Il discobolo, il doriforo, l'Apoxyomenos

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte

Voto:

1.5 (2)
Download:849
Data:30.05.2007
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
discobolo-doriforo-apoxyomenos_1.zip (Dimensione: 97.51 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_il-discobolo,-il-doriforo,-l-apoxyomenos.doc     122.5 Kb


Testo

DISCOBOLO DI MIRONE
Il Discobolo è una statua di un uomo fatta di marmo ed è la copia romana di quella originale in bronzo. Fu costruita circa nel 486-460 a.C. , la sua altezza è 1.56 m ed è conservata nel Museo Nazionale Romano di Roma. L’uomo è nudo, in posizione curva su un piedistallo e regge nella mano destra un disco. Guardando il volto si può vedere un’espressione concentrata e dalla posizione del corpo si capisce che l’uomo si sta apprestando a compiere un movimento, cioè a lanciare il disco. Il corpo è rappresentato in maniera realistica e dettagliata in quanto si possono vedere anche i muscoli e le vene.
DORIFORO DI POLICLETO
Il Doriforo è una statua di un uomo fatta di marmo, ed è la copia romana di quella originale. È stata creata circa nel 450 a.C. , è la sua altezza è di 2.12 m ed è conservata nel Museo Archeologico di Napoli. L’uomo è nudo, in posizione eretta su un piedistallo. La mano sinistra è chiusa “a pugno” e si può vedere che in mezzo c’è un foro, questo sta ad indicare che l’uomo stringeva qualcosa all’interno della mano, probabilmente una lancia, siccome il significato del nome della scultura è “portatore di lancia”. Il corpo ha meno dettagli rispetto alla scultura precedente, però è un corpo proporzionato e reale.
APOXYOMENOS DI LISIPPO
L’apoxyomenos è una statua di uomo fatta di marmo, ed è la copia romana dell’originale in bronzo. È stata creata circa nel 320 a.C. , la sua altezza è di 200 cm e si trova nel Museo Pio-Clementino nella Città del Vaticano. L’uomo è nudo, in posizione eretta con le braccia distese in avanti. Si può notare, dalla posizione delle mani, che in esse doveva contenere qualcosa, e dal significato del suo nome “colui che si pulisce il corpo con la strigile” si capisce che l’attrezzo che aveva tra le sue mani era la strigile (un attrezzo che gli antichi usavano per pulire il corpo dalla polvere o dall’olio dopo la lotta o il bagno), con la quale si stava pulendo il corpo. Al contrario delle altre due statue prese in considerazione, in questa l’uomo non è visto in modo eroico, infatti non è rappresentato con gli strumenti per le olimpiadi (il disco, la lancia,…) ma in un atteggiamento quotidiano dell’epoca, e non sono neanche chiaramente delineati i muscoli del suo corpo.

Esempio