinquecento,ma la coniazione moderna del termine avviene nel 1860 con la pubblicazione “La civilta’ del rinascimento” di Jacob Burckhardt. Gli uomini di cultura italiana del XV e del XVI secolo si sentivano legati alla grande civilta’ classica( greca e romana) di cui si sentivano eredi, mentre consideravano il Medio Evo un periodo di barbarie e decadenza.Il rinascimento e’ quindi il ritorno al mondo classico.
1. LA STORIA FRA IL ‘400 ED IL ‘500
- Storicamente e’ il periodo in cui si passa dal libero comune alle signorie che procurano alle popolazioni tranquillita’ e benessere, annientando pero’ ogni forma di liberta’.
- Si determino’ spesso la guerra fra le varie signorie con la progressiva eliminazione di quelle piu’
deboli.
- La diffusione sul territorio delle signorie garanti’ lo sviluppo del Rinascimento in molte zone
d’ Italia.
- Formazione sul territorio di Signorie che occupano all’ incirca le odierne regioni italiane.
Cio’ impedi’ la formazione di uno stato unitario italiano.
- Alla fine del quattrocento l’ Italia fu invasa dai Francesi e dagli Spagnoli e molte delle Signorie
perdettero la loro indipendenza.
2. CARATTERI FONDAMENTALI DEL RINASCIMENTO
- Amore ed interesse per ogni manifestazione culturale del mondo antico:CLASSICISMO( non copia, ma creazione di cose nuove nel tentativo di imitare gli antichi).
- L’ arte greca e romana sono ARTI NATURALISTICHE e da questo si evince che lo scopo dell’
dell’ arte e’ quello di imitare la natura.
- La natura sara’ imitata in modo scientifico,in modo da poterne capire i segreti.Principale
strumento di indagine sara’ la PROSPETTIVA.
- L’ uomo con la propria intelligenza e’ in grado di creare il proprio destino.
- La lingua latina riprende vigore, come pure quella greca.
FIRENZE E’ LA CITTA’ DOVE LA NUOVA ARTE RINASCIMENTALE SI MANIFESTA E I SUOI ARTISTI NE SONO I FONDATORI.

3. L’ INVENZIONE DELLA PROSPETTIVA
- La prospettiva e’ la rappresentazione di un oggetto tridimensionale (avente cioe’ altezza,larghezza,profondita’)su un supporto bidimensionale(foglio che ha solo altezza e larghezza) cosi’ come noi lo vediamo nella realta’.
- I principi teorici su cui si basa la prospettiva partono dai presupposti che ci sia:
* L’ oggetto da rappresentare;
* L’ osservatore;
* Il supporto ( foglio di carta immaginato
come una pellicola trasparente) posto
fra l’ oggetto e l’ osservatore su cui si
forma l’ immagine (quadro prospettico).
SI SUPPONE CHE DALL’OCCHIO DELL’OSSERVATORE PARTONO DEI RAGGI CHE VADANO A CIRCONDARE L’OGGETTO ,TALI RAGGI INTERSECANO LA PELLICOLA TRASPARENTE(QUADRO PROSPETTICO) DETERMINANDO LA FORMAZIONE DI UN’ IMMAGINE SIMILE, MA PIU’ PICCOLA DELL’OGGETTO.
4. QUESTA E’ LA RAPPRESENTAZIONE PROSPETTICA
- Nella prospettiva tutte le linee perpendicolari al quadro prospettico convergono in un unico punto chiamato PUNTO DI FUGA.
- Le LINEE ORIZZONTALI, parallele al quadro, fra loro equidistanti,restano parallele ma la
distanza diminuisce man mano che si allontanano dal quadro;
- Le LINEE VERTICALI, parallele al quadro,fra loro equidistanti,restano parallele ma la loro
lunghezza diminuisce all’ avvicinarsi del punto di fuga.
LA PROSPETTIVA BASANDOSI SU LEGGI MATEMATICHE CONSENTE UNA PERFETTA RAPPRESENTAZIONE DELLE COSE E COSTITUISCE LO STRUMENTO TECNICO PER ECCELLENZA ALLA PORTATA DELL’ ARTISTA PER STUDIARE ED INDAGARE LA NATURA.
5. BREVE STORIA DELLA PROSPETTIVA
- FILIPPO BRUNELLESCHI scopri nel 1420 le regole geometriche della rappresentazione prospettica, egli realizzo due tavolette prospettiche andate perdute,raffiguranti:
* IL BATTISTERO DI FIRENZE visto dalla porta centrale
della cattedrale di S.Maria del Fiore
* PALAZZO VECCHIO e LA LOGGIA DEI LANZI visti da
quella che e’ l’ attuale via dei Calzaioli.
- LEON BATTISTA ALBERTI semplifico’ il metodo brunellleschiano, nel 1435 completo’ la
stesura in latino del primo tratttato di prospettiva:DE PICTURA.
- PIERO DELLA FRANCESCA nel 1475 realizzo un trattato in 3 volumi di prospettiva
interamente illustrato: DE PROSPETTIVA PINGENDI.
- LEONARDO DA VINCI alla fine del ‘400 teorizzo la prospettiva aerea, infatti Leonardo
introdusse nella rappresentazione prospettica le infinite variazioni di valore e di forma delle
cose causate dalla presenza dell’atmosfera.
6. LE PROPORZIONI
La riscoperta del mondo classico e lo studio dell’opera di Vitruvio fornirono le basi di uno dei principi dell’arte nel Rinascimento:LE PROPORZIONI.
PRO PORTIONE E’ UN TERMINE LATINO CHE INDICA LA CORISPONDENZA DI MISURE FRA DUE O PIU’ PARTI IN STRETTA RELAZIONE FRA DI LORO.
Lo studio delle proporzioni in un edificio era finalizzato alla definizione della statica degli edifici ,nel mondo antico proporzioni ed esperienza servivano a definire il progetto strutturale di una costruzione.
Le proporzioni garantivano l’ armonia visibile dell’opera architettonica al pari di una composizione musicale in cui ogni nota si pone in rapporto metrico con le altre;i rapporti numerici piu’ usati furono in relazione a quelli musicali:
* L’ UNISONO rapporto 1:1
* IL DIAPASON rapporto 1:2
* IL DIAPENTE rapporto 2:3
* IL DIATESARON rapporto 3:4
Cio’ significa che realizzando la facciata di un edificio in modo che la sua altezza sia doppia della sua lunghezza si sara’ dato vita ad una costruzione armoniosa che rende visibile l’ armonia musicale del diapason.
Il corpo umano secondo Vitruvio rispecchiava il simbolo dell’ armoniosa proporzione fra le parti, quindi anche la progettazione architettonica doveva attenersi alle simmetrie ed ai rapporti esistenti fra le varie parti del corpo umano.

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