Baldacchino del Bernini

Materie:Riassunto
Categoria:Storia Dell'arte

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Testo

Baldacchino del Bernini
•Roma,San Pietro in Vaticano
•Bronzo e bronzo dorato
•28,74 m di altezza
Nel 1624 Gian Lorenzo Bernini viene incaricato da Papa Urbano VIII,della famiglia Barberini,a realizzare quello che doveva “proteggere”le spoglie di San Pietro poste sotto l’altare centrale:il famoso Baldacchino.
Posto esattamente sotto la cupola di Michelangelo questa scultura-architettura è di un’imponenza straordinaria,che riesce a catturare l’attenzione e che costringe ad alzare lo sguardo da terra,come un incantesimo.
Entrando nella basilica non ci si rende subito conto dell’imponente altezza dell’opera,alta come palazzo Farnese,ma la dinamicità della scultura attrae tanto da farti avvicinare e solo allora ti rendi conto di essere un puntino nell’infinito.
L’accorgimento è graduale:
•basamenti;
•colonne tortili;
•corona abitata da angeli;
Al primo sguardo notiamo subito i basamenti,alti il doppio rispetto a noi,che presentano un blasone con tre api,il simbolo della famiglia Barberini,l’unico elemento che si “mimetizza”con l’altare stesso grazie al colore.Sopra al blasone vi sono due chiavi incrociate sovrastate da un triregno,simbolo che la famiglia aveva dato un Papa.
Poi si alza lo sguardo e ci si ritrova di fronte a quattro colonne tortili alte 11m(la pianta è quadrata)che ricordano le colonne della vecchia basilica.Queste colonne si sviluppano attorcigliandosi su loro stesse creando un ritmo e una percezione come fosse un corpo umano.Nel primo torciglione troviamo un intreccio di linee dove si alternano bronzo e oro,simile a un enorme marshmallow.Da lì in poi si snodano finimenti in oro rappresentanti tante foglioline.Sopra le colonne vediamo la corona abitata da tanti angeli quante le colonne.Questi stanno trattenendo i tiranti del drappo che se no dovrebbe caderci addosso.Sono vestiti di oro e la loro veste è mossa dal vento.E’come se lassù stesse accadendo qualcosa che non ci raggiungerà mai,perché il vento alla nostra altezza non si percepisce.Il tutto finisce con una sfera d’oro sormontata da una croce dello stesso colore.Al centro del lato anteriore e posteriore ci sono dei puttini che nella parte frontale tengono sospese le chiavi e il triregno.La posizione verticale e lo sguardo dei puttini ci rimanda verso la base del Baldacchino,e a farci accorgere della presenza di “qualcosa”di importante sotto i nostri piedi:la tomba sotterranea del santo.
Se guardiamo all’interno esattamente sopra l’altare notiamo un’enorme colomba d’oro,raffigurante lo Spirito Santo.

Fu solo nel 1629 che il Bernini iniziò la grandiosa opera,che impegnò ben dieci anni il giovane artista al tempo della commissione ancora 25enne.Due anni ci vollero solo per le rifiniture.
La corona in principio venne pensata con al suo posto una scultura rappresentante la resurrezione del Cristo,ma durante i lavori il progetto mutò per motivi ancora oggi sconosciuti.
Ma il fascino del Baldacchino è in maggior parte nel suo sottrarsi a ogni interpretazione,come lo descrisse un artista suo contemporaneo:una chimera.
Un'altra curiosità che ci lascia un po’ perplessi e in un certo senso delusi,è che il bronzo per poter realizzare l’opera fu ricavato in parte dalla carpenteria del pantheon,che noi oggi vediamo completamente spoglio di ornamenti.

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