Un indovino mi disse, Tiziano Terzani

Materie:Scheda libro
Categoria:Scienze Sociali

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Data:12.04.2007
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Testo

Scheda libro:
UN INDOVINO MI DISSE di Tiziano Terzani
Un viaggio lungo un anno senza prendere aerei, per riscoprire l’Asia e la sua gente, per raggiungere il cuore segreto dell’Oriente
CONTENUTO:
Il libro “Un indovino mi disse” è un romanzo di avventura, autobiografia, narrazione di viaggio e reportage. Tiziano Terzani, corrispondente di “Der Spiegel” dall’Asia, nel 1976 a Hong Kong si rivolge da un indovino che lo avverte: ”Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare mai”. Dopo svariati anni, nel 1992 si sente stanco e dubbioso sul senso del suo lavoro. Gli torna, quindi, in mente quella profezia e la vede come un occasione per guardare il mondo da un’altra prospettiva, con occhi nuovi. Infatti, decide di non prendere più aerei per un anno intero, senza rinunciare al suo lavoro di corrispondente. Durante il 1993, quindi, dovrà spostarsi con tutti i mezzi alternativi possibili(treno, nave, auto e a volte anche a piedi) per raggiungere in tempo i luoghi delle “notizie”, una sorta di continuo viaggio contro il tempo alla ricerca non solo delle notizie ma anche dell’essere delle persone e dei paesi della sua amata Asia.
COMMENTO:
Non riesco a dire se questo libro mi è piaciuto o meno.
Sicuramente è un libro molto coinvolgente che ti fa sentire parte della storia, come un accompagnatore del protagonista. Anche a me, che non sono un’appassionata delle tradizioni asiatiche, ha trasmesso molti sensazioni, a volte, però, non sempre positive. Certi personaggi, certe descrizioni, infatti, sono talmente reali che potrebbero far incupire il lettore.
Inoltre, l’autore spesso interrompe il viaggio con lunghe descrizioni, a volte ripetitive e noiose, colme di sentimento e di trasporto.
ASPETTI SOCIALI:
Questo libro ha lo scopo di analizzare il significato della vita nell’età della ragione e del sentimento, in cui la ricerca di un sé al tempo stesso individuale e collettivo è la meta della vita. «I cinesi non sono mai stati dei metafisici, non hanno mai creduto in un dio trascendente. Per loro la natura è tutto ed è dalla natura che hanno tratto conoscenze e credenze… Al contrario dell’uomo occidentale che da secoli ha distinto fra il mondo divino e quello naturale — per noi Dio crea la natura —, per i cinesi i due mondi non sono distinguibili. Dio e natura sono, quindi, la stessa cosa. Per questo la divinazione è una sorta di religione e l’indovino è anche teologo e sacerdote». Ma nell’Asia di oggi così protesa ad arricchirsi, a diventare una grande potenza economica, i riti di ieri perdono purtroppo il loro significato.
Passaggio in Asia: Tiziano attraversa l’Asia e descrive i Paesi che ha conosciuto tante volte, in occasioni diverse, avvezzo al pericolo, alle guerre, alle rivoluzioni, alle cadute degli imperi, eppure mai come questa volta la tristezza gli apre gli occhi verso un cambiamento: la città che, perdendo la sua anima, ha perso la sua essenza, i paesaggi modificati dal cemento e un'Asia che non è più nell’età dell’oro ma in quella volgare e sempre eguale del denaro. Un continente straziato, lacerato, cancellato dove il turismo di massa o sessuale non annulla il fallimento dell’uomo, perché la guerra, la violenza, la prostituzione, la mercificazione, la repressione altro non sono che condanne a morte per l’umanità intera. E allora Tiziano sogna l’India come purezza, come “nuvola bianca sospesa sulla montagna”…
Gioco e realtà: In Cina, in India o in Indonesia, quella che noi chiamiamo superstizione è ancora considerata un’arte veritiera e quotidiana. L’astrologia, la chiromanzia, l’arte di leggere il futuro nel volto di una persona, nel palmo dei suoi piedi o nelle foglie di tè della sua tazza giocano un ruolo importantissimo nella vita della gente e nelle vicende collettive dei vari paesi. Ma, se notiamo, anche nei paesi occidentali, la ricerca del futuro, la sensazione che le parole di un estraneo riescano a placare l’ansia, ora che tutti ci sentiamo più soli, privi di ascolto o troppo ricchi di informazioni e di parole inutili, è sempre più in ascesa.
Meditazione: Ciò che in questo libro viene evidenziato è l’opposizione tra la cultura occidentale e quella orientale e , in particolar modo, ciò che della prima è stato cancellato per lasciare spazio alla tecnologia, come ad esempio la riflessione. Ecco che lo scrittore, affrontando questo tema, riesce ad intuire il vero itinerario del suo viaggio: dall’interno dell’io alle proprie radici originali.

Grezzani Giada

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