Leonardo Da Vinci

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

LEONARDO DA VINCI (1452 - 1519)
Pittore, scienziato, architetto

Leonardo da Vinci rivoluzionт l'arte del secondo Rinascimento con un nuovo modo di vedere e capire la natura.
Entrт come apprendista nella celebre bottega del Verrocchio, a Firenze, all'etа di diciassette anni.
Nel 1482 si trasferм a Milano presso la corte di Ludovico il Moro, dove dipinse "La Vergine delle Rocce", e l' "Ultima cena". Nel 1499 i Francesi cacciarono Ludovico il Moro da Milano e Leonardo, lasciando incompiuti i suoi progetti, partм alla ricerca di altri mecenati. Sostт brevemente a Mantova presso i Gonzaga, poi soggiornт a Venezia e infine tornт a Firenze. Qui eseguм il cartone preparatorio per "La Vergine, Sant'Anna e il Bambino con l'agnello", un dipinto che realizzerа in versione definitiva solo molto piщ tardi, e iniziт a dipingere "La Gioconda". Nel 1515 Leonardo venne presentato a Francesco I, giovane re di Francia, con il quale strinse un rapporto di profonda e duratura amicizia. Consapevole del definitivo crollo politico in Italia e della grave crisi che minacciava il futuro dell'Europa, Leonardo accettт l'invito di Luigi XII e nel 1513 si trasferм in Francia dove morм dopo tre anni. "La Vergine, Sant'Anna e il Bambino con l'agnello" и un'opera che rappresenta in sintesi tutti gli elementi che caratterizzarono la ricerca dell'artista: la natura nel paesaggio dello sfondo, lo sfumato nelle figure, la presenza viva dell'anima nei volti dolci ed espressivi; Leonardo creт, nei suoi dipinti, un modo nuovo per armonizzare figure e paesaggio; in questo quadro i personaggi sono inseriti in un'immaginaria piramide. Leonardo usava immergere le sue figure nel paesaggio aperto, un fatto inconsueto nella pittura dell'epoca, specialmente per i soggetti religiosi; per il paesaggio utilizzava la prospettiva aerea: lo studio delle variazioni del chiaroscuro e del colore dovute alla presenza dell'atmosfera nel paesaggio. Le figure leonardesche palpitano nell'ambiente naturale, che и acqueo e montagnoso insieme. La morbidezza del modellato sfuma i profili e i contorni perdono la loro consueta rigiditа grazie alla presenza dell'aria, quasi un vapore che diventa un velo di nebbia all'orizzonte. Lo sfumato, sottilissimo graduarsi dell'ombra che diventa l'elemento che genera l'immagine, non и il chiaroscuro, tendente a definire la tridimensionalitа delle forme entro i confini del disegno, ma и la qualitа contenuta nel moto della luce sui corpi; и uno dei caratteristici segni di questo artista.
Leonardo creт un tipo umano ideale, in cui sommт tutte le perfezioni della forma e dello spirito. I volti leonardeschi, soprattutto femminili, ci affascinano per la purezza delle linee, per la dolcezza dell'espressione, per il tenue gioco di ombre e di luci che modella le forme. Dai tratti fisionomici и cancellata ogni angolositа; le linee arcuate sottolineano le palpebre, le morbide sinuositа della gola, la convessitа delle gote. Infine un sorriso misterioso schiude impercettibilmente le labbra.

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